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Autore: Shellcott    29/05/2020    1 recensioni
[Continuazione della storia "Dopo la fine"]
Continua la narrazione dei "19 anni" trascorsi tra la fine della battaglia e quella mattina sul binario nove e tre quarti.
I protagonisti stanno cominciando a lasciarsi i brutti ricordi alle spalle e hanno iniziato con la loro vita dopo la scuola, pur non senza difficoltà e imprevisti. Ma spesso il passato tende a tornare.
Genere: Avventura, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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CAPITOLO 5: DISCORSI DA MATRIMONIO


 

27 agosto 2000

La musica della band si diffondeva per tutto il giardino della Tana e decine di persone ballavano caoticamente sul prato.

Stava calando la sera sulla festa per il matrimonio di George e Angelina e lanterne fluttuanti cominciavano a spuntare per illuminare l'ambiente.

Al tavolo dedicato alla famiglia dello sposo erano rimasti solo Harry, Ginny, sua madre e Percy.

«Ora che tutti gli impegni e la tensione per il matrimonio sono finiti» dichiarò la signora Weasley stringendo in mano un calice di champagne mezzo vuoto «Verrò a casa vostra per darvi una mano a pulire e riordinare prima che vi trasferiate»

«Non c'è bisogno mamma» Rispose Ginny sbuffando.

«Davvero signora Weasley, praticamente è già pronta!» aggiunse Harry «Dobbiamo solo finire di svuotare alcune scatole»

«Non si discute ragazzi!» Ribatté la donna guardandoli severa «Quando si va a vivere in affitto non si sa mai chi ci ha abitato prima. Bisogna fare incantesimi di pulizia approfonditi e dubito che voi li conosciate»

«C'è una cosa che volevo chiedervi» Intervenne Percy. Aveva la cravatta allentata, i primi bottoni della camicia slacciati e l'aria di chi ha scolato troppi bicchieri di champagne «Non è per farmi gli affari vostri, ma perché siete andati in affitto invece che utilizzare gli indennizzi del ministero per comprarvi una casa?»

«Perce è già un passo abbastanza importante andare a vivere insieme, non ci sembrava il caso di comprare addirittura una casa» Rispose rapida Ginny, trattenendo un sospiro

«Lo dicevo solo perché il mercato immobiliare è in crisi e i prezzi delle case...»

«Percival non credo che gli interessino i tuoi sproloqui sul mercato immobiliare» Audrey, sua moglie, lo interruppe avvicinandosi al tavolo e sorridendo condiscendente a Ginny e Harry «Vieni a ballare?» Aggiunse tendendogli la mano.

«Vado a cercare anche io tuo padre per fare due salti» Aggiunse allegra la signora Weasley.

Rimasti soli al tavolo i due ragazzi si guardarono

«Tu non mi inviti a ballare?» chiese Ginny

«Credevo che ti fossi pentita di aver accettato quando te l'ho chiesto al matrimonio di Percy» Rispose Harry ammiccando poi aggiunse «E poi volevo approfittare di questo raro momento da soli»

«Ancora qualche giorno e staremo così tanto da soli che ti stancherai»

«Probabile» rispose lui prendendola in giro.

Ginny fece il broncio dandogli le spalle e fingendo di essere offesa, ma quando lui la abbracciò da dietro si sciolse in un sorriso e girò la testa per prendersi un bacio.

«E comunque non fari in tempo a stancarti» proseguì la ragazza «Stamattina mi è arrivato un gufo dall'allenatore. Iniziamo il ritiro precampionato il sei settembre e durerà due settimane»

«Quindi mi lascerai solo per due settimane?»

«Già, dovrai fare tutte le faccende domestiche senza l'aiuto di nessuno!»

Harry e Ginny avevano deciso di non avere bisogno di un elfo domestico nel loro appartamento ed Harry aveva chiesto a Kreacher di andare nelle cucine di Hogwarts.

«Non è per quello!»

«Hai paura a stare solo?» Chiese lei con un ghigno di scherno.

«No! È solo che...» poi si interruppe

«Che?»

«No niente»

«Dimmelo»

«No»

«Potter! Dimmelo!» Intimò Ginny fissandolo torva.

Harry era visibilmente imbarazzato.

«Mi ero già fatto l'idea che...» e si interruppe di nuovo

«Che idea?» lo incalzò lei

«Che d'ora in poi, per quanto potesse essere faticosa o brutta una giornata, alla fine mi sarei addormentato accanto a te» Sputò fuori velocemente «Si è stupido, ma era un pensiero rassicurante»

Ginny lo fissò sorpresa.

Poi gli si gettò al collo.

«Non è stupido» Gli mormorò all'orecchio prima di baciarlo con tutto l'amore di cui era capace.

«Ti svelo una cosa che non ti ho mai detto» Gli disse una volta che le loro labbra si staccarono e ognuno tornò seduto sulla sua sedia «Dopo le torture dei Carrow, dopo le punizioni e le giornate infinite ad Hogwarts, quando la sera ero stesa nel mio letto del dormitorio non riuscivo mai a prendere sonno. L'unico modo che mi permetteva di addormentarmi era pensare di averti li accanto che mi stringevi»

Lui le prese la mano e la fissò negli occhi.

«E io passavo le mie notti nella tenda a fissare la Mappa del Malandrino e il puntino con scritto Ginevra Weasley»

«È la prima volta che mi parli di quel periodo»

«Scusa» Il senso di colpa era tornato a far capolino nella mente di Harry.

«Ehi!» Esclamò lei «Non ricominciare. Nulla di quello che è successo è colpa tua»

«Si lo so» si affrettò a ribattere Harry «Scusa per non avertene mai parlato»

Ginny ripensò a tutte quelle volte che aveva visto quella cicatrice al centro del suo petto e avrebbe voluto chiedergli che era successo.

«Quando vorrai farlo, ti ascolterò» gli disse sorridendo «E preparati che avrò un sacco di domande»

Harry ricambiò il sorriso.

Negli ultimi due anni non aveva parlato con nessuno di quello che era capitato durante la battaglia.

Certo non aveva potuto tenere nascosta l'esistenza degli Horcrux, ma aveva mentito dicendo a tutti che ne esistevano solo sei. Nessuno sapeva che lui stesso aveva ospitato un frammento dell'anima di Voldemort.

Aveva raccontato a Ron e Hermione quello che era successo nella foresta, ma in maniera generica, senza scendere troppo nei dettagli.

Subito dopo la battaglia si era concentrato su chi non era sopravvissuto e sui Weasley, accantonando il dolore e le esperienze che aveva passato.

Si era reso conto che lasciare il tutto sepolto, pensando solo al presente e al suo futuro gli garantiva una certa serenità mentale e quindi aveva cominciato ad evitare le domande.

Per due anni ci era riuscito e la sua vita scorreva serena e felice come mai prima.

Nell'ultimo periodo però la stampa aveva cominciato a metterlo al centro dell'attenzione ed erano spuntate molteplici speculazioni sugli avvenimenti che avevano portato alla battaglia finale.

Alcuni avevano iniziato ad ipotizzare che stesse veramente scappando dalla battaglia, prima che Voldemort lo trovasse. Ma ne Harry ne chi lo conosceva bene dava molto peso a queste ilazioni.

Assorto si ritrovò a fissare Ron ed Hermione che si stringevano quasi immobili in mezzo agli altri invitati intenti a ballare.

Decise di cambiare argomento e sorridendo alla ragazza che ancora lo fissava, dichiarò

«Mi sa che il prossimo matrimonio è il loro» e con un cenno della testa verso i due ragazzi.

«O il mio» Ribatté Ginny con un ghigno «Però non so se ti inviterò»

«Ah no? Beh allora devo approfittare di oggi per chiederti un ultimo ballo!» rispose ironico alzandosi e prendendola per mano.



Nota dell'Autore: Buongiorno. Avrei voluto dedicare questo capitolo al matrimonio di George e Angelina concentrandomi più su di loro, ma come ho detto all'inizio ho dovuto compiere delle scelte e avendo già parlato della coppia in Dopo la fine ho deciso di sacrificarli. Questo è un capitolo di passaggio e decisamente breve. Serve ad introdurre due o tre temi di cui parlerò più avanti (ma non è ancora sicuro dato che devo ancora scriverli).
Grazie a tutti per le recensioni! Sono sempre molto apprezzate!
A presto! :)

 

   
 
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