Film > Disney
Segui la storia  |       
Autore: lmpaoli94    26/05/2020    1 recensioni
Paperon De Peperoni, costruendo la sua fortuna con azzeccati investimenti e sulle sue influenze mondiali, trascorre gli anni della sua vita nel meraviglioso castello di Schwerin in Germania.
Nella sua grandissima dimora ha tutto quello che può desiderare: degli ottimi nipoti e una consolidata salute che non lo mette in pericolo dinanzi a niente.
Ma il suo passato sta per tornare a bussare alla sua porta e la sua fortunata ricchezza sta per essere messa a dura prova a causa di alcuni individui della sua famiglia e non che faranno di tutto per impossessarsene e togliere di mezzo il papero più ricco del mondo.
Genere: Avventura, Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Appena Paperone arrivò nella sua stanza, il lusso e la bellezza di cui poteva essere immerso gli ricordava i bei momenti che aveva passato quando era a Schwerin.
“Vedo che io e Doretta ci capiamo al volo. La sua bellezza e la sua ricchezza è uguale al mio volere. Ma se sono innamorato di lei, lo devo solo alla sua bellezza.”
Mentre il papero più ricco del mondo era immerso nei suoi pensieri, non si era accorto che la servitù della sua amata rimase immobile a fissarlo in ogni suo movimento.
< Posso fare qualcosa per voi? > domandò Paperone cercando di mantenere la calma.
< Signore, Doretta ci ha ordinato di aspettarla fino a quando non si sarà sistemato. La sta attendendo nella sua camera. >
< Ma poco fa’ mi aveva detto… >
< Dimentichi le parole che vi ha detto la padrone. Nel mentre lei si sta facendo un bagno caldo, lei dovrà seguirci nella sua stanza. Cenerete da soli senza che nessuno vi possa disturbare. >
A quella notizia, Paperone esplose in una gioia incontenibile.
< Devo dire che il soggiorno qui al Castello di Valentino sarà più bello di quanto possa immaginare… Ho finito di cambiarmi. Possiamo andare nella camera della signora Doretta. >
< Bene. Seguitemi. >
Nel mentre Paperone stava godendo come un riccio all’evolversi delle situazioni, Doretta era pronta a riceverlo.
Se non fosse…
< Mia Signora, Ortensia e Matilda desiderano parlare con lei. >
< Non adesso. Digli che sono molto stanca dal viaggio e che le riceverò domani mattina quando tutto sarà finito. >
< Non credo che potremmo aspettare così tanto tempo. >
< Senza il permesso di Doretta, Matilda e Ortensia entrarono nella camera della donna come se fossero loro le padrone del castello.
< Ma come osate? >
< Adesso fai in modo di rimanere sole. Dobbiamo parlare di affari. >
Facendo segno alla sua serva, Doretta doveva fare di tutto per cercare di mantenere la calma.
< Almeno potevate aspettare che io mi rivestissi. >
< Non c’è tempo. Tra poco vedrai Paperone e non vogliamo che ci trovi qui insieme a te, vero? Altrimenti farà presto a pensare che c’è dietro una congiura su di lui > spiegò Matilda < Spero che quel papero avido non sospetti niente di te e di Faredoro. >
< Faredoro è viscido come sempre, infatti stava per guidare una rivolta di contadini verso il castello di Carcassonne insieme alla sua guardia del corpo. Ma con le mie insistenze ho fatto in modo che il nostro papero non ci lasciasse le penne. Sapete come sia spietato Faredoro quando qualcuno lo attacca. >
< E Amelia? Sì è insediata a Schwerin? >
< Da quello che so da Faredoro, sì. >
< Molto bene. Adesso tocca a te la fine del nostro piano A. dopo che hai fatto fuori il papero… >
< Sì, so cosa devo fare. Vi prego di non ricordarmelo ogni volta. È già abbastanza snervante avere due amanti. >
< Che cosa vuoi dire? > domandò Ortensia < Ne avevamo già parlato. O sbaglio? >
< Dovevi mollare quell’inetto di Gastone per concentrarti su nostro fratello. Perché non l’hai fatto? >
< Perché forse amo troppo gli uomini che mi ronzano attorno? E poi il problema non sussiste. Paperone non scoprirà mai che ho un amante, come non scoprirà tutto questo. >
< Quindi hai tutta la faccenda sotto controllo? Molto bene. Allora credo che possiamo togliere il disturbo. >
< Mangeremo e dormiremo senza che possiamo disturbarti in nessuna maniera, così che tu porti a compimento il lavoro per cui sei stata incaricata. >
< Molto bene… Siete ancora qui? Vi chiedo di andarvene. Oppure volete farvi scoprire da vostro fratello? >
< Ovvio che no. Ce ne andiamo subito… Io e mia sorella Matilda siamo convinte che in queste stanze ci sono alcuni passaggi segreti che possano salvare il nostro incontro da nostro fratello. Allora? >
< Proseguite dritto in fondo alla stanza ed entrate nel mio guardaroba. Il passaggio segreto vi porterà fuori il castello… Siete contente adesso? >
< Non potevamo chiedere di meglio > rispose Ortensia prima di fare l’occhiolino e togliere il disturbo insieme a sua sorella.
Adesso che Doretta era rimasta da sola, fece un respiro di sollievo e richiamò le sue servitrici.
< Sistemami il vestito. Devo essere impeccabile questa sera. >
< Mia Signora, Paperone sta per arrivare e non abbiamo ancora cominciato con il trucco. >
< Lascia stare. Per lui sono apposto così. >
< Molto bene. >
< Mia Signora, Paperon De Paperoni è qui > fece un’altra servitrice.
< Lasciatelo passare e lasciateci da soli. Portateci le pietanze di questa sera che lo chef aveva intenzione di servire. Mi raccomando massima discrezione. Paperone non deve sapere niente. >
< Come vuole lei, Signora. >
Appena Doretta fu pronta per ricevere Paperone, il papero più ricco del mondo fu estasiato dai suoi gioielli e dal bel vestito che contornava quel corpo esile della sua amata.
< Doretta… sei bellissima > fece Paperone rimanendo a bocca aperta.
< Grazie. E non ho nemmeno avuto il tempo di truccarmi. >
< Oh, ma tu non ne hai bisogno. Sei splendida così come sei. >
< Nel mentre aspettiamo la cena, che ne dici di conoscerci meglio? >
Con una rapidità fulminante, Doretta si tolse il vestito rimanendo nuda dinanzi al suo amante mentre Paperone fece lo stesso subito dopo.
< Doretta, aspettavo questo momento da un sacco di anni. E adesso che sei tutta mia, non ci sarà niente che potrà portarmi via questo istante. >
< Fammi tua, Paperone. Come se fossi il tuo denaro in persona. >
 
 
Nel mentre sul versante della Manica Paperino e Archimede stavano facendo di tutto per non fare affondare la nave, la tempesta diventava ogni minuto sempre più forte.
< Paperino! Non so se potremmo resistere per molto! La nave sta facendo molta fatica a rimanere a galla. >
< Dobbiamo provarci, Archimede! Non possiamo affondare! >
Alzando lo sguardo però, Paperino notò che a pochi chilometri di distanza aveva intravisto le onde infrangersi su alcuni scogli.
< Terra, Archimede! Davanti a noi! >
< Cosa?! ne sei sicuro? >
< Mai stato più sicuro prima d’ora. Prendi il timone e portaci verso nord! Ora! >
Sfidando la tempesta e la loro stessa vita, alla fine Archimede riuscì a raggiungere gli scogli dell’Inghilterra mente la nave si fermò poco dopo incagliandosi.
< Dobbiamo andarcene subito di qui. Io prendo i ragazzi mentre tu Paperino pensa alla tua amata e a Nonna Papera. >
< Paperino, ma cosa sta succedendo? >
< Siamo molto vicini alla salvezza, mia amata. Però devi seguire Archimede. Io intanto devo recuperare Nonna Papera. >
< Ma nessuno l’ha più vista da alcune ore. >
< Solo io so dove si trova. Non ti preoccupare. >
< Vedi di fare alla svelta o le onde distruggeranno questa nave. >
< Hai fiducia in me, paperina? >
< Più di chiunque altro > replicò la giovane papera dando un rapido bacio al suo amato.
< Tu vai avanti, d’accordo? Farò prestissimo. >
Lasciando la sua amata, Paperino andò fino sotto coperta dove Nonna Papera era ancora addormentata a causa del potente sonnifero che Paperino gli aveva fatto ingerire.
< Nonna, cerca di resistere. Vedrai che andrà tutto bene. >
< Ma cosa succede? Siamo arrivati? > domandò la vecchia assonnata.
< Quasi. Devi solo non perdere la presa da me e… >
Alzando lo sguardo però, Paperino vide che un fulmine aveva colpito il tronco principale della nave, aprendo in due la flotta e scatenando un pericoloso incendio.
< Resta sveglia, nonna! Non mollare! >
Con la forza della disperazione, Paperino e Nonna Papera riuscirono a raggiungere gli altri sulla costa inglese prima che la nave potesse essere incenerita.
Per lo sforzo causato, Paperino si accasciò a terra svenuto mentre paperina lo stava soccorrendo con tutte le dovute precauzioni.
< Portiamolo al mio castello. Non è molto lontano da qui. Ma dovremmo muoverci se vogliamo salvarlo. >
< Paperina, credi che nostro zio… >
< Se la caverà, ma ha bisogno di riposo. Se rimaniamo qui non facciamo altro che peggiorare la sua situazione. Adesso andiamo. Non c’è un minuto da perdere. >
 
 
Paperone non si sentiva così ringiovanito dopo il momento di passione passato con Doretta da moltissimo tempo.
Nemmeno i momenti passati con sua nipote Gaia gli potevano ricordare una simile giovinezza.
Era all’apice dell’apoteosi e in quell’istante non immaginava ai problemi che si susseguivano subito dopo.
Voleva pensare solo alla sua Doretta e basta.
< Siamo arrivati al dessert. Un po’ di fragole di stagione. Ne vuoi un po’? >
< Ti ringrazio Doretta, ma sono apposto così. Perché non te ne torni a letto?  Sento freddo se non sei vicino a me. >
< Tesoro, dovrai ancora pazientare ancora un po’. Devo andare a sistemarmi i capelli. Non posso passare una notte insieme a te conciata così. Sembro una barbona. >
< Ma quale barbona. Sei stupenda. >
< Pazienta, amore mio. E conta i secondi che ci separano, d’accordo? >
Senza pensare a cosa potesse avere in mente, Paperone acconsentì alla sua richiesta.
Appena Doretta si ritrovò in bagno, spiò Paperone aspettando il momento in cui si sarebbe addormentato.
“I sonniferi che ho fatto mettere dai miei servi nel cibo di Paperone faranno addormentare quel buono a nulla, così da poterlo uccidere a tradimento.”
Infatti, Doretta non dovette attendere molto prima che il suo amato si addormentasse.
“Molto bene. Ci siamo”
Crollato e sfinito dinanzi ai suoi occhi, Doretta tirò fuori dal suo comodino un tagliacarte che gli sarebbe servito per finire il lavoro.
Il suo cuore batteva all’impazzata nel vedere Paperone respirare tranquillamente.
Il momento della verità era giunto.
Un colpo alla gola e la vita del papero più ricco del mondo sarebbe finita.
“Addio, Paperone. Ti ho amato veramente… Ma la volontà dei tuoi nemici è più grande della nostra felicità.”
Mentre Doretta si apprestava a dargli il colpo di grazia, qualcosa nel suo piano andò storto.
Non riuscì a infliggergli la punizione che meritava e gli occhi pieni di sorpresa si dipinsero sui suoi occhi.
< Non è possibile. Tu dovevi… >
< Ebbene Doretta, adesso dovrai spiegarmi un sacco di cose. Butta giù la tua arma e parliamo da paperi civili. >
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Disney / Vai alla pagina dell'autore: lmpaoli94