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Autore: lapacechenonho    20/05/2020    1 recensioni
Ma tutto quello era solo un’illusione nella sua testa, non sarebbe mai successo.
Lui amava Rose.
Lui amava Rose e lei non era Rose.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Lily Luna Potter | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione, Contesto generale/vago
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Lily osservava sua cugina Rose.
Erano molto simili, quando erano più piccole spesso le scambiavano per sorelle, entrambe avevano i capelli rossi, quelli di Lily lisci, quelli di Rose mossi. Avevano gli occhi castani ma quelli di Rose erano più chiari, color nocciola, color miele, quelli di Lily invece erano scuri e profondi, color cioccolato.
Caratterialmente erano diverse: se Rose era attenta e premurosa, studiosa, e femminile, Lily era piuttosto approssimativa, le piaceva il Quidditch, studiava il minimo indispensabile ed era un maschiaccio.
Rose era bellissima, Lily era a malapena carina. O almeno così si sentiva lei.
La sorte aveva voluto che crescessero insieme ed oltre ad essere cugine, diventassero migliori amiche, l’una la confidente dell’altra. O così credeva Rose.
C’era un piccolo dettaglio che la Potter aveva omesso: era innamorata del ragazzo della cugina, nientedimeno che Scorpius Malfoy.
Quando Rose le aveva confidato di avere una cotta per Malfoy a Lily era crollato il mondo addosso, era da un po’ che lo osservava con uno sguardo più attento e aveva deciso di non dire niente a nessuno fin quando non sarebbe stata certa dei suoi sentimenti. Così quando la cugina maggiore si era confidata con lei aveva preso di petto la situazione e pur di non vederla soffrire aveva messo da parte i suoi sentimenti e l’aveva letteralmente aiutata a far innamorare Scorpius di lei.
Adesso stavano insieme da quasi cinque mesi e vederli insieme ogni giorno, scambiarsi effusioni, sguardi durante il cambio dell’ora o durante i pasti, vederli andare in giro mano nella mano mentre andavano ad Hogsmeade erano, per Lily, continue coltellate al suo cuore già sanguinante.
Solo Merlino sapeva quante volte aveva sperato che quelle labbra che ora erano candidamente appoggiate su quelle di Rose, fossero su di lei.
Quante volte aveva desiderato ad essere lei a tenere la mano di Scorpius mentre andavano ad Hogsmeade.
Voleva essere lei a farlo ridere per qualche battuta o qualche cosa buffa.
Voleva sentire le sue carezze ed il suo respiro, voleva ridere con lui, voleva essere la ragione che lo faceva alzare al mattino e quella che la notte lo teneva sveglio a fantasticare sul futuro.
 
Ma non era lei e non lo sarebbe mai stata.
 
Una parte di sé era convinta che Rose non amava Scorpius come lo avrebbe amato lei se solo avesse potuto farlo, se solo avesse potuto avrebbe preso il suo volto e lo avrebbe tempestato di baci davanti a tutti e non perché fosse sdolcinata ma perché voleva che tutti capissero quanto lo amasse e desiderasse, quanto il cuore battesse forte in sua presenza, quanto i suoi sensi si amplificassero ogni volta che anche solo lo sentiva arrivare dietro le spalle. Ma tutto quello era solo un’illusione nella sua testa, non sarebbe mai successo.
 
Lui amava Rose.
Lui amava Rose e lei non era Rose.

L’improvvisa consapevolezza dei sentimenti dei due ragazzi la costrinsero a sopprimere un conato di vomito, lasciò la Sala Grande di corsa per prendere una boccata d’aria.
Il cuore da troppo tempo martoriato aveva raggiunto il limite, non bastavano più i cerotti, i punti di sutura o chissà quale altra cosa, non esisteva un unguento o un balsamo che potesse lenirle le ferite che adesso era come se sanguinassero tutte insieme copiosamente.
Si inginocchiò ai piedi della porta della Sala Grande e incurante della gente che l’avrebbe potuta vedere scoppiò in un pianto disperato per aiutare quel povero cuore a sopportare un po’ del dolore che si portava da tempo.
Sentì un braccio cingerle le spalle, stringerla forte e lasciarle un bacio sulla tempia. «Passerà, piccola Lils» le sussurrò suo fratello Albus e lei vi si aggrappò come fosse l’unica cosa capace di tenerla a galla.
“Talvolta non posso concepire che un’altra possa,
osi amarlo, mentre io l’amo così unicamente,
profondamente, compiutamente, e non conosco,
non so, non ho che lui al mondo!”
(I dolori del giovane Werther – J.W. Goethe).

 
Angolo autrice:
È doveroso cominciare col dire che ho sofferto quasi quanto Lily a scrivere questa storia perchè io sono una forte sostenitrice della coppia Lily/Scorpius.  La verità è che studiando letteratura tedesca e leggendo “I dolori del giovane Werther”, ed in particolare la frase riportata alla fine, mi è venuta in mente questa storia. Per ragioni di trama l’ho dovuta trasformare al maschile, nella versione italiana è al femminile, mi perdonerete se ho osato troppo.
Volevo sperimentare un po’ di introspezione e visto che non sembra essere andata così male ho pensato di pubblicarla. Tra l’altro, se riesco a fare pace col cervello, vorrei pubblicare proprio una long sul triangolo Rose-Scorpius-Lily che è già a buon punto, manca solo il finale.
Spero di non avervi annoiata, e spero vi sia piaciuta.
Ci vediamo sabato con l’aggiornamento di “Come te”.
Chiara.
   
 
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