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Autore: KawaTengu_Ronin    18/05/2020    0 recensioni
Nella fredda Horsvezia all'epoca dei Vichinghi una nuova puledra sta per nascere, una puledra speciale per il suo tempo e per la sua gente
Genere: Avventura, Azione, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le pegaso Cuordidrago'
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drakarna av eld
I draghi del fuoco
 
Sopra una montagna con una parte pianeggiante si riunirono una ventina di grossi draghi, con anche draghi piccoli, e assieme a loro c’era Kristall Snö, si erano messi davanti a due colonne fatte di sassi, aspettando qualcosa.
Flod era il primo che si avvicinò e vicino a lui c’era Regn, stavano entrambi controllando le due colonne, poi però Flod si rivolse alla moglie,
-“Perché hai portato Kristall Snö qui?”-
-“Perché mi sembrava giusto che lei conoscesse altri draghi, era quello che avrebbe fatto anche Lumi”-
-“Non voglio che gli altri draghi vedano che siamo amici dei pony”-
-“Oh suvvia, non fare così, Kristall è qui per rappresentare la sua razza, per portare pace tra le nostre razze, come avrebbe sempre voluto Lumi, ed io sono contenta che in un modo o nell’altro Lumi viva attraverso Kristall”-
-“Ma Lumi è morta, non importa che Snö sia sua figlia, lei non potrà mai essere qui presente”-
-“Sono anni che vai avanti con questa storia, devi smetterla”-
-“Senti, io per questo non ho mai voluto dei pony mentre noi incontravamo altri draghi da altri regni, perché non volevo fare brutta figura con altre razze, una cosa è se ci sono pony con il nostro clan, ma un’altra cosa è quando ci sono altri draghi che lei non ha mai visto”-
-“Le farà bene conoscere altri draghi, soprattutto di un altro regno, lei neanche sapeva degli altri regni, io ho dovuto insegnarle tutto, non ho mai parlato di queste cose neanche con Lumi”-
-“Non mi stupisce, di queste cose il suo villaggio non sa niente, loro sono una tribù a parte, se fossero stati Vichinghi sarebbe stato diverso, loro sì che conoscono le storie e le leggende di queste terre, oserei dire anche meglio di noi”-
-“Non pensi sia ora di metterci a cantare?”-
-“D’accordo, ma mi raccomando qualsiasi cosa succeda, tu e Sven state vicini a Snö”-.
Tutti i draghi del ghiaccio si misero in fila, ed ecco che Flod e Regn iniziarono ad emettere dei versi verso il cielo, e dopo di loro anche gli altri draghi si misero a farli.
Tutti i draghi emisero dei ruggiti, dei sibili e dei fischi, sembrava quasi che stessero cantando una canzone in chissà quale lingua,
Kristall Snö era curiosa di sapere cosa stesse succedendo, Sven le chiarì tutto,
-“Stanno richiamando il Bifrost”-
-“Il Bifrost? Vad är det? (Che cos’è?)”-
-“E’ un ponte di luce iridescente che unisce i vari regni, solo gli dei o i draghi possono evocarlo, ma solo i draghi che conoscono l’antica lingua dei draghi, infatti quelli che per te sembrano dei versi sono in realtà delle parole, a seconda di quali si dicono e di come le si pronunciano, abbiamo accesso a vari regni, ma in realtà le usiamo solo per andare in pochi di quei regni, per esempio non possiamo certo usarlo per andare ad Ásgardr, lì ci vivono gli dei pony come Odino e Thor, non è consentito l’accesso ai draghi”-
-“Come mai non ci possono entrare i draghi?”-
-“Mamma e papà non me lo hanno mai spiegato nel dettaglio, ma sembra non corra buon sangue tra i draghi giganti e gli dei, e di questo passo neanche i draghi sono ben accetti, noi non siamo draghi giganti, solo alcuni di noi quando erano piccoli li hanno visti, ora credo che siano quasi scomparsi tutti, io stesso nonne ho mai visto uno, né un drago gigante di ghiaccio né del fuoco”-
-“Ehi sta succedendo qualcosa”-,
mentre Sven parlava, Kristall notò una luce che stava prendendo forma dalle due colonne, si materializzò da entrambi i lati, questa luce da bianca divenne un grosso arcobaleno, precisamente un ponte arcobaleno che partiva dalle colonne di pietra fino a sparire all’orizzonte.
-“Ci siamo Kristall, questo è il Bifrost, il ponte arcobaleno, da lì arriveranno i draghi del fuoco”-.
Kristall non poteva crederci, quel ponte fatto interamente di arcobaleno per lei sembrava solo una luce colorata, ma Sven le disse che era perfettamente solido e che poteva sorreggere anche un esercito di draghi.
Dopo un po' tutti i draghi smisero di cantare, e da un punto del Bifrost si vedevano dei draghi arrivare verso di loro, non erano tanti, al massimo una dozzina, si facevano sempre più vicini, alcuni camminavano sul ponte, mentre altri ci volavano sopra.
Ci misero molto tempo per arrivare, ma alla fine oltrepassarono il punto delle due colonne, e salutarono i draghi di ghiaccio, erano una quindicina, alcuni erano grandi, altri erano medi altri invece erano piccoli, ma comunque più grandi di Sven, ed il loro colore differiva da quello dei draghi del ghiaccio, erano rossi, alcuni con strisce gialle, ed altri invece erano con le squame di color arancione.
Un grosso drago seguito da tre draghi più piccoli si avvicinò a Flod.
-“ God morgon Flod (Buongiorno Flod), ne è passato di tempo eh?”-,
Flod gli strinse la zampa
-“Salve Flamma, è bello rivederti, è bello averti qui con il tuo clan”-
-“Siamo venuti in pochi stavolta, altri sono rimasti al Múspellsheimr”-
-“Quanto tempo pensate di rimanere? Perché preferirei che vi fermaste un po' di più”-
-“Lo sai bene che non possiamo stare tanto tempo lontano dal clima del nostro regno, neve e ghiaccio non fanno per noi”-
-“Però noi abbiamo allargato la nostra montagna per farvi stare tutti, la montagna ora può ospitarci perfettamente tutti, abbiamo anche raccolto un sacco di gemme da mangiare”-
-“Allora la cosa si può fare, ti ricordi i miei figli?”-
-“E come potrei dimenticarli?”-,
Vicino a Flamma c’erano al suo seguito tre draghi, due di loro a né piccoli né medi si avvicinarono a Flod, ma anche Sven si avvicinò, dato che li conosceva, un drago era maschio e di colore arancione, l’altro era una draghessa femmina di colore giallo, Sven era contento di rivederli.
-“Ciao Lapillus, ciao anche a te Lava, che bello rivedervi”-, il drago maschio e il drago femmina lo salutarono a loro volta,
-“Ciao Sven, sono contento di rivederti”-
-“E’ bello potersi rincontrare”-,
Sven abbracciò prima Lapillus e poi Lava, poi vide un altro drago dietro di loro, più alto di lui, era rosso con una cresta gialla, ma lui lo conosceva, e poi si avvicinò,
l’altro drago prese Sven con un braccio e gli strisciò il pugno sulla testa,
-“Come te la passi Sven? Sei ancora una pappamolla eh?”?-
-“Ahi, smettila Flail, non è divertente”-
-“Dipende dai punti di vista, per me è divertente”-,
Regn chiamò il drago,
-“Ora basta Flail, lascia stare mio figlio”-,
-“Come vuole lei cara Regn, stavo solo scherzando”-.
Flamma volle dare la mano a tutti i draghi presenti, ma poi si girò verso destra e vide Kristall Snö.
Incuriosito si rivolse a Flod,
-“Scusami Flod, ma cosa ci fa qui una pony?”-,
Flod rispose con calma invece di essere preoccupato,
-“Oh non ti preoccupare, lei è Kristall Snö, è la figlia di un’amica di mia moglie, che è morta anni fa, te ne parlai che Regn aveva un’amica pony anni fa, ricordi?”-
-“Sì, lo ricordo, ma questa è la prima volta che la vedo, hai detto che è la figlia della sua amica, stavolta a rispondere toccò a Regn,
-“Vedi Flamma, purtroppo la puledra che era amica mia è morta in seguito ad un attacco dei Mutanti, lei è la figlia, si chiama Kristall Snö, ed è qui per darvi il benvenuto in nome della sua razza”-,
Kristall, si avvicinò e fece un inchino,
-“ God morgon, cari draghi del fuoco, il mio nome è Kristall Snö ed in nome della razza dei pony io vi do il benvenuto qui nel nostro regno, spero che siate a vostro agio, e che non vi manchi niente, sono contenta di potervi conoscere, io spero di conoscervi tutti”-.
Tutti i draghi del fuoco erano stupefatti, mai in quel regno avevano conosciuto un pony, anzi non ne avevano mai incontrato uno nella loro vita, dato che nel Múspellsheimr non c’erano pony, di nessuna razza.
Ci fu un silenzio imbarazzante, ma Sven prese per mano Lava e la portò vicino a Kristall Snö,
-“Dai Lava, Kristall è una femmina come te non devi temere niente, dammi la tua mano”-, Sven prese la mano di Lava e Kristall porse il suo zoccolo, la pony e la draghessa strinsero i loro arti come gesto di saluto,
-“E così……tu sei una pony? E’….la prima volta che vedo un pony, non ne avevo mai visto uno in vita mia, nel mio regno non ce ne sono”-
-“Qui invece non ci sono draghi del fuoco, è la prima volta che li vedo, ho sempre solo visto draghi del ghiaccio”-,
Regn fu felice di quella interazione, però dietro di lei Flamma confabulava con Flod, 
-“E’ sicura? Non è pericolosa? E’ pur sempre una pony”-
-“Non devi preoccuparti Flamma, lei pacifica, e poi non sa combattere, più che altro è Regn che deve proteggerla dai pericoli”-
-“Sarà…..ma io non so se lasciare i miei figli in compagnia di una pony, lo sai che abbiamo sempre tenuto i nostri raduni in segreto dalle altre razze”-
-“Il fatto è che è mia moglie che ha insistito per farla venire qui, è molto affezionata a quella puledra”-
-“Indossa pure una pelle di drago di ghiaccio”-
-“Quella è la pelle da muta di Regn, mia moglie gliela ha donata perché lei non prendesse freddo, ma non pensiamo a Kristall, entriamo nella grotta”-.
Tutti i draghi entrarono nella montagna scavata dai draghi di ghiaccio, Kristall stessa si stupì di come era grande la tana, c’era spazio per ospitare tutti i draghi e restava spazio, in alcune parti c’erano gemme colorate che i draghi mangiavano, in un’altra parte c’erano dei salmoni messi su dei bastoni su di un falò, pronti per essere cotti col fuoco di drago, e c’erano delle vasche di acqua calda dove i draghi potevano tuffarsi e farsi un bagno caldo, c’erano vicino a quelle vasche dei draghi che scavavano nella montagna e raccoglievano carbone per mezzo di attrezzi fatti col ghiaccio, poi soffiavano fuoco e accendevano il carbone, quando il carbone era abbastanza caldo lo gettavano nelle vasche per farle diventare calde, sia i draghi del ghiaccio che quelli del fuoco sembravano divertirsi, poi Kristall vide che in un angolo della gotta c’erano svariate botti, e i draghi prendevano dei corni di animale per berne il contenuto.
La puledra si mise seduta in angolo e si mise ad aspettare, si limitò ad osservare tutti i draghi che festeggiavano e si parlavano, però si sentiva fuori luogo, voleva presentarsi anche ai draghi di fuoco seduti vicino a lei, ma si bloccava, così se ne stava semplicemente seduta in silenzio.
La draghessa Lava notò Kristall, le sembrava strano che la puledra se ne stesse lì senza fare niente, così si avvicinò a lei e si sedette.
-“Ehi Kristall, cosa fai lì tutta sola?”-
-“Ehm….io? Niente, semplicemente……semplicemente……sto solo qui senza dare fastidio”-
-“Tu non sei un pony che vede molti draghi vero?”-
-“Beh…..conosco solo Flod, Regn e Sven, gli altri draghi del ghiaccio li conosco solo di vista, non sono mai venuta qui nella loro tana, sono sempre stati Flod, Regn e Sven a venire al mio villaggio, non sono mai andata a trovarli”-
-“Come mai?”-
-“Ecco….non dovrei dirlo, ma Flod….lui non vuole che mi faccia vedere con lui assieme agli altri draghi, dice che lui non sarebbe più preso sul serio nel suo clan, lui non ha mai approvato che Regn avesse un’amica pony, adesso io sono qui solo perché Regn ha insistito, lei voleva che conoscessi i draghi di un’altra razza, e anche mia madre avrebbe voluto che lo facessi, lei diceva che i draghi sono una razza nobile, maltrattata dalle altre, e che sono più razionali di quello che pensano gli altri pony”-
-“Regn mi ha raccontato di tua madre, a sentire te e lei era una puledra sensibile ed intelligente, mi spiace che adesso non ci sia più, ha fatto anche il possibile per salvare Sven, se non fosse stato per lei, lui non sarebbe qui”-
-“Se mia madre fosse stata forte adesso Sven avrebbe una sorella ed un fratello, anzi di più, purtroppo è andata così”-
-“Ehi, non dire così, anche mia madre non era forte e adesso non c’è più”-
-“Non hai più tua madre?”-
-“No, lei…. È stata uccisa, un giorno quando eravamo nel regno di Álfheimr per andare a vedere i funghi di luce fummo attaccati da dei Mutanti e da degli Elfi oscuri”,
-“Credevo che ad Álfheimr ci vivessero gli Elfi chiari”-
-“E’ così, ma i Mutanti si trovano anche negli altri regni, a Múspellsheimr per esempio ci sono i Mutanti del fuoco, che non ci sono qui a Midgard, poi per qualche strana ragione sembra che gli Elfi oscuri si trovino anche ad Álfheimr, abbiamo combattuto ma mia madre non ce la fece, fu nostro padre a sconfiggerli, anche Flail ci salvò, portò me e mio fratello Lapillus mano nella mano e fuggimmo”-
-“Mi dispiace per tua madre”-
-“Chi veramente è rimasto traumatizzato è stato Flail, lui è il primogenito, ha visto nostra madre morire davanti ai suoi occhi, nostro padre fu triste, ma si fece coraggio per noi, e ci disse di non essere tristi, perché mamma non avrebbe voluto che avremmo pianto sempre la sua morte, papà è sempre stato un forte drago, mamma era più sensibile, ma non puoi ragionare con un Mutante, sono creature selvagge ed irrazionali, peggio dei lupi del legno, loro sono capaci solo di attaccare in gruppo per soddisfare la loro sete di sangue, non potrai mai far ragionare un Elfo oscuro o un Mutante, perciò ti raccomando di non trovarti mai da sola se incontri un Mutante”-   
-“Io…..sono anni che non ne vedo uno, non ne ho più visto uno da quando mia madre mi aveva protetto, non ricordo bene quel momento, però alle volte se cerco di ricordare mia madre, mi pare di sentire dei ringhi e dei brontolii”-
-“Eri piccola, ed hai potuto ascoltare il loro linguaggio, una lingua che parlano solo le bestie selvatiche, bestie che non possiedo una coscienza, ma solo l’istinto del cacciare, non importa i Mutanti di quale elemento siano, sono tutti uguali, tutti sanguinari ed assassini”-
-“Forse per questo mio padre vuole che impari a combattere, ho già incominciato ad usare l’arco, ma non sono brava”-
-“Vuoi un consiglio? Impara a combattere e non sarai mai in pericolo, e se ti trovi con un compagno fidato, allora sarà più facile sopravvivere” -
-“Un compagno di battaglia? Io non ne ho”-
-“Sì che ce l’hai, hai Sven, ed hai anche me e Lapillus, e forse anche Flail, ma lui non è molto socievole, però conta su di me, mi piace poter dire di avere un’amica pony, dato che tu sei la prima che conosco”-
-“Ma se potete andare negli altri regni come mai non avete incontrato altri pony?”-
-“Perché siamo stati in pochi regni, come Jǫtunheimr e lì ci sono solo draghi, una volta c’erano anche draghi giganti, poi Álfheimr, dove ci vivono solo gli elfi, ed infine Midgardr, cioè qui, ma non siamo mai andati oltre questo altopiano, abbiamo solo sentito parlare dei pony, da quanto ne so, solo alcuni dei draghi più adulti li hanno visti, tra i Vichinghi per esempio, quelli sono pericolosi, da quanto mi ha detto mio padre, i Vichinghi sono barbari che vivono vicino le coste della Noreinvegia e della Horsvezia, e si trovano anche nell’Istallanda, mio padre mi dice che sono formati da varie razze, come bisonti, yak, minotauri, grifoni ed anche pony, pegasi ed unicorni, si dice che attacchino gli altri villaggi, li bruciano, e rapiscono le mogli di varie razze, e per finire uccidono anche i draghi”-
-“E’ terribile, non vorrei mai incontrare un Vichingo”-
-“Tu non correresti pericoli, non sei un drago, sarebbe pericoloso se tu fossi più grande, ed un Vichingo vorrebbe prenderti come sua moglie, saresti condannata a lavorare per lui, e a fare figli per lui”-
-“Papà una volta mi aveva messo in guardia dai Vichinghi, ma non mi aveva mai detto tutte queste cose”-
-“E’ meglio conoscere certe cose se tu vuoi sapere difenderti da chi è pericoloso”-
-“Capisco”-
-“Ma ci sono tanti altri pericoli negli altri regni, anzi forse ce ne sono di più qui a Midgardr, ma non temere, visto che hai amici draghi sarai al sicuro”-.
Kristall fu felice di quel discorso con Lava, perché già incominciava a fare conoscenza con i nuovi draghi, poi si alzò e si guardò intorno per vedere tutti il gruppo di draghi che conversava.
Era felice di potere stare lì, e di poter conoscere nuove cose, così come il poter socializzare.
Vicino all’entrata della grotta notò Sven che parlava con Flail, e pensò di poter partecipare alla conversazione.
Sven fu contento, e presentò Kristall a Flail, ma sembrava che quest’ultimo non fosse contento di conoscerla.
-“Piacere Flail, ho appena conosciuto tua sorella Lava, e adesso vorrei conoscere meglio te, dimmi…..come è fatto il Múspellsheimr?”-, ma il drago rosso non rispose, allora Kristall provò a fare un’altra domanda,
-“Tua sorella mi ha detto che avete viaggiato in altri regni, è vero che esistono i draghi giganti?”-, ma il drago non rispose di nuovo anzi sembrava molto contrariato,
Sven allora gli parlò per chiedergli di rispondere a Kristall, ma Flail gettò a terra il corno da dove stava bevendo e si infuriò sia con Sven che con Kristall.
-“LO SO BENISSIMO COSA MI HA DETTO, non sono sordo, semplicemente non ho certo voglia di parlare con una dannata pony, anzi mi stupisce che abbiate permesso ad una pony di stare, persino tu caro Sven, hai davvero a che fare con una pony? La cosa mi disgusta, i pony non dovrebbero stare in mezzo ai draghi, anzi draghi e pony non possono legare, io me ne vado fuori, farà freddo ma sempre meglio che stare insieme a questa maledetta puledra”-, detto ciò Flail se ne andò fuori, lasciando di stucco Sven e Kristall, anche gli altri draghi si erano girati per la ramanzina di Flail, Flamma stesso fu sorpreso di quella reazione.
Sven era molto amico di Flail, ma non poteva tollerare che avesse rimproverato Kristall,
-“Ma chi si crede di essere? Non può trattare Kristall in questo modo, ora gli faccio vedere io”-, Sven uscì ed andò da Flail.
Costui stava a braccia incrociate appoggiato contro l’entrata della grotta, poi si girò verso Sven,
-“Che cosa vuoi?”-
-“Sei stato molto maleducato con Kristall Snö, cosa ti ha fatto di male? Voleva solo presentarsi”-
-“Perché non mi hai mai detto che avevi un’amica pony?”-
-“Perché……non lo so, cioè lo so, è stato mio padre che mi aveva sempre chiesto di non dire niente su di lei, ma lei è come una sorella per me, e non ti permetto di mancarle di rispetto, non m’importa che tu sia più grosso di me, non ti devi permettere di comportarti così con lei”-
-“Ascoltami bene, i pony uccidono i draghi, così come anche i grifoni, i minotauri, i bisonti e gli yak, ed anche gli elfi, senza contare degli dei, per tutti loro siamo solo una piaga da estirpare, noi non saremo mai trattati bene, un giorno anche quella puledra crescerà e ti ucciderà, forse non adesso, e non domani, ma un giorno in futuro lei vi farà del male, e ti pentirai di non averla uccisa tu stesso”-
-“Ma come puoi dire una cosa del genere, non hai mai neanche incontrato un pony in vita tua”-
-“L’ho fatto eccome, quando una volta mi sono intrufolato in un villaggio vichingo assieme a mio fratello Lapillus, c’erano diversi pony armati di spade, lance ed asce che volevano ucciderci”-
-“Mi stai dicendo che solo dei pony volevano attaccarti?”-
-“No, c’erano anche altre razze, ma il concetto non cambia, i pony comunque volevano ucciderci”-
-“Ma Kristall Snö non è una vichinga, non è rozza o violenta”-
-“Non importa, è nella natura dei pony odiare i draghi”-
-“Kristall non ci attaccherebbe mai, e poi non sa combattere, a malapena sa tirare una freccia”-
-“Lascia passare un po' di tempo ed imparerà”-
-“No, perché non dovrà mai combattere, io la difenderò”-
-“Ah…è così? Così lei si approfitta di te? Ci saranno diversi pericoli un giorno e tu non potrai fare niente, morirai per colpa di quella puledra”-
-“Io sarò forte, anzi più forte, apposta per Kristall, non permetterò che le succeda qualcosa, sarò un drago forte io”-
-“Se dovessi avere a che fare con un gruppo di Mutanti”-
-“I Mutanti hanno distrutto le uova dei miei fratelli ed hanno anche ucciso la madre di Kristall, io li ucciderò tutti”-.
Kristall stava ascoltando tutto quello che si stavano dicendo e ad un certo punto vide che Sven voleva dare un pugno a Flail, ma poi lei intervenì e fermò Sven prendendolo per il braccio,
-“Basta così Sven, non devi abbassarti al suo livello, è solo un provocatore”-
-“Ma ti ha detto delle brutte cose, e ha anche detto che sei pericolosa ed uguale agli altri pony”-
-“Tu lascialo perdere, non devi comportarti come lui, non è colpa tua se lui ha fatto brutte esperienze, stai calmo”-
-“Va bene, ma sappi che lui non ti deve paragonare ad un orribile vichingo”-.
Sven ritornò nella grotta, poi Kristall parlò a Flail.
-“Ascolta, mi dispiace che tu abbia conosciuto dei vichinghi, ma non puoi farci niente, anche la mia gente li odia, ma ti assicuro che io sono amica dei draghi, come lo era mia madre”-
-“Adesso parli così, ma verrà un giorno in cui tu farai del male ad un drago”-
-“Non succederà, lo prometto”-
-“Evidentemente tu non conosci la storia dei giganti, e di quello che fece Odino, sei un’ignorante”-
-“Sarò anche un’ignorante, ma tu sei solo un pessimo drago, volevo esserti amica, ma alla fine non vale la pena avere a che fare con te, anche se tu sei figlio di Flamma”-
-“Ti credi di essere saggia, ma tu sei ancora piccola, vedrai, verrà il giorno in cui sentirai la potenza nel brandire un’arma”-.
Detto questo Flail rientrò nella grotta, Kristall sapeva che voleva solo provocare, quindi non diede retta alle sue parole, e ritornò anche lei dentro alla grotta.
Nessuno dei draghi presenti fece caso a quello che era stato detto fuori dalla grotta, lo stesso Flail si rimise a bere il contenuto delle botti, Sven invece si mise a parlare con Flod, Kristall si mise seduta in un angolo della grotta arrabbiata.
Dopo un paio di minuti, il drago Flamma si rivolse a lei, le sembrava strano un atteggiamento del genere da parte del capo dei draghi del fuoco.
-“Tu ti chiami Kristall Snö, vero?”-
-“Sì, e lei deve essere Flamma”
-“Ti ho vista prima con mio figlio”-
-“Mi dispiace essere stata tanto maleducata, ma d’altronde anche lui è stato scorbutico, mi ha paragonato ai vichinghi, quando io in vita non ne ho mai incontrato uno, e pensa che tutti i pony sono uguali, non so perché si permette di dire queste cose, a parte il fatto che lui dice che ha incontrato dei vichinghi in un villaggio che volevano attaccarlo e ha parlato anche di Odino e dei Giganti, cose che io non conosco”-.
Flamma si stette zitto per un po', poi emise un sospiro e si rivolse di nuovo a Kristall,
-“Ascolta, Regn e Flod mi hanno raccontato la tua storia, sei nata in un villaggio ad ovest di qui, tua madre e Regn erano molto amiche, poi Regn gli affidò le sue uova, tua madre si occupò di te e di quelle uova, ma fu uccisa da dei Mutanti del ghiaccio, lei è morta assieme ad alcune di quelle uova, però diede la sua vita per salvare te e Sven, ed è stato un gesto molto nobile da parte di tua madre”-
-“Io purtroppo non l’ho mai conosciuta, quello che so me lo ha detto Regn”-
-“Senti….ti dirò una cosa, i draghi non sono visti bene tra le altre razze, soprattutto se si parla di vichinghi, che sono violenti e rozzi, ma mio figlio Flail è stato attaccato da loro perché stava rubando l’idromele”-
-“Idromele? Stava rubando una bevanda?”-
-“I draghi rubano spesso qualcosa ai vichinghi e ai loro villaggi, come oro, gemme, e birra, a volte anche idromele, anche i tuoi compagni del ghiaccio devono aver rubato quelle botti dai vichinghi”-
-“Ma…..così non si fa, non si può rubare”-
-“Siamo draghi, noi facciamo così”-
-“Ma è sbagliato”-
-“E’ nella nostra natura fare così Kristall, non è colpa nostra, nel nostro regno non abbiamo popoli a cui rubare le bevande, noi draghi del fuoco nel nostro regno abbiamo le gemme e l’oro, ma non le bevande, giusto possiamo abbeverarci con la lava”-
-“Devo parlare con Flod”-.
Kristall andò da Flod per sapere da dove venissero quelle botti, e lui rispose che venivano da un villaggio a nord vicino ad un fiordo, dove vivevano dei vichinghi, la puledra rimase stupita,
-“Ma allora voi rubate”-
-“Calma Kristall, è vero rubiamo, ma non c’è disonore a rubare proprio ai vichinghi, che sono la feccia di queste terre, non devi essere arrabbiata”-
-“Credevo che voi beveste l’acqua pura di montagna”-
“-Questo lo facciamo, ma a volte ci piace rubare l’idromele e la birra degli altri popoli”-
-“Per forza che i vichinghi attaccano i draghi, voi vi comportate da ladri, e Regn è d’accordo?”
-“No, non è d’accordo, e poi a lei non piace l’idromele”-
-“Dovete smettere di rubare agli altri popoli”-
-“Ma non lo abbiamo mai fatto con il tuo villaggio”-
-“Anche se l’aveste fatto, io non l’avrei detto a nessuno e poi vi avrei perdonato ma gli altri popoli non vi conoscono come vi conosco io, prima o poi qualcuno di voi verrà ucciso”-
-“Non succederà, siamo forti, e poi quasi nessuno osa avvicinarsi ad un drago del ghiaccio, io stesso sono molto potente, ho addirittura ucciso dei vichinghi”-
-“HAI FATTO COSA?”-.
Kristall si alzò in volo per osservare tutti i draghi presenti nella grotta per poter parlare con tutti.
-“Ascoltate draghi del ghiaccio e draghi del fuoco, da oggi in poi voglio che viviate con quello che la natura ha da offrirvi, non dovreste più rubare agli altri popoli, se continuerete così sicuramente qualcuno di voi finirà per venire ucciso, non dovete farlo, siete migliori dei vichinghi, non siete dei ladri, né degli assassini, anzi se collaboraste con dei pony giusti potreste anche smettere di vivere dentro ad una caverna ed abitare in una capanna, come facciamo noi, se per esempio vi alleaste con il mio villaggio potremo tutti vivere al riparo dai pericoli, vi offriremmo un pasto caldo, e tutto l’idromele che vorreste e in più una casa, non sareste più costretti a nascondervi in montagna, né a rimanere in un altro regno, potreste anche gli altri di voi rimanere qui a Midgardr, capito?”-.
Non ci fu risposta a quello che disse la pegaso, la quale ritornò a terra, tutti i draghi la guardarono, poi all’improvviso, ci fu un drago che rideva, e poi un altro, dopodichè in tutta la grotta tutti i draghi ridevano, Kristall si sentiva strana a quella reazione, nessuno a quanto pare la prese sul serio, Flod stesso la prese e la portò fuori.
-“Ascolta bene Kristall, non ti azzardare più, mai più a fare discorsi del genere”-
-“Ma Flod, se solo voi provaste a collaborare con il nostro popolo”-
-“Ascoltami bene, per nessuna ragione al mondo io collaborerò con pony, grifoni o altre razze al di fuori dei draghi, è impossibile quello che dice, tu vuoi portare pace, mentre questo è impossibile nel nostro tempo”-
-“Ma…..”-
-“Niente ma, ora chiudi quella bocca, ho sopportato per troppo tempo che Regn stesse con tua madre, la verità è che quello che dici è irrealizzabile, lo sai che una volta volevano uccidere dei miei compagni dei vichinghi? E solo perché eravamo entrati nel loro territorio, senza fare niente, volevano solo farci fuori perché eravamo nel loro territorio, io stesso ho ucciso alcuni di loro, incluso una minotauro e un minotauro piccolo, sarei riuscito ad uccidere anche il padre minotauro ma lui scappò, e sai una cosa? Non mi pento di quello che ho fatto”-
-“Ma hai quasi ucciso una famiglia”-
-“Se sapessi dove si trova quel minotauro lo ucciderei lo stesso, io ho la cicatrice di un’ascia proprio sulla mia spalla destra, lo sai?”-
-“Non…..lo sapevo, ma mia madre e Regn speravano tanto che pony e draghi vivessero insieme”-
-“Non m’importa quello che sogna Regn, e m’importa ancora di meno che lo sognasse tua madre, se solo non avesse mai curato Regn, anzi se Regn fosse stata più forte non avrebbe avuto come amica una stupida puledra”-
-“Mia madre non era stupida, e Regn è più saggia di te se lo vuoi sapere, tu non sei altro che un drago buzzurro, ti importa solo di come ti vedono gli altri draghi piuttosto che della tua famiglia”-
-“M’importa della mia famiglia, è di te che non m’importa, ed ora gradirei che te ne andasti, mi hai fatto fare una brutta figura, meno male che i draghi non ti hanno presa sul serio altrimenti se la sarebbero anche presa con me, ed io voglio rimanere il capobranco di questo clan fino a che Sven non prenderà il mio posto”-
-“Quando ci sarà la prova del fuoco? Perché io voglio esserci”-
-“Che ti importa?”-
-“Mi importa, Sven è mio fratello, io voglio esserci quando vincerà”-
-“Non puoi esserci, è riservata solo ai draghi, e poi sarà deciso dal più vecchio dei draghi anziani”-
-“Beh, io ti dico che quando Sven vincerà io sarò la sua consigliera, e potremmo fare quello che vorremo, innanzitutto un posto sia per draghi che per pony”-
-“E’ ridicola questa cosa, non ho sentito niente di più stupido”-,
-“Non è stupido papà”-, Flod si girò e vide Sven dietro di lui, costui si avvicinò a Kristall e poi guardò il padre,
-“Io e Kristall Snö ne abbiamo parlato tra di noi una sera prima di tornare qui io e mamma, se Kristall non potrà partecipare alla prova, io vincerò e proclamerò che Kristall sarà la mia consigliera, ed insieme porteremo pace tra i nostri popoli”-
-“Non puoi dire sul serio, un drago ed un pony non possono regnare insieme”-
-“Non mi pare che sia proibito”-
-“Non è proibito, perché è assolutamente impensabile una cosa del genere, un pony ed un drago già non possono essere amici, figuriamoci far nascere un’alleanza”-
-“Beh, è quello che farò, la madre di Kristall ha fatto il possibile perché io nascessi, e la mamma vuole anche lei pace e prosperità nelle nostre terre, io farò quello che vorrò”-
-“Nessuno ti darà retta, sarai un leader senza clan”-
-“Però una volta preso lo scettro tutti dovranno ascoltarmi”-
-“Potrebbe succedere anche un’insurrezione e ti toglieranno lo scettro”-
-“Allora spero di poter trovare il frutto del cuore di drago”-
-“Ne dovrai avere di fortuna, solo Asteikko, sa dove si trova, e il nostro discorso finisce qui, e tu Kristall, non mettere più in testa certe cose a mio figlio”-,
Flod ritornò nella caverna e fuori rimasero solo Sven e Kristall.
-“Mi spiace per quello che ti ha detto mio padre”-
-“Sembra proprio che non cambierà mai idea, nemmeno te vuole ascoltare, e non gli importa nemmeno di Regn”-
-“Purtroppo è fatto così, nemmeno mia madre può fargli cambiare idea su come si governa un clan di draghi, e lui non vuole perdere il rispetto che gli altri draghi hanno per lui, perciò è impensabile che lui possa pensare ad un tempo di pace, come volevano le nostre madri”-
“-Ma perché i draghi fanno certe cose? Se solo provassero ad andare d’accordo con i pony del mio villaggio”-
-“Vedi, tanto tempo fa, quando io ero un po' più piccolo, Flamma mi raccontò delle storie sugli altri regni e mi disse che quando lui era più giovane, i draghi giganti erano tantissimi, erano draghi e lindorm, questi ultimi sono draghi ma senza le ali, e venivano chiamati Jotunn, e si dice che erano avversari degli dei, ma si dice pure che alcuni giganti o gigantesse ebbero storie d’amore con gli dei, si dice che il primo drago gigante era un certo Ymir, una notte mentre lui stava dormendo sotto le sue ascelle nacquero un drago maschio ed un drago femmina e crearono un drago a sei teste, tutti e tre furono i creatori della razza degli Hrìmthursar, che erano i draghi del ghiaccio giganti, e popolarono Niflheimr, mentre i pony sono discendenti del pony gigante Buri”-
-“Che storia, però è interessante”-
-“Però successe che Ymir fu ucciso da Odino e dai nipoti di Buri, il suo sangue divenne acqua, inondò il regno di Niflheimr ed uccise tutti i draghi giganti eccetto per un drago di nome Bergelmir e sua moglie che navigarono in un gigantesco tronco cavo, e fu così che ripopolarono la loro razza, però mi hanno detto che sono esistiti anche i draghi giganti del mare, della terra e del vento, e i loro nomi erano sjǫrisar, leirjǫtnar e vindthursar”-
-“Questo però succedeva tanto tempo fa”-
-“Flamma dice che ancora oggi, sia Odino che suo figlio Thor, uccidano i draghi giganti perché per loro sono una minaccia”-
-“Oh”-
-“Mi sa che è per queste cose che i draghi anziani odiano gli dei e i pony, anche se a volte li nominano, noi in realtà veneriamo i nostri spiriti antichi, come Ymir”-
-“Posso farti un paio di domande?”-
-“Sì, dimmi”-
-“Chi sarebbe Asteikko? E che cos’è il cuore di drago?”-
-“Tutte queste cose me le hanno dette mamma, papà e Flamma, ed anche un paio di draghi anziani, innanzitutto Asteikko, è il più vecchio drago gigante del ghiaccio esistente al giorno d’oggi, alcuni dicono che sia anche l’ultimo, si dice che sappia molte cose, al pari del lindorm Mimir, solo che Mimir si trova da qualche parte a Midgardr, invece Asteikko è bloccato nel regno di Niflheimr in una grotta di cui nessuno sa l’ubicazione, però si dice che molti draghi e molti guerrieri pony abbiano cercato di ucciderlo per avere il suo potere, si dice anche che se lo si ucciderà lui ti donerà il potere di un drago del ghiaccio gigante, oppure prima di morire risponderà ad una tua domanda”-
-“Ed è ancora vivo?”-
-“Purtroppo Odino gli lanciò una maledizione, non poteva morire, solo un guerriero saggio sarebbe riuscito ad ucciderlo, la maledizione gli impedisce di morire di vecchiaia e così lui ha visto morire i suoi figli, i suoi nipoti e i suoi pronipoti, ed è una cosa straziante pure per un drago, ma non può essere ucciso facilmente”-
-“Come mai?”-
-“Come ti ho detto molti draghi e pony ci hanno provato, ma non importa cosa tu utilizzi, se degli artigli, o una spada o un’ascia, lui non può essere ucciso facilmente, perché se tu lo colpisci la ferita la sentirai tu,. Per esempio se tu provi a tagliargli una zampa la sua ferità ritornerà normale, ma poi sarai tu ad avere la zampa tagliata, e non pensare di puntargli una lancia al cuore, perché quella sarebbe la tua morte”-
-“E’ terribile, quindi è destinato a vivere per sempre?”-
-“Si dice che un giorno un guerriero tra i vichinghi riuscirà ad ucciderlo senza neanche toccarlo, ma questo mi sembra impossibile”-
-“Poverino, ha visto morire la sua gente, e adesso desidera solo smettere di vivere”-
-“Per quanto riguarda il frutto del cuore di drago, si tratta di un albero che appaia ogni 200 anni, ma nessuno sa l’ubicazione, molti dicono che sia parente dell’Yggdrasill, l’albero del mondo che collega tutti i regni, altri dicono che esistesse ancora prima di Yggdrasill, ogni 200 anni può apparire in qualsiasi parte del regno ed in qualsiasi regno, ma nessuno sa dove anche perché rimane in quel punto per soli tre giorni poi sparisce di nuovo, ed i suoi frutti sono delle succose mele a forma di cuore, ma si dice che solo uno di quei frutti potrà dare pieni poteri ad un drago, per le altre razze come i pony sarebbe velenoso, solo i draghi possono mangiarlo, e se un drago lo mangia i suoi poteri aumentano, e tutti i draghi di ogni razza gli ubbidiranno”-
-“Tutti i draghi di tutte le razze?”-
-“Esattamente, se solo potessi trovarlo, io lo mangerei e i draghi non potrebbero fare a meno di seguire i miei ordini, purtroppo per sapere con esattezza dove si troverà l’albero, bisognerebbe chiedere ad Asteikko, ma lui non te lo direbbe mai se tu non lo uccidi”-
-“Un vero peccato, con quel frutto tutti ti avrebbero ascoltato”-
-“Quando verrà il mio turno, ti prometto che farò il possibile per aiutarti, per la prova del fuoco dobbiamo aspettare che il drago più anziano muoia”-
-“Come mai?”-
-“Vedi, il suo bisnonno riuscì a trovare il cuore di drago e lo mangiò, il potere di quel frutto si propaga anche alle generazioni future, così anche lui può comandare i draghi, ma lui non ha mai avuto una famiglia, quindi niente figli niente potere da dare, e una volta che lui morirà noi cercheremo il posto giusto dove fare la prova del fuoco, ed io potrò parteciparvi, ma per farla dovremo aspettare una settimana dopo la sua morte, è la regola”-
-“Interessante”-
-“Io ti prometto che farò in modo che tu possa essere la mia consigliera”-
-“Se sarò utile, a quanto pare però io non so combattere”-
-“Sarò sempre a proteggerti”-
-“E’ questo il punto, io non voglio che tu mi protegga, devo imparare a difendermi da sola”-
-“Ma ci sono un sacco di pericoli che devi ancora conoscere, e non so se saprai difenderti da loro se non li conosci”-
-“Imparerò, farò in modo di essere forte come un drago e tuo padre e quel Flail non potranno dire niente”-
-“Ma tu non devi diventare violenta”-
-“Non intendo diventare violenta, voglio solo proteggermi da sola dai pericoli come i Mutanti, i Troll, i Warg ed i Mephit del ghiaccio e dell’aria, ed ora scusami tanto ma me ne ritorno al mio villaggio”-
-“Aspetta, c’è una cosa che vorrei farti vedere prima che tu te ne vada”-.
Sven portò Kristall da un’altra parte della montagna, dentro ad un’altra caverna scendendo delle scale di ghiaccio c’era una sala tutta ricoperta di cristalli di ghiaccio, e Kristall ne fu affascinata.
-“Wow, che meraviglia, le avete create voi queste formazioni di ghiaccio?”-
-“Alcune sì, ma altre già c’erano, ora ti mostro un paio di cosette”-.
Sven condusse Kristall davanti ad un grosso blocco di ghiaccio dove c’erano incastonati un corno di drago ed un teschio di drago particolare. Sven toccò il ghiaccio e sputò una fiammata, il ghiaccio si sciolse e poté prendere sia il corno che il teschio, Sven mostrò alla pegaso prima il corno.
-“Questi due oggetti sono dei tesori, sono alcuni tesori che custodiamo da generazioni, e sono molto importanti”-
-“Un corno di drago ed un teschio luminescente?”-
-“Il corno apparteneva ad un drago millenario del ghiaccio, e dicono che se si porge l’orecchio puoi sentire la lingua dei draghi”-
-“In che modo?”
-“Vedi…noi draghi sappiamo parlare molte lingue, alcune addirittura scomparse, e se ascolti qualcuno da quel corno potrai sentire quello che dice nella lingua dei draghi, come quella che hai sentito quando abbiamo invocato il Bifrost, inoltre se una creatura parla solo una lingua antica tu potrai sentire quello che dice nella tua lingua, per esempio se ti parlassi nella mia lingua draghesca antica tu sentiresti la mia voce normale nella tua lingua”-
-“Interessante”-, Sven prese poi il teschio che brillava di varie luci,
-“E questo teschio apparteneva ad un drago dei cristalli”-
-“Cos’è un drago dei cristalli?”
-“Non si sa come siano nati, ma sono una razza di draghi con le scaglie che brillano di vari colori ed ogni loro squama è un cristallo, si dice che siano gli unici draghi a poter usare la magia, ora credo siano spariti tutti, o meglio, papà mi ha detto che si sono nascosti per non farsi trovare né dai draghi né dai pony né dagli dei, poiché ogni parte del loro corpo emana magia, e può essere usata da chiunque senza bisogno di conoscere la magia, dicono anche che se si indossa questo teschio si possa essere riparati da qualsiasi attacco, sia di spada che di freccia che di ascia, e se lo si indossa tu puoi conoscere le lingue antiche senza bisogno del corno”-
-“Ma……qualcuno di voi l’ha mai provato?”-
-“Io sì, papà voleva che fossi io a custodirlo, ma non è successo niente, niente magie o altro, penso molti altri draghi l’abbiano indossato, ma nessuno ha avuto doni da esso”-
-“E’ un teschio particolare, come se non fosse fatto d’ossa, ma di…..appunto cristalli, ma cristalli magici, sento quasi…..non lo so un’energia provenire da esso”-
-“perché non te lo metti?”-
-“Io? Sei impazzito? E’ il teschio di un drago morto”-
-“Dai che ti costa? Nessuno lo verrà a sapere, e poi credo che sia della tua misura”-, Sven continuò ad insistere, così Kristall prese il teschio e piano piano lo indossò, il teschio non era né grande né piccolo, ma della giusta misura della testa di Kristall, così la sua testa potè entrarci bene.
-“Allora? Senti qualcosa?”-
-“No, io non sento nien…”-, neanche ebbe finito la frase che qualcosa successe eccome, Kristall fu pervasa da una luce bianca per tutto il corpo, i suoi occhi divennero bianchi, e dalla sua bocca uscì un raggio di luce, le sue stesse ali si aprirono e le sue piume erano luminose, attorno a lei ci fu una brezza fredda che la circondò, Sven fu spaventato.
-“Kristall, che sta succedendo? Cosa stai facendo? Smettila ti prego”-, Sven provò a toccarla, ma la sua mano si bruciò quando la toccò,
-“Kristall? Basta, mi stai spaventando, BASTA!”-, Sven cominciò a piangere dalla paura, ma in quel momento tutto si mise a tacere, luci e venti smisero di funzionare, Kristall Snö era ancora a mezz’aria, poi piano piano si pose a terra, i suoi occhi, la sua bocca e le sue piume smisero di brillare, era tornata normale.
-“Ma…cosa è successo?”-
-“Non ti ricordi niente? Hai iniziato a brillare e attorno a te c’era un vento freddo, ho cercato di aiutarti, ma il teschio scottava”-,
Kristall si tolse subito il teschio e lo rimise nel blocco scongelato,
-“Presto! Ricongela il blocco”-
-“Sì, subito”-, Sven emise un soffio gelido che ricostruì il blocco, così il corno e il teschio di cristallo ritornarono dentro al ghiaccio.
Entrambi uscirono dalla caverna per tornare dagli altri draghi, durante il cammino però Sven era preoccupato per Snö.
-“Sicura di sentirti bene? Non ricordi niente?”-
-“Tutto quello che ricordo è che ho visto degli strani segni volarmi intorno, ed un’energia mi riempiva il corpo, io non potevo fare niente, se non affogare in questa energia, perché era come se stessi in acqua, ma potevo respirare, e vedevo solo questi segni che brillavano, non ti so dire che cosa fossero, so solo che riuscivo a capirli senza sapere di averli mai visti”-
-“Ti ricordi che forma avessero?”-
-“Più o meno, però ricordo le pronunce di alcune di quelle lettere, come…….Ansuz, Berkana, Kano, Dagaz”-,
-“Strano, mi pare di aver già sentito queste pronunce, solo non ricordo dove, oppure……ma sì, uno dei draghi anziani mi disse queste pronunce, si tratta delle rune”-
-“Rune? Vuoi dire quelle iscrizioni che hanno a che fare con gli dei?”-
-“Esattamente, le hai mai viste?”-
-“Sì, nel mio villaggio c’è un pietra con alcune di esse, però di solito solo i vichinghi le possiedono, come anche gli dei, si tratta di una lingua antica, e che solo alcune persone siano in grado di leggere, almeno credo”-
-“Però si dice che ci siano anche persone in grado di sfruttare la loro magia, sembra ci siano diverse magie con le rune, a seconda di come le si scrivano o si compongano”-
-“Come fanno i draghi anziani a sapere queste cose?”-
-“Loro hanno viaggiato parecchio e hanno conosciuto i draghi del ghiaccio che erano in grado di usare alcune di quelle rune, però si dice che solo le razze di sesso femminile possano leggerle per trarne predizioni, e che usavano loro le magie per aiutare i maschi in battaglia”-
-“Beh, è strano,”-
-“Dobbiamo dirlo a papà, il teschio non ha mai reagito così con nessuno”-
-“Eh? är du galen?(Sei impazzito?) Vorresti dirlo a tuo padre?”-
-“Perché, che c’è di male?”-
-“Se viene a sapere che ho toccato un tesoro prezioso chissà come si infurierà, senza contare che se la prenderà con te perché sei tu che me lo hai mostrato, si arrabbierà soprattutto per questo fatto della luce e dell’energia, se hai detto che nessuno drago ha avuto questo effetto ma io sì, chissà come reagirà”-
-“Non ti preoccupare, la colpa è mia, sono io che ho insistito per farti vedere quel nostro tesoro, e sono io che ho insistito perché tu indossassi quel teschio”-
-“Tuo padre è già arrabbiato con me, lascia perdere, non diciamogli niente”-
-“E se ti fosse successo qualcosa?”-
-“E che cosa può essermi successo? Hai detto che i draghi dovevano avere i poteri”-
-“E come lo spieghi che ora riesci a leggere le rune? I draghi anziani le hanno sempre memorizzate, ma oltre a loro nessuno le conosce, e nessuno può fare magie con le rune, senza contare che noi draghi del ghiaccio non possiamo fare magie come i draghi dei cristalli”-
-“Io….non so cosa dirti, ma non voglio far arrabbiare tuo padre, né far preoccupare tua madre, tieniamoci questa cosa per noi”-
-“Va bene, però se ti succede qualcosa, fammelo sapere, non credo che potrei tenere il segreto con i miei genitori se ti senti strana”-
-“Va bene, va bene, ma solo in quel caso, ora è meglio che torni al villaggio”-.
Kristall Snö volle salutare Regn prima di tornare al villaggio, anche perché nessun altro drago sembrava che volesse salutarla, Regn le disse di tornare quando voleva e Kristall promise di tornare, poi si diresse al villaggio accompagnata da Sven, per fare prima i due volarono fino al luogo natale della puledra, con il padre che la stava aspettando, Kristall salutò Sven, prima però il drago gli chiese in segreto di parlargli se fosse successo qualche cambiamento.
Kristall rispose di sì, poi lo salutò.
La puledra entrò in casa con il padre che aveva preparato da mangiare, per pranzo c’era dell’ottimo salmone cotto sul falò con foglie di alberi sempreverdi e pigne.
Mentre mangiavano, Tømmer volle sapere da Kristall che cosa avesse fatto, lei gli raccontò tutto quello che aveva visto e sentito, senza però parlare dell’esperienza con il teschio di drago di cristallo.
Tømmer ascoltò tutto, soprattutto la parte dove i draghi risero di lei per quanto riguardava il non dover rubare più.
-“Capisco, Kristall, ascolta, anche tua madre prima che lei fosse incinta parlava con Regn sulla possibilità di cambiare le abitudini dei draghi di ghiaccio, ma Regn rispose che anche se lei era la regina nessun drago l’avrebbe ascoltata”-
-“E come devo fare se devo portare pace tra draghi e pony?”-
-“Puoi cominciare dal nostro villaggio, certo che se ci fosse più gente molte altre specie seguirebbero il nostro esempio, ma questo è quasi impossibile, tutti odiano i draghi, soprattutto per quelle vecchie leggende, io non sono un vichingo, ma una volta qui in questo villaggio, c’era un bisonte che conosceva bene le vecchie storie su Odino, Thor e tutti i giganti, e le raccontava sempre ad ogni abitante del villaggio”-
-“E dove è andato questo bisonte?”-
-“Purtroppo morì qualche giorno dopo che io e tua madre ci sposammo”-
-“Peccato, ci sono un sacco di cose che avrei voluto chiedergli sugli dei, i giganti e le rune, come quelle che ci sono sulla pietra vicino alla capanna di Vinge”-
-“Quella pietra apparteneva proprio a quel bisonte, disse che l’aveva vinta contro un duello con un vichingo”-
-“E non c’è nessuno in grado di leggere le rune che ci sono sopra?”
-“No, nessuno, il bisonte sì, ma non gli ho mai chiesto cosa dicessero”-
-“Peccato, adesso mi è rimasta la curiosità”-
-“Come mai queste domande?”-
-“Semplice curiosità, papà, niente di che”-.
Dopo aver mangiato, Tømmer decise di andare nella foresta vicina per cercare muschi, licheni e qualche fungo, invece Kristall Snö volle andare a vedere la pietra che aveva sempre notato ma mai osservato da vicino.
Nel villaggio non c’era nessuno fuori, erano tutti dentro le loro case, quindi nessuno poteva chiederle che cosa stesse facendo, e naturalmente nessuno che le avrebbe detto di non curiosare vicino alla pietra, ma nessuno l’aveva mai messa in guardia su quella pietra, quindi non doveva essere pericolosa.
Ed eccola là una grossa pietra in mezzo alla neve, proprio dietro la casa del grifone Vinge, l’amico di suo padre, Kristall per la prima volta si avvicinò completamente a quella pietra.
Le aveva viste sempre da lontano le iscrizioni incise, ed ora poteva constare che erano proprio delle rune.
-“E’ strano, mi sono sempre sembrati dei segni alquanto singolari, ora invece, invece riesco a capirli”-,
le prime lettere sulle quali posò gli occhi erano:
una lettera F con le punte rivolte verso l’alto,
-“Fehu, significa bestiame, abbondanza, ricchezza, ma anche soddisfazioni e fortuna”,
una specie di lettera N,
-“Ur, la forza interna, la salute , il coraggio, la fiducia, la resistenza”-,
e una R,
-“Reid, indica un percorso, un viaggio, le scelte fatte in un viaggio”-, poi Kristall si stupì di quello che stava dicendo.
-“Ma come è possibile? Io non conoscevo le rune, nel nostro villaggio queste sono le uniche rune esistenti, ed ora non solo le so leggere, ma riesco anche a capire cosa significano”-, però la curiosità era più forte della paura, così lei mise lo zoccolo destro sulla pietra e cerò di leggere quello che c’era scritto sulla pietra.
-“Vediamo un po', chiunque leggerà questa pietra avrà a disposizione 2 incantesimi, il primo è un potenziamento della propria forza e si chiama bärsärk, evoca questo incantesimo guardando il tuo arto destro e pronuncialo, oppure tieni stretta l’arma che hai tra le zampe alzala al cielo e pronuncia bärsärk, la tua forza e la tua velocità saranno raddoppiate, tuttavia subirai dei danni dai nemici perché la tua difesa sarà diminuita, questo incantesimo dura solo due minuti, se saprai utilizzarlo bene potrai utilizzarlo anche per più tempo, ma ricorda, non usarlo troppo le prime volte, poiché questo incantesimo ti donerà una forza che non potrai gestire sempre”-,
dopo aver letto quelle righe Kristall pensò che fosse forte avere un incantesimo del genere, ma lei non essendo magica non poteva usarlo,
-“Sarebbe fantastico, non dovrei più dipendere da nessuno e così potrei difendermi da sola, peccato che io sia una pegaso, e l’altro?”-
Kristall si mise a leggere anche le ultime righe della pietra,
-“Il secondo incantesimo è solo per gli arcieri, chiunque sappia tenere un arco e una freccia, potrà usufruire di questa magia, il suo nome è Sant Skott e permette di immettere la propria forza fisica nella freccia, se utilizzato in battaglia la freccia potrebbe perforare un’armatura, ma solo se chi la usa è abbastanza forte ed in salute poiché se utilizzato troppo questo incantesimo vi lascerà senza forze e dovrete riposare per molto tempo per riacquistare le energie usate, però il suo potere è devastante, anche da lontano potrete spezzare in due un albero”-,
Kristall Snö oramai non aveva paura, però non poteva accedere a quelle magie, ma poi vide un’altra iscrizione in fondo al masso.
-“Qui dice: se hai intenzione di apprendere questi incantesimi allora appoggia il tuo arto sulla lettera Berkana”-.
Nell’ultima parte c’era un lettera rassomigliante ad una B, e Kristall la conosceva oramai, ma cosa poteva fare? Non poteva certo imparare magie, ma comunque era curiosa ed allora appoggiò lo zoccolo destro sulla lettera.
In quel momento tutte le rune si illuminarono di una luce blu come se fossero scritte col fuoco, Kristall tornò ad avere paura, ma per qualche motivo non poteva staccare lo zoccolo, poi tutta la luce blu si staccò dalla pietra ed entrò dentro la puledra.
Finita la luce, Kristall potè staccare lo zoccolo e finì nella neve, era spaventata ma anche confusa, si fissò gli zoccoli, ma non vide niente di speciale.
-“Ma cosa è successo? Vediamo…..niente sugli zoccoli, niente sulle ali”-, per essere sicura andò a specchiarsi nel lago del villaggio, ma nella sua immagine non vide niente di inusuale.
-“Niente in faccia, niente nel crine, sembra che non ci sia niente di nuovo, ma cosa sarà successo?”-.
Kristall ritornò in casa sua, non era successo niente, ma non riusciva a spiegarsi come mai la scrittura delle rune fosse entrata dentro di lei, ripensava a quello che Sven le disse, del fatto che nessuno drago aveva avuto la possibilità di imparare qualcosa per mezzo di quel teschio di cristallo, come mai era successo a lei che era una pony? E per giunta una pony senza magia? Anche i draghi del ghiaccio non hanno magia, ma almeno qualcuno poteva saper leggere le rune, lei adesso era in grado di leggerle e di tradurle, ma non poteva certo usarle.
Lo sguardo della puledra si posò su l’ascia del padre, era una bella ascia di ferro, col manico robusto di legno, ma il padre la usava solo per tagliare la legna, perché la usa arma era la lancia.
Kristall Snö doveva togliersi un interrogativo dalla testa, assolutamente, e non poteva aspettare il giorno seguente, così prese l’ascia ed uscì dal villaggio, si diresse verso la foresta vicina, e scelse un albero da tagliare.
Ne scelse uno a caso e vide che era pieno di neve, in quella foresta non c’erano animali, quindi non rischiava di togliere la casa a qualche creaturina.
-“E adesso vediamo cosa succede se uso quest’ascia, voglio proprio sapere che cosa posso fare”-.
Si sfregò gli zoccoli e poi con gli zoccoli anteriori strinse il manico dell’ascia, e colpì la base dell’albero, ma nonostante usò la tutta la sua forza fece giusto un piccolo segno.
-“Non mi sembra di essere migliorata, non è successo niente, forse devo ripetere quelle parole,….bar…bar…bar…barbar? Macchè, le ho già dimenticate e adesso che faccio? Mi tocca tornare alla pietra per ricordare quale fosse la parola”-.
Kristall posò l’ascia, ma si sentì un formicolio sullo zoccolo destro e quando lo guardò si spaventò un po', c’era una fiamma blu sopra di esso ma non scottava, anzi Kristall non sentiva niente, e da quella fiamma uscirono fuori delle rune, erano scritte nell’aria, erano le stesse che Kristall aveva letto sulla roccia, relative però solo al primo incantesimo,
-“ Bärsärk, evoca questo incantesimo……arto destro…..tieni stretta l’arma……alzala al cielo e pronuncia bärsärk, ecco cos’era, ma allora”-, se Kristall si concentrava riusciva a leggere tutto senza problemi, poi le scritte scomparirono, si riguardò lo zoccolo destro ma non c’era niente, poi cercò di ripensare all’incantesimo ed apparve davanti ai suoi occhi la lettera Berkana poi seguita da altre lettere runiche, ed ecco che la parola  Bärsärk si ripresentò davanti ai suoi occhi.
Kristall Snö era di nuovo stupita per quello che era successo, ma dopotutto volle lo stesso provare perché era curiosa.
-“Quindi….devo solo alzare l’arma al cielo e gridare la parola magica, allora proviamo, cosa ho da perdere?”-,
Kristall riprese l’ascia e l’alzò in aria, poi urlò,
-“ Bärsärk (Berserk)”-, ma non successe niente,
-“Lo sapevo, non poteva funzionare, io sono una pegaso, non una unicorno, però sarebbe stato bello se avesse funzionato”-, però Kristall non voleva demordere così facilmente, ripensava alle parola che Flail e Flod le dissero, non voleva essere un peso, voleva imparare a difendersi così si concentrò meglio, chiuse gli occhi, e rialzò l’ascia in alto e urlò di nuovo,    
-“ Bärsärk (Berserk)”-, stavolta attorno a Kristall ci furono tre rune che si illuminarono e crearono un’aura blu attorno alla puledra.
Kristall si sentì pervasa da un’energia potente e per tutto il suo corpo c’era una luce gialla,
-“Mi sento…..mi sento….bene, sento….sento che potrei maneggiare quest’ascia senza sentire fatica, io…”-,
Kristall guardò l’albero che aveva giusto colpito, poi strinse l’ascia e diede un altro colpo, stavolta aveva scavato di più nel tronco, poi colpì e colpì ancora, al quinto colpo lei diede una forte spinta con l’ascia e tagliò l’albero che cadde nella neve,
-“E’ straordinario, non avevo mai preso nello zoccolo un’ascia, eppure sono riuscita ad abbattere quest’albero con soli cinque colpi, aspetta un momento, significa che ha funzionato? Ho usato una magia runica?”-,
Kristall era più contenta che scioccata, se era riuscita ad abbattere un albero forse poteva anche colpire un nemico, doveva fare qualcosa, doveva dirlo a qualcuno, ma a chi? Se l’avesse detto a suo padre, si sarebbe preoccupato, anche qualcun altro nel villaggio avrebbe reagito male, poiché i pegaso non possono fare magie, e se l’avesse detto a Sven? In quel caso avrebbe dovuto dirlo anche a Regn.
Kristall sapeva che quello che era successo doveva avere a che fare col teschio del drago di cristallo, ma prima doveva fare un’altra prova, però aveva bisogno di dirlo a Sven, solamente loro due, perché grazie a quell’incantesimo poteva già badare a sé stessa senza l’aiuto di qualcun altro.
 

Continua…
 
 
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