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Autore: La Koaletta    20/05/2020    4 recensioni
Raccolta di dieci flashfic su nove cose che Fred scopre e conosce su Hermione, dopo un anno di osservazioni... e una cosa che scoprirà solo dopo averle sapute.
I. Lo caccerà nei guai – Probabilmente era annoiato, o la Granger era semplicemente diventata più bella con l’arrivo del suo quinto anno.
II. Era terribilmente acida e noiosa – “Hai quasi ucciso uno studente! Ti pare il modo?”
III. Passava sveglia la notte – Possibile che non dormisse mai?
IV. Era una Nata Babbana – “Scusa, è che, Granger, sei diventata il mio passatempo preferito.”
V. Aveva un gatto insopportabile – “È blu! Grattastinchi è diventato blu!”
VI. Non le piaceva il Quidditch – “Potrei iniziare a tifare Serpeverde.”
VII. Lo distingueva da George – “Da quand’è che sai riconoscere che lui è Fred?”
VIII. Sapeva infrangere le regole – “Me ne vado e l’unica cosa a cui pensi sono i MAGO! Sei proprio un tipo, Hermione.”
IX. Le era mancato – “Sì, ma mi piace dare fastidio solo a te.”
X. Si era innamorato di lei – “Non ti ho più dato il famoso gioco gratis.”
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Sai” commentò Hermione guardando Harry, “questa
è davvero magia straordinaria!”
“Per quello che hai detto, Hermione” intervenne una voce alle sue spalle,
“puoi averne uno gratis”.
Un sorridente Fred apparve davanti a loro, indossando un completo color
magenta in magnifico contrasto con i suoi capelli fiammeggianti.

- Harry Potter e il Principe mezzosangue
 
 
 
IX.
Le era mancato
 
Aveva sentito il suo profumo di brezza marina diffondersi nel negozio ancora prima di vederla lì, malferma sulle punte dei piedi per riuscire ad ammirare i Tiri Vispi poggiati sullo scaffale più alto.
Era diversa, se ne accorse subito – capelli più gestibili, pelle abbronzata, un leggero vestitino estivo a lasciare poco all’immaginazione. Non era la solita impettita Prefetto in divisa, sguardo inquisitore e schiena curvata dal peso dei libri.
Hermione sobbalzò al suono della sua voce. Non si girò immediatamente, aspettò che Harry si allontanasse, trattenendo il respiro per impedire alle farfalle nello stomaco di spiccare il volo.
“Com’è che quando ero a scuola me li sequestravi e ora li definisci magia straordinaria?”
I giorni precedenti a quell’incontro erano stati un’agonia per Hermione, ricchi di esercitazioni senza senso su cosa dire e cosa fare; ma le bastò rivedere il sorriso sghembo di Fred dopo mesi di assenza per capire che nessun’arma avrebbe funzionato contro quel caos di emozioni.
“Sei uno stupido.”
Gli occhi castani di Hermione erano colmi di cose non dette, di speranze taciute, di mancanze soffocate.
“Il tempo passa, ma la tua dolcezza non cambia mai! Una volta eri più originale con gli insulti, però, Prefetto Granger.”
La strega avrebbe tanto voluto riderci su, ma non ci riuscì – era davvero troppo rivedere lui, lui che l’aveva baciata prima di andarsene senza poi farsi più vivo.
Invece, Fred, l’aria gongolante per aver ottenuto la sua ammirazione, la guardava come se fosse lei l’attrazione più bella, in quel vortice di giochi e incantesimi colorati. Non sapeva interpretare quel silenzio, però, visto che di solito Hermione parlava e straparlava – lo disturbava il buio che le sporcava lo sguardo, l’amarezza cucita addosso come seconda pelle.
 “Neanche una lettera.”
Soffiò quelle tre parole con sufficienza, il portamento orgoglioso a mascherarne la delusione.
E Fred capì d’improvviso il motivo di quel silenzio, così come capì di essere davvero uno stupido, dopotutto. Era solo che lui non ci sapeva fare con quelle cose, e poi una lettera per scrivere cosa? Cara Granger, mi manchi?
No, non era decisamente tipo. Era lei quella brava a scrivere, in grado di stare seduta per ore di fronte a una pergamena senza essere distratta da mille altre cose futili.
“Non c’è stato giorno in cui non ti abbia pensata, però.”
Tremarono le gambe, a Hermione, e più tremavano più si ripeteva di non cedere a quelle labbra screpolate che promettevano un mondo migliore.
“Perché?”
“È un po’ noioso non avere nessuno da infastidire…”
“Avevi detto che troverai sempre qualcuno da infastidire.”
“Sì, ma mi piace dare fastidio solo a te.”
Fu così che Hermione si ritrovò a sorridere – stupida, stupida! – e Fred fu grato alla luce per essere tornata a danzare su quegli occhioni da cerbiatto.
“Dai, vieni qui, acidella.”
“Come mi hai chiamata?!”
Fu quando schiacciò il suo corpo esile contro gli scaffali, il dito a sollevarle il mento per essere guardato, che lei trovò il coraggio di sussurrargli che le era mancato.
Anche tu, Hermione, anche tu.”
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Avrei voluto avere a disposizione molte più parole per descrivere questo incontro, purtroppo il limite di 500 mi ha fatto penare e il risultato è questo! Spero si capisca che il buio negli occhi di Hermione e la sua amarezza siano dovute alla delusione – insomma, si baciano prima della partenza di Fred e poi non ci sono più stati contatti! Credo che qualsiasi ragazza ne soffrirebbe. Preciso che l’assenza di Fred non è dovuta a una mancanza d’interesse nei confronti di Hermione, ma proprio al fatto che è uomo e per certe cose non ci sa fare (anche se dai, Fred, io ti perdono!).
Comunque, la citazione riportata proviene veramente da Harry Potter e Il Principe Mezzosangue. È una delle loro pochissime interazioni nei libri, quindi quando l’ho trovata per caso girando sul web non ho potuto fare a meno di esserne ispirata. In questo modo posso illudermi che Fred e Hermione siano canon!
Un abbraccio e grazie a chiunque sia giunto fin qui, ormai manca pochissimo!
Giulia ❤
   
 
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