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Autore: Black_Sparkle    17/05/2020    0 recensioni
Chi non vorrebbe vedere coronato il proprio sogno?
Soprattutto, cosa saresti disposto a sacrificare per ottenerlo?
Kaya non ha alcun dubbio. Otterrà ciò che vorrà. Non importa come.
Dal testo:
- Non si era mai fatto problemi ad ignorare le persone, tanto meno lei. Non si sforzava di apparire interessante o celare il suo disinteresse. Lei sembrava davvero esaltata nei suoi confronti, quanto a Bakugou... non provava emozioni particolari. -
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katsuki Bakugou, Kirishima Eijirou, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                12 Rintocchi
  Prologo


«Sei sicura sia il posto giusto?» domandò guardandosi attorno. Le indicazioni erano piuttosto chiare, era difficile sbagliarsi, eppure non era affatto sicura di essere giunta a destinazione.
«Certo che sì! Guarda!» Le sventolò sotto il naso il volantino che ormai si portava appresso da giorni. «Ok... dalla foto mi aspettavo di trovare qualcosa di più appariscente, ma non ci sono dubbi, siamo arrivate!»
Avevano cambiato più volte autobus e camminato per un tempo che le pareva infinito. Dopo ore -quante esattamente?- avevano raggiunto quello strano luogo alle pendici della montagna. Non era mai stata lì prima d'ora.
Kaya aveva ricevuto quel volantino qualche settimana prima, uscendo da un caffè. Non lo aveva degnato di uno sguardo a detta sua, poi, una volta arrivata a casa, decise di darci un'occhiata prima di buttarlo nella spazzatura. Da quel giorno, non parlava d'altro.
«Sono così emozionataaaaaaa! Non vedo l'ora che il mio desiderio si avveri! Hai pensato al tuo, Fumie-chan?»
«Ecco... sì, credo di sì...» Fumie non condivideva l'entusiasmo dell'amica. Quando Kaya le aveva mostrato per la prima volta il volantino, non lo aveva trovato per niente interessante. O meglio, una bufala per spillare soldi. Kaya era a-s-s-o-l-u-t-a-m-e-n-t-e convinta della veridicità di quel che aveva letto e per convincere l'amica scettica ad accompagnarla, le aveva mostrato alcuni articoli trovati in rete. Fumie continuava a non credere ad una sola parola, ma non voleva lasciare andare da sola la sua amica. Correva il rischio di cacciarsi in guai seri, se lasciata sola.
Lo scetticismo di Fumie non crollò nemmeno dopo aver raggiunto la meta. Anzi, sentiva che c'era qualcosa di sbagliato, pur non sapendo esattamente cosa. Una sensazione a fior di pelle, ecco.
«Fumie- chan! Hai ancora tempo per pensare al tuo desiderio, dai. Io parlerò per prima, ho ben chiaro cosa voglio! Così tu avrai tempo per pensare al tuo. » Si guardò intorno, un pò sconcertata dal fatto che non ci fosse nessuno, ma niente poteva intaccare il suo entusiasmo! Insomma, entro pochi minuti avrebbe visto realizzarsi il suo più grande desiderio...
«Kaya, lo sai che ti ho accompagnata perchè non volevo lasciarti sola. Non ci sono altre persone oltre a noi due, qui. Mi sa tanto di fregatura» e vide l'amica lanciarle uno sguardo di rimprovero «... so anche quanto ci tieni quindi... proviamo ad entrare. Ti avverto che se le cose cominciano a farsi strane, chiamo subito la polizia. Spero per te che questa chiromante, o qualunque cosa sia, faccia davvero miracoli.»
Kaya non se lo fece ripetere due volte. Felice come una bambina davanti un mucchio di regali, a passo svelto si avviò verso il tendone, ed entrò senza troppe cerimonie. Suo malgrado, Fumie si affrettò a seguirla.
Il tendone era davvero minuscolo e al suo interno aleggiava un profumo dolciastro inebriante. Poichè non c'era chissà quale spazio per potersi muovere, le due ragazze si sedettero sugli unici due sgabelli imbottiti del tendone.
Passarono cinque minuti, poi dieci, un quarto d'ora... le due ragazze erano completamente sole. Vani erano stati i tentativi di richiamare l'attenzione.
«Kaya... »
«Shhh.» la interruppe. Poi, d'improvviso, si colpì il volto con la mano. «Che idiota che sono! Dobbiamo recitare la formula scritta sul voltantino per annunciare la nostra presenza! Come ho fatto a dimenticarmelo!»
"Perchè dimentichi tutto" pensò Fumie, ma si riguardò dal fare commenti. Chiese invece: «E quale sarebbe questa formula?»
Il sorriso di Kaya era luminoso. «Dobbiamo dire -Signora Maga, esaudisca il nostro desiderio!-»
Ci fu un breve silenzio imbarazzante. «Kaya... non vorrei sembrarti scortese ma... è ridicolo.»
Kaya scosse energicamente la testa. «Fumie-chan, sei troppo seria! Cosa ti costa provare? E poi io ci credo davvero!»
Fumie sospirò e insieme a Kaya, pronunciò la frase.
Il tendone fu investito da una potente luce viola e dal nulla apparve la Maga! Indossava un turbante e una maschera che le copriva il volto, e il vestito era così scintillante da far invidia ad un gioiellere!
Kaya lanciò un'occhiata maliziosa a Fumie, come per dirle " te l'avevo detto!".
Una leggera musica imbastì il tendone e la Maga proferì parola. «Mie care ragazze, benvenute! Sono felice che siate arrivate fin qui. Sicuramente avrete molte domande ma ahimè, il tempo per le risposte è molto poco. Vi spiegherò brevemente in cosa consiste il mio servizio, cercando di essere il più esaustiva possibile.»
Sollevò le mani, mostrando dita inanellate con unghie laccate di viola. Le piacerà il viola, pensò Kaya.
«Come già sapete, io sono in grado di realizzare i vostri desideri! C'è un ma, che non posso omettere.» Ci fu un breve silenzio, poi riprese. «Purtroppo i miei poteri hanno una capacità limitata. Qualunque sia il vostro desiderio, posso indirizzare la vostra vita verso quello che volete. Mi seguite? Tuttavia, non mi è possibile dirvi con certezza che realizzerò il vostro desiderio al 100%»
Questa volta fu Fumie a lanciare l'occhiata del " te l'avevo detto " a Kaya. Prima che quest'ultima potesse dire qualcosa, la Maga si affrettò ad aggiungere:« Mi rendo conto che le mie parole sono ambigue e l'offerta vi sembrerà poco allettante. Per questo voglio mostrarvi un oggettino. »
Sul tavolino davanti a loro comparve un mini orologio. Difficile definirlo, sembrava in tutto e per tutto un orologio a pendolo ma di dimensioni ridotte, tascabile.
«Questo orologio è un oggetto che ho creato io, un piccolo pendolo che potrete portare sempre con voi. L'ho immerso nei miei poteri. Come dicevo prima, non posso garantire totalmente che il vostro desiderio verrà esaudito... ma grazie a me, sarete molto, molto vicine dal realizzarlo! Cosa che non potreste mai fare senza di me. Ed è qui che entra in gioco l'orologio.» Lo prese tra le dita, mostrandone le caratteristiche. «Avrete notato che, oltre ad essere molto piccolo, questo orologio non segna l'ora! Le lancette sono ferme. Sarete voi a muoverle. Come? Ve lo mostro subito.»
La Maga azionò il meccanismo dell'orologio, portando le lancette avanti di un'ora. Dalle 12.00 erano diventate le 13.00. Si udì distintamente un rintocco.
«La chiave è tutta in questo oggettino. Ogni volta che sposterete le lancette di un'ora, udirete un rintocco. Ogni rintocco vi permetterà di modificare il presente, se non vi piace, per ottenere quello che volete!» Sorrise compiaciuta. «Avrete a disposizione ben 12 tentativi. 12 rintocchi. Ovviamente potrete modificare il presente solo per quanto concerne il vostro desiderio! Se, ad esempio, desiderate diventare ricche, non potete utilizzare l'orologio per cambiare un brutto voto a scuola! Anche volendo, non potreste farlo. Il meccanismo conosce il vostro desiderio, e si muove in funzione di quello.»
Ancora silenzio, solo i respiri delle ragazze erano udibili.
« 12 tentativi sono meglio di uno!»
«Un momento» Fumie prese parola. La Maga la sollecitò a parlare in fretta, non aveva tempo per le domande. «Questi 12 tentativi... non capisco. O meglio, non mi convincono. Cosa significa esattamente modificare il presente? Cosa esattamente si va a modificare? E quanto-»
«Forse su questo punto sono stata poco chiara.» si affrettò ad interromperla. «Modificare il presente vuol dire, letteralmente, modificare il presente... Che altro c'è da sapere? Il modo in cui il presente viene modificato, può variare. E ciò non esclude un ritorno al passato. Per modificare la situazione che volete cambiare.» Fumie tentò di porre altre domande ma si sentì quasi congelata dallo sguardo di quella donna, seppur coperto da una maschera. Lanciò un'occhiata in direzione di Kaya, difficile capire cosa stesse pensando. Si augurò che ringraziasse la Maga e dimenticasse quella faccenda in poco tempo. Modificare il presente, dodici tentativi per farlo... no non poteva essere nulla di realmente possibile. Ammettendo che lo fosse, non sembrava promettente. Doveva esserci una fregatura. E poi chi lo dice che i desideri non possiamo realizzarli noi stessi? Serve davvero l'aiuto di una maga amante del viola, con poca pazienza e probabilmente truffatrice? Certo che no!
«Accetto! Mi dia l'orologio. E mi dica cosa le devo in cambio.»
«Kaya! Pensaci un attimo, non essere così avventata! Parliamone insieme almeno...» Come poteva anche solo pensare che Kaya riufitasse? Erano amiche da anni, la conosceva molto bene, quando si fissava un traguardo, niente e nessuno la fermava. E soprattutto era totalmente incurante del pericolo.
«Fumie-chan! Questa proposta è fantastica! Ancora non so cosa devo dare in cambio... ma capisci che avrò ben 12 possibilità di realizzare il mio desiderio?»
«Esattamente! Ora tutto quello che devi fare, è prendere in mano questa ampolla e versarci una piccola goccia di sangue. Ti pungerò con questo spillo. Dopodiché, pensa intensamente al tuo desiderio e dillo a voce alta!» Prese un nuovo orologio - pendolo e lo versò nell'ampolla. «In questo modo, il meccanismo dell'oggettino potrà funzionare. Ah, dimenticavo... non mi devi nulla! Ti sarei solamente grata di spargere la voce sul mio conto.»
«Certamente!» Kaya si lasciò pungere e si concentrò sul suo desiderio.
Fumie non ci aveva dato troppo peso, conoscendo l'amica avrebbe potuto desiderare di tutto. Solo in quel momento, dopo tutte quelle bizzarrie, con evidente preoccupazione si rese conto di quello che l'amica avrebbe desiderato. Cacciarsi in quella storia per un simile desiderio... assurdo!
« Mia cara» questa volta la Maga si rivolse a Fumie «se lo desideri, posso realizzare anche il tuo desiderio.» Aggiunse: «Ammesso che tu ne abbia uno.»
Fumie percepì nuovamente un brivido freddo. No, ci mancava solo farsi trascinare in quella faccenda! Avrebbe dovuto tenere gli occhi aperti su Kaya, questo sarebbe stato già impegnativo. Declinò l'offerta.
«Coraggio!» la Maga incitò Kaya «adesso esprimi ad alta voce il tuo desiderio!»
«Io, Kaya Noboku, voglio diventare la fidanzata di Bakugo Katsuki, l'eroe Ground Zero»
Fumie la guardò, arrendevole. Alla fine, aveva espresso davvero quell'assurdo desiderio...














Tokyo, un anno dopo

Era appena uscito dalla doccia quando sentì il cellulare vibrare. Un messaggio. Un altro.
Era il suo appartamento e poteva benissimo camminare nudo per casa, preferì tuttavia arrotolarsi un asciugamano alla vita per uscire dal bagno. I capelli bagnati ricadevano sulla fronte. Faccia da scemo e compagnia lo perlucavano spesso per i suoi capelli. Fanculo.
D
i solito non era succube del cellulare, anzi, lo lasciava suonare liberamente dopo essersi accertato che a chiamarlo era soltanto qualche perditempo che conosceva. Suo malgrado aveva dovuto acquistare uno smartphone appositamente per il lavoro. Almeno era sicuro chi poteva ignorare bellamente e chi no. In quel momento era guidato come da uno strano impulso, si sentiva come se dovesse guardare le notifiche sul suo cellulare.
Notò una quantità ammirevole di e-mail, qualche messaggio di Kirishima e infine i suoi.
Non si era mai fatto problemi ad ignorare le persone, tanto meno lei. Non si sforzava di apparire interessante o celare il suo disinteresse
. I contenuti dei messaggi non erano nemmeno nulla di speciale. Lei sembrava davvero esaltata nei suoi confronti, quanto a Bakugou... non provava emozioni particolari. Anche se ogni tanto le appariva veramente ottusa e questa cosa lo faceva incazzare. La cosa più assurda era come si erano conosciuti, in vacanza! In vacanza si può conoscere chiunque, certo, essendo ormai un personaggio popolare aveva optato per un posto tranquillo, in modo da potersi rilassare come si deve senza gente che urla e scalpita per avere una foto o un autografo. Il lato negativo era che quel posto fosse meta prediletta da moltissimi eroi, sicuramente sarebbe incappato in qualche conoscenza. Era andato in vacanza con il suo gruppo di idioti e, per ironia del destino, o meglio cattiveria, si era ritrovato lì pure il Bastardo a metà e Merdeku. Li aveva sorpresi in atteggiamenti... intimi. Non gliene fotteva dei gusti sessuali altrui, ma trattandosi di quei due, non potè non provare disgusto per la terribile accoppiata. Quanto meno si erano trovati!
Quella sera, la terza dopo il loro arrivo, i ragazzi ci erano andati abbastanza pesanti con l'alcool. Lo scopo della serata era solo uno, rimorchiare. Quel deficiente di Kaminari aveva anche scommesso che uno come lui non sarebbe mai riuscito a rimorchiare una ragazza, il massimo a cui poteva puntare era spaventarle e far si che non lo volessero rivedere mai più.
Certo che era in grado di rimorchiare! E non solo donne. Forse, forse i suoi modi non erano dei migliori, questo era vero. Ma aveva rimorchiato lo stesso in passato. Non che fosse particolarmente interessato a rimorchiare, per giunta quel posto era frequentato solo da eroi, ma nemmeno avrebbe disdegnato una scopata. Anche lui ci era andato un pò giù pesante con l'alcool. Non troppo da perdere la lucidità però. Reggeva l'alcool discretamente.
Mentre i suoi amici erano partiti alla carica, lui rimase ad osservare la stanza in cui tutti erano riuniti. Passò in rassegna così tante persone che alla fine quasi si arrese. Non trovava nessuno di interessante. Le ragazze sembravano tutte troppo frivole - ok che voleva scopare ma diamine, che fosse almeno una persona non odiosa - e i ragazzi continuavano a ronzar loro attorno. Si guardò intorno alla ricerca di Kirishima ma non riuscì a trovarlo. Peccato.
Fu in quel momento che qualcuno lo urtò.
«Guarda dove cazzo vai!» sbraitò, scoprendo poi di essere stato urtato da una minuscola ragazza che nemmeno aveva notato.
La ragazza non si scusò nemmeno, lo guardò con aria sognante e solo dopo un po' si rese conto di quello che era successo.
«Ah, sc-scusami tanto!Mi sono distratta un attimo e...» dall'espressione della ragazza, tutto si poteva presupporre tranne che fosse dispiaciuta di averlo urtato. "Che l'avesse fatto apposta?" si chiese Bakugou.
Non fece nemmeno in tempo ad aprire bocca che la ragazza lo investì con una raffica di parole. Non era del tutto ubriaco ma quello sproloquio era insopportabile!
Si concentrò quindi sullo scricciolo che aveva davanti. Bassina, seno prosperoso e volto da innocente. Certo che ne aveva da parlare!
La ragazza dovette avergli domandato qualcosa perché si interruppe. Peccato lui non fosse minimamente interessato ad ascoltarla e quindi incapace di risponderle.
«Allora? Che c'è, sei ubriaco? Eppure non sembra!» scoppiò in una fragorosa risata.
«No, non sono ubriaco. Semplicemente non ti stavo ascoltando.»
Qualsiasi persona ci sarebbe rimasta male davanti a tale indifferenza, ma non la ragazza, che riprese a parlare a raffica.
«Senti» la interruppe. «Non so cosa tu voglia da me, non so nemmeno chi sei. Non conosco eorine emergenti e non sono nemmeno interessato a parlare con te.» La ragazza non si scoraggiò. «Effettivamente ho parlato così tanto ma non mi sono ancora presentata. Mi chiamo Kaya Noboku.» Bakugou le lanciò un'occhiata infastidita notando che la ragazza non accennava ad andarsene. Insolente.
«
Ok, ragazza logorroica, cercherò di essere più chiaro. Non so cosa tu voglia da me ma tutte queste chiacchiere mi mandano a puttane il cervello. Sto solo cercando di godermi la serata in santa pace.»
Lei ricambiò la sua occhiata con un sorriso malizioso. «Ah sì? Veramente pensavo fossi in cerca di compagnia...» Così dicendo, fece roteare il dito indice e lo puntò contro il suo petto.
«Sono tanto annoiata anche io! Questa festa è piena di sbruffoni e-» non fece in tempo a finire la frase che Bakugou la interruppe. «Ottimo, cerca divertimento altrove.» E se ne andò.
Da quel momento in poi, i ricordi erano molto confusi. Era sicuro di aver bevuto ancora e di essersi ubriacato sul serio... tanto che si era ritrovato a letto con quella ragazza.
Non possedeva alcun ricordo dell'atto, se non le bianche lenzuola della sua camera da letto e la ragazza accoccolata sul suo petto. Entrambi erano nudi, di certo non avevano giocato a carte.
Quella fu l'ultima volta che vide la ragazza. Non seppe mai perché le diede il suo numero di cellulare, ammesso che non fosse stata lei a reperirlo in qualche modo.
Più il tempo passava, meno ci pensava, e il mistero avvolto attorno a quella serata pian piano veniva dimenticato.
Credeva di avere la situazione sotto controllo. Avevano scopato, un anno prima. Si erano scritti ma lui non le aveva mai dato chissà quanta corda, era lei a inondarlo di messaggi. Chiaramente non era interessato ad intrattenere nessun rapporto, nemmeno ricordava se la scopata fosse stata piacevole o no!
Proprio per questo, rabbrividì quando lesse i suoi messaggi.

"Bakugou-kun, ho una notizia fantastica! Settimana prossima sarò a Tokyo! Sai pensavo di farti una sorpresa e non dirti nulla ma morivo dalla voglia di annunciarti il mio arrivo! Non vedo l'ora di vedertiiii! ^^
PS: mi sei mancato un sacco!"

L
a sua mente si focalizzò su poche parole. Tokyo, settimana prossima, vederti. Per la prima volta, dopo quasi un anno, si rese conto che forse la situazione non era sotto controllo. Perché cazzo non aveva cambiato numero di cellulare? E poi che significava " mi sei mancato un sacco"? Cos'era, una dichiarazione d'amore? A lui?!
" Questa è pazza, ha frainteso tutto! " Si sedette. Aveva bisogno di riflettere.
Era inammissibile che avesse sbagliato qualcosa con quella ragazza, sicuramente era stata lei a farsi castelli in aria e non certo lui ad averla illusa in qualche modo. Come si può illudere una persona rispondendo dopo giorni, se non settimane?! Non rispondendo mai ad una telefonata?
Le cose erano due: o la ragazza era veramente ottusa, oppure...
Non riusciva nemmeno a pensarci. Possibile che fosse così ossessionata da lui a tal punto da credere che tra loro ci fosse qualcosa?
Il cellulare vibrò nuovamente. Un altro suo messaggio.
" Sai non sono mai stata a Tokyo! Mi piacerebbe tanto visitarla insieme a te! Sarai la mia guida turistica????? ^^ "
Altro messaggio.
" Voglio assolutamente vedere la statua di Hachiko! >.< "
" Scrivimi presto che ci organizziamo per i dettagli! Ciao Bakugou- kun! <3 "


In che cazzo di situazione mi sono cacciato?!








Angolo dell'autrice!

Ciao a tutti!
Eccomi qui, dopo taaaanto tempo (>.<) con una storia nuovamente incentrata su Bakugou!
Nei prossimi capitoli si scopriranno tanti nuovi dettagli. Bakugou accetterà di incontrare Kaya?
Spero vi possa piacere, se vi va, fatemi sapere cosa ne pensate!
Un bacio :*
Black_Sparkle
   
 
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