Chimera.
Per
Saeko. Regalo di compleanno fottutamente in ritardo, o
meravigliosamente in
anticipo <3
Ok,
questa cosa è complicata. Bianco,
rosso,
rosa; addormentarsi, dormire, svegliarsi; nulla, troppo, giusto.
Non sto
parlando a vanvera, è quel che è uscito da questi
tre prompt riordinati
nell’ordine giusto (LL).
– E non
è neppure una flashfic!
*Traumatizzata* –
~
19 ~ Bianco.
L ha scelto la morte dei
vivi.
L dedica la sua vita alla morte, alla distruzione, a quel che
è perso e non si
può recuperare attraverso l’elegante filosofia o
la cinica scienza.
L ha scelto la materia, i calcoli, i fogli bianchi che chiedono di
essere
riempiti. Ha scelto il vuoto del tutto, la genialità del
pazzo, la moltitudine
di colori contenuti nella luce eterea del sonno.
L ha abbandonato un cuore che forse non ha mai avuto realmente con
sé, il tempo
ora scivola fra le sue dita sporche di zucchero e inchiostro come la
seta più
pregiata, che il venditore attira a sé per invogliare il
cliente all’acquisto.
Lawliet non si è mai
considerato
egoista; non nega però di aver gioito, quando ha scoperto quello sguardo, tanto azzurro da
uccidere, essere suo.
«Auguri
con le indagini».
~
11 ~ Rosso.
Mello ha scelto la vita dei
morti.
Mello ha offerto se stesso alla morte più piacevole,
all’ubriachezza dei sensi,
alla droga della mente e della carne. Ha offerto se stesso a un
contatto senza
legame, al dolore, al sangue sul pavimento, alla polvere ammonticchiata
nell’angolo.
Mello è lussuria, è un peccato mortale,
è magia,
sa già di non avere scampo.
Non desidera il perdono, la redenzione. Non per sé, non a
questo punto, quando
ormai tutto va a catafascio, quando ormai tutto precipita nel caos
più
assoluto.
Mello si lascia cullare dalla tiepida nebbia dei ricordi, naufraga in
un buio
delicato, sprazzi di luce troppo forte, fottutamente fuori luogo.
Mihael resta così, fra
una sigaretta
e un bacio alla crema pasticcera, addormentato su un foglio di appunti
da
copiare
«Auguri
con... tutto».
~
20 ~ Senza colori.
Insieme ma divisi
arrancano in una piacevole
chimera.
Mello sente la mancanza di L. La sente nell’abbraccio degli
amanti, la sente
nel calore fraterno di Matt, ora più lontano, ora apparentemente meno interessato.
Non si è stancato di fare da spalla –
un’amicizia così intima e fiduciosa non
può sparire come la luce del fulmine fuori dalla finestra,
il cane cerca solo qualcuno a cui
appoggiarsi a propria volta. Qualcuno come quel ragazzino,
così pulito, così
candido.
«Buongiorno».
E in un grigio asettico, in una chimera priva di macchia o colore
alcuno, L
riflette, Mello s’abbandona. Lawliet ritorna
all’ovile, Mihael rinsavisce,
accetta l’amore platonico, lontano, quasi
non amore dell’abbraccio ritrovato.
Un abbraccio inconsapevole, nel sonno, mentre una nuova alba si abbatte
sulla
città del mondo.
Sorride
in risposta.
«’Giorno...»
Si accoccola meglio contro il compagno, chiude gli occhi, nasconde i
suoi
pensieri dalla luce.
Perché la visita duri ancora un po’,
perché la notte sconfigga il giorno,
perché almeno questo valga la pena di
essere ricordato.