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Autore: Meggy the Witch    28/05/2020    1 recensioni
Dunque… il mio passato? Ormai lo sanno tutti. Segreti? Ho rubato la biancheria intima a Rey. Ah, sì giusto, ho anche ucciso Snoke,... come dimenticarlo. Droghe? sì, mi sono fatto di qualcosa qualche volta con gli altri Rens… Alcolici? Be', potrei avere qualche problema a riguardo. Oh, insomma! Perché tanto scandalo? Cosa vi aspettate che io sia? Una sorta di principe azzurro senza macchia? No, diamine! Sono il Leader Supremo!
-ALERT: non considera i fatti avvenuti in "The rise of Skywalker"-
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Generale Hux, Kylo Ren, Nuovo personaggio, Rey
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ripeto e giuro che, davvero, non era mia iniziale intenzione baciarla.
Era stato tutto così improvviso ed istintivo!
Oltre che stupido: un’altra delle poche cose che mi aveva insegnato Han, era che non c’era cosa meno saggia e più incauta del baciare una ragazza senza preavviso e senza sapere come avrebbe reagito. In quel momento quindi mi aspettavo di tutto, sia di ricevere un pugno sul naso, tanto quanto venire ricambiato.
Di certo, però, non mi sarei mai (e ripeto, MAI) immaginato quello che effettivamente successe subito dopo.
Socchiusi gli occhi, spiando il suo grazioso volto, mentre spostavo leggermente le mie labbra dalle sue: occhi prevedibilmente spalancati dalla sorpresa e sguardo al limite dell’imbarazzo, che però molto inaspettatamente e troppo rapidamente tramutò in… vorace e predatorio?
Oh.
Dire che mi fosse saltata addosso era riduttivo. Non so ancora come, ma d’improvviso mi ritrovai sdraiato sopra di lei sul tavolo, con tutte le sue unghie affondate nella schiena.
Insomma, non era di certo l’esito che più mi aspettavo dal primo giorno di vacanza, ma… be’, avrei mentito se avessi sostenuto che sotto sotto non ci avevo sperato.
Fu una serata decisamente… interessante.
Il che però il mattino seguente, tra le morbide lenzuola della stanza degli ospiti, portò ad un’inevitabile domanda.
-Ben, ma… stai facendo le fusa come i Baa-kitty?!-
No, non era questa la domanda a cui mi riferivo.
Stavamo per iniziare un discorso serio, lei però aveva iniziato a farmi i grattini dietro le orecchie e io di conseguenza avevo risposto imitando il tremolio ruffiano dei Baa-kitty. Mi sembrava un cosa tenera, non avevo fatto apposta a far cadere il momento riflessivo sul nascere!
-Ovvio. Prrrrrr…-
Non sapevo se sentirmi tenero o patetico.
-Comunque… cosa stavamo dicendo?- smisi di fare le fusa.
Rey iniziò a giocare distrattamente con una ciocca dei miei capelli.
-Eravamo rimasti a ‘noi due cosa siamo?’…- mormorò.
Rimanemmo in silenzio a riflettere sulla risposta per diversi minuti.
Mi ero spesso immaginato scenari paradisiaci, nei quali io e Rey eravamo la coppia più bella e felice della galassia, ma tutte quelle ipotesi avevano sempre previsto che lei fosse in qualche modo legata al lato oscuro o al Prim’Ordine. In quella realtà però nessuno dei due si era scollato dalla propria parte: io ero ancora Leader Supremo, lei ancora la jedi della resistenza e, per la più logica conseguenza, eravamo ancora rivali.
-Nemici che fanno sesso.- sbiasciai.
Era assurdo che la risposta più sensata alla nostra domanda fosse quella.
-Preferirei però che non fossimo avversari.- avanzai.
-Piacerebbe anche a me.-
Rey si accoccolò sulla mia spalla.
-Mi piaci tanto Ben. Mi piaci da… ahh…- sbuffò -... non saprei dirti da quanto. È per questo che ero sempre arrabbiata con te. Perché mi piacevi da morire eppure eravamo… siamo nemici. Non è possibile una relazione tra noi e… sì, questa cosa mi innervosiva e mi innervosisce tutt’ora.-
Già.
Non saremmo dovuti essere innamorati.
Forse l’unico modo per uscire da quella situazione era che uno dei due cambiasse partito, indipendentemente da quale lato della Forza seguisse. Entrambi per il Prim’Ordine o entrambi per la Resistenza. Pensandoci però non aveva molto senso: ero il Leader Supremo, non potevo auto tradirmi per farmi guerra da solo…
Inoltre già sapevo che sarebbe stato inutile tentare di convincere Rey ad abbandonare i suoi amici. Erano i suoi unici affetti nonché quello che per lei più somigliava ad una famiglia, per cui non li avrebbe mai traditi.
Forse rinunciando ad entrambe le parti…
-Se io lasciassi il mio ruolo da Leader e tu lasciassi la resistenza?- proposi.
Rey scosse la testa.
-Chi prederebbe il tuo posto? Non puoi abbandonare tutto ora. Rischieresti che qualcun altro rovini il lavoro che finora hai fatto per il Nuovo Senato.-
Accidenti, era vero.
Potevo già vedere Hux a capo di un regime dittatoriale mentre autorizzava la costruzione di una quarta Morte Nera dopo solo mezza giornata dalle mie dimissioni.
-Stai facendo un ottimo lavoro per riportare la pace nella galassia, davvero.- sussurrò.
Ah, sì?
Non me lo sarei mai aspettato da una jedi che non faceva altro che ostacolarmi...
-Se la pensi così perché continui a far parte della resistenza?- non capii.
Rey rotolò dalla parte opposta dandomi la schiena.
La sentii improvvisamente farsi molto triste.
-Non posso lasciare i miei amici, Ben! Ovunque andiamo veniamo attaccati e non sappiamo dove nasconderci. Se non fosse per me sarebbero già tutti morti! Devo proteggerli.- spezzò in un pianto. –È un miracolo che ora siano in un posto sicuro.-
Non era possibile!
Avevo impedito in ogni modo che la resistenza fosse esclusa da qualsiasi tipo di azione militare…
-Non è colpa tua… so che stai impedendo in ogni modo che il Prim’Ordine ci dia la caccia.- mi spiazzò, mettendosi seduta sul letto -Sono i singoli sistemi a farlo. Ci vedono come dei criminali perché abbiamo continuato ad attaccare quello che agli occhi di tutti è un sistema pacifico. Ci siamo resi conto troppo tardi che da che esiste un senato non ha più senso opporsi al Prim’Ordine. Avevamo sotto gli occhi la repubblica che volevamo…-
Si fermò bloccata dalle lacrime.
Mi sentivo… a pezzi.
Pensavo che la resistenza si stesse spegnendo perché più nessuno le dava sostegno; mai avrei pensato che qualcun altro oltre il Prim’Ordine fosse intenzionato a terminarla.
Mi sedetti di fianco a lei e la strinsi dolcemente tra le braccia.
Che diamine!
Ero il Leader Supremo, avevo la legge dalla mia parte! Avrei potuto trovare o inventare qualche stratagemma legale per impedire a qualsiasi sistema di attaccare la resistenza!
Doveva pur esserci un modo che non prevedesse di eliminare tutti i singoli governatori… forse, un’amnistia?
-Forse posso trovare una soluzione.- la rassicurai.
Quell’idea avrebbe potuto risolvere molte cose: innanzitutto nessun sistema si sarebbe opposto ad un’amnistia concessa direttamente dal Leader Supremo, in teoria, così nessuno avrebbe più messo a rischio la vita di Rey. Inoltre la resistenza si sarebbe trovata nella condizione di non poter più svolgere qualsiasi atto di ribellione, pena la revoca dell’amnistia e una conseguente persecuzione che non poteva più permettersi.
Avrei dovuto parlarne con qualcuno più affine di me al complesso mondo della diplomazia.
Così quel pomeriggio, mentre Rey iniziava ad aprire il primo olocron, mi isolai nella portineria e contattai il Generale Sevila e il senatore Bruss.
-Generale, senatore.- salutai gli ologrammi. –Vi ho fatto chiamare per una questione piuttosto urgente. Avrei delle domande di chiarimento da porle, generale. Senatore, avrei invece bisogno di una sua opinione successivamente.-
Entrambe le figure annuirono.
-Certamente Leader Supremo. Vista l’urgenza della chiamata, direi che la sua missione segreta nella località altrettanto segreta ha dato dei risultati.- commentò Sevila.
Sì, avevo fatto risultare che fossi coinvolto in una missione segretissima legata al lato oscuro della Forza per non dire che ero in vacanza.
-Abbastanza…- ripensai agli artigli di Rey nella schiena -…comunque, avrei bisogno di sapere l’attuale situazione della resistenza, per quel che ne sappiamo. Quanti sono e in che condizioni.-
Volevo un po’ girarci intorno prima di proporre l’amnistia.
-Curioso che l’abbia chiesto.- si stupì l’ex generale -Il governatore Kyrell di Jelucan ci ha appena aggiornato a riguardo. È stato uno degli ultimi sistemi ad ospitarli.-
“E a tradirli.” aggiunsi tra me e me.
Ricordavo benissimo come Rey si fosse sentita ingannata, quando aveva scoperto che Jelucan passava sotto la protezione del Prim’Ordine.
-Da quanto ci ha informato, la resistenza poche settimane fa ammontava a solo un centinaio di individui, distribuiti principalmente su sole due navi mercantili. Pare che molti membri abbiano disertato perché non vedevano il senso di continuare ad attaccare il Prim’Ordine. Sembrerebbe inoltre che ci siano delle divergenze interne ancora in corso, in particolare tra il generale Organa e il capitano Dameron. Non sappiamo esattamente a quale proposito, ma presumibilmente sul continuare o meno un movimento di resistenza.-
Insomma, un vero disastro che ormai non sapeva più reggersi da solo.
-L’ultimo loro attacco risale a sei mesi fa presso un nostro deposito di armi su Endor. Da quel momento la resistenza non ha più interferito con le attività del Prim’Ordine, né il Prim’Ordine ha svolto ricerche o azioni contro.- concluse il generale.
-Ho saputo però che alcuni sistemi danno la caccia per conto loro alla resistenza, nonostante non ci sia nessuna disposizione da parte nostra. Sappiamo qualcosa a riguardo?- indagai.
Il generale scosse la testa.
-Non molto. Siamo a conoscenza che alcuni governatori hanno preferito liberarsi della presenza di ribelli nei loro territori, ma hanno agito da soli, senza coinvolgere il Prim’Ordine. Abbiamo constatato che ne avevano il pieno diritto, trattandosi della loro sicurezza interna. Non c’è nessuna legge che lo impedisca.-
Prese la parola il senatore Bruss.
-Mi permetto di sottolineare che la resistenza negli ultimi anni ha dato diversi problemi a molti pianeti con i loro atti di ribellione. È normale che i governatori colpiti prendano decisioni in merito per conto loro, soprattutto dal momento che la resistenza è diventata un problema secondario per Prim’Ordine.-
Be’, non c’era motivo per cui non dovesse esserlo.
-Onestamente, non ha senso che la priorità del Prim’Ordine sia continuare a tormentare un gruppo di cento persone che non vanno d’accordo nemmeno tra loro.- gli feci notare.
Il senatore non si scompose minimamente.
-Su questo nessuno la mette in dubbio, ed è infatti il motivo per cui i governatori hanno agito indipendentemente, senza coinvolgere il già superiormente impegnato Prim’Ordine.-
Quella situazione si stava svelando già difficile da controllare. Ero sicuro però che l’amnistia avrebbe risolto quell’ingarbugliata faccenda.
Era giunto il momento di proporre la mia idea.
-Bene, grazie per i vostri chiarimenti. È evidente che ora la resistenza è in una situazione di estrema difficoltà e che i suoi componenti non sono in grado di trovare una via di uscita dai problemi che loro stessi hanno causato. Pensavo che si potrebbe concedere loro un’amnistia, almeno da permettergli di sparire nel nulla e rifarsi una vita.-
E così anche da non dover rimanere per sempre lo “scopanemico” segreto di Rey.
Gli ologrammi si scambiarono delle occhiate stupite.
-Be’,…- ragionò Bruss -… sicuramente la gran parte dei senatori apprezzerebbe. Lei mostrerebbe il suo lato più magnanimo, capace di tendere la mano anche ai suoi peggiori nemici e questo aumenterebbe senza dubbio la sua popolarità. Naturalmente, dovrà aspettarsi anche qualche critica, ma di sicuro trascurabile.-
Sevila iniziò a grattarsi il pizzetto pensieroso.
-Da un punto di vista militare per il Prim’Ordine non cambierebbe nulla… già gli ignoravamo… però si renderà conto anche lei che questo potrebbe non fermare gli attacchi dei singoli sistemi. Sicuramente molti accetteranno l’amnistia, ma altri potrebbero rivalersi sul fatto che ciò non impedisce loro di cacciare i ribelli.-
-Sarebbero comunque un numero irrisorio.- commentò il senatore.
Tanto bastava per poter liberare Rey da quella situazione.
Le loro opinioni mi sembravano positive!
Fantastico!
Ero riuscito a trovare la soluzione…
-Bisognerebbe però capire se la resistenza accetti l’amnistia.- smorzò il mio entusiasmo Sevila. –Sono sicuro che persone ragionevoli, come il generale Organa, siano d’accordo, ma non garantirei per incalliti come il capitano Dameron.-
Che diamine!
Stavo facendo loro un favore! Accettatelo e basta, no?
-Sarebbe ideale conoscere in anticipo le loro intenzioni.- aggiunse Bruss.
Avrei potuto parlarne con Rey. Magari lei avrebbe potuto convincere la parte più accanita della resistenza ad accettare.
-In questi giorni ho avuto modo di contattare uno dei loro membri. Uno con cui si può avere un civile scambio di opinioni.- dichiarai. -Chiederò il suo parere e sulla base di questo deciderò se ufficializzare l’amnistia non appena tornerò a Coruscant.-
-Molto bene.- concluse il generale –Naturalmente manterremo la riservatezza dovuta a riguardo.-
-Sono d’accordo.- si aggiunse il senatore.
Wow.
Era quasi fatta!
Dovevo solo parlarne con Rey!
-Grazie.- li salutai.
-Ci permette una domanda fuori discorso?- avanzò Bruss prima di chiudere la chiamata.
Dal tono non sembrava essere nulla di serio.
Che avessero scoperto che fossi in vacanza?
-Mi dica…-
Il senatore estrasse dal nulla una rivista dai colori sgargianti di cui riconobbi immediatamente l’esplosivo nome ‘Supernova’. La aprì e mi mostrò una pagina al cui centro esibiva una mia imbarazzante foto mentre storcevo il naso annusando il vin bleux nel casinò su Jakku, sotto l’indagatorio titolo ‘Il mistero della Signorina Ren’.
Oh no.
Non esisteva nemmeno la signorina Ren!!!
-Ecco, ci stavamo chiedendo chi fosse questa ‘signorina Ren’.- curiosò Sevila.
-No.- fu la mia secca risposta prima di chiudere la chiamata.
   
 
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