Trinity
Dopo
l’attacco delle World killer, Lena ammise di aver tenuto Reign o meglio Sam nei
suoi laboratori e di averla tenuta a bada con la kryptonite.
Supergirl
accecata dal sole provocato dall’attacco delle nemiche, nella sua visione captò
la presenza di Sam. La supereroina sapeva trattarsi di magia oscura e che
l’amica si trovasse nella valle Juron di Krypton, una sorta di dimensione
parallela.
Lena
nonostante il suo comportamento, collaborava ancora con il DEO, e propone di
aiutare Sam con i loro mezzi, raggiungendola nella valle. Brainy quindi mise a
disposizione la sua conoscenza della dimensione parallela e le avrebbe aiutate
ad entrare, salendo sulla Legion Cruise. Anche Lena premette ancora una volta
affinché potesse far parte della missione.
“Solo
io posso avere un contatto con Sam, la conosco tu no” – disse a Supergirl che
si doveva sobbarcare il trasporto mentale.
“Qualcuno
dovrà guardarti le spalle” –Alex guardò sua
sorella – “O vi scannerete” – disse
allusiva alle due, poi fece a Lena segno di allontanarsi.
“So
cosa vuoi chiedermi? Perché non ti ho detto nulla che Sam fosse Reign?” – disse
sarcastica.
“Ho
fatto io i primi test su Sam, non potevi dirmi la verità?” – chiese ancora la
rossa.
“Neanche
tu mi hai detto che sei del DEO”
“Oh
andiamo Luthor lo sapevi”
“Quello
era il tuo segreto, di Sam non dovevo esserlo io a dirtelo” – rispose.
“Farà
male?” – chiese Alex a Brainy mentre si sdraiavano sulle poltrone.
“Al
50 %, volete che conti fino a tre?” – chiese il Coluano.
“Aiuterebbe?”
- disse Lena alzando un sopracciglio.
“No”
– disse ironico.
“Allora
togliamoci il pensiero” – disse una Kara molto spigolosa.
Quando
si risvegliarono nella valle di Juron, Alex si ingegnò per preparare delle
lance per tutte e tre e ne provò una, mediamente appuntita, sull’addome di
Lena.
“Ahi,
Danvers” – disse massaggiandosi il punto dolente e rivolgendole uno sguardo
accigliato.
“Possono
ferirci, vedi?” – disse guardando Kara che non sembrava d’accordo su quello che
aveva appena fatto la sorella alla sua amica.
Iniziarono
la ricerca di Sam, dopo aver trovato il corpo senza vita di Grace.
“Non
hai un bell’aspetto” – disse Lena guardando Supergirl.
“Sono
solo stanca, non è tanto diverso dall’essere avvelenata dalla kryptonite” –
disse accigliata.
“Oh
andiamo ce l’hai ancora con me?” -chiese Lena gesticolando – “Non l’avrei mai
usata contro di te”
“Non
me lo hai neanche detto, però” – disse Supergirl voltandosi verso di lei.
“Giusto
perché tu non ami i segreti” – in tutto ciò Alex le guardava, ridendo sotto i
baffi, dato che sembravano una coppia che bisticciava, sarebbero state perfette
– “Dimmi il tuo vero nome, allora” – la sorella quasi scoppiò a ridere e la
bionda roteando gli occhi, guardò fissa Lena e le disse che ne avrebbero
riparlato in un altro momento, e la mora si insospettì ulteriormente.
Una
volta trovata Sam, Lena si avvicinò a lei per confortarla, ma lì non c’era la
loro amica ma Reign, che afferrò Lena per il collo sollevandola in alto.
Supergirl ormai troppo debole e non poté scattare verso di lei, avrebbe impiegato
troppe energie.
“Prendi
me” – disse alzando le mani verso Reign, la vista di Lena lì, e l’impossibilità
di aiutarla la straziò.
“Sei
un essere inutile” – disse piantonando la lancia in un fianco di Lena.
Supergirl
si svegliò urlando il nome di Lena e si assicurò all’istante se l’altra stesse
bene.
“Stai
bene?” – disse guardandola con fare molto preoccupato, e Lena ne fu stordita.
“Non
agitarti Supergirl” – Lena la guardò stranita.
“Dovresti
riposare” – disse J’onn e Supergirl si sedette nuovamente – “Provvederemo noi a
loro, resta con Lena”
“Sei
serio?” - disse la mora guardandolo.
“Se
mai dovessi farle qualcosa ti sbatterei in prigione, e tu non vuoi vedere tuo
fratello” – disse schietto.
“Non
le farei mai del male” – Lena ormai aveva capito.
“Sto
bene” – disse Supergirl più testona del solito, e restia a rimanere con Lena.
Dopo
la sconfitta delle due World killer, Kara raggiunse Lena a casa sua.
“Una
Super a casa Luthor” – disse sarcastica, voltandosi verso la finestra avendo
sentito il fruscio - “Kara?”
“Dobbiamo
parlare” – disse entrando.
“Non
posso crederci” – la guardò.
“Lo
so, sono sempre stata io, perdonami se non te l’ho detto” – rispose.
“Io
non capisco, sono anni che” – Kara la interruppe.
“Che
ci conosciamo lo so, e ti assicuro che non è per alcun motivo legato alla tua
famiglia”
“Certo
non te la sei presa per la kryptonite” – disse incrociando le braccia al petto.
“E
perché ti amo, e mi sono sentita tradita” – Lena boccheggiò.
“Cosa?”
“Avrei
voluto dirtelo, ma tu poi mi hai nascosto tutto su Sam e mi sono sentita
tradita” – spiegò Kara.
“Da
quando?” – la guardò, voleva capire se avesse capito male o meno.
“Cosa?”
– domandò Kara.
“Mi
ami?” – disse Lena abbandonando le braccia sui fianchi.
“Dal
primo giorno” – Kara sbuffò e poi si morse il labbro inferiore.
“Kara,
io…” – le andò incontro.
“Non
devi dire nulla, non si può lo so” – sussultò – “La tua famiglia, il passato”
“Lascialo
decidere a me” – disse facendosi più vicina.
“Non
potrei proteggerti se altri sapessero” – Kara incrociò le braccia al petto.
“Dovevi
dirlo solo a me, Kara” – la mora le prese le mani.
“Dovevo
proteggerti” – ammise.
“Lo
hai fatto a tuo discapito però” – disse abbracciandola.
“Lena
cosa fai?” – la allontanò appena.
“Nulla
ti abbraccio, e voglio che tu sappia che nessuno ha rinunciato a nulla per me,
tu si”
“Non
sei arrabbiata?” – chiese.
“Hai
rinunciato al tuo amore per me, lasciandolo nel limbo dell’amicizia, hai
lasciato che io odiassi Supergirl, sapendo quando io ti stimassi” – la guardò –
“Sei un po’ masochista” -trattenne un risolino dei suoi.
“Tu
cosa avresti fatto al mio posto? Anche se conosciamo entrambi la risposta? Tu
non volevi nuovi amici, figurarsi l’amore” – le posò le mani sulle spalle.
“Tu
hai cambiato il mio modo di pensare, e adesso so anche perché” – disse premendo
piano le labbra sulle sue – “Avrei dovuto capirlo” – disse sfiorandole le
labbra con le dita.
“Cosa?”
– chiese.
“Che
mi amassi, dai tuoi abbracci dai tuoi sguardi, ma ero annebbiata, tanto da non
capire neanche cosa mi dicesse il mio corpo” – la strinse in vita.
“E
cosa ti dice il tuo corpo?” -chiese e Lena portò una mano sul suo petto.
“Che
Kara mi porti in camera da letto” – sorrise sorniona – “Il mio cuore che mi
baci e che io te lo dia per sempre”
“Non
ti facevo così profonda” – la baciò nuovamente.
“Hai
abbattuto un altro muro Kara Danvers” – sorrisi – “Io ti amerò così”
“Come?”
“Profondamente e in eterno” – disse lasciandosi andare ad un bacio appassionato.