“Tu… insulso ibrido Sanguemarcio, come osi rivolgerti così ad un Malfoy?”
“Sai, forse dovrei prendere spunto dalla Granger!” sbotta la Rossa. Nessuno aveva osato dimenticare il pugno che gli diede l’anno prima.
Ed ecco il suo sguardo gelido: erano passati 4 anni dall’ultima volta che l'aveva lasciata senza parole. La sua schiena nuda rabbrividiva al contatto con le fredde pietre del muro; due dita si poggiarono sul suo mento, voleva che lei lo guardasse. Dai suoi occhi adesso emergeva qualcosa di diverso dall’odio, erano stracolmi di… desiderio. Dopo una fugace occhiata al suo corpo fasciato dal vestito scelto per il ballo, il suo sguardo si fermò sul suo décolleté, fino a quella sera nascosto dall’uniforme scolastica. Diminuì ulteriormente la distanza fra i due corpi di ed i palmi delle sue mani accolsero il pendolo della sua collana, studiandolo.
“Era di mia madre” sussurrò. Sentiva la gola secca: nessuno ad Hogwarts sapeva quello che fosse accaduto. Malfoy sembrò irrigidirsi, si allontanò immediatamente dalla ragazza.
“Goditi il ballo, Sinclair” la congedò davanti l’ingresso della Sala Grande. Cheryl non capì cosa turbò Malfoy quella sera, ma fu la prima volta che la chiamò per cognome.