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Autore: AHurricaneInside7897    18/05/2020    0 recensioni
Chiudemmo gli occhi e cominciammo a correre mano nella mano, sentii un improvviso colpo d'aria trapassarmi il corpo e riaprii gli occhi. Uno spettacolo incredibile si spalancava davanti a me, le antiche volte della struttura stazionaria disegnavano un complicato puzzle sospeso nell'aria, mentre il pavimento in marmo rifletteva i raggi di luce provenienti da buchi nascosti nella stazione. Il caos della folla che salutava i ragazzi in partenza accompagnava il lungo fischio che segnava l'inizio del nostro viaggio,il più eccitante mai vissuto finora.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Lavanda/Ron, Lucius/Narcissa, Remus/Ninfadora, Ron/Hermione
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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Il sole si alzò alto, illuminando il castello e la piccola cittadina vicina di una luce inebriante, senza però riuscire a sortire un effetto positivo sugli studenti dell'ultimo anno, pieni di compiti e prove scritte come mai prima di allora.

 

I gemelli si incontrarono con le ragazze verso l'ora di pranzo, ormai l'unico momento che riuscivano a trascorrere insieme in tranquillità.

"Allora, solo una settimana eh?"- chiese Arwen eccitata.

"Ti prego non me lo ricordare.."- mormorò George con la testa chiusa fra le braccia conserte.

"Ehi, eccoli."- Helen e Fred entrarono nella Sala Grande assieme a Ron e Hermione, sembrava discutessero animatamente.

"..non è possibile che Harry sia così fissato con lui, e anche Piton! Cosa avrà poi fatto da insospettirlo a tal punto?"

"Hermione, Harry ci ha già spiegato i suoi motivi, anche io non credo granchè che ci stia del tutto con la testa..ma lo sai, conviene lasciarlo fare."

"Si caccerà solo in dei gran casini..e in più dobbiamo pensare agli esami di fine anno!"

"Ehi Granger, almeno tu non hai i M.A.G.O.!"- la interruppe George, che finalmente aveva alzato la testa dal tavolo.

"George, ti prego di non chiamarmi col mio cognome, mi ricordi Malfoy.."

"E si stava parlando proprio di lui, vero? Cos'ha combinato al povero Harry stavolta? Gli ha incantato le mutande di modo che gli strizzino sempre il posteriore?"- lui e il gemello scoppiarono a ridere.

"Tesoro.."- lo rimproverò dolcemente Helen, mentre si sedeva sulle sue ginocchia.

"In realtà Harry ha dei sospetti su Malfoy e Piton, pensa stiano tramando qualcosa..è dal primo anni che Harry non sopporta Piton, lo sapete tutti. Certo io non lo biasimo, ma non per questo gli do addosso ogni qualvolta succede qualcosa!"- disse Ronald.

"Beh, e che dire di Malfoy? È vero, anche lui e Harry non sono mai andatio d'accordo, ma-.."

"Andati d'accordo? Hermione, Malfoy non ha mai lasciato in pace Harry da quando siamo arrivati ad Hogwarts!"

"Ne sono perfettamente consapevole Ron, ma non per questo Harry dovrebbe puntare il dito senza nemmeno avere delle prove!"

"Complotti di che tipo?"- chiesero Arwen e Fred all'unisono. Si guardarono e scambiarono un'occhiata compiaciuta.

"E, a proposito, dov'é Harry?"- chiese Helen.

"Silente ha chiesto di vederlo."- rispose Ron.

Hermione tirò un sospiro, i capelli le ricadevano disordinati sulle guance, leggermente arrossate. Le due gemelle l'avevano sempre trovata una ragazza in gamba, certo fin troppo minuziosa e severa su certe cose, ma certo di una bellezza unica. E a quanto pare non solo loro lo pensavano; il fratello minore dei gemelli, Ron, la guardava sempre con uno sguardo perso, come se non potesse farne a meno. Anche in quel momento lo stava facendo, infatti strabuzzò gli occhi quando Fred gli tirò una spallata, quasi a dire "ti ho beccato!"

"Harry è convinto.."- Hermione abbassò ancora di più la voce perché in quel momento chi, se non il professore corvino, entrò nella Sala -"..è convinto che Malfoy sia diventato un mangiamorte."

"Per questo lo ricollega a Piton? Beh, tutti lo sanno che era un mangiamorte, no?"

"Tutti noi, Helen. Solo Harry ne ha avuto la certezza, ricordi? Quando ci ha raccontato di quello che era successo al nostro quinto anno, subito dopo il Torneo."- disse Hermione.

"Ah, giusto è vero..quindi Harry non lo ha detto a nessun altro?"

"Certo che no, solo noi, Silente ovviamente, e i membri dell'Ordine ne sono a conoscenza."

"Forse perché Piton è effettivamente un membro dell'Ordine, Ronald?"- aggiunse George, Ron arrossì.

"Ecco, appunto! Ti ringrazio George. Come potrebbe Piton lasciarsi immischiare in una cosa del genere?!"

"Forse Silente gli ha semplicemente chiesto di fare la spia, no? Nessuno di noi ha ancora assistito alle riunioni private dell'Ordine, ma da quanto si capiva dai discorsi di Sirius e Remus, il compito principale di Piton era proprio quello: sfruttare la sua posizione per ottenere informazioni."- constatò Arwen.

"Vero, ma se Piton in realtà non avesse mai smesso di essere un mangiamorte?"

"Ron, questo è esattamente quello di cui si è convinto Harry, non vorrai dargli corda anche tu ora, spero! Silente si fida di Piton, perché dovremmo dubitare di lui?"

"Beh, è da brivido, no?"- disse Fred, facendo spuntare a tutti un leggero sorriso, di certo su quello erano tutti d'accordo.

L'umore si sollevò, ma la pausa pranzo era terminata e ognuno dei ragazzi si diresse verso le proprie aule, con in testa ancora più pensieri di prima.

 

Arrivò l'ora di cena. Il parco era ancora illuminato dalla tiepida calura del giorno, le giornate si erano allungate, e questo dava agli studenti un senso di conforto; le vacanze erano vicine.

"Harry non è ancora tornato?"- le gemelle, Fred e George, Hermione, Ron, Luna e Neville si erano incontrati nei corridoi mentre raggiungevano il salone.

"No, Neville..e ammetto che sono preoccupata, quando mai Harry ha saltato così tante lezioni?"

"Oh ma andiamo, è con Silente! Se non è al sicuro lui, chi allora?"- sbottò Ron.

"Hai ragione, ma sono via da mezzogiorno praticamente..sarà successo qualcosa?"- fece notare Helen, preoccupata quanto Hermione.

"Ragazze rilassatevi, Silente sa quello che fa, e anche Harry."- affemò Fred.

"Piuttosto, come sono andate le lezioni amore?"- gli chiese Arwen.

"Bene piccola, Lumacorno è davvero un grande insegnante, rispetto a quell'untuoso di Piton poi.."

"Si, è davvero simpatico, anche a me e Helen ci ha colpito molto."- disse Luna, con la sua voce sottile come l'aria.

 

La cena trascorse tranquilla, solo Helen ed Hermione, le due più ansiose del gruppo, non riuscirono più di tanto a toccare cibo, perché preoccupate per Harry. George prese in braccio la sua ragazza e iniziò a solleticarle i fianchi, la fece ridere finalmente, e Fred e Arwen si unirono al gemello per tormentare la sorella, finchè non le vennero le lacrime agli occhi.

Ron, con l'aiuto di Neville, riuscì a tranquillizzare Hermione, e si offrirono di accompagnarla nell'ufficio di Silente, per accertarsi che fosse tutto a posto.

"Veniamo anche noi!"- dissero le due coppie di gemelli, e alla fine anche Luna accettò di andare, nonostante avrebbe preferito dedicarsi alle sue "strofe lunarie" per la nuova edizione del Cavillo.

 

Salirono le scale in gruppo, ma dovettero arrestarsi perché Ron e Luna furono scagliati dall'altra parte della torre per colpa di delle scale presuntuose, che a quanto pare non apprezzavano le scarpe sporche di fango di Ron, ridotte così dopo l'ennesimo allenamento di Quidditch.

Risolta la situazione, procedettero verso la seconda torre, che portava all'ufficio del preside. La notte sembrava arrivata d'improvviso, il cielo si era scurito, come coperto da nubi cariche di pioggia, subito dopo la cena in Sala Grande. Anche i corridoi sembravano meno illuminati del solito, il tutto aveva assunto un'aria spiacevolmente sinistra.

Svoltarono a destra, poi di nuovo a sinistra, seguendo Hermione, quando all'improvviso il corridoio divenne buio.

"Alla fine ci si rivede, schifose mezzosangue."- Arwen lanciò un grido, aveva riconosciuto la voce, la sorella accanto a lei le strinse il braccio, gli occhi sbarrati dalla paura.

Un verso come un sibilo, e nella stanza apparve una striscia infuocata. L'odore di bruciato delle tele dei dipinti che, impauriti, chiedevano aiuto, si propagò nel corridoio. La luce lo illuminò per una frazione di secondo.

I gemelli si misero davanti alle ragazze, mentre Dolhov, con la cicatrice che rifletteva la luce delle fiamme, gli rivolgeva un ghigno di saluto.

  
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