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Autore: Mary Kilary Tenei    28/05/2020    0 recensioni
" Dio ti prego, se tu sei davvero lassù dimmi perché... perché io?
Che cosa ho fatto per meritare questa disgrazia?
Che nella mia vita precedente ti ho fatto qualche torto?
Che cosa ho combinato di così orrendo da nascere in questa vita, in questo mondo e in questo modo?
Qual'è il peccato che ho commesso?
Non capisco, ti prego rispondi.
Se ho fatto qualcosa di sbagliato, allora mi dispiace... Qualsiasi cosa abbia mai fatto mi dispiace. Se ciò non può bastare allora prendi la mia vita, fai di me ciò che vuoi! Ma ti prego...ti supplico non farmelo fare.
Ti prego ferma questa idiozia!
Fermali! Impedisci a loro di usarmi per far del male alle persone che ora ho capito di amare.
Io non voglio, non voglio perdere tutto quello per cui ho lottato fin'ora.
Gli amici, la famiglia...l'amore.
Fai di me ciò che vuoi, ma per favore... ti supplico salvali.
Salva i miei amici...
Salva All Might."
La vita spesso è ingiusta e messa spesso alla prova, non sempre le cose vanno come tu speri. Non sempre le cose sono come tu credi o almeno come tu ricordi.
22/06/19
Genere: Azione, Comico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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Auguri a Mashirao Ojiro



Finalmente dopo tutti quei giorni che sembravano non terminare mai era arrivato il fatidico giorno.

Finalmente tutti quelli dell'ultimo anno, potevano presentare domanda alla scuola che tanto desideravano attraverso il famoso esame, si poteva chiaramente notare l'avvenimento dalla quantità di ragazzi e ragazze delle medie che affollavano la stazione, erano tantissimi quella mattina e attendevano con ansia l'arrivo del treno per andare ad affrontare il loro esame << Non ho mai visto così tanta gente in stazione come oggi >> affermò Izuku guardandosi intorno un po' incuriosito posando lo sguardo sull'amica che era ferma immobile bianca cadaverica << Mary-chan! Tutto bene?! >> esclamò preoccupato lui posando le mani sulle spalle dell'amica che cercava di calmarsi il più possibile << Troppe persone ...spazio ristretto...non va bene >> disse impanicata, Izuku sospirò pensando che fosse preoccupata per l'esame invece era solo Agorafobica << Mary-chan tu stammi vicino e andrà bene okay? >> fece lui sorridendogli, la ragazza prese un respiro profondo annuendo << Non so cosa farei senza te Izu. >> affermò lei guardando l'orologio << Mancano 20 minuti all'arrivo del treno, hai ripassato gli argomenti? >> domandò lei cercando di non pensare alla folla, Izuku rise annuendo << Si mamma, ma credo che sia più importante la pratica >> affermò guardando il foglio mentre la ragazza si allungava per vedere come veniva condotto l'esame del suo miglior amico << Visto che stiamo parlando della degli Hero, penso che l'esame pratico avrà un fattore molto importante che probabilmente i candidati dovranno capire da soli >> affermò lei puntando poi lo sguardo sulle proprie scarpe, il ragazzo la guardò un po' confuso cercando di capire cosa intendesse, non fece neanche il tempo di porle la domanda che ella rispose in anticipo << Non te lo dico, devi arrivarci da solo >> esclamò lei guardando altrove mentre Izuku si lamentava.
Poco dopo la loro attenzione venne attirata dalla voce al megafono che annuncia l'arrivo del treno per Musutafu, subito la folla iniziò ad mettersi in fila per entrare nel treno, attesero che tutti i passeggeri in arrivo scendessero prima di salire, Mary prese un respiro profondo guardando la quantità di persone, aveva preso spesso il treno per andare in giro, per andare al suo lavoro part-time ma al di fuori dell'orario di punta proprio quando tutti si affrettano per andare a scuola o al lavoro, Izuku la fissò prima di decidere di prenderle la mano attirando la sua attenzione << Tranquilla Mary-chan >> disse lui sorridendo tranquillizzandola un po', o almeno finché la gente non prese a spingere arrivando al punto da obbligarli a separarli << Merda! >> esclamò lei ritrovandosi nel treno in un angolo fortunatamente vicino le porte quasi schiacciata ad essa, provò varie volte a cercare con lo sguardo Izuku ma era impossibile trovarlo, e anche se l'avesse visto non potevano far molto visto che a malapena potevi muoverti, la ragazza cercò di calmarsi prendendo vari respiri profondi cercando di distrarsi come meglio poteva.


"That's the price you pay
Leave behind your heartache, cast away
Just another product of today
Rather be the hunter than the prey
And you're standing on the edge, face up 'cause you're a"


Le forti parole di quella strana canzone rimbombavano nelle sue orecchie, non era quel genere di musica tranquilla che era abituata ad ascoltare o anche solo canticchiare, in un certo senso sentiva una forte scossa che le dava la carica, si portò le mani sulle orecchie trovando una di esse occupata da una cuffia che arrivava alla sua destra da un cellulare quasi come quello che possedeva Nik, fissò lo strano dispositivo per poi guardare il proprietario, per un primo momento le venne quasi un infarto quando incrociò due occhi rossi, in un primo momento pensò che potessero appartenere a una sola persona che poteva essere su quel treno, e invece si trovò a rilassarsi vedendo che non era lui ma un ragazzo dai capelli rossi con una strana capigliatura che gli rivolgeva un caloroso sorriso << Spero di non averti spaventata >> disse lui senza togliersi quel sorriso dalle labbra, la ragazza tirò un grosso respiro scuotendo la testa << Scusa, spero di non sembrare invadente ma sembravi così agitata >> continuò lui guardando il suo telefono controllando la canzone dopo, la ragazza lo fissò un po' prima che il ragazzo portasse lo sguardo su di lei << Ah che maleducato, sono Eijiro Kirishima >> esclamò lui porgendole la mano, la ragazza tentennò un po' prima di stringerla per quanto odiasse i possessori di Quirk il quale probabilmente anche il ragazzo davanti a sé ne aveva uno, non poté farne a meno di mettere un secondo da parte il suo odio per loro ed essere gentile ed educata come ha fatto lui << Mary Tenei, comunque non ti preoccupare, è che non sopporto i luoghi troppo affollati. >> rispose lei prima di allontanare la mano da quella del ragazzo che la guardò un po' preoccupato << ti senti male? >> domandò lui ricordandosi che poco fa era l'aveva vista un po' bianca << No, tranquillo. Ora sto meglio, grazie >> rispose lei guardandosi intorno tornando alla ricerca del suo amico ma che nemmeno sta volta lo trovò e per quanto si sentisse poco a suo agio con il ragazzo appena incontrato, si ritrovò a parlare con lui durante il viaggio fino alla fine << Spero di incontrarti di nuovo Tene-chan >>esclamo Kirishima appena uscirono dal treno dopo quel lungo viaggio tra spinte e puzza di sudore, la ragazza inclinò la testa << "Tene-chan"? >> fece lei confusa mentre cercava di non farsi buttare a terra dalla gente che usciva dal vagone attendendo che il suo amico uscisse per accompagnarlo a scuola, Kirishima sorrise annuendo << Buona fortuna con l'esame >> esclamò per poi correre via, la ragazza sbatté un paio di volte gli occhi – Tene-chan? Suona bene- pensò mentre portava il suo sguardo verso le porte dove finalmente trovò Izuku uscire dal vagone e corrergli incontro << Mary-chan tutto okay? Scusa se ti ho lasciata da sola >> esclamò lui preoccupato, la ragazza gli sorrise dolcemente prima di posargli una mano tra i capelli << Sto bene Izu, non ti preoccupare >>rispose lei per poi fargli il cenno di andare lasciando finalmente la stazione.


Il suo respiro iniziò ad accelerare mentre si guardava intorno a sé un po' agitato, all'entrata di quella che forse sarebbe diventata la sua scuola, c'erano una quantità di ragazzi di diverse scuole provenienti forse da tutto il Giappone, erano in tantissimi forse oltre i 500 studenti, dopotutto chi non sognava di diventare un Eroe, era il sogno di tutti ma che solo in pochi sarebbero riusciti a passare, Izuku si domandava se ce l'avrebbe fatta a superarla e se sarebbe riuscito ad utilizzare il Quirk da poco ricevuto. Una mano sulla sua spalla lo fece quasi saltare in aria dallo spavento trovandosi la sua miglior amica ridersela per la sua eccessiva reazione << Izuku, rilassati. Sono sicura che andrà bene. >> affermò lei sorridendo all'amico che annuì piano ma con poca convinzione facendo ridacchiare di più la ragazza << Dai ci vediamo in stazione, secondo i miei calcoli se tutto va bene finiremmo in qualche ora. >>affermò lei guardando l'orologio da taschino, Izuku annuì guardando l'ora dal suo telefono mentre la ragazza iniziava ad allontanarsi << Metticela tutta Izu! >> esclamò lei salutandolo mentre prese a correre via lasciando l'amico da solo, mentre stava per uscire si imbatté in Bakugou, incrociando i propri sguardi per un secondo prima di sparire l'uno dalla visuale dell'altro.
Appena se ne andò Izuku sospirò e riprese a camminare finendo col beccare l'unica mattonella alzata, facendogli perdere l'equilibrio era pronto a fare la sua figuraccia e a sentire il suolo contro il suo volto, ma di colpo si trovò ad essere sospeso in aria inizialmente pensò che la sua amica fosse tornata indietro e l'avesse preso al volo ma si dovette ricredere quando notò di essere letteralmente sospeso in aria con tutto il suo corpo, le mani piccole e delicate di una ragazza lo aiutarono a rimettersi in piedi per poi unire le proprie mani facendolo atterrare, Izuku appena la vide ne rimase colpito diventando completamente rosso iniziando a balbettare parole a caso come un disco rotto<< Penso porti male cadere prima dell'esame >> queste furono le uniche parole che riuscì a sentire da parte di quella ragazza che vedendolo in difficoltà si era gentilmente prestata a soccorrerlo. Assicurata che il ragazzo stesse bene la ragazza lo salutò per poi correre all'interno della strutture, Izuku la fissò allungo prima di decidersi di entrare anche lui per sostenere il suo esame.
 
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Tirò un sospiro di sollievo nel vedere che nessuno era ancora entrato nell'auditorium dove si sarebbe svolto un esame scritto, sfortunatamente notò che rispetto alla U.A. vi erano un massimo di 50 o 70 studenti prevenienti da scuole vicine, alcuni avevano solo sembianze di qualche animale altri da come poté ascoltare possedevano Quirk che secondo loro stessi non erano adatti per entrare alla U.A. così per non sentirsi delusi dei loro risultati hanno preferito entrare in polizia credendo così di aver vita semplice e facile. –Illusi- pensò lei osservandoli uno ad uno mentre a piccoli gruppi entravano all'interno della grande sala dove vi erano un sacco di banchi il triplo di quanto fossero, uno ad uno si piazzò nel banco con sopra un cartellino scritto il proprio nome in ordine alfabetico. Appena seduti entrò Kenji Tsugaramae il capo della polizia in persona a istruire ai esaminati come si sarebbe svolto l'esame d'ammissione, Kenji non poteva negare che fosse al quanto un po' deluso di vedere così poche reclute ma non poteva farci nulla: << Sono veramente lieto di avervi qui e vi ringrazio di aver scelto la nostra Academia come corso d'istruzione per il vostro futuro. Immagino che alcuni di voi sono qui per scelta mentre altri avrebbero ben voluto provare alla U.A., lo so. Ma nonostante non significhi che non avrete le stesse possibilità di essere considerati Eroi solo perché non siete entrati all'Academia U.A. anche noi possiamo essere considerati Eroi anche se essere un poliziotto ormai è come se fosse qualcosa di nulla di importante. Ricordate non è il titolo, il Quirk o il fatto di essere entrati alla U.A. a farvi degli eroi! >> esclamò Kenji guardando le future reclute che tenevano lo sguardo basso mentre Mary lo fissava seria ma con un piccolo sorriso pieno d'orgoglio – non vedo l'ora di iniziare- << Prima che inizi il test voglio comunque chiedervi di pensare alla vostra scelta. Anche se siamo solo poliziotti non significa che non rischiamo la nostra vita rispetto agli Hero, anzi tutt'altro. Quindi prima di prendere la penna in mano vi concedo qualche secondo per decidere se restare e aiutare il prossimo rischiando la propria vita oppure uscire e trovare qualcosa di meno rischioso. >> continuò Kenji mettendosi le mani dietro alla schiena aspettando qualche mossa che qualcuno si alzasse ma si ritrovò a fissare la ragazza di prima che l'unica cosa che fece e prendere dalla propria borsa la sua penna per poi buttare la borsa a terra con un tonfo facendo sobbalzare i studenti a lei vicino, Kenji si trattenne nel sorridere mentre vide con delusione che come minimo in 10 avevano preso le proprie cose ed erano usciti dall'auditorium. Appena l'ultimo studente uscì chiudendosi la porta alle spalle Kenji sospirò per poi spiegare in breve cosa avrebbero fatto coloro che erano rimasti facendo partire il tempo, avevano un'ora massimo per rispondere alle domande aperte, vero o falso e altro ancora.
Le domande erano abbastanza semplici si trattava solo di un test psicologica dove avrebbero valutato se l'esaminando fosse in grado di gestire la situazione sotto i suoi punti di vista o meno, sicuramente c'era la possibilità che il ragazzino di turno avrebbe risposto a quasi ogni domanda: "Lo lascio fare agli Hero ". 
Non appena scattarono i 30 minuti Kenji accompagnato a uno dei istruttori e al detective Naomasa si trovò di colpo sul tavolo uno dei test completati e tutte le risposte complete forse un po' troppo piene alzò lo sguardo e fissò la ragazza che fissava il capo della polizia con determinazione prima di salutare e tornare al suo posto prendere le proprie cose e attendere fuori i restanti del dei studenti.

Tirò un grosso sospiro di sollievo appena chiuse la porta e appoggiandosi qualche secondo su di essa prima di decidersi di sedersi tra le panchine messe a disposizione per gli studenti e attese seduta attendendo che finisse la prossima mezz’ora, nell’attesa prese la sua borsa e cercò il suo cerca persone controllando se magari qualcuno l’avesse cercata o se Izuku avesse provato a contattarla << E’ la prima volta che vedo una quindicenne con un cerca persone. >> esclamò una voce vicino a lei, la ragazza scattò in piedi in direzione della fonte trovandosi davanti a sé l’agente Naomasa che gli sorrideva, la ragazza si rilassò vedendo che era uno dei esaminatori per poi guardarlo << In che senso signore? >> domandò la ragazza guardando il suo dispositivo leggermente confusa, l’uomo indicò l’oggetto << Di solito le ragazze della tua età hanno un cellulare, sei molto particolare >> affermò lui sorridendo, la ragazza scrollò le spalle mettendo via il suo dispositivo << E’ complicato da spiegare la mia motivazione, non nego che mi trovo spesso in difficoltà perché se qualcuno ha bisogno di urgenza non posso rispondere. >> rispose lei portandosi le mani dietro la schiena fissando l’uomo con tranquillità stando ben attenta a formulare bene le sue frasi cercando di non essere distaccata e sembrare maleducata nei suoi confronti << Come mai non hai un cellulare allora? I tuoi per caso… >> << E’ una mia scelta e la mia famiglia non c’entra nulla. E’ questione più d’orgoglio non voglio che sprechino soldi per me per cose futili. Preferisco prenderlo personalmente da sola con la mia fatica non con quella degli altri. >> affermò lei interrompendolo, l’argomento genitori per lei era sempre doloroso e preferiva evitare ogni volta di affrontarlo, Naomasa sorrise per poi posare la mano sulla sua testa << Sei una persona veramente particolare. >> affermò lui prima di allontanare la mano per poi posarla tra le proprie tasche e salutarla con un cenno, ma prima di svoltare l’angolo si voltò verso di lei che continuava a fissarlo in attesa di perderlo dalla propria visuale << Sai in attesa dei tuoi compagni, abbiamo dato una letta al tuo test scritto. >> affermò lui vedendola ferma immobile che stringeva appena le mani in pugno fissandolo con serietà attendendo, no sperando che gli accennasse qualcosa di positivo ma l’uomo si limitò a sorriderle e a riprendere a camminare << Non vedo l’ora di collaborare con te signorina Tenei >> affermò prima di andare via. La ragazza sgarrò gli occhi tirando nuovamente un sospiro di sollievo, non poteva vederlo in faccia ma sentiva che quello che aveva appena detto era pura sincerità e che gli era “intenzionalmente” scappato sotto in teso che il suo esame era andato bene altrimenti non l’avrebbe detto… O forse si ?


Non appena tutti uscirono dalla sala un istruttore si presentò davanti a loro conducendoli in una area dove si praticava esercizi, indicò gli spogliatoi e li congedò per andarsi a cambiare velocemente.
Appena vi entrò nello spogliatoio femminile insieme a poche ragazze, Mary con il suo borsone si rinchiuse subito in bagno chiudendola a chiave assicurandosi che nessuno potesse entrare o spiarla. Non era la prima volta che si cambiava nei bagni soprattutto quando era insieme a persone poco a lei gradite o sconosciute, non le piaceva spogliarsi di fronte ad altre persone, non perché si sentiva a disagio con loro ma per il fatto che si vergognava, provava disgusto per il proprio corpo, la sua mano si posò sul fianco destro dove c'era una grossa fasciatura bianca che copriva da lì fino metà busto dove poco più sopra sul seno c'era un'altra fasciatura che l'aiutava a renderlo più piccolo e meno invadente lentamente indirizzò la mano verso la spalla ma prima che potesse appoggiarla un bussare alla porta la risveglio in quello stato di trans << Tutto bene lì dentro? >> domandò una voce femminile al di là della porta, Mary prese subito a cambiarsi e mettersi la tutta mentre incerta cercava di rispondere << S-Si tutto bene ora esco subito >> esclamò lei mettendo via la sua divisa scolastica nel borsone e aprendo finalmente la porta e lasciandolo finalmente libero, si diede una sciacquata veloce al volto e seguì il resto del gruppo raggiungendo i ragazzi per andare verso il campo d'addestramento.
Ad attenderli insieme al detective Naomasa c'era un alto uomo dall'aspetto perennemente arrabbiato e fissava d'uno ad uno ogni singola e futura recluta, che in rispetto ordine si erano messi in fila per ascoltare con attenzione le direttive sull'esame pratico. Nel mentre l'uomo spiegava come si sarebbero svolti i test, Mary iniziò a percepire una strana sensazione tutto iniziò con un brivido lungo la schiena che partiva dal basso fino ad arrivare dietro la nuca trasformandosi in un fastidioso pizzicore come quando dopo che ti appoggi allungo su un braccio o ti siedi sopra la propria gamba inizia ad addormentarsi, lentamente il pizzicore che stava iniziando ad espandersi su tutta la nuca iniziò lentamente a scomparire andando però a infastidire le orecchie che iniziarono a provocarle delle fitte, era fastidioso come il suono che iniziò a sentire sembrava un fischio simile a un segnale di frequenza che partiva da un rumore basso diventando forte fino ad diventare un suono fine talmente tanto da farti credere di aver perso l'udito. Nel suo volto apparse una smorfia, una di dolore. Si morse all'interno della bocca per cercare di non mostrarlo e di resistere più allungo possibile almeno finché non sarebbe finito l'esame anche se sarebbe stata un'impresa, ma non poteva abbandonare tutto solo per un fastidio all'udito. In automatico fissò intorno a sé, non era un'esperta di Quirk ma sperava di cuore di trovare almeno qualche idiota che forse cercasse di sabotare il suo esame, altrimenti non si spiegava quella sua situazione, però anziché cadere sui studenti, il suo sguardo cadde su una figura femminile, una donna. Era bella, molto alta e indossava degli indumenti famigliari come i suoi occhi, che sembravano scrutarle l'anima tenne lo sguardo fisso su di lei finché qualcosa attirò la sua attenzione, un liquido strano le stava colando dal naso, si portò il dorso della mano sotto essa per controllare, appena abbasso lo sguardo su di esso trovò una piccola chiazza scarlatta dove a piccole gocce ricadevano su di essa. 
 Poco dopo il fastidioso suono sparì e insieme a lui anche la donna che sembrava magicamente sparita e finalmente poté tornare a concentrarsi sull'esame.

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Tirò l'ennesimo sbadiglio nel giro di un'ora mentre stava appoggiato con la schiena al muro della stazione aspettando il treno e l'amica che sembrava essere in ritardo di qualche minuto, Izuku guardò il cellulare accorgendosi che mancavano 10 minuti all'arrivo del treno e la cosa lo faceva preoccupare visto che della sua miglior amica non vi era traccia, pensò di andarle incontro per assicurarsi che magari non fosse stata intrattenuta, ma era molto stanco riusciva a malapena a reggersi in piedi, aveva fatto abbastanza fatica ad arrivare lì << Izu, alzati è arrivato il treno >> esclamò la sua miglior amica apparendo all'improvviso vicino a lui che per poco non urlò dallo spavento e neanche ebbe il tempo di farlo che la ragazza gli afferrò il polso trascinandolo sul vagone vuoto andandosi a sedersi vicini al primo posto che capitò al loro tiro prima che le porte si chiudessero, tirò un sospiro appena si sedettero << Che giornata >> affermò lei posandosi la borsa sulle proprie gambe iniziando a rovistarci dentro << A chi lo dici, sono stanchissimo >> affermò lui posando la schiena sul sedile mentre un pacchetto di biscotti si svolazzava davanti alla sua faccia, subito ne prese uno e iniziò a sgranocchiarlo mentre l'amica tirò fuori un busta con al suo interno una scatola bianca con scritto ibruprofene con una bottiglia d'acqua << Mary-chan tutto bene? >> chiese lui preoccupato, la ragazza annuì prendendo una compressa per poi ingerirla con un goccio d'acqua << Durante il test pratico mi è venuto un forte mal di testa credevo mi fosse passata, invece mi fa ancora male >> esclamò massaggiandosi le tempie posando poi la testa sulla spalla dell'amico sospirando pesantemente << Com'è andata? >> domandò poi rimanendo appoggiata a lui, Izuku sospirò pesantemente abbassando la testa << Credo di non averlo passato... >> affermò lui sospirando a quel punto l'amica si costò per guardarlo meglio attendendo che gli dicesse cosa era successo all'esame << Dovevamo segnare dei punti facendo fuori dei robot... >> << Oh Gesù! Stai bene!? Non ti sei fatto male vero? >> domandò l'amica interrompendolo e controllando che non ci fosse alcuna lesione << No, non mi sono fatto niente, sto bene tranquilla. >> rispose lui accennando un piccolo sorriso, la ragazza tirò un sospiro di sollievo posando la fronte sulla sua spalla. Izuku osservò l'amica che lentamente l'aveva stretto in un abbraccio quasi addormentandosi << mi farai venire un infarto, me lo sento >> sussurrò lei sospirando prima di staccarsi dall'amico che gli rivolse un piccolo sorriso << Quindi? L'esame? >> chiese l'amica tirando un grosso sbadiglio prima di bere un sorso d'acqua, il volto di Izuku a quelle parole, s'incupì abbassò lo sguardo sospirando pesantemente << Male, non ho fatto nessun punto >> disse in un sussurro abbassando la testa amareggiato e stanco mentre i suoi occhi erano puntati sul pavimento del treno, vedere il suo amico così giù le si strinse il cuore, non era sorpresa del risultato senza un Quirk qualsiasi cosa fossero stati quei robot sicuramente a mani nude non l'avresti distrutti facilmente, ma era comunque dispiaciuta per lui sapeva quanto ci teneva ad andare in quella scuola, nella stessa scuola che secondo quello che disse Izuku era la stessa scuola in cui si diplomò All Might << Izuku. Tu... non puoi saperlo. Sono sicura che in un modo o nell'altro entrerai in quella scuola. >> esclamò lei prendendogli il volto tra le mani in modo che i loro sguardi si incontrassero, Izuku aveva uno sguardo talmente triste che il cuore della ragazza si strinse una forte morsa da farla sentire male, vederlo giù era una delle cose che più odiava e quando non sapeva che fare si sentiva inutile << Si invece, l'esame era basato sul raccogliere i punti distruggendo con ogni mezzo i robot, ed io non ne ho toccato nemmeno uno >> affermò lui sospirando pesantemente prendendo le mani della sua miglior amica allontanandole dal proprio volto, Mary strinse le mani mordendosi il labbro inferiore mentre l'amico si appoggiava sulla spalla dell'amica << l'unica cosa che sono riuscito a fare è salvare una esaminando, poco prima che uno di quei robot le facesse del male >> sussurrò Izuku stringendosi all'amica sul punto di piangere << Non diventerò mai un Hero >> continuò singhiozzando.

PWAM

In automatico il povero Izuku si allontanò dall'amica per potarsi entrambe le mani sulla nuca dove un secondo fa, l'amica gli tirò un pugno, piagnucolò un po' di dolore prima di rivolgersi a lei che si era alzata dal posto per guardarlo severa << Mary-chan ma perché l'hai fatto? >> si lamentò lui massaggiandosi la nuca, la ragazza posò nuovamente entrambe le mani sulla nuca dell'amico e iniziò a sfregare forte i pugni vicino alle tempie << Mary-chan mi fai male >> si lamentò lui cercando di staccarsi da lei << Dio quanto sei scemo! >> urlò lei portando le mani sui fianchi guardandolo male mentre lo sguardo confuso di Izuku si posò su di lei << Ti rendi conto di ciò che hai appena detto? Vero ci potrebbero essere probabilità che tu non lo passi per dei stupidi punti di qualche robot, ma di un po' quale stupida scuola da Hero non fa entrare un futuro studente dopo che ha salvato qualcun altro? E' una scuola per gli Eroi, non so te ma a me risulta che gli Hero salvano le persone è una regola di base per un futuro Eroe. Se non avrai superato l'esame nonostante il tuo gesto, allora non è una scuola per Hero. >> esclamò furiosa mentre Izuku la fissava sorpreso, la ragazza non voleva dargli di certo false speranze ma aveva fatto una giusta osservazione e anche se per poco la cosa lo risollevò e dolcemente sorrise all'amica. 
Appena il treno si fermò, tutti i passeggeri presenti si affrettarono a scendere dal treno per tornare a casa prima di cena << Devo subito correre al supermercato a prendere la cena, ci vediamo Lunedì a scuola Izuku >> fece la ragazza appena i due uscirono dalla stazione, prima che potesse andare via Izuku le afferrò il polso e l'abbracciò posando la testa su quella dell'amica che presa alla sprovvista si trovò ad arrossire << Izu..? >> lo chiamò confusa mentre l'amico non accennava di staccarsi da lei << Grazie Mary-chan >> sussurrò lui prima di liberarla da quel abbraccio affettuoso guardando l'amica che per questa volta era lei ad essere confusa << Grazie per essermi sempre vicina >> affermò lui sorridendo, Mary guardò altrove borbottando qualcosa portando l'amico a ridacchiare, poco dopo si separano dandosi appuntamento per il giorno dopo a scuola .





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