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Autore: perckson1219    19/05/2020    0 recensioni
Come può un bambino scambiare la figura tenebra della morte per un angelo?
Come può un bambino sperare di addormentarsi come la piccola fiammiferaia?
Come può un uomo consumato dall'odio per un altra persona e per se stesso trovare conforto e salvezza nel crescere il figlio della sua nemesi?
Attenzione! Abusive Dursley! (no descrittivo)
!Nella storia verranno usati i nomi originali inglesi!
Snape/Harry father and Son relationship
Genere: Angst, Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Severus Piton | Coppie: Harry/Severus
Note: Kidfic, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Non seppero quanto durò quel gioco, così strano per qualunque occhio esterno.
Infatti chiunque fosse passato in quel momento ... avrebbe visto un gracile corpicino sdraiato sotto un albero scheletrico, proteso come in un dolce abbraccio.
La scena avrebbe allarmato il passante probabilmente, il quale avvicinatosi in soccorso ... avrebbe trovato un volto pallido di porcellana dalle labbra violette, con tratti rigidi tipici del rigor mortis.

______________________________________

Ma non fu un passante qualunque a trovare il corpo abusato del bambino sopravvissuto.
Un giovane uomo dal volto ombroso, stretto in un cappotto rigorosamente color nero fu il primo e l'ultimo ad accorgersi di quel macabro spettacolo.
Per la prima volta i suoi lineamenti austeri si deformarono in una pura espressione di panico e di disperazione, mentre arrancava nella neve che gli arrivava al ginocchio.
Si lasciò cadere di fianco al Prescelto, toglendosi in tutta fretta il cappotto per avvolgerci il bambino, per poi stringerselo al petto.
Con estremo orrore si accorse della rigidità degli arti e della mancanza di battito.
"Non può essere ... Lily ... Harry !"
Bastarono pochi secondi, ed una potente sensazione di dejavu colpì l'uomo.
La morte era posata sulla cima dell'albero e guardava la scena, il volto impassibile mentre stringeva al petto l'anima addormentata del suo piccolo padroncino.
Scrutava criticamente l'uomo nella sua disperazione, il volto nascosto dai lunghi capelli, che celavano tutto ... tranne delle lacrime perlacee.
lacrime che furono come un defibrillatore.
Severus Snape pianse nuovamente dopo sei anni . Pianse sia Harry che la madre , Lily ... pianse la donna che non potè amare e il figlio che avrebbe sempre voluto avere ...
Pianse mentre guardava il piccolo.
Pianse e si disperò, mentre il suo cuore non sapeva chi incolpare. Incolpava in primis se stesso ... ma una parte di se bruciava di vendetta .
Fu quell'aura vendicativa che fece aprire il volto ora angelico della morte in un ghigno sadico.
Con un gesto della mano il mondo attorno a loro scomparve nel nulla , lasciando solo quel campo imbiancato

Severus si guardò intorno , sbattendo le palpebre per mettere a fuoco la vista. Gli occhi saettarono da destra a sinistra e cogliendo la sagoma della Morte con la coda dell'occhio estrasse velocemente la bacchetta. Sotto il suo sguardo sorpreso la bacchetta si frantumò trasformandosi in soffici fiocchi di neve ricadendo sul manto bianco. Istintivamente il pozionista strinse a se il corpo ancora avvolto nel suo cappotto, come se da esso dipendesse la sua stessa vita.
Portando lo sguardo alla figura rimase stupito quando ne vide le fattezze.
Una donna ... anzi ... una donna alata lo guardava dall'alto mentre stringeva un fagotto a se.
"Severus Snape... ultimo della casata dei Prince"
Un brivido di referenza percorse la schiena del pozionista
"Ti sei rivelato ... particolare"
Disse la Morte incuriosita.
"Chi Sei?!" Domandò contraendo i lineamenti in una smorfia arcignia
"Sono dove tutto comincia e dove tutto finisce" disse fissando i suoi occhi color ghiaccio in quelli pace del mortale
"Inizialmente ti avrei voluto regalare una fine miserabile e dolorosa ... ma ho trovato del potenziale in te poco fa"
Un altro brivido lo percorse, la bocca asciutta priva di saliva .
La Morte richiuse le ali dietro la schiena e in una frazione di secondo Seversus se la trovò di fronte facendolo sobbalzare.
"Hai finalmente compreso ciò che era importante per te ... per perderlo immediatamente"
Severus abbassò lo sguardo, fissando le mani che tremavano visibilmente
"Ma sei stato perdonato"
L'uomo alzò lo sguardo , visibilmente sbalordito
" Non da me. Ma dal mio padrone"
Disse la figura con tono austero.
La frase era alquanto enigmatica per un uomo come Severus , cresciuto nelle menzogne del ministero della magia che mascherava la verità facendola passare per leggenda
"Oh vero ... probabilmente non saprai di cosa sto parlando ..." disse storcendo le labbra in una morbida smorfia "ma ogni cosa ha il suo tempo" disse in un sussurro "ti basti sapere -proseguì con tono di voce più alto- che la Morte ha un padrone ... ed è il bambino che tieni fra le mani. Lui ti ha perdonato"
Severus boccheggiò per un attimo spostando lo sguardo dal corpicino alla donna "cosa ... come..?"
"Lui ha visto e sentito tutto ... sa chi sei e chi eri Severus Snape. Ha anche assistito alla nostra ... attuale conversazione" disse visibilmente contrariata.
"Ma ... come" disse l'uomo congelando freneticamente il corpo che rimaneva comunque senza vita fra le sue braccia.
La morte schioccò le dita facendo scomparire nel nulla il cadavere. Severus si trovò ad abbracciare il vuoto
"COS'HAI FATTO!" Urlò, gli occhi fuori dalle orbite evidentemente fuori di se
"Non è in quel cadavere che troverai il mio padroncino ..." disse e muovendosi verso il mortale depositò nelle sue braccia il fagottino che era stato fino a quel momento tra le sue.
Severus scostò le coperte rivelando il volto addormentsto , sta volta rosato e pieno di vita, di Harry James Potter.
"Dio ..." disse in un bisbiglio rotto.
Ne osservò tutti i particolari e notò subito il serpente nero arrotolato al suo polso. Spaventato provò a toglierlo ma esso di rimando gli soffiò contro.
La Morte guardò la scena senza intervenire . Dopo il secondo tentativo dell'uomo di scostare il serpente (finito con un bel morso) disse sbuffando leggermente "Non puoi separare i due Snape. Quel serpente è la manifestazione del pezzo di anima che convive nel bambino. Il pezzo di anima del Tuo Padrone"
.......
Si può dire che Snape rimase a bocca aperta. Una vera stranezza per l'uomo, sempre composto ed austero. Ma quella non era una situazione come le altre, mentre teneva tra le braccia l'anima di quello che sarebbe dovuto essere suo figlio. Invece era il figlio di James Potter. Evitava di pensarlo o rischiava di porre fine a quella vita innocente per una brutta rivalità. Molto brutta.
La morte lo stava guardando con un ghigno in volto. Era chiaro che avesse capito cosa stesse pensando.
Snape si maledì. Doveva ricomporsi, non era da lui essere così decifrabile; era un occlumens naturale e non era possibile che le sue barriere in quel momento fossero così deb...
"Severus, la tua barriera è forte e potente come al solito, ma potrebbe essere molto arrogante pensare che ciò possa cambiare qualcosa contro la morte in persona" disse la creatura mistica con uno sguardo accondiscendente. Sembrava quasi giocare con lui e con la sua mente. Ciò lo infastidì alquanto, ma si ricordò immediatamente dell'immenso dono fattogli; la restituzione di un pezzo di Lily.
La sua Lilian... la donna della sua vita. Così preziosa, con un nome che rispecchiava perfettamente la nobiltà di animo della giovane donna strappata alla vita così presto.
Riportò lo sguardo sul serpente. Aveva già parlato con Albus tempo addietro, e solo la morte poteva sapere quanto avesse odiato e allo stesso tempo rispettato quell'uomo così manipolatore. Storse il naso al ricordo della fatidica serata nella quale gli era stato confermato lo stato di Horcrux del piccolo mago. Già vedeva Voldemort rigirarsi nella tomba al pensiero di essere intrappolato con dei babbani.
La cosa più strana era l'attaccamento che il pezzo di anima del suo Lord aveva nei confronti del ragazzo. Ora che era in forma corporea e sottoforma di serpente si potevano notare piccoli gesti di protezione che aveva con il corpo ospitante.
Severus sapeva bene come erano andate le cose, molto grazie alla ricostruzione fatta con il padre di Lucius Malfoy, Abrax,il quale gli aveva parlato del carisma del loro Lord andato in fumo e trasformatosi i pazzia negli ultimi anni.
Grazie alle informazioni gratuite forniregli da silente aveva dedotto che la pazzia del suo Padrone era molto probabilmente un effetto collaterale della creazione di così tanti Horcrux.
Quasi lo compativa...
Immediatamente respinse quel pensiero. Non fosse mai che lui compatisse il Signore oscuro. Se l'avesse scoperto (e poteva giurare che un modo lo trovava sempre per scoprire quelle cose il suo lord) lo avrebbe sicuramente torturato a morte . Lentamente . Atrocemente.
"Se avessi la cortesia di smettere di pensare negativamente alla mia persona come sarebbe gradito" disse asciutto la donna , le mani incrociate quasi in preghiera.
"Devo proprio capire come mai voi mortali mi temiate così tanto" continuò infastidita.
Severus non osò risponderle interdetto dal sentimentalismo di un essere così celeste.
"Se non ci fossi io come pensi che potreste solamente imparare a vivere voi mortali? È solo con l'acquisizione della mia identità che riuscite a trovare la felicità"
"È ... Molto profondo ... questo suo interesse nei confronti di noi mortali..."
" Devo sopportare le vostre anime che mi pregano di tornare nel loro corpo ogni giorno per l'eternità , dopo un po cominci ad intenderci"
Severus alzò gli angoli della bocca in una smorfia (si può dire che quello fosse la sua massima espressione di un sorriso).
Scuotendo la testa si alzò lanciando un ultimo sguardo al corpicino addormentato.
"È ... la giornata più strana che mi sia capitata in tutta la mia vita"
"Ti consiglio di portare il mio padroncino in un luogo protetto prima che cambi idea e ti scuoi vivo"
Un brivido lo attraversò. Era meglio non sfidarla.
Si alzò e si incamminò. Probabilmente avrebbe portato Harry a casa sua, nonostante odiasse quel posto.
"Non ti deluderò ... sarà la mia missione"
Capì che la Morte aveva accettato il suo patto quando con uno sbutto di vento si trasformò in candidi fiocchi di neve. L'ultima cosa che vide della Morte fu un ombroso ed inquietante sorriso.

 

   
 
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