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Autore: Tenru Dragon    22/05/2020    0 recensioni
-Sei diversa, speciale, non dimenticarlo, promettimelo- dice lei con un filo di voce
-Te lo prometto mamma- le rispondo abbracciandola forte per l'ultima volta.
Da quel giorno sono passati 6 anni, Elinor ha mantenuto la sua promessa, non ha dimenticato, ma ha comunque perso se stessa.
Elinor è la prova che anche tra due persone completamente diverse che in principio dovevano odiarsi, può nascere l'amore.
Dopo essere rimasta in orfanotrofio per sei anni dopo la morte della madre, Elinor decide di cambiare il suo stile di vita per tenersi al sicuro, cominciando col cercare Farkas, un vecchio amico del padre, trovando invece colui che le farà ritrovare sé stessa.
Storia già conclusa e pubblicata sul mio account di wattpad: Elenhemmingsirwin
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sto correndo nel bosco, i piedi nudi sanguinano, li guardo ma non sono piedi umani, sono zampe, color cenere che quasi non sento più per via del freddo, il dolore non mi sfiora per via dell'adrenalina, e lo stupore viene subito sostituito dalla paura, mi guardo intorno ma non vedo nessuno, solo alberi, ma sento dei rumori che mi confermano di non essere sola.

Corro come se non ci fosse un domani perché se mi fermo potrebbe non esserci davvero, sento le lacrime rigarmi le guance ma non le asciugo, le lascio macchiare il mio viso e il mio cuore.

In lontananza vedo delle luci, mi avvicino velocemente e non mi fermo finchè non mi scontro contro una donna, sento delle voci, dei rumori e poi tutto diventa buio.

Apro gli occhi e davanti a me vedo un viso pallido, Malaola mi osserva con gli occhi azzurri curiosi e quando mi alzo a sedere inclina la testa di lato

-Tutto bene?- mi domanda, io la guardo come per chiedere come mai si preoccupasse di ciò –Ti stavi lamentando nel sonno...- dice rispondendo alla mia domanda silenziosa –Ti capita spesso di avere incubi?-

-No, non preoccuparti, sarà dovuto allo stress- le mento, sorrido e mi alzo, cercavo di riposarmi prima dell'inizio del piano organizzato con Yelena ma non è stato un sonno tranquillo, questa volta l'incubo era così reale, riuscivo persino a sentire il dolore mentre correvo nel bosco –Ti serviva qualcosa?- chiedo poi

-Shasti ci vuole tutti intorno al falò, ha organizzato una riunione di emergenza per organizzarci-

-Capito, arrivo subito- lei annuisce ed esce dalla tenda, è un'occasione perfetta per capire dove sono Malachia e gli altri, così dopo pochi secondi abbandono anche io la tenda per dirigermi nel punto di ritrovo.

-Ci sono feriti?- chiede la Shasti durante la riunione

-Non molti e non gravi, ci ho già pensato- dice Malaola abbassando il capo in segno di rispetto verso Aisha

-Perfetto- commenta guardandosi intorno –Il gruppo che è andato a perlustrare la zona è tornato?-

-Si mia signora, eccoci- dice un uomo facendo un passo avanti seguito da altri cinque ragazzi

-Cosa ne è del villaggio?-

-Gli hanno dato completamente fuoco, non è rimasta che cenere-

-Capisco...- dice abbassando lo sguardo triste, dopotutto è nata e vissuta in quel posto –Le streghe?

-Il gruppo di streghe è rimasto dove lo abbiamo lasciato, pare si siano accampati per la notte- dice una vedetta alla Shasti –C'era molto movimento e agitazione, sembra che ci sia qualche problema con alcuni lupi, dopotutto la luna piena è stanotte- spiega

-Ok, perfetto, potete andare a riposarvi- li congeda

-Aspettate- dico facendo un passo avanti –Loro, i lupi, come stavano?- chiedo preoccupata, l'uomo guarda la Shasti come per cercare l'approvazione prima di prendere parola e dopo un leggero cenno si volta a guardarmi

-Ce ne erano tre, avevano diverse ferite ma nulla di serio, quello messo peggio da trasformato aveva il manto bianco, aveva una ferita sulla schiena e diverse sul petto, quando siamo arrivati stavano legando lui e l'altra con delle catene dentro a delle gabbie di metallo nella parte est del loro accampamento-

-Grazie...- dico voltandomi poi verso Yelena, lei annuisce e se ne va attirando lo sguardo attento di Omar che invece di seguirla si avvicina al felinide

-E il terzo lupo?- domanda serio, l'uomo pare non voler rispondere alla domanda ma viene convinto dallo sguardo insistente del mio amico

-C'era un ragazzo che parlava con delle streghe, sembrava piuttosto arrabbiato-

-Quindi?- domanda Omar

-Quello era sicuramente un lupo, parlava di alcuni piani che non erano andati come previsto e di alcune promesse non mantenute, penso fosse dalla loro parte- sento il lupo ringhiare e lo blocco mettendogli una mano sulla spalla

-Ci sarà una spiegazione valida, ricordati che hanno dalla loro parte la dominatrice della mente- lui pare calmarsi e ringrazia il felino che poi si dilegua col resto del gruppo e anche la folla riunita per la riunione inizia a disperdersi.

-Elinor...- dice Omar ma viene interrotto dalla Shasti così io sfrutto l'occasione per dileguarmi prima che inizi a fare domande e comincio a camminare nella direzione presa dalla strega.

L'accampamento momentaneo del branco di felinidi è composto da diverse tende fatte con le stoffe prese dal villaggio prima che venisse distrutto e da dei bastoni di legno, io mi dirigo verso quella che condivido con Yelena assegnataci dalla Shasti e, dopo aver pronunciato un incantesimo in modo che nessuno fuori possa sentire ciò che diciamo da dentro, organizziamo nel dettaglio il piano

-Allora, abbiamo scoperto dove sono e come stanno, stanotte dobbiamo agire e il nostro ritorno qui è previsto per le 3 del mattino, quando la luna non sarà più piena, se prima di quell'ora non saremmo riuscite a far tornare Malachia in sé torneremo qua, questi sono i patti- dice Yelena, io annuisco convinta che andrà tutto bene

-Omar verrà incatenato verso le 19, così che la trasformazione non lo prenda alla sprovvista mentre è ancora libero, sarà controllato da tre guardie quindi non potrà seguirci neanche volendo- dico iniziando a disegnare una piantina del villaggio sul terreno –Noi arriveremo da sud e senza farci vedere ci sposteremo nella parte est, passando tra gli alberi- dico tracciando una freccia con un bastoncino–Dopo che aver neutralizzato le guardie che sicuramente sorveglieranno i nostri amici ci avvicineremo il più possibile alla gabbia di Malachia, quando mi vedrà tu dovrai concentrare tutto il tuo potere per farlo rinsavire-

-Quel disegno non è minimamente simile alla verità- commenta ridendo del mio schizzo

-Senti, non sono un'artista- dico lanciandole contro il bastoncino che usavo come matita ridacchiando –L'importante è che tu abbia capito il piano-

-Okey- dice infine –Ma Sid e Delila?- domanda poi

-Non appena avremmo liberato l'Alpha, il legame che hanno con Malachia dovrebbe bastare per annullare l'effetto di quella strega su di loro, o almeno...spero-

Dopo aver deciso gli ultimi particolari del piano veniamo chiamate per cenare, come ogni sera la cena si svolge intorno a un falò e con portata principale, e solitamente unica portata, il coniglio, c'è chi lo mangia crudo e chi come me e Yelena lo cuoce sul fuoco.

Chiacchieriamo con diverse persone ma dopo un'oretta chiediamo alla Shasti se possiamo ritirarci per dormire e dopo la sua approvazione ci dirigiamo alla tenda, seguite però da Omar che viene prontamente fermato da Aisha perché ormai è arrivato il momento di essere legato.

-Siamo sicuri che i mici non ci seguiranno? Loro non hanno problemi con la luna?- domanda Yelena

-In realtà mi sono informata durante la cena, pare che la luna piena non fa lo stesso effetto ai felinidi, perché sono più temperati e riflessivi dei lupi, però durante la luna nuova si tramutano istintivamente in felini, in quanto col buio la vista animale è più forte di quella dell'umano e prende il sopravvento, anche se mantengono comunque una leggera lucidità-

-Tutto il contrario dei nostri amici quindi, va beh meglio così direi, io invece ho scoperto l'ora del cambio di guardia, così potremmo andarcene senza farci notare e non ci saranno problemi-

-Perfetto, e quando è?-

-Tra venti minuti- dice, aspettiamo riassumendo il piano e arrivato il momento facciamo un sospiro e iniziamo ad uscire dall'abitazione, se così si può chiamare

-Sei sicura che ciò che stiamo per fare non sarà un completo fallimento?- domanda preoccupata uscendo dal retro della tenda subito dopo di me

-Assolutamente no- rispondo sorridendo, allungo una mano per aiutarla

-Beh, questo sì che mi rassicura- dice ironica accettando il mio aiuto

-Che il piano "lmegaf!" abbia inizio!- dico alzando un braccio a mo' di supereroe

-Lmegaf?- chiede Yelena facendo fatica a ripeterlo

-Si! Il piano "Liberiamo Malachia e gli altri forza!"- le spiego fiera del nome stupendo che ho scelto

-Ok, mi rifiuto di usare questo nome- dice ridendo mentre ci avviamo verso il bosco cercando di fare il meno rumore possibile.

 

  
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