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Autore: HarryMacy2020    21/05/2020    0 recensioni
[Charmed 2018]Quando due anime sono destinate a stare insieme, nulla può mettersi sulla loro strada. Ma se una profezia cambiasse le loro vite? Cosa sceglierebbero: i loro cuori o il loro dovere?
FF Hacy con protagonisti Macy Vaughn e Harry Greenwood.
Io e la mia amica Marzia abbiamo deciso di collaborare ed esplorare sentieri diversi per la nostra ship, gli Hacy.
I personaggi sono del reboot di Charmed e spero davvero che il percorso che abbiamo scelto per loro sia di vostro gradimento.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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LA PROFEZIA
“Quando colui che è a metà all’eletta dei due mondi si unirà, il destino del mondo nell’ombra cadrà. Mai legame più sfortunato sarà, se il nero dell’anima prevarrà.”
Non poteva fare a meno di ripetere le parole di Katrina. Sua madre aveva pensato a lei come l’eletta dei due mondi: metà strega e metà demone.
E l’uomo a metà … chi poteva essere? Chi diavolo poteva essere?
Non riusciva a pensarci, non riusciva a dar voce all’idea che subito - sin dalla prima volta in cui aveva sentito quelle parole – l’aveva investita come un treno in corsa. L’uomo era Harry . Chi altro? Lui che era un angelo bianco privato del suo lato oscuro, del suo angelo nero. Se ciò fosse stato vero, se la profezia o maledizione – come aveva detto Katrina – parlasse davvero di loro, allora non ci sarebbe mai potuto essere un “noi”. Lei non avrebbe mai potuto stare con Harry. La loro storia era proibita.
Buttò il cuscino contro la parete. Era così frustante. Dopo tanti tira e molla si era finalmente decisa a smetterla di reprimere i propri sentimenti e ora? Ora doveva rinunciarci ancora prima di averli vissuti.
Ed Harry? A quelle parole, lui non aveva detto niente. Per un attimo l’aveva guardata e poi basta. Si era limitato a dire che non era una profezia chiara e che non potevamo essere sicuri ne’ del significato ne’ del vero mandante del messaggio.
Dopodiché si era messo a cercare nuovamente nei libri degli anziani per capire di cosa si trattasse; come se non fosse abbastanza chiaro. Non sembrava tuttavia preoccupato; come se per lui fosse qualcosa di indifferente. Ma lui l’amava, giusto? Glielo aveva detto. La sicurezza della mattina iniziava pian piano a lasciare spazio a un tutt’altro sentimento.
Ripensò al giorno in cui, soli al centro di comando e prima che lui andasse da Abigail, lui le aveva parlato con una tale fermezza da destabilizzarla. Aveva detto : basta fingere. Lui provava dei sentimenti per lei. E proprio per questo voleva che lei potesse stare e avere chiunque il suo cuore desiderasse. Lui forse credeva fosse Julian, ma ormai lui era un ricordo lontano. Jimmy? Oh no, Jimmy era sempre stato solo un ripiego per lei. Una versione di Harry che pensava di meritare di piu in quanto imperfetto, demoniaco, come lei.
D’un tratto qualcosa si illuminò dentro di lei. Un’idea. E se l’anima a metà fosse Jimmy? In tal caso non sarebbe stato un problema. Lei non voleva stare con Jimmy. Lei voleva Harry.
Il suo primo istinto fu quello di correre da Harry, per parlarne con lui; ma qualcosa la frenò. Un’altra idea; un altro tarlo. E se si fosse sbagliata? Poteva forse andare contro la volontà della madre e mettere a rischio il mondo intero.
Mentre Macy si torturava con tutti questi pensieri, qualcuno bussò alla porta.
“Possiamo entrare? ”, dissero Mel e Maggie sul ciglio della porta. "Abbiamo un po’ di gelato e tanto affetto."
“Sei corsa via dal centro di comando così in fretta che non abbiamo neanche avuto il tempo di parlare.”
“E’ stata una notizia schock, questa di mamma”, disse Maggie. “Ma non è detto che riguardi davvero te e che possa avere a che fare con ….” Si fermò un attimo, indecisa sulle prossime parole da usare. A pensare che quella settimana, Macy era così felice per aver infine deciso di seguire il proprio cuore. Le aveva anche chiesto aiuto per scegliere il vestito adatto.
“Harry. Vuoi dire Harry, giusto”, disse Macy stizzita.
“Non sappiamo a chi si riferisse. Non è detto che l’eletta sia tu e …”, Mel non fece in tempo a finire la frase che Macy la interruppe.
“Sappiamo tutte e 3 di essere le elette ma l’unica che unisce due mondi sono io. O forse una di voi è diventata un demone?”, aggiunse retorica.
“Va bene. È probabile; ma anche se fosse, non puoi, non possiamo farci condizionare la vita da una profezia di cui comunque non sappiamo molto”, mentre diceva queste parole, Mel si alzò in piedi. “Faremo delle ricerche e cercheremo di capire meglio”.
“Stasera divertiamoci. C’è una festa e poi … a proposito, com’è andato il colloquio?”, chiese Maggie nella speranza di allegerire gli animi e distrarre entrambe le sorelle dai propri pensieri seri.
“Bene”, rispose Macy. “Ho ottenuto il lavoro”.
“Fantastico”, dissero all’unisono le sorelle.
“Questo è un ottimo motivo per festeggiare”, disse Maggie, “e sfoggiare il tuo bel vestito rosso. Domani è un altro giorno. Stasera festeggiamo e godiamoci la festa. Domani penseremo a maledizioni e altre cose da streghe”.
****
Maggie era intenta a guardarsi allo specchio. Il vestito verde smeraldo che aveva scelto le stava benissimo. Gli orecchini con un pendente verde a forma di sfera le allungavano il viso. Aveva raccolto i capelli in uno chignon e aveva infilato alcuni lustrini dorati tra i capelli. Il trucco era abbastanza accentuato. Soprattutto il rossetto rosso fuoco.
Stava proprio bene e la maschera dorata era il tocco di classe che non guastava.
D’un tratto si accorse di alcuni rumori in soffitta. Corse su e trovò Mel sola, intenta a guardare nelle scatole lasciate da mamma.
“Cosa stai facendo? Perché non sei ancora vestita?”, le chiese “Forza. Dobbiamo andare. Ho ancora alcune cose da sistemare e Jordan è diventato di botto irreperibile. Non posso lasciare fare tutto a Harry. E’ un gran bravo angelo bianco; ma ha un gusto un po’ troppo retrò e poco festoso per lasciarlo al comando”, precisò Maggie.
“Io non credo di riuscire a venire”, rispose Mel.
“Perché no? Devi venire. Dobbiamo restare unite. Hai visto Macy. Questa storia della profezia l’ha destabilizzata. Ha bisogno di noi”, la esortò Maggie.
“Non credo che Macy abbia bisogno di noi. Ha bisogno di risposte e soprattutto ha bisogno di poter amare chi vuole … se capisci cosa intendo.”
“Certo che capisco. Sono io l’empatica di famiglia. E credimi stare accanto a loro due a volte è più che destabilizzante; oltre che imbarazzante”, disse con un sorrisino sornione.
“Ecco. Proprio per questo devo restare a casa e cercare delle risposte. Katrina mi aiuterà. Inoltre lo sai che non sono un’amante delle feste in maschera.”
“Ah. Quindi resterai a casa da sola con Katrina. E Ruby lo sa?”, disse Maggie provocatoria.
“ Non vedo cosa c'entri ora Ruby”, rispose Mel infastidita.
“Davvero non lo sai?”, la schernì Maggie.
Mel era ben consapevole dell’allusione e soprattutto era cosciente dell’ambiguità della situazione che si era venuta a creare. Conosceva i sentimenti di Katrina per lei e, doveva ammetterlo, nel rivederla non poteva certo dirsi indifferente a sua volta. Tuttavia era inutile rivangare il passato e fasciarsi la testa per qualcosa che ora come ora non aveva importanza.
“Senti, Maggie. Katrina poteva essere qualcosa. Ma non era il momento giusto e ora c’è Ruby e sono felice con lei. Stiamo bene e nessuna delle due vuole un legame serio e complicato. Ci godiamo i momenti insieme e basta. Senza promesse, senza impegni. E’ questo che ho bisogno in questo momento. Con Katrina, invece, … “ lasciò la frase a metà. Era difficile spiegare ciò che la legava a lei; ma di sicuro lei non sarebbe mai potuta essere una di una notte o una con cui divertirsi e basta come Ruby.
“Ora però dobbiamo pensare al messaggio della mamma, a quello che ci ha chiesto e a nostra sorella. Magari mamma potrebbe decidere di apparire di nuovo e darci qualche indicazione in più”, concluse sperando che ciò distogliesse Maggie da lei e da Katrina e soprattutto nella speranza che ciò permettesse a lei di focalizzarsi sull’obiettivo. La presenza di Katrina non le era certo totalmente indifferente.
Ripensò a sua madre e si intristì. Parlare di lei era sempre un tasto dolente. Pensare che potessero rivederla, poi, era un sogno proibito di cui aver paura solo a pensarlo. Le aveva lasciate in modo cosi improvviso, con tanti segreti, e in circostanze cosi tragiche, tradita da una persona di cui si fidava.
“Senti, lo capisco. Questa notizia ha sconvolto tutti . Non credo però che mamma apparirà di nuovo a Katrina. L’avrebbe fatto in nostra presenza, no? Non credi che avrebbe voluto vederci e almeno parlare con noi?”, disse tutto d’un fiato, quasi sull’orlo delle lacrime.
“Hai ragione. Era solo un idea. Non so quello che dico.” Nel vedere la sorella così, Mel non riuscì a trattenersi. Non amava vederla triste; doveva fare qualcosa come aveva sempre fatto anche da piccola quando, delusa dall’assenza del padre, lei si inventava regali e biglietti da parte sua per farla star meglio.
“Senti. Ok. Ci ho pensato. Verrò. Ma un po’ più tardi. Prima cercherò qualcosa con Katrina. E comunque lei non ha alcun abito adatto per stasera”. Proprio in quel momento, Katrina tornò in soffitta.
Maggie si illuminò. “Non ti preoccupare”, le disse squadrando Katrina la quale restò perplessa nel vedersi passare ai raggi X da Maggie. “Macy ha sicuramente qualcosa per Katrina. Quando cercavamo il vestito per la serata ne ho visti un paio perfetti per lei”. E prendendone le misure mentalmente, aggiunse: “Hai anche la sua stessa taglia”.
Senza lasciare aggiungere nulla ne’ a Mel ne’ a Katrina, si diresse verso la stanza di Macy.
La trovò davanti allo specchio. Stava benissimo. I capelli erano raccolti lateralmente. Il vestito rosso con il top di pizzo e quella scollatura a V vertiginosa era un binomio perfetto di sensualità ed eleganza. La stola rossa le scendeva dietro la schiena. Attillato sulla vita, scendeva morbido lungo i fianchi; mettendo in risalto le forme sinuose di Macy. Era proprio bella. Avrebbe lasciato Harry a bocca aperta. Guai a lui se si fosse sottratto. Lei sentiva che entrambi si desideravano. “Accidenti a quella profezia. Non poteva riguardare loro”, pensò tra se. “Non doveva riguardare loro”.
Macy si accorse di Maggie e le fece segno di entrare.
“Scusami. Sono rimasta incantata dal tuo abito. Sei bellissima”.
“Grazie, Maggie. Sei troppo gentile. Anche tu sei fenomenale. Sei già in proncinto di andare? Mel è pronta?”
“Ecco a proposito di Mel. Ha detto che ci raggiungerà più tardi… con Katrina.”
Al suono del suo nome, lo sguardò di Macy si incupì. Non c’era bisogno di essere empatici per capire che stava pensando alla profezia e ad Harry.
“Ascolta. Lei non ha nulla da mettere e ho pensato che, se a te andasse bene, potresti prestargli l’abito nero e bianco.”
“Certo”, disse Macy riprendendo il controllo delle proprie emozioni. “Ho anche le scarpe abbinate. Se le va, è suo. Aspetta che vedo dove l’ho messo.”
“Ok, perfetto. Allora io ti aspetto di sotto e poi andiamo. Ho già ricevuto alcune chiamate dal party. Sembra che alcuni ospiti siano già arrivati e che ci siano ancora alcune cose da sistemare prima della grande affluenza.”
“Perfetto. Trovo il vestito, lo porto a Katrina e vengo con te così ti aiuto.”, concluse Macy.
****
Arrivate allo SpaceSafeSettle videro che alcune persone erano effettivamente già arrivate; sebbene la sala non fosse ancora completamente piena. Gli abiti erano molto belli. L’atmosfera era frizzante, la musica di sottofondo era ballabile e non troppo alta in modo da permettere agli invitati di intrattenersi in qualche convenevole. Il buffet era stato posizionato in fondo alla sala, vicino al bancone delle bibite. Li vicino, una ragazza dai tratti asiatici, stava gesticolando per attirare l’attenzione di Maggie.
Quello che era stato una volta il palco per il karaoke era stato sostituito con una zona foto e selfie per gli ospiti, munito di fotografo professionista.
“Scusa Macy. Mi stanno chiamando dal buffet e ciò non promette niente di buono. Devo andare a vedere cosa succede e magari capire dov’è finito Jordan. Aveva promesso che sarebbe arrivato prima proprio per risolvere eventuali urgenze in attesa del mio arrivo”.
“Non ti preoccupare”, la rassicurò Macy.” Ti aspetto qui”, disse guardandosi nervosamente in giro in cerca di qualcosa o forse sarebbe stato giusto dire di qualcuno.
“Harry è già qui. Mi ha scritto per chiedermi quando saremmo arrivate e avvisarmi che era in atto un piccolo dramma in zona buffet. Non lo vedo però. Starà forse sistemando le ultime decorazioni”.
Al suono del suo nome, un brivido pervase il corpo di Macy. Doverlo vedere, dovergli parlare, le provocava una grande agitazione.
“Sai Macy. So che hai paura, ma credo tu debba prendere coraggio e parlare direttamente con Harry, dirgli cosa provi e quali sono le tue vere paure. Un po’ come avevi già in mente di fare, giusto?”, le fece l’occhiolino, ricordandole i suoi buoni propositi della mattina e cercando di smorzare un po’ la tensione.
“Nella vita le paure vanno guardate dritte in faccia e affrontate. Se c’è qualcosa che la vita da strega mi ha insegnato è che non puoi mai aspettare che le cose succedano. Devi vivere oggi perché non puoi sapere quando qualcosa accadrà. E te lo dice una che come potere ha la preveggenza”, ridacchiò. “Magari lui ha già una soluzione?”, la esortò Maggie; cercando di infonderle coraggio.
“Soluzione?”, disse Macy innalzando leggermente il tono. Accortasi del suo stridulo commento cercò di calmarsi. Respirò profondamente e guardando la sorella negli occhi rispose: “Non lo so se un’amore proibito può avere una soluzione.”
“Macy non sappiamo il vero significato della profezia e non sappiamo neppure se si realizzerà”, cercò di tranquillizzarla Maggie. Era strano per lei essere quella lucida e razionale. Lei era una ragazza impulsiva ed anche incredibilmente romantica e fiduciosa che tutto potesse finire bene. Certo, la sua storia con Parker, non era finita nel migliore dei modi. Tuttavia, lui era un demone con una sorella davvero diabolica. Loro probabilmente non erano destinati; ciò non significava che tale fato fosse anche quello di sua sorella.
“Parlagli. Almeno promettimi che ci penserai”, le bisbigliò Maggie a un orecchio; prima di andarsene in direzione della ragazza che già da qualche minuto cercava di attirare la sua attenzione e, stanca di aspettare, si stava ormai dirigendo verso di loro.
“Ok. Ci penserò”, concluse Macy, “Ora però vai o alla tua amica verrà un infarto per come sta diventando rossa”.

 

  
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