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Autore: ladypink88    17/05/2020    8 recensioni
Laura non è e una ragazza famosa, tanto meno un personaggio importante. Ma quello che si ritrova a vivere è l'incubo di una dipendenza da una droga legalizzata : per risolvere un problema, si ritrova poi a doverne affrontare un altro più grande. Ma questa è anche la storia di un cammino che la porterà verso una silenziosa, ma avvincente vittoria. Intrecci, storie, sentimenti. Un amicizia, un amore, un amante. Due vite che si uniscono in una promessa che sa di eterno.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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Quando Laura si alzò dal letto quella mattina, aveva il respiro accellerato e sudava freddo. Una sensazione orribile. Ogni volta che si ritrovava in “astinenza”, oltre a dormire di un sonno pessimo, i suoi sogni diventavano più vigili, ma questa volta si era trattato di qualcosa di più di tutto questo.
“La mia anima è sporca…” le era venuto in mente il sogno e zio Alfredo… e tutte le volte che ripensava a quella situazione le iniziavano a pulsare le tempie e ad avere un mal di testa sordo.
“Non posso certo andare a lezione in queste condizioni!” si disse. Sua madre era già uscita per andare a lavoro. Guardò l’orologio e si accorse che a quest’ora avrebbe già dovuto essere sul treno. Ma nella sua mente sapeva che quel giorno la sua priorità era un'altra. “ Devo prima di tutto andare dal dottore per farmi ordinare la ricetta delle maledette, e poi passare dalla farmacia per procurarmele”.Si odiava profondamente per essere dipendente da quelle gocce, ma forse iniziare ad ammetterlo a sè stessa era l’inizio di un processo di consapevolezza che forse l’avrebbe portata ad uscirne.


Si preparò un caffè e si mise davanti al computer e cercò su google il nome del farmaco che stava prendendo “Benzioadepine”. Vennero fuori tantissimi risultati tra cui “effetti dipendenza benzioadepine”.
Scorse velocemente i risultati e decretò che questa cosa richiedeva un tempo piuttosto lungo per la ricerca, per affrontare il problema aveva bisogno di conoscere bene il suo nemico.
Vide una ricerca piuttosto interessante riguardo il farmaco che stava assumendo da più di un anno e decise di stampare tutto. Si mise sotto la doccia e in meno di mezzora era pronta per uscire.
Prese tutti i fogli che aveva messo in stampa e li mise dentro una cartelletta di plastica. Si armò di penna ed evidenziatore. Aveva decisamente bisogno di fare il punto della situazione su tante cose. Senza pensarci troppo decise che quel giorno sarebbe andata nel suo posto preferito, al lago Maggiore. Controllò su internet gli orari del treno.
Pianificò che il treno delle 11 sarebbe stato l’ideale! In poco tempo aveva pianificato la sua giornata :sarebbe andata dal dottore a ritirare la ricetta, in farmacia a prendere le maledette e subito dopo sarebbe andata al lago. Ora si sentiva molto, ma molto meglio.
Preparò il suo zainetto con tutto il necessario e uscì di casa. La sua stanza era decisamente sottosopra, ma poco male, sua madre non era solita entrare nella sua stanza, e mal che vada le avrebbe detto che era di fretta. Si chiese se aveva dimenticato di mettere via qualcosa di importante. Ma non se ne curò e iniziò la sua giornata.


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Manuel era seduto al suo solito banco e sentiva le parole che diceva il professore, ma quella mattina il suo quaderno degli appunti era esattamente come la sua mente : un foglio totalmente vuoto. Stava cercando di auto convincersi del fatto che non riusciva  a concentrarsi sulla lezione per via del ritardo, ma dentro di sè sapeva chiaramente che non era così.
Quella sensazione di blocco e smarrimento aveva preso totalmente possesso della sua persona e non riusciva in alcun modo a distogliere i pensieri dalla puffa , ed inoltre sapere che anche oggi non si fosse presentata a lezione non era certo un buon segno. Continuava a chiedersi come stava e cosa stesse facendo in quel momento.

“ Ehy biondino stai bene? Ehy Manuel mi senti” la voce di Serena aveva assunto un tono piuttosto preoccupato! Si accorse della fanciulla dagli occhi color ghiaccio e le rispose tentando di rassicurarla “ Scusami Serena, è che oggi non mi sento in gran forma! Mi spiace se ti ho fatto preoccupare” . Serena lo guardò con aria poco convinta, diede un’occhiata al suo quaderno degli appunti totalmente in bianco e disse “ Bè, non hai proprio una bella cera. Mi spiace che tu non stia bene. Ti va di venire a mangiare un panino? “ .
Proprio in quel mentre il biondino si era accorto che l’Aula del Giudizio era quasi vuota, e che la lezione di Marketing era finita da un pezzo. Decise che continuare a alimentare pensieri negativi non gli sarebbe certo stato di giovamento e cercò di rispondere in modo il più gioviale possibile, indossando la maschera del ragazzo sereno che ormai si era abituato ad indossare per un lungo periodo della sua vita “ Va bene Serena, accetto volentieri il tuo invito! Ma ad una condizione : stavolta offro io !” La ragazza lo guardò sorridendo ed esclamò : “ E va bene”, e poi inarcando un sopracciglio aggiunse con fare saputello” Vorrà dire che questa volta sarò io a passarti gli appunti della lezione, ho dato un’occhiata al tuo quaderno degli appunti e non mi pare sia stata una mattinata molto produttiva per te!” . Manuel scoppiò in una risata e disse “ Certo signorina Serena che a lei non sfugge proprio nulla!Ti ringrazio, andiamo a mangiarci questo bel panino, mi è perfino venuta una gran fame”. E insieme si avviarono verso la paninoteca dell’Università.


Manuel stava sorridendo e Serena ne era lieta. Vederlo così assente dal mondo , seppur per un breve istante di tempo , l’aveva preoccupata e non poco. Eppure quel ragazzo così scanzonato sembrava nascondere qualcosa nel suo sguardo, e lei ne era attratta non poco . Scacciò improvvisamente quei pensieri, d’altronde il suo principale obiettivo era far cadere Manuel ai suoi piedi  per poi scaricarlo, e in quello lei era bravissima. E il biondino che le stava accanto non avrebbe fatto eccezione.
Il ragazzo si sentiva a disagio con quella ragazza che sembrava appena uscita da una rivista di moda : ai suoi occhi appariva semplicemente “ troppo”. Per un momento provò a chiedersi troppo cosa? Troppo bella, troppo alla moda, troppo “chic”, troppo piena di sé. E soprattutto, si chiedeva perché cercasse sempre di attirare la sua attenzione con la fila di pretendenti che aveva!
Con la “puffa” invece era molto diverso : con lei si sentiva “connesso”, spesso non aveva neanche bisogno di dilungarsi in spiegazioni eccessive , che lei con la sua acutezza sapeva arrivare dritta al cuore della questione. Lei lo capiva come nessun’altra. E si chiese cosa ci facesse in quel momento accanto a Serena.


Stava addentando un gustoso panino al prosciutto, quando gli venne spontaneo dire “ Mi devi scusare, ma penso che per oggi tornerò a casa”. Stava mentendo, e si odiava per quello, ma non riusciva a trovare un altro modo per uscire da quella situazione incresciosa.
Vide la delusione dipingersi sul volto della fanciulla che però dissimulò subito dicendo “ Se vuoi possiamo saltare insieme le lezioni oggi! Neanche io ho una gran voglia di seguire i corsi pomeridiani! Fanno dei bei film in centro…”
A quel punto Manuel non aveva scelta. La linea morbida non serviva con Serena , e allora avrebbe cambiato registro “ Senti Serena, io ti ringrazio, ma ho delle cose urgenti da fare oggi… DA SOLO “ . Cercò di imprimere fermezza nelle ultime due parole, e la ragazza a quel punto si tolse la maschera : “ Perchè mi eviti sempre Manuel? Non ti rendi conto della fortuna che hai ad avere una come me che si interessa a te? “ , nel dire queste frasi non si accorse che stava quasi urlando, al punto che i ragazzi attorno a loro iniziarono a osservarli.

 
Manuel era in difficoltà, il disagio che provava si stava trasformando in rabbia, e tuttavia riuscì a contenersi ancora nella risposta !  “ Infatti, penso che una ragazza come te non avrà problemi a trovare qualcuno che gli dedichi l’attenzione che desideri o sbaglio? “ il suo tono di voce era apparentemente calmo, ma il suo ghigno nascondeva come una provocazione alla quale la ragazza esplose immediatamente “ Che cosa? Una nullità come te osa rifiutarmi? E per chi poi? Per una mocciosetta insignificante e assolutamente sciatta! Non hai proprio gusto Manuel!” .
Ed ecco che quella rabbia che il ragazzo stava cercando di contenere prese il sopravvento e avvampò in tutto il suo ardore : “ Come fai a dire questo di una persona che neanche conosci? Quante volte hai parlato con lei ? Cosa sai di lei? Il tuo modo di valutare le persone la dice lunga sulla tua persona ! Sarai anche uno splendido contenitore, ma troppo vuoto e pieno di sé!” . Profondamente adirato , Manuel se ne andò senza più degnare Serena di uno sguardo.

 

ANGOLO DELL'AUTRICE : Volevo condividere con voi un paio di considerazioni : in questo capitolo ho cambiato l'impaginazione? La trovo più "liscia e leggibile"! Voi cosa ne pensate?
Entriamo nel cuore della vicenda, anche se ancora le carte da scoprire sono molte : Laura soffre di una dipendenza da benzioadepine. Avevo nel cuore questa storia da almeno due anni. Voi cosa ne pensate ? Io lo trovo un tema attuale, di cui si parla sempre troppo poco.
Al nostro Manuel sono proprio girate le scatole!hihihi! Ma cosa succederà adesso? Come  reagirà la spocchiosa Serena di fronte a questo umiliante insulto? E cosa farà Manuel?Continuate a seguirmi e a darmi i vostri feedback!
Lady

   
 
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