Era decisamente cosa rara che James Potter e Sirius Black, anche a 20 anni, si separassero per affrontare qualche avventura o delle missioni per l’Ordine, però ogni tanto succedeva che l’uno dovesse partire senza l’altro. Quel giorno era dovuto partire James assieme a Frank Paciock e Peter Minus, poiché Sirius era stato in missione la notte prima con Gideon e Fabian Prewett. Ma Silente era stato categorico: bisognava cambiare le squadre e non tenere sempre le stesse persone di guardia, si sarebbe potuto intravedere uno schema e rischiare di far scoprire tutti. Così, dopo la pedante insistenza da parte di James per convincere Lily che sì, al settimo mese di gravidanza sarebbe stato carino stare in compagnia di qualcuno, soprattutto con la guerra fuori dalla porta di casa, lei aveva accettato la compagnia di Sirius, che non si era tirato indietro. Quindi ora si trovavano assieme nel salotto di casa Potter a Godric’s Hollow: Sirius era allungato sul divano e poggiava le gambe sul tavolino di fronte, assorto nella visione di un filt babbano alla tv da cui lui e James erano sempre stati affascinati, mentre aveva in grembo le gambe di Lily, che comodamente stesa, lo stava obbligando a farle un massaggio ai piedi.
Facevano finta di non essere preoccupati, ma di quei tempi era cosa comune per i membri dell’Ordine: si sapeva chi sarebbe andato in missione, ma sicuramente non chi sarebbe tornato. Lily teneva tra le mani una tazza di cioccolata calda, ma non stava seguendo le battute che uscivano dal televisore, impegnata com’era a lanciare occhiate ansiose alla finestra.
“Dovresti andare a dormire” le disse Sirius, senza interrompere il massaggio.
“No”, rispose lei.
“Sì, invece. Stare sveglia ad aspettarlo non lo farà tornare prima”
“Potrei dire la stessa cosa a te” ribattè, lanciandogli un’occhiataccia.
“Tu sei incinta e hai bisogno di riposo. James si aspetta che io mi prenda cura di te stasera, sicuramente lasciarti stare sveglia quando sei evidentemente distrutta non rientra nei compiti da lui lasciatomi”
“Ti ha lasciato una lista?” chiese Lily, divertita.
“Certo” rimbeccò Sirius e continuò facendo il verso al suo migliore amico: “prepara la cena, falle scegliere qualcosa da vedere alla tv, preparale una cioccolata calda e se ti chiede un massaggio non rifiutarlo per nulla al mondo” e scoppiarono a ridere assieme.
“Si preoccupa troppo per me… insomma, sono incinta, non malata”
“Sono d’accordo, ma sei l’amore della sua vita e stai portando in grembo suo figlio: sogna tutto questo da quando avevamo quattordici anni e ti giuro: era davvero stressante. Non faceva altro che parlare di quanto saresti stata bella col pancione” le raccontò Sirius, con gli occhi che brillavano ricordando i vecchi tempi, in cui la sicurezza che le mura del castello di Hogwarts garantivano loro era quasi cosa scontata. Crescere in quel luogo, con i suoi migliori amici è stata l’esperienza più bella della sua vita, anche quando davano il tormento alla rossa che ora lo stava sfruttando come massaggiatore. 
“E invece sembro una balena arenata” disse Lily, interrompendo il viaggio nel passato di Sirius.
“Vero, ma sei bellissima comunque” concluse Sirius, facendo una smorfia per schernirla.
“Stupido” rise lei “Lo avresti mai immaginato?” continuò poi, assorta.
“Cosa?”
“Me e James. Guardandomi indietro credo fosse ovvio che sarebbe finita così, ma lo odiavo a morte a Hogwarts, lui e anche te. Mi avete rovinato la vita”
“Già” sospirò Sirius “però non lo so. Forse lo immaginavo, ma l’ho capito per davvero più tardi. Sapevo che provava qualcosa per te, ma forse solo Remus sapeva tutto fino in fondo, sa sempre tutto lui” ridacchiò. “Però quando mi ha detto di essere innamorato di te era come se l’avessi sempre saputo, come fosse un’ovvietà, una di quelle cose che impari da bambino e semplicemente assumi come vere e lo rimangono per sempre. Poi semplicemente tutti i pezzi iniziarono a mettersi a posto ed eccoci qui, tu con il pancione ed io a farti da babysitter”
“Non mi fai da babysitter, mi fai compagnia” mugugnò Lily facendo il broncio. “Non lo so. Tu e James siete così legati che per me siete voi quella cosa che impari da bambino e assumi come vera. Io sono solo sua moglie e la donna che ama, tu sei l’unico che lo lega ai suoi genitori, nonostante non ci siano più, sei la sua vecchia famiglia e fai parte anche di quella nuova. Sei una costante. Sei quasi più di un fratello”
“Cosa c’è di più di un fratello?”
“Non ne ho idea” ridacchiò Lily “ma tu lo sei e sei uno dei pochi di cui ci fidiamo davvero”
“Siamo in guerra: forse siete voi due gli unici di cui mi fido” Sirius quasi ringhiò pronunciando queste parole.
“Non puoi dirlo, Sirius. Basta parlare così: Remus non ci sta tradendo”
“Lily, sono mesi che vive tra i lupi mannari e ogni volta che torna al Quartier Generale è sempre più diverso, più emaciato e ferito. Ho paura che ceda alla sua natura”
“Non è come quel maledetto Greyback, Sirius! È buono e fedele, è il nostro migliore e non permetto che tu abbia alcun dubbio su di lui. È ovvio che la luna piena abbia un effetto più negativo di prima su di lui, non ci sono più degli animagus illegali a scorrazzare assieme a lui nel parco di Hogwarts. Non ha nessuno con lui e non è al sicuro come una volta. Ti prego, smettila di dubitare di lui, Sir” Lily aveva gli occhi infuocati ora. Lui sbuffò.
“Com’è che siamo diventati amici io e te, Evans?” 
Lily sorrise, “questa è una bellissima domanda, Black. Credo che forse anche questo fosse destino. In fondo, se James non avesse sposato me, probabilmente saresti il nuovo signor Potter. Sicuramente non saresti stato così dispiaciuto di dover abbandonare il tuo cognome, no?” lo schernì.
“Hai rubato l’uomo della mia vita!” Sirius si portò teatralmente una mano al petto, fingendosi indignato.
“Certo e non posso esserne più felice!” sorrise lei.
Stettero in silenzio per un po’, persi tra i dialoghi e le note di Grease. Ogni tanto, mentre sorseggiava la sua cioccolata, Lily guardava oltre il vetro della finestra, sperando di vedere la folta chioma corvina di suo marito.
Erano passati circa quindici minuti quando Lily parlò di nuovo.
“È un maschietto, Sir” avevano deciso di non dirlo a nessuno, ma in quel momento Lily sentiva di aver preso una decisione e di doverne parlare subito con Sirius.
“Co… Cosa? Ma non volevate parlarmene. Perché me lo dici? Oh, chi se ne importa! Un maschietto! Sono felicissimo, Lily! Sarà un rubacuori, gli insegnerò tutto!” Gli occhi di Sirius brillavano, era alle stelle. Così Lily decise di mettere in muto il televisore e chiedergli quello che lei e James avevano già deciso nel momento in cui avevano saputo di aspettare un figlio.
“A proposito di insegnargli tutto… Devo chiederti una cosa” esordì Lily.
“Quello che vuoi” ora le mani di Sirius avevano interrotto il massaggio e lui si era girato verso Lily. L’euforia non aveva ancora lasciato le sue iridi grigie, ma una certa serietà si era posata su di esse.
“Sirius… C’è la guerra”
“Ma dai! Che occhio, Lily!”
“Sono seria, cretino. C’è la guerra. E al contrario di James, non fare l’errore di credere che una volta partorito questo bambino io non torni a combattere. Devo lottare per mio figlio, per creare un mondo in cui lui non sarà un Mezzosangue, ma un mago e basta. Sono una Nata Babbana, Sirius. Devo farlo, altrimenti che Grifondoro sarei? Ma soprattutto, Sir… Sarò al centro esatto di questa guerra. Voldemort ci cerca e prima o poi ci troverà. Non so se stavolta ci andrà bene come le altre e…”
“Lily…”
“Non interrompermi. Devo sapere, devo essere certa che mio figlio sia al sicuro. Sirius, te lo chiedo col cuore in mano e con tutta la fiducia che una madre possa avere. Ti prego, Sir, prenditi cura di Harry se mai succedesse qualcosa a me e James. Ti prego, diventa il suo padrino” nonostante stesse quasi piangendo, Lily non abbassò mai lo sguardo da quello di Sirius, fiera come sempre.
“Sarebbe un onore, Lils”
 
 
James non tornava e continuarono ad aspettarlo, finchè non si addormentarono sul divano: Lily comodamente distesa con la testa sul divano e le gambe in grembo a Sirius, il quale, tutto scomposto, aveva la testa reclinata all’indietro con la bocca aperta e la lingua di fuori, le gambe sempre allungate sul tavolino di fronte al divano. 
Quando all’alba James rientrò in casa, li trovò così e sorrise dolcemente nel vederli. 
 



Angolo autrice:
Per prima cosa, grazie a chiunque sia arrivato fino a qui. Questa è una fanfiction che ho scritto taaaaanto tempo fa, ma solo ora mi è venuta voglia di pubblicarla, grazie ad una conversazione fatta proprio qui su Efp. 
Ho sempre immaginato che l'amicizia tra Sirius e Lily si sia sviluppata piano, forse addirittura dopo che lei e James iniziarono ad uscire, ma nella mia testa sono molto simili, solo che fino a quel momento non si erano mai "saputi vedere". Credo che il loro legame sia stato per James un regalo bellissimo, essendo l'uno il suo migliore amico e fratello e l'altra il grande amore della sua vita.
Per chi ne avrà voglia, sarei felicissima di sapere quello che pensate riguardo ciò che ho scritto e sarò pronta ad accogliere tutti i vostri consigli, quindi le recensioni sono ben accette! Grazie anche ai lettori silenziosi, spero di avervi lasciato qualcosa da ricordare.
Bea.