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Autore: JeanLa357    11/08/2009    1 recensioni
..:Uno dei suoni che mi piaciono di più è quello della penna che scrive su di un foglio; quel fruscio leggero, appena udibile, eppure così pregno di significato:..prima piccola one-shot che tratta dell'amicizia, in questo caso fra Ino e Sakura, e un pò anche di cosa significa scrivere per me..spero vi piaccia ^^
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Sakura Haruno
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Anche se non lo sa,

questa storia è dedicata

a Francesca.

Ti voglio un mare di bene !









...........



Uno dei suoni che mi piaciono di più è quello della penna che scrive su di un foglio; quel fruscio leggero, appena udibile, eppure così pregno di significato..

perchè da quel pezzo di plastica non esce solo inchiostro, ma con esso, si riversano sulla carta tuti i miei pensieri, tutte le senzazioni e le emozioni di cui sono capace..

quando scrivo è come se creassi un nuovo mondo del quale solo io ho il controllo, un mondo dove gli altri non possono introdursi, distruggendolo o ferendolo.. eppure, in questo mondo solamente mio, io ripongo tutto quello che mi circonda;

perciò, quello che dovrebbe essere rifugio per il mio io, quello che dovrebbe risultare una dimensione fantastica, in effetti è una copia del mondo reale..

ma non una semplice copia. No.

È la mia visione del mondo, la mia visione della realtà -perchè ci sono tante realtà quante sono gli esseri umani-* , e questa realtà rispecchia me stessa.

Sulla carta io riverso il mio, con tutte le mie debolezze, con tutti i difetti, i pregi, tutti i miei sogni..

I sogni. Il distorcere la realtà a mio puro piacimento.


Però..

i sogni rimandano a qualcosa di più.. qualcosa di più profondo; forse richiamano al mio vero desiderio.

Il desiderio di felicità.

Questo è ciò che imprimo sui fogli, con questo inchiostro:

il mio desiderio, la mia anima, il mio essere.



Il suono del mio essere è il fruscio della penna su di un foglio.








.:The Sound of me:.









Poggio la penna sul banco, soddisfatta del lavoro appena concluso: dopo alcune riflessioni, mi sono decisa a scrivere quel dannato finale per quella dannatissima storia da quattro soldi che, chissà come, chissà perchè, ho voluto iniziare e terminare a tutti i costi.

Subito mi sovviene una domanda: perchè diamine l'ispirazione mi deve venire durante l'ora di biologia??

Non sono riuscita a seguire nemmeno per un momento il filo del discorso; ricordo vagamente qualche accenno alle api e al polline..

bè.. forse è servito di più scrivere che non ascoltare la lezione sulla riproduzione delle piante (o qualcosa del genere)...

<< ehi! Fronte-spaziosa! >>

mi volto di scatto, sorpresa dall'improvvisa apparizione della mia compagna di banco, nonchè migliore amica.

<< Ino-pig! Mi hai fatto spaventare >> sospiro, poggiandomi una mano sul petto all'altezza del cuore, cercando di far rallentare i battiti.

<< la solita fifona! >> ride beffarda dietro gli occhi blu mare..

<< guarda che è colpa tua! Sei tu la pazza che non fa altro che correre da una parte all'altra urlando a tutti come un'esaltata >> ribatto piccata.

<< per tua informazione, io non sono pazza, nè tantomeno esaltata, bensì una persona estrversa e simpatica, che socializza con i suoi compagni di classe, al contrario di una certa persona che non ha il coraggio di farsi avanti.. >>

sbuffo a quelle parole e faccio finta di non aver colto quel voluto riferimento, mentre i miei occhi vanno a posarsi automaticamente su una testa di biondi capelli arruffati. Il mio cuore accelleera un pò il suo battito per qualcosa che non è decisamente paura, ma torna subito alla normalità non appena noto che Ino sta guardando il foglio sotto il mio braccio.

<< stai scrivendo? >> mi fa, sempre più incuriosita da quel pezzo di carta che, con scarso successo, cerco di nascondere.

<< ehm...veramente.. >> una mano va a spostare un corto ciuffo rosa dietro il mio orecchio, per il leggero imbarazzo << sai..ho finito quella storia di cui... >>

<< davvero?! >> sbotta di colpo << allora non è una lettera d'amore..peccato.. >> continua sedendosi sulla propria sedia, con un'espressione dispiaciuta sul volto perfetto.

<< io non scrivo lettere d'amore! >> ribatto, imbarazzata.

<< ah, no? Eppure sono convinta che a Naru farebbe pia-! >> << INO!!! >>mi fiondo su di lei e le tappo la bocca con entrambe le mani.

So per certo che il mio viso ha assunto una tonalità di rosso molto accesa, tanto è forte la pressione del sangue nelle vene.

Lentamente, molto lentamente, la lascio andare, guardando minacciosamente con i miei occhi verde giada la sua espressione divertita e compiaciuta.

Questa ragazza parla davvero troppo.

<< allora, posso leggerla?? >> dice ad un certo punto.

<< eh? >> faccio, disorientata.

<< la storia intendo >>

<< ah... quella... >> deglutisco << non so..potrebbe non piacerti.. >> dico, dirigendo lo sguado altrove.

<< oppure.. >> riprende lei, guardandomi seria << potrebbe piacermi da morire. >>

<< si, come no? >> dico sarcastica.

<< so che scrivi bene, Sakura; non puoi fingere con me. >>

<< e tu come fai ad esserne così certa? >> domando, leggermente seccata.

<< dimentichi che leggo tutti i testi che scrivi per la prof -i quali, credo meritino davvero quei dieci- e... >> abbassa la voce,avvicinandosi leggermente << ..anche perchè vedo il tuo sguardo quando scrivi: sembra che tu stia parlando alla persona che ami. >>

guardo scioccata ed imbarazzata il suo sorriso sincero.

Ma da dove li tira fuori certi paragoni??

<< i-io.. >> da quando balbetto? << quelli... quelli sono temi per la scuola; non hanno niente a che fare con quello che scrivo di solito. E poi... anche Lee ha uno sguardo da esaltato quando fa sport, eppure è una schiappa! >>

<< aaaah! >> fa roteare platealmente gli occhi << ma il tuo non è uno sguardo da esaltata! >> insiste << essù, dai! Fammici dare un'occhiata, non lo mangio mica! E poi, se nessuno lo legge, come puoi essere soddisfatta di aver fatto un buon lavoro o essere avvertita degli errori che ci possono essere? >>

Touchét. Glielo devo concedere, dopotutto.. ha centrato proprio il mio punto debole: per meconta dannatamente troppo il parere altrui.

<< e va bene, hai vinto.. >> sopriro porgendole con cautela il foglio << però.. >> ritiro un pò la mano, come per avvertimento << non metterti a ridere, ti prego.. non infierire se fa così tanto schifo >>

<< ho capito, escluso il genere comico, eh? >> ride strappandomi il pesso di carta.

Io la guardo timorosa e un pò agitata. Devo stare tranquilla, mi dico, in fondo è solo una storiella da quattro soldi.

I suoi occhi si abbassano iniziando a decifrare quella che è la mia scrittura e tentano di..


Shock.Totale.

Cosa sta succedendo??

Perchè muove le labbra??

Perchè emette suoni che somigliano pericolosamente a quello che ho scritto??

kami! Quella lo sta leggendo ad alta voce!

Mi fiondo per la seconda volta su di lei tappandole la bocca. << che ti saltà in mente?! >> sbraito. << c'è gente! Non puoi leggere con gli occhi?? per una volta stare zitta non ti può fare male! >> dico con rabbia, ma abbassando leggermente il tono della voce.

Lei non sembra minimamente toccata da quella frecciatina che le ho involontariamente lanciato. << piuttosto tu.. >> sovviene dopo esser stata liberata << mi spieghi che prende a te?!? È già la seconda volta che mi metti le mani in faccia stamattina. E poi, perchè non dovrei leggerlo ad alta voce? In classe sono rimasti solo quello scorbutico dello Hyuga e l'Aburame.. >>

<< non voglio che sentano comunque. >>

<< neanche a bassa voce?? >>

<< no! Se è no, è no! >> sbotto irritata. Quanto le costa leggere con gli occhi?

<< lo sai che non sei normale, vero? >>

<< io sono normalissima. >> rispondo << è solo che.. >> momento di pausa mentre punto gli occhi verso il pavimento. Lei mi guarda incuriosita, attendendo la risposta che tarda ad arrivare.

<< vedi... >> continuo, insicura << ciò che c'è scritto qua... è fruto di un pensiero, anzi, è una pensiero, perciò... se.. se lo sentissi pronunciato è come se non mi appartenesse più.. >>

ora mi guarda stupita, colta di sorpresa da quell'inttesa rivelazione.

<< non so come spiegarlo, però... ho..paura che le parole possano perdere il loro significato se dette ad alta voce.. >>

Colgo fisso su di me il suo sguardo incantato per qualche secondo.

Poi mi sorride e torna ad osservare il testo fra le sue mani.

<< se la metti così.. verrà dire che per adesso... >> rabbrividisco << ...non la leggerò ad alta voce >>

la guardo sospettosa per qualche attimo, mentre ai appresta a continuare la lettura.

Che strano. Ino è sempre stata la prima donna in tutto: a scuola, con i ragazzi, nelle amicizie.

Per questo sono rimasta stupita quando si è avvicinata a me; eravamo poco più che bambine, ma già lei eccelleva in tutto.

Ero interdetta. Perchè una come lei voleva essere amica di una come me?

Quando poi l'ho conosciuta, e ho capito chi fosse veramente, mi era sembrato eccezzionale..e bellissimo. Avevo trovato una persona come me.

È incredibile quanto noi due, pur avendo diversi interessi e anche diversi modi di fare, ci somigliamo.

Ho capito che noi due abbiamo lo stesso desiderio.


Persa nei miei pensieri, non mi accorgo che ha quasi terminato.

Sbianco. Troppo veloce.

Improvvisamente mi sento in imbarazzo; è inutile, questo difetto non mi abbandonerà mai: la vergogna esagerata. Kami, quanto lo odio! Quante cose, quante occasioni ho perso per colpa di questo mio limite.

Vengo distratta dall'autoinsultarmi dagli occhi di Ino, ora immobili, fissi sull'estremità del foglio, come stregati.

Sorride e alza gli occhi sul mio volto, rispondendo alla mia occhiata carica di domanda.

<< ti è.. piaciuta?... >> tento, sicura della risposta; ormai anche io sorriso.

Non risponde, ma continua a fissarmi con un misto di meraviglia e.. benignità?? Non so neanche come descriverlo. So però che mi ha inchiodato.

E mentre attendo ancora conferma alle mie supposizioni, lei si distende in un sorriso ancora più grande, ora giocoso, e abbassa gli occhi iniziando a leggere con voce vellutatale parole sul foglio, una dopo l'altra, in modo talmente fluido da e bello da sembrare il suono di uno strumento sconosciuto e sublime.

Non c'è più nessuno nell'aula, anche se non mi preoccupo più che ci possa ascoltare qualcuno, presa come sono da quella musica. Non sembrano nemmeno più le mie parole..

e in effetti.. mi accorgo, facendo più attenzione, che qualche cosa (seppur piccola e quasi insignificante) viene modificata; ma è talmente in armonia con il resto del testo, che posso a malapena scorgerle, nonostante sia prorpio io l'autrice del testo.

Rimango incantata ad ascoltare la perfezione di quei suoni e chiudo gli occhi, per assaporarne meglio il gusto, immaginando la vicenda nella mente, nitida, come fosse davanti ai miei occhi; esattamente come l'avevo immaginata all'inizio, prima ancora che divenisse inchiostro su carta: l'anima della storia. Qualcosa che avevo perso da tempo.. forse perchè avevo impiegato troppo per scriverla, avevo lasciato l'idea iniziale rinchiusa in un cassetto della mente, seppellita. Ed ora eccola lì, resuscitata, davanti ai miei occhi, o meglio, nelle note di quella strana melodia che è la voce di Ino.

Come se non fosse possobile trovarla solo leggendo le lettere disordinate e prive di senso su quella pagina ingiallita.

Di nuovo i miei occhi incrociano i suoi, che risplendono di una luce diversa da quella di prima:

consapevolezza.

Consapevolezza del fatto che da sola, con solo i miei pensieri, io non posso raggiungere la perfezione, così come Ino solo con la voce.

E mentre la campanella risuona nei corridoi della scuola che si fanno sempre più affollati, questa consapevolezza diviene nuova e vera certezza quando ci sorridiamo a vicenda:

certezza del fatto che il mio mondo è anche il suo e che, forse, insieme, è possibile trovare una risposta.



Il suono del mio essere è il fruscio della penna su di un foglio; ma se nessuno lo legge non potrò mai Vivere.










* ** * ** * ** * ** * ** * ** *








*cit. The End of Evangelion (C) Hideaki Anno


NdA:

Questa storia è nata in classe qualche mese fa, e, purtroppo, la posa in opera è durata più del previsto. Però questo non è necessariamente uno svantaggio, perchè durante l'ultima stesura ho potuto aggiungere, grazie ai miei amici, pensieri che un mese fa nemmeno avrei osato immaginare.. ne sono soddisfatta e un pò delusa allo stesso tempo, perchè contiene molte cose che considero importanti, ma avrei voluto approfondirle di più dato il peso che hanno sulla mia vita.

Il rapporto fra Sakura ed Ino mi è sempre piaciuto, e qua l'ho adattato a quello che vivo; quindi è un bel miscuglio XD spero di non essere risultata troppo OOC. La prima parte scritta prima del titolo, può essere interpretata come più piace, però non è da lasciare in disparte. È il punto dal quale si parte per cogliere a pieno il cambiamento finale.

Con la consueta senzazione di aver scritto troppo, eppure troppo poco, ringrazio chi ha letto o leggerà. magari mi dite se/cosa avete colto e cosa vi ha lasciato questa shot ^^


con affetto,

Simona.


  
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