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Autore: _Ash    13/05/2020    2 recensioni
Shinichi Kudo era sempre stato un ragazzo razionale, credeva solo a ciò che di tangibile c'era nel mondo. Ma poi un'esperienza cambiò la sua vita, per sempre.
Dal testo:
Shinichi Kudo gli rivolse lo stesso sorriso strafottente, per poi voltarsi verso la finestra; quel giovane era sveglio, non c'era alcun dubbio, ma aveva tralasciato un piccolo particolare molto rilevante, ma decise di tenerselo per sé.
Genere: Angst, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Heiji Hattori, Juzo Megure, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Heiji Hattori/Shinichi Kudo
Note: AU, Movieverse, Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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VAMPIRE! AU


From Sunrise to Sunset


SHINICI X HEIJI



CAPITOLO 1



il manto stellato oscurava tutta la città assopita nel sonno, la luna piena era spettatrice muta di tutto ciò che accadeva nei vicoli stretti e paurosi, dove i bambini credevano che vi si nascondesse l'uomo nero.
E si sa, i bambini ne hanno di fantasia, ma un fondo di verità esiste sempre...

lo scenario che si presentava davanti ai poliziotti era raccapricciante e stomachevole ai deboli di cuore.

L'uomo di media statura e di buona corporatura era disteso a terra in una pozza di sangue vermiglio , gli occhi sbarrati in un espressione di puro terrore, lasciando intuire anche all'uomo più stolto che il poveretto doveva aver subito un trattamento a dir poco indicibile, di quelli che ti fanno riflettere sulla natura umana e fin dove essa possa spingersi, oltre ai confini dell'umanità fino a trasformarsi in un mostro assetato di sangue e vendetta.
Perchè era quello il movente secondo il quale era stato commesso l'omicidio.
Mentre le ambulanti lampeggiavano colorando a intermittenza le mura della casa di rosso e blu, gli uomini in divisa scattavano foto, guardavano in giro nel disordine dell'abitazione alla ricerca di possibili tracce e indizi per ricostruire i fatti avvenuti e smascherare il colpevole.

Due giovani figure sostavano accanto alla vittima intenti a studiarne la scena da un'angolazione più ampia:
Gli occhi turchesi del giovane detective erano puntati sul cadavere martoriato della vittima, volendo coglierne ogni minimo dettaglio in modo da avere più indizi possibile; il suo coetaneo ruotò il cappellino con visiera all'indietro e spostò lo sguardo dalla stanza al corpo, per cogliere gli ultimi particolari prima che quest'ultimo venisse trasportato altrove.

Allora novellino, hai notato qualcosa?” chiese scettico il ragazzo con il cappello con un lieve accento del Kansai, ma l'altro sembrava troppo preso dai propri pensieri, o forse si era semplicemente paralizzato dal disgusto e dal terrore da quella scena che gli si era presentata davanti.
Hmm...”
Il destinatario della domanda lo ignorò, facendo il giro completo del cadavere, per poi trattenersi dal girovagare all'interno della stanza sotto lo sguardo scocciato dell'altro. Il ragazzo dagli occhi turchesi era lì da neanche otto ore e già dava sui nervi al detective del Kansai, proprio non lo sopportava e mai lo avrebbe fatto.

Allora, ci sono novità?” un uomo corpulento e con un completo color rame, il capello del medesimo colore, fece il suo ingresso nella sala dove erano ospiti i due giovani.
Il giovane dall'accento straniero si avvicinò all'ispettore iniziando ad esporre tutto fiero le sue deduzioni e ciò che aveva scoperto fin'ora, lasciando in disparte il suo coetaneo che si era ritrovato a fissare nuovamente il viso della vittima; le sue orecchie, però, erano ben attente ad ascoltare ciò che la voce con l'accento del Kansai stava dicendo, poteva sentirne chiaramente le deduzioni corrette, il tono sicuro di sé e un po' strafottente di chi ha intuito tutto anticipando tutti.

...e quindi posso dedurre che il colpevole è colui che si cela dietro quell'impronta.” Quest'ultima frase detta con più enfasi fu accompagnata da un gesto del dito dell'investigatore che puntò alla suddetta impronta impressa sul muro vicino alla finestra del salotto.
L'ispettore si avvicinò interrogativo al punto più o meno indicato dal giovane e in un primo momento non riuscì a notare nulla, ma aguzzando meglio la vista, riuscì finalmente a vederla.

Oh, ottimo lavoro Heiji!” rispose Megure.
Heiji Hattori assunse un espressione soddisfatta, rivolgendola poi all'altro detective coetaneo, soddisfatto di aver risolto brillantemente il caso da solo e senza l'aiuto di nessuno, come sempre.
Shinichi Kudo gli rivolse lo stesso sorriso strafottente, per poi voltarsi verso la finestra; quel giovane era sveglio, non c'era alcun dubbio, ma aveva tralasciato un piccolo particolare molto rilevante, ma decise di tenerselo per sé.
L'ispettore intimò la scientifica di rintracciare il proprietario di quell'impronta e agli agenti di arrestarlo il prima possibile.
In pochi minuti l'appartamento fu sgomberato di tutti gli agenti, del cadavere e degli elementi presi in esame dalla polizia.
La villetta fu presa in confisca dalla polizia per future indagini e presto tutti se ne tornarono nelle proprie autovetture che li avrebbero portati alla centrale di polizia.

Heiji guidava la volante con un senso di soddisfazione tale da volerlo sbattere nuovamente in faccia a Megure non appena fossero giunti in centrale, facendogli presente che Kudo non aveva proferito parola e non era stato di alcuna utilità e che da solo se la cavava più che bene.

Shinichi era seduto di fianco a lui, il gomito appoggiato sul finestrino ad osservare quasi annoiato la città che gli sfrecciava di fianco, le fiocche luci ad illuminargli il volto pallido e lo sguardo spento.
Il giovane detective del Kansai decise, quindi, di sondare il terreno e sentire l'altro cosa avesse da dire: “Allora... immagino tu sia sconvolto da ciò che hai visto e non ti biasimerei se decidessi di lasciare perdere tutto e tornare alla tua vita di prima.” Lo disse con talmente convinzione e ovvietà, che Shinichi non volle dargliela vinta; non era così sprovveduto come l'altro credeva e ben presto si sarebbe preso una bella rivincita, guadagnandosi così il suo rispetto.

Niente affatto. E, lascia che te lo dica, non credo che il colpevole si farà scovare così facilmente...” Mentre disse quelle parole, si sistemò in maniera più comoda in macchina, incrociando le gambe, poggiando i piedi sul sedile e mettendosi le braccia dietro la testa.
L'altro si chiese se l'avesse detto per invidia o per un altro motivo, e la cosa lo turbò un po'.

Lo vedremo.”
Schiacciò il piede sull'acceleratore, desideroso di arrivare in centrale e liberarsi di lui il prima possibile.







Angolino Ash: vorrei spendere due paroline per questa fic, nata per puro caso, grazie ad un gruppetto in cui sono entrata su DC, in cui si parlava che nel fandom mancavano delle Vampire!Au e cosi mi è venuta in mente una possibile trama xD questa fic voglio dedicarla a loro <3

punto 2) spero di non andare troppo OOC con i personaggi, essendo che mi sto muovendo su un terreno nuovo; forse alcuni personaggi andranno un pochino fuori OC per forza di cose, ma cercherò di tenerli il più possibile fedeli all'originale.

Non preoccupatevi se molte cose non vi saranno chiare, con il tempo si svelerà tutto :)

spero di aver detto tutto quello che dovevo.

Grazie a chi la seguirà e a chi vorrà lasciare una piccola recensione ( non siate troppo crudeli pis ^^”)

bye bye

Ash

   
 
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