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Autore: GiulsOakenshield    25/05/2020    0 recensioni
Salve a tutti! Per chi ha seguito e apprezzato la mia ultima long “Sound of silence” e per chi è semplicemente curioso, ho deciso di scrivere questa raccolta per introdurre il seguito delle avventure di Eruannie di Imladris. I capitoli sono stati ispirati dalla canzone “You are the reason” di Calum Scott e si collocano tra la morte di Thorin e il risveglio di Eruannie dopo i 75 anni trascorsi nel Sonno Eterno.
Si compone di 5 capitoli che affrontano i momenti principali della vita di Eruannie e di Legolas dopo il loro ultimo incontro per niente felice.
Spero vi piaccia!
Baci,
Giuls
Genere: Drammatico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elrond, Legolas, Nuovo personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le Cronache di Eruannie di Imladris'
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II

ATTENZIONE!! QUESTO CAPITOLO TRATTA TEMATICHE DELICATE, IN PARTICOLARE AUTOLESIONISMO!

La mia mente sta correndo

E tu sei la ragione

Per cui sto ancora respirando

Ora sono senza speranza

 

Thorin l’aveva lasciata. Il suo cuore si era spezzato per tre volte quel giorno a Colle Corvo, non provava più niente, si sentiva vuota. Quel pensiero la tormentava da mesi, la notte si svegliava in preda ad incubi orribili, ma sapeva che era tutta colpa sua.

Era una mattina calda di fine agosto ed Eruannie di Imladris era immersa nella sua vasca da bagno, mentre l’acqua calda e profumata le avvolgeva il corpo. La magia della Casa di suo fratello Elrond aveva alleviato inizialmente le ferite del suo animo, ma la voragine nel suo petto era sempre in agguato e, quando meno se lo aspettava, tornava a dilaniarla da dentro.

Non riusciva nemmeno più a piangere, doveva aver consumato tutte le lacrime che possedeva.

“Forse, se non fossi esistita Sauron non avrebbe mai ordinato ad Azog di attaccare la Montagna…” si ritrovò a pensare, mentre faceva correre le dita sottili lungo il tatuaggio impresso sul braccio destro.

“…forse, se non fossi mai esistita, ora Thorin e i ragazzi sarebbero ancora vivi…” il suo sguardo si spostò rapido sullo specchio appoggiato alla parete della stanza, riflettendo la sua immagine. Quello che vi vide dentro fu l’ombra della guerriera che era stata un tempo. Si alzò lentamente, lasciando che l’acqua le scivolasse via. Uscì dalla vasca e si avvicinò all’oggetto, assottigliando lo sguardo quando notò lo stato in cui si era ridotta. La pelle era spenta, la luce che emanava un tempo l’aveva abbandonata. Scure occhiaie le contornavano gli occhi blu, ormai privi di qualsiasi bellezza. I suoi capelli erano sciupati, mentre i segni della sua malnutrizione iniziavano ad essere evidenti.

Strinse le mani a pungo e, in uno scatto d’ira, colpì il volto della sua immagine riflessa.

<< È colpa tua…>> sussurrò all’estranea davanti a lei, mentre un altro pugno si infrangeva sullo specchio, incrinandone la superficie. Una raffica di colpi seguirono i primi due, finché l’oggetto non andò in frantumi. Con le nocche ricoperte di schegge e sanguinanti, si abbassò a raccogliere un pezzo affilato, tagliandosi una mano. Tornò alla vasca e vi si adagiò al suo interno, lasciando che l’acqua l’avvolgesse ancora.

<< È colpa mia…>> ribadì, premendo su un polso l’oggetto tagliente finché l’acqua non si colorò di rosso.

<< È colpa mia…>> sussurrò ancora, ripetendo lo stesso procedimento sull’altro polso. Una sensazione di leggerezza la pervase, appoggiò le braccia ai bordi della vasca e si lasciò andare al tepore che iniziava ad invaderle il corpo. La vista le si annebbiò e lentamente comparve il volto di Thorin davanti a lei. Il nano le sorrideva e lei ricambiò quel gesto, sentendolo sempre più vicino.

<< Eri la ragione per cui respiravo…>> gli disse, mentre l’acqua si faceva sempre più rossa e densa e il volto di Thorin sempre più nitido.

<<…e ora sono senza speranza…>> sussurrò, il mento che toccava il pelo dell’acqua. Poi le palpebre si fecero pesanti e le si chiusero gli occhi.

“Sto arrivando, amore mio” pensò, mentre il suo corpo sprofondava nel liquido ormai rosso.

   
 
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