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Autore: Kieis_chan    22/05/2020    2 recensioni
Eustass Kid si sistemò sulla sedia, portandosi la mano a massaggiarsi le tempie -Fatela finita.- urlò, senza nessun risultato.
Li osservava litigare da più di un ora, aveva provato a mitigare le acque, ma lui non era Dio, e non aveva il potere di fare miracoli.
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Trafalgar Law | Coppie: Eustass Kidd/Trafalgar Law
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: Mpreg
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Kou
 
 
 
 
Eustass Kid si sistemò sulla sedia, portandosi la mano a massaggiarsi le tempie -Fatela finita.- urlò, senza nessun risultato.
Li osservava litigare da più di un ora, aveva provato a mitigare le acque, ma lui non era Dio, e non aveva il potere di fare miracoli.

Era iniziato tutto quando Kid, li informò che dopo pranzo sarebbe dovuto partire per qualche tempo, per una missione non ancora definita con Cappello di paglia.
Law, il suo compagno, sventolò una mano in segno di saluto mantenendo la solita espressione scocciata.
Mentre Kou, loro figlio, sentendo quelle parole era scattato sugli attenti, mostrando quel sorriso furbo che in Kid provocava un moto di orgoglio.
-Vado a prendere le mie cose.- proclamò, alzandosi dalla sedia per andare nella sua cabina.
Il rosso lo bloccò prima che uscisse dalla stanza -No.- sentenziò, guardando Law -Questa volta non si può.- ribadì, portando di nuovo lo sguardo serio sul quattordicenne.

Kid poteva giurare che non fu il “No”, a portare Kou all’esplosione, quanto lo sguardo d’intesa fra i genitori.

-Che vuol dire no.- disse irato il ragazzo, voltandosi verso i due, puntando il suo sguardo negli occhi glaciali di Law, che all’udire il modo di parlare dell’altro aveva alzato un sopracciglio.
-No, è una negazione su un qualcosa che vorresti fare, ma che non si può.- disse il moro alzandosi dalla sedia, avvicinandosi al figlio con le braccia conserte.
-Cazzate, si che posso.- sibilò Kou, assottigliando gli occhi -E potrai mettere le mani sul fuoco che ci andrò.- aggiunse con un ghigno.
Il moro scosse la testa, mostrando un sorriso che avrebbe fatto rabbrividire anche i morti -No.- soffiò con tono fermo.
Il rosso fece per intervenire ma si bloccò, osservandoli.

Erano uno la fotocopia dell’altro, con l’unica differenza della pelle chiara e gli occhi ambra che il ragazzino aveva ripreso da lui. Per quanto entrambi avessero un carattere difficile, Kou era nettamente superiore. Essendo stato viziato fin da piccolo, la sua indole dittatoriale aveva preso il sopravvento, e per farlo esplodere bastava anche un piccolo gesto. Si arrestava solo quando otteneva ciò che voleva. Ma questa volta non poteva accontentarlo, non quando cera di mezzo quel pazzo di Rufy, preferiva lasciarlo fuori dai guai.

-E’ inutile che ti metti in mezzo, io ci andrò comunque.- disse Kou, sfidando il genitore.
-Ho detto di no.- ribadì Kid, sbattendo un pugno sul tavolo.
-Hai sentito?- disse Law -Dovresti imparare ad ascoltare gli adulti.- replicò, cercando di mantenere la calma e non uccidere con le proprie mani il sangue del suo sangue, ma la calma volò via quando il ragazzino fece segno di sputare a terra.
Inutile dire che la lite degenerò.

 
La porta si aprì, facendo la sua comparsa nella stanza Killer, che osservò distaccatamente la lite. Erano tutti abituati a quei due.
-Kid, dobbiamo andare. Cappello di paglia ci sta aspettando.- disse l’uomo, osservando la schiena del suo capitano.

Quello annuì con il capo, alzandosi dalla sedia avvicinandosi ai due litiganti.

Afferrò Law sotto le ascelle stringendolo al suo fianco destro, mentre afferrava Kou per i fianchi con il braccio meccanico, stringendolo al suo fianco sinistro, mentre un sorriso soddisfatto gli si disegnò sul viso. Stettero così per qualche minuto, sentendo il silenzio avvolgere la stanza.
-Io vado.- disse il rosso, dando un bacio ad entrambi -Non distruggete il sottomarino.- borbottò, lasciando i due.

Kou ancor prima di posar piede a terra cominciò a dimenarsi nuovamente, sbraitando contro il moro, dicendogli che era stufo di non aver mai voce in capitolo.
-Mettiti l’anima in pace, resterai qui con me.-

Il rosso sospirò alzando gli occhi al cielo. Si avvicinò alla porta ed uscì, mentre Killer la chiudeva alle sue spalle.
-Sei sicuro di volerlo lasciare qui?- chiese il primo ufficiale avvicinandosi al comandante.
-Ma si, Kou se la caverà. Troverà presto qualcos’altro che catturerà il suo interesse.- ammise quello aumentando il passo.
Killer osservò Kidd, abbassando leggermente le spalle -Ma io non parlavo di Kou.- ammise in un soffio, ma il rosso fece finta di non sentire.

Law se la sarebbe cavata. Come sempre.
 
Nota dell’autrice:
Buonsalve a tutti. Da quanto tempo!!
Non so bene cosa dire, mi sento un pochino un pesce fuor d’acqua ^^’’ xD! Ho deciso di iniziare questa serie di OS ispirata e spronata dalla dolcissima Pawa (andate a leggere le sue ff sono splendide *^*) ed inspirata ThelviaBB!
Che altro dire… lascio la parola a voi. Spero che la prima shot vi piaccia *^*!
un abbraccio Kieis *3*
  
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