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Autore: Meggy the Witch    21/05/2020    1 recensioni
Dunque… il mio passato? Ormai lo sanno tutti. Segreti? Ho rubato la biancheria intima a Rey. Ah, sì giusto, ho anche ucciso Snoke,... come dimenticarlo. Droghe? sì, mi sono fatto di qualcosa qualche volta con gli altri Rens… Alcolici? Be', potrei avere qualche problema a riguardo. Oh, insomma! Perché tanto scandalo? Cosa vi aspettate che io sia? Una sorta di principe azzurro senza macchia? No, diamine! Sono il Leader Supremo!
-ALERT: non considera i fatti avvenuti in "The rise of Skywalker"-
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Generale Hux, Kylo Ren, Nuovo personaggio, Rey
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Mi pentii di non aver mostrato la mia pigrizia fin da subito optando per le scale; non fu per niente facile stare dietro a Rey mentre esplorava la villa.
Si arrampicava ovunque, dalle colonne, agli alberi, a qualsiasi cosa a cui potesse appigliarsi e che per qualche assurda ragione la incuriosiva, che fossero i fiori in cima, animali o cose che si immaginava di aver visto. Ovviamente ero troppo orgoglioso per limitarmi a seguirla solo con lo sguardo: volevo dimostrarle che anch’io ero in grado di inerpicarmi ovunque esattamente come lei!
Non che non ne fossi in grado, insomma, in condizioni normali sarei rimasto tranquillamente al suo passo, però ero stanco per aver pulito la villa, cercato il tubo, non andavo in palestra da che ero partito… ok, va bene, confesso: avrei faticato come una bestia in ogni caso! (Non saprei dire se lo spumante corelliano tra un allenamento e l’altro degli ultimi mesi abbia in qualche modo influito.)
Ad un certo punto fui tentato di ricordarle il motivo per cui eravamo lì, ovvero lo studio degli olocroni e i testi Jedi, almeno così avrebbe smesso di perdere tempo esplorando ogni singolo albero della villa.
Come potevo però non assecondarla?
Era talmente felice di scoprire così tante cose nuove, che non avevo cuore di spezzarle l’entusiasmo.
Potevo forse ignorare quel grazioso viso, allegro per aver scoperto l’esistenza di pucciosi animaletti che i Naboo chiamavano Baa-kitty???
Forse avrei dovuto avvertirla che i Baa-kitty graffiavano, prima che tentasse di abbracciarne uno…
Ci volle un po’ prima che la convincessi a lasciar perdere quelle povere bestiole, che stava provando ad avvicinare pure con l’uso della Forza.
Verso il tardo pomeriggio finalmente iniziammo a programmare un piano di studio, accomodandoci sul tavolo della biblioteca. Non fu l’unica cosa che iniziammo: non riuscivo a mantenere l’attenzione, così aprii una bottiglia di vino di Naboo e convinsi pure Rey a favorirne.
“Solo una bottiglia.” mi imposi.
L’ultima cosa che avrei voluto, era che mi vedesse ubriaco.
Rey stropicciò gli occhi assaporando la corposa bevanda.
-È… ahh… caldo.- cercò di descrivere l’impatto con l’alcol. –Sei davvero sicuro cha serva per aumentare la concentrazione?-
 -Non proprio…- confessai. -…però è buono.-
“Rey, ho dei problemi di alcolismo, ma ti assicuro che non influiranno su nostro studio.”
Nah, volevo mantenere un minimo di dignità.
-Questo è vero.- approvò.
Ne sorseggiò un po’ ancora poi appoggiò il calice sul tavolo.
-Dunque, prima che tu avessi necessariamente bisogno del vino, stavo dicendo che avevo già diviso gli olocroni per argomento.- tornò a spiegare mentre li disponeva a gruppi sul tavolo della biblioteca.
Indicò il primo mucchio.
-Direi di iniziare a da questi. Contengono spiegazioni e analisi su comportamenti anomali della Forza, da quanto ho capito. Non ne sono del tutto sicura; li ho guardati molto di sfuggita.-
Comportamenti ‘anomali’ della Forza?
Ero davvero curioso di sapere cosa intendessero i Jedi per ‘comportamento anomalo’, vista la loro estrema chiusura mentale che non accettava qualsiasi cosa non rientrasse nei loro parametri.
-Gli altri invece cosa sono?- chiesi, mentre già riempivo per la seconda volta il calice.
-Questi al centro sono dichiarazioni di singoli Jedi. Hanno argomenti molto vari, magari ci possiamo trovare qualcosa di utile. Gli altri invece contengono registrazioni di alcune riunioni importanti del consiglio dei Jedi. Dubito che abbiano mai parlato di particolari misteri della Forza, quindi li analizzerei…-
Mi osservò perplessa mentre allungavo nuovamente la mano verso la bottiglia di vino. Fu più veloce di me e me la sfilò dalle mani prima che potessi riempire il calice per la terza volta.
-…per ultimi.- concluse, stringendo la bottiglia a sé.
Il mio vino!
-Potrei riavere…-
-No.- fu categorica.
Con quel tono così imperativo non osai contraddirla.
-Prima mostrami come hai intenzione di lavorare sui libri dei Jedi.- mi ordinò.
Intanto vuotò il suo calice e se ne riempì un altro.
Non avevo pensato di presentarle un piano di studio già pronto, anzi, era già tanto se avevo sfogliato qualche pagina mentre ero in viaggio verso Jakku.
-Ho notato che ci sono delle date…- improvvisai, cercando di ricordarmi cosa avessi letto -…quindi pensavo di leggerli in ordine cronologico.-
Aveva abbastanza senso, vero?
Rey parve convincersi.
-Sì, è probabile che i testi più recenti possano fare riferimento a quelli più vecchi…- ragionò tra sé e sé.
Lasciò la bottiglia incustodita sul tavolo.
Finalmente!
Ma era… vuota?
L’aveva finita lei nel mentre.
-Era buono…- si giustificò, mentre la fissavo contrariato. -… e sono sicura che hai altre bottiglie piene.-
-Sì, L4 me ne ha lasciata qualcuna in cucina.-
Non erano molte: mi aveva concesso giusto il minimo per non finire in astinenza.
-Andiamo a prenderne un’altra, allora.- propose.
Si trattava solo di una seconda bottiglia, niente di più.
Cosa mai sarebbe potuto succedere per una seconda bottiglia?
-Sì, buona idea.- confermai.
Abbandonammo tutto il materiale sul tavolo e guidai Rey verso la cucina.
-Tra l’altro fino a ieri ero su un pianeta che è in pieno regime di proibizionismo!- iniziò a spiegarmi, mentre camminava verso la porta d’ingresso. -Non gira nessun tipo di alcolico.-
Quella frase mi suonò molto strana. Rey era sempre stata attenta a non lasciar trapelare dove lei e la resistenza si trovassero, era quindi davvero bizzarro che si fosse lasciata sfuggire con così tanta tranquillità un dettaglio così rilevante. Erano pochi i sistemi in cui vigevano restrizioni sul consumo di alcolici; se ne avessi avuto l’intenzione, avrei potuto in poco tempo trovare l’intera resistenza.
-Un vero incubo…- immaginai.
Si fermò sul limite delle vertiginose scale. Parve studiarlo un attimo prima di scendere.
Non sapevo dirlo con certezza, ma iniziava a sembrarmi un po’… storta.
-E Leia mi rimprovera ogni volta che cerco di bere qualcosa di alcolico!- si lasciò andare abbastanza nervosamente.
Che cattiva! Praticamente non beveva mai. Così si spiegava perché non avesse retto nemmeno mezza bottiglia di vino.
Non avrei proprio detto che fosse brilla, insomma stava percorrendo le scale egregiamente, però mi pareva un po’ più sciolta. Doveva essere in quella fase iniziale in cui si arriva ad avere una lieve sensazione inebriante molto leggera, ma sufficiente per abbattere limiti come ‘questo è l’ultimo bicchiere’, ‘adesso smetto di bere’ e ‘questa cosa non devo raccontarla a tutti, anche se voglio assolutamente lamentarmene con qualcuno’.
Ci ero passato parecchie volte, ero più che sicuro che le sarebbe passata in pochi minuti.
-Lo fa per il tuo bene.- cercai di convincerla mentre entravamo nella cucina.
-Non lo so. A volte è così esagerata…- mormorò appoggiandosi al tavolo.
Trovai il vino di Naboo elegantemente disposto sul portabottiglie in legno. Non mi pareva però il caso di farla bere ancora, senza nemmeno averle fatto smaltire i primi due bicchieri. E per quanto l’esito poteva rivelarsi allettante, non avevo la benché minima intenzione di lasciare che quella situazione degenerasse nell’alcol.
Notai sulla mensola accanto al portabottiglie una scatola blu di una tipica pietanza dei Naboo.
Il cibo smorzava gli effetti dell’alcol…
-È ora di cena. Mangiamo qualcosa.- imposi senza nemmeno sapere che ore fossero.
Presi tra le mani la scatola, sulla quale, sotto il logo rosso acceso, svettava il disegno di un invitante boccone giallo infilzato su una forchetta. La aprii, scoprendo però un centinaio di strani pezzi di cibo grandi la metà di quello disegnato sulla confezione, duri, secchi e per niente appetitosi.
Che diamine di roba era?!
Ci saranno state le istruzioni per cucinarli da qualche parte…
-Volentieri.- annuì Rey strisciandomi di fianco. –Cos’è?-
-Non ne ho idea, ma pare che i Naboo non sappiano fare a meno di questa cosa… c’è scritto che bisogna ‘buttare la pasta in acqua quando inizia a bollire’.- lessi perplesso sul retro della confezione. -Penso serva anche del sale.-
Rey provò ad annusare uno quegli strani bocconi a forma di pennetta.
-Non lo so, non ho mai provato a cucinare nulla oltre al pane istantaneo e qualche porg.- commentò con assoluta insensibilità.
-Hai mangiato… un porg?!- realizzai allibito.
Avevo combattuto così tanto per farli entrare nella lista rossa delle specie a rischio di estinzione!
Rey intanto aveva recuperato una pentola per riempirla d’acqua.
-Sono adorabili, ma…-
Si interruppe osservando un misero rivolo di acqua scendere dal rubinetto che in pochi secondi si fermò del tutto.
-…è normale che faccia così?-
Oh, no.
Chiusi immediatamente il rubinetto e uscii sulla terrazza, dove una chiazza d’acqua si era già accumulata ai piedi della graticola.
-Si è rotto ancora il tubo…- spiegai allo sguardo interrogativo di Rey.
Smontai la graticola ed entrai nell’angusto stanzino allagato. L’acqua percolava da sotto il nastro isolante usato da Lair. Sapevo che non sarebbe stato sufficiente!
Non avevo una minima idea di come sistemarlo.
-È quello là in alto?- indicò Rey -Non sembra così grave. Hai una cassetta degli attrezzi?-
-Puoi riparlo tu?- chiesi sorpreso.
Fece spallucce.
-Posso provare. Però…-
Osservò perplessa verso l’alto.
-…non riesco ad arrampicarmi su questi tubi.- obiettò.
Ma come?
Avevo passato l’intero pomeriggio ad inseguirla mentre si inerpicava su ogni tipo di albero. L’avevo vista passare agilmente tra rami strettissimi tra loro, e Lair era riuscita benissimo a raggiungere il tubo nonostante indossasse l’armatura. Le tubature non erano così intricate come i rami e Rey non indossava niente di ingombrante. Non sembrava nemmeno più alticcia! Qual era il problema?
-Riusciresti a sollevarmi? Sulle spalle… così potrei arrivarci.- mi fissò con aria dubbiosa.
Oh.
Non sapevo perché, ma in quel momento mi immaginai Rey con il vestito scollatissimo di miss Saji mentre mi chiedeva sensualmente di sollevarla sulle spalle...
-Ben?- mi svegliò bruscamente.
-Ehm… sì, stavo… valutando se fosse fattibile.-
“Non fantasticare su Rey!” scacciai via quel pensiero.
Smorzò un mezzo sorriso.
-Avevi una faccia…- commentò.
Non osai immaginare che espressione da depravato potevo aver fatto.
Mi stava solo chiedendo aiuto per riparare una tubatura, niente di più. Non era così difficile non farsi fantasie!
Mi abbassai convinto che mi avrebbe usato come scalino, invece con un elegante balzo si accomodò sulla mia spalla.
Seduta.
-Alzati un po’ così ci arrivo… va bene.-
Era letteralmente seduta sulla mia spalla.
-Intanto, riesci a vedere quella cisterna trasparente là in fondo? Avvertimi se il livello dell’acqua aumenta.-
La mia guancia era praticamente schiacciata contro la sua coscia.
In quel momento il problema del non fantasticare passò decisamente in secondo piano.
Insomma, ero pur sempre un uomo! L’autocontrollo aveva un limite!
Non era semplice convincere il mio… il mio… ehm… BB9! Sì, non era semplice convincere BB9 a rimanere al suo posto.
Dai, concentrati Ben, non le mancherà molto…
-Sta salendo?- chiese Rey intanto.
Avvampai.
Me lo… aveva chiesto… veramente?
-Ben?! Il livello dell’acqua, sta salendo o no?!- spazientì.
L’ACQUA NELLA CISTERNA!
Ovviamente!
A cos’altro si sarebbe mai potuta riferire?!
-Ehm…- mi ripresi.
Diedi una rapida occhiata alla piccola vaschetta, appena in tempo per notare che l’acqua era aumentata drasticamente e che stava velocemente risalendo i tubi.
-Sì, tantissimo.- la avvertii.
-Ma…-
Troppo tardi.
Rey venne travolta da una cascata di acqua.
Mi sentii un vero cretino.
Evitai in qualsiasi modo di incrociare il suo sguardo e mi concentrai sulle goccioline d’acqua che mi colavano dai capelli, ripetendomi da solo quanto fossi idiota.
-Ho finito. Puoi mettermi giù.- borbottò dopo un po’.
Era fradicia, con gli abiti appicciati e aderentissimi al corpo. Strizzò la maglietta bianca, degnandomi di un’occhiata imbronciata.
-Scusa, non ho visto l’acqua, ero…- cercai di giustificarmi.
“…ero impegnato a tener buono BB9…” conclusi per me.
-Non importa…- mi rassicurò uscendo sulla terrazza.
Dai, non sembrava così arrabbiata quanto temevo.
Almeno sperai.
-Penso che L4 e Lair abbiano messo dei vestiti asciutti nella camera degli ospiti.- le suggerii, sperando di non ricordare male.
-Grazie…- mormorò mentre rincasava.
Non mi sarei mai ripetuto abbasta che ero un emerito idiota.
Constatai che non ero così infradiciato come Rey e non mi sembrava necessario mettermi qualcosa di asciutto. Tolsi la maglietta e la stesi sulla balaustra della terrazza, sperando che un po’ si asciugasse, mentre sistemai i capelli con l’accappatoio che L4 mi aveva portato quella mattina e che era rimasto sul tavolo.
Sì, mi sarei rivestito appena l’avrei sentita tornare… non volevo di certo farla sentire ancora più incomoda di quanto già avevo fatto.
Mentre aspettavo Rey, tornai a ingegnarmi per capire come preparare quella dannatissima cena.
Certo che ero un vero idiota! Insomma, sapevo benissimo che tipo di ragazza fosse Rey: era troppo… innocente! Se faceva riferimenti apparentemente sessuali, non lo stava facendo apposta, probabilmente nemmeno se ne accorgeva!
“Mancano ancora nove giorni… è così difficile non provarci e al tempo stesso non fare danni?!” ragionai tra me e me, mentre mi sorgeva il dubbio di quanto sale avrei dovuto buttare nell’acqua.
Percepii i passi di Rey sulle scale.
Feci per riprendere la maglietta che avevo lasciato sulla balaustra… che potessi affogare nel lago in quel esatto momento: dove diamine era finita la maglietta?!
No, no, no! Non era possibile! L’avevo lasciata lì…
“Devi credermi Rey! La maglietta è sparita! Giuro che questa volta non ho fatto apposta a sbatterti quindici chili di pettorali in faccia!!!”
Mi strinsi nell’accappatoio, non trovando alternativa migliore.
-Tutto a posto Ben?- la sentii da dietro le spalle.
Quanto mi sentivo stupido.
Feci per voltarmi verso Rey.
-Sì, è solo…-
Non potevo crederci.
Sotto una maglietta e dei pantaloncini bianchi del tutto sobri ma un po’ trasparenti, si intravedeva chiaramente che indossava il completino nero da sexy sith.
Mi lanciò un’occhiata perplessa, come se non si fosse resa conto del potenziale erotico del suo abbigliamento.
-…credo che l’acqua stia bollendo.- cercai di far finta di niente.
Entrai in cucina, ripetendo nella mia testa di non fissarla, non guardarla, cercare di immaginarmela con qualcosa di più coprente addosso…
Il mio unico obiettivo era non farmela e prima si era fatta prendere in braccio, poi era sparita la maglietta e poi lei era comparsa in intimo sexy!
Quella situazione stava diventando assurda.
-Sicuro che sia tutto a posto? Ti sento improvvisamente nervoso…- mi sorrise.
Strusciò al mio fianco mentre lasciavo cadere nell’acqua la pasta.
-Terza.- notai l’effetto push-up del completo. –Nel senso… apriamo la terza bottiglia di vino?-
Non avevo fatto apposta a guardargliele: quell’intimo gliele aveva gonfiate come fossero palloncini, era impossibile non notarle!
Ridacchiò.
-Sarebbe la seconda, comunque.- corresse mentre si allontanava verso il portabottiglie.
“Sta sicuramente parlando della bottiglia di vino.” iniziai a ripetere mentalmente “Smettila di fraintendere tutto quello che dice.”
Un calice di vino intanto mi fluttuò accanto. Respirai profondamente, presi il calice e mi voltai verso Rey, cercando di ignorare il potente influsso sensuale, di cui lei era decisamente ignara.
-Come mai Leia ora vieta gli alcolici?- riportai il discorso all’inizio. -Non si è mai lamentata, da che ricordo.-
Intanto lasciai che il calore alcolico del vino allievasse il carico di nervosismo, ansia e imbarazzo.
Rey si appoggiò al bordo del tavolo mentre sorseggiava dal suo calice.
-Non è che li vieta… rimprovera solo me. Sembra che chiunque nella resistenza sia autorizzato a distillare e bere alcolici, tranne io!-
-Ma… non è giusto!- commentai.
-Lo so…- lasciò da parte il calice vuoto. -Ultimamente ce l’ha con me. Mi critica per qualsiasi cosa.-
Mi sedetti sul bordo del tavolo accanto a lei.
-Perché?- mi incuriosii.
Parve che quella domanda la mise un po’ in imbarazzo. Scosse la testa in una smorfia, mentre iniziava a comparire un rossore velato sugli zigomi.
-Le ho raccontato tutto quello che è successo su Acht-to e… come posso spiegarlo…- avvampò improvvisamente -…è convinta che adesso tra noi due ci sia…-
-Una relazione?- azzardai.
Arrossì ancora di più.
-No! Ehm… una reciproca attrazione! Sì, però pensa che io non sia per niente adatta a te… e quindi penso che ce l’abbia con me perché… perché è gelosa…-
Gelosa?!
Nonostante fossimo nemici e rivali di prima categoria?! Era incredibile che si permettesse ancora di trattarmi come se fossi suo figlio, comportandosi da suocera acida nei confronti di Rey. (Alla quale tra l’altro nemmeno interessavo…)
Mi sorrise, con il rossore sugli zigomi e gli occhi lucenti.
-Direi che Leia non ha proprio nulla di cui preoccuparsi.- commentai freddo.
Alla fine ero solo io tra i due ad aver sperato in… qualcosa.
Rey abbassò lo sguardo distogliendolo dal mio.
-No, infatti.- attenuò il sorriso.
In quel preciso istante, non so se per il vino o per la Forza, realizzai quanto fossi stupido.
Mi trovavo di fianco alla ragazza che amavo, mentre parlavamo per la prima volta dei sentimenti tra noi, per una rara volta da soli, tra l’altro lei eccezionalmente sexy, e l’unica cosa che avevo fatto fino a quel momento era stata prendere le distanze, addirittura dicendole che tra me e lei non c’era assolutamente nulla.
Stavo perdendo l’occasione delle occasioni.
Non ci pensai due volte.
Presi il suo volto tra le mani e la baciai.
   
 
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