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Autore: _Ash    27/05/2020    2 recensioni
Shinichi Kudo era sempre stato un ragazzo razionale, credeva solo a ciò che di tangibile c'era nel mondo. Ma poi un'esperienza cambiò la sua vita, per sempre.
Dal testo:
Shinichi Kudo gli rivolse lo stesso sorriso strafottente, per poi voltarsi verso la finestra; quel giovane era sveglio, non c'era alcun dubbio, ma aveva tralasciato un piccolo particolare molto rilevante, ma decise di tenerselo per sé.
Genere: Angst, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Heiji Hattori, Juzo Megure, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Heiji Hattori/Shinichi Kudo
Note: AU, Movieverse, Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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CAPITOLO 2:




La mano del detective del Kansai sbatté con rabbia sulla scrivania di Megure, il quale ebbe un piccolo sussulto dal gesto irruento del giovane di fronte a lui.
Io davvero non mi capacito della sua scelta! Ho sempre lavorato benissimo da solo, non ho certo bisogno di un novellino che si impressiona per un po' di sangue!”
Heiji quella mattina era corso nell'ufficio dell'ispettore per esporgli le proprie idee in merito alla decisione di affidargli un partner di lavoro da un giorno all'altro, senza un apparente motivo.
L'ispettore inizialmente aveva giudicato la sua scelta un bene per il giovane e per le indagini, poiché negli ultimi tempi la criminalità era salita vertiginosamente e i cittadini erano sempre più impauriti e insicuri nel girare per le strade della grande metropoli.
Aveva inoltre pensato che avere un partner di lavoro che lo supportasse potesse fargli solo che bene, non metteva in dubbio le reali capacità del giovane investigatore, ma negli ultimi tempi lo vedeva in centrale o a caccia di qualche criminale del necessario orario di lavoro.
Era pur sempre un ventenne, era giusto che si prendesse del tempo per sé e per i suoi hobby.


La persona oggetto della discussione tra i due era fuori dall'ufficio dell'ispettore già da qualche minuto e le sue orecchie fini udirono ogni singola parola, nonostante la porta insonorizzata e ben chiusa che divideva l'ufficio dall'atrio popolato dai detective del dipartimento, ognuno nella propria scrivania.
Shinichi appoggiò il bicchiere di plastica contenente il Caffè sulla scrivania a lui assegnatagli e iniziò a sistemare il disordine sulla superficie: impilò le carte in modo ordinato, le penne messe alla rinfusa sul tavolo nell'apposito portapenne, il tutto con una smorfia di disappunto sentendosi descrivere come quello che 'si impressiona per un po' di sangue'.


Sarò irremovibile sulla mia decisione Hattori, mi dispiace. E poi Shinichi Kudo è tutt'altro che un novellino, mi è stato raccomandato dai piani alti come un giovane brillante e arguto investigatore; dagli una possibilità, d'accordo?” il tono di Megure era passato da autoritario a uno più gentile e comprensivo; voleva bene al giovane Heiji, ma era difficile rabbonirlo e fargli accettare decisioni che non riteneva giuste.
Detto ciò, suggellò la fine della discussione con una pacca sulla spalla del giovane, il quale sospirò rassegnato a dover assecondare la decisione del suo superiore.
Uscì dall'ufficio sbattendo la porta, con un espressione scocciata che rivolse subito al giovane Kudo, il quale se ne stava ora appoggiato sulla scrivania a sorseggiare la bevanda presa dallo Starbuks vicino alla centrale, con un espressione soddisfatta dopo aver sentito le lodi che Megure gli aveva rivolto: 'brillante e arguto investigatore'.
A Heiji salì ancora di più il nervoso vedendo quell'espressione di beatitudine dipinta sul volto del suo nuovo -non voluto- partner, domandandosi cos'avesse da esser così felice, e si promise che d'ora in poi lo avrebbe ignorato.
Sissignore.


Improvvisamente un agente entrò trafelato nell'atrio, bussando poi alla porta dell'ispettore con agitazione.
Ispettore Megure, ci sono nuovi particolari sul caso Watanabe!” strepitò il povero agente con un plico di fogli in mano, attirando su di sé lo sguardo dei due giovani detective a cui la sera prima era stato affidato quel caso.
Il signor Watanabe Terou era stato trovato morto nella propria abitazione, martoriato con ferite e tagli profondi. Subito la polizia si era messa sulla tracce del colpevole dopo che Heiji aveva trovato l'impronta del presunto assassino.
Se non fosse stato per il tono preoccupante del poliziotto, Heiji avrebbe preso la notizia con più entusiasmo, ma qualcosa gli diceva che quelle che portava l'agente, non erano di certo buone novità, anzi...
Megure aprì la porta dell'ufficio e si fermò sulla soglia:

Avete trovato il proprietario dell'impronta?” chiese quasi speranzoso e l'agente rispose con un accenno del capo, ma la sua espressione non cambiò, nonostante la buona notizia che aveva appena riportato.
Molto bene! E avete già scoperto il luogo della sua abitazione?”
S-si e abbiamo provveduto ad inviare una pattuglia all'appartamento dove abita...” proseguì deglutendo.
La pazienza di Heiji vacillò a quello scambio di battute mandate avanti per le lunghe, si vedeva chiaramente che l'agente stava tergiversando nel riferire la brutta notizia.

E...?” Megure fece un cenno impaziente, desideroso di sapere il resto.
E...E lo abbiamo trovato morto, purtroppo...” sentenziò infine, suscitando reazioni differenti tra i presenti:

Megure parve scioccato dalla notizia. Di certo non si aspettava che l'assassino, ormai ritenuto tale da parte sua, potesse essere morto.

Heiji era scocciato e strinse i pugni per la rabbia che stava salendo; com'era possibile che, a distanza di poche ore, il presunto colpevole fosse stato trovato morto? Che si fosse suicidato consapevole che presto la polizia sarebbe stata sulle sue tracce? Era stato un gesto disperato? Oppure il colpevole non era affatto chi credevano, ma c'era di mezzo un terzo uomo con cui non avevano fatto i conti?

Quello che non parve affatto sorpreso dalla notizia fu il giovane Kudo che nel frattempo aveva finito la bevanda, poggiato il bicchiere sul tavolo e incrociato le braccia al petto.
A quanto pare qualcuno ha fatto un buco nell'acqua” affermò, sicuro di sé.
Sapeva benissimo che dicendo quelle parole, si sarebbe inimicato ancora di più Heiji, ma volle prendersi una piccola soddisfazione personale dopo il trattamento che l'altro gli aveva riservato sin'ora.

Si diresse verso la porta d'uscita e Heiji non mancò di seguirlo con intenzione di dirgliene quattro. Come si permetteva di rinfacciargli un errore simile? Almeno lui aveva messo in moto il cervello e trovato una pista da seguire. Non aveva idea con chi aveva a che fare e presto se ne sarebbe pentito amaramente, riconoscendolo come il miglior detective del Giappone.
Ehi, senti amico, almeno io mi sono dato da fare! Tu in che modo ti sei reso utile?”
Shinichi si voltò e prima che potesse controbattere, intervenne Megure per placare gli animi ed evitare discussioni inutili.

D'accordo, ora basta voi due. Dirigiamoci all'appartamento della vittima e scopriamo chi è il vero assassino.”
Il suo tono autoritario zittì entrambi i giovani ed Heiji sbuffò, facendosi poi dare l'indirizzo dall'agente che se la filò spaventato, lasciando tutto nelle mani del trio.































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Angolino autrice:

salveeeee! ed ecco il 2 capitolo! scusatemi, ci metterò un pò a pubblicarli, tra impegni vari, lavoro e il fatto che li sto revisionando mille volte con l'aiuto di mio moroso (sant'uomo xD) 

vi lascio anche il link del gruppo di Detective Conan Fan fic, per chi è appassionato lettore o scrittore! ^O^ vi aspettiamo numerosi!

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