Il sole era sorto ormai da un po’, gli uccelli canticchiavano e nel suo letto Bellatrix Black si svegliava. 
Aprì piano gli occhi mentre la luce che filtrava dalle finestre la colpiva sul volto, ella fece una smorfia portandosi la mano sul viso e voltandosi dalla parte opposta. Sentì alcuni passi farsi sempre più forti fuori dalla porta e una figura bionda fare irruzione nella stanza, sua sorella minore Narcissa. 
“Bella! È il tuo compleanno!”
Esclamò la ragazzina, più emozionata di quanto fosse in realtà Bellatrix stessa. 
La mora si puntellò sui gomiti, lasciandosi andare ad un improvviso e gigantesco sbaglio che le fu impossibile soffocare e si sedette successivamente, puntellando le mani sul lenzuolo bianco. 
“Cissy, vai via. Lasciami stare.”
Ribatté la riccia, sventolando una mano. La minore assunse un’aria quasi ferita e uscì dalla stanza, ricordando a Bellatrix del suo compleanno non le aveva decisamente fatto un favore. Quello non era un compleanno qualsiasi, era il suo diciassettesimo compleanno, quello che la rendeva ormai una donna maggiorenne.
Bellatrix si alzò, posando i piedi sul parquet freddo che le causò un brivido lungo lo schiena, e si avvicinò allo specchio. Posò le mani su di esso e fissò il suo riflesso avvicinandosi sempre di più, come se sperasse di caderci dentro e di sparire insieme ai suoi problemi e alle sue responsabilità. Lo specchio le rimandava indietro un’immagine di se che, doveva ammetterlo, però non le dispiaceva: i lunghi e ricci capelli neri le arrivavano fino alla vita, i quali facevano un netto contrasto con la pelle di un bianco così candido da sembrare quasi cadaverico. Il fisico non era esageratamente formoso, i seni erano gonfi e le impreziosivano decisamente il busto e le gambe erano toniche, i fianchi larghi e la vita stretta. 
“Oh mia Bella.”
Sussurrò la ragazza, accarezzando con un dito i contorni del viso della sua figura nello specchio, mentre dove parlava si formava una nuvoletta di condensa. 
“Promettimi che resterai sempre così, bella e forte.”
Mormorò alla sua sosia, senza staccare gli occhi dalle iridi scure di quest’ultima mentre un sorriso le stirava le labbra sottili. Per lei l’ingresso nella maggiore età significava invecchiare e l’essere vecchi era decisamente un sinonimo di bruttezza per la giovane strega. 
Lei voleva restare sempre così, bella e giovane, senza preoccupazioni né responsabilità. 


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Salve a tutti! 
Questa è decisamente la prima fanfiction che scrivo, ed è tutta incentrata su uno dei miei personaggi preferiti: Bellatrix Black.
Ho deciso di raccontarvi varie idee che mi sono venute, scorci di vita di una della streghe più amate ed odiate allo stesso tempo dell'universo di Harry Potter. 
Spero che possa piacervi il mio modo di scrivere e soprattutto la trama in sé.
Vi chiedo di lasciare una recensione, positiva o negativa che sia, in modo da farmi sapere cosa ne pensate della storia e soprattutto spero che, essendo la mia prima storia, possiate lasciarmi anche qualche critica costruttiva.
Grazie per l'attenzione!