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Autore: Khailea    31/05/2020    0 recensioni
Un'avventura action con trame avvincenti e personaggi unici e caratteristici!
Saghe appassionanti e ricche di colpi di scena, special divertenti e di ogni genere!
Unisciti alle stravaganti avventure degli studenti della Werewolf Shadow!
I personaggi di cui si parla in queste storie sono inventati da un gruppo di role chiamato Werewolf's Shadow 2.0.
Questo è il secondo progetto di fiction scolastica del gruppo fatto con l'approvazione dei suo componenti.
Non ci sono collegamenti con il precedente progetto e la trama é molto diversa.
Il logo del lupo appartiene al nostro gruppo esattamente come i personaggi e l'ambientazione.
Se volete unirvi a noi potete fare richiesta qui https://www.facebook.com/groups/660949357417726/members/
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Personaggi in questo capitolo: 
Jack 
Daimonas 
Ailea
Khal 
Lighneers 
Zell 
Astral 
Lacie 
Hope 
Grace 
Milton 
Seraph 
Alexander 
Johanna 
Samantha 
Nadeshiko 
Ayame 
Ryujin
Yume
Cirno
Vladimir
Annabelle



-Non ti ringrazierò mai abbastanza per avermi regalato questa moto.-
-Finché sei felice non conta altro.-
La mattinata per Ailea e Khal era iniziata molto bene, soprattutto dopo la serata precedente.
Svegliandosi in tutta calma avevano deciso di andare a scuola usando la moto della ragazza, che ovviamente per puro piacere personale aveva allungato un po' la strada.
-Mancheranno ad occhio cinque minuti all'entrata. Direi possiamo andare adesso.-
Cambiando improvvisamente strada con una violenta sterzata la ragazza procedette questa volta direttamente verso la scuola, arrivando tramite una serie di vicoli stretti.
Fortunatamente per lei Khal non si lamentava e non era infastidito da quei momenti di guida spericolata, quindi non si faceva troppi problemi nel sfruttare certe occasioni.
Come aveva sospettato la maggior parte del gruppo era lì. Naturalmente Seraph era arrivata tra i primi, a quanto pare assieme ad Astral e Lacie.
C'erano però alcuni segni sul collo di entrambi, e dopo aver parcheggiato la moto Ailea li guardò ridacchiando.
-Sono trofei mia cara.-
Disse Astral pavoneggiandosi.
-Allora avete vinto alle olimpiadi l'altra sera.-
Alla battuta dell'amica Seraph le diede un pugno sul braccio, facendola ridere ancora di più, mentre Khal senza dire nulla si intromise nella conversazione.
Lacie invece non appena questa era iniziata si era allontanata per andare a parlare con qualcun'altro.
Poteva anche sopportare la loro relazione, ma parlare apertamente dei loro rapporti non la faceva impazzire.
-Nya Yume, allora che racconti?-
Chiese quindi alla prima persona che le capitò a tiro.
-Oh niente di che. In questi giorni mi godo un po' di pace al dormitorio.-
-Inaspettatamente non si sente più alcun rumore però.-
Commentò Zell prendendola in giro un pochino, ma lei non mancò di rispondere a tono.
-Se provassi vedresti che so essere silenziosa ahah.-
-Cavolo...sembra abbiate tutti in testa una sola cosa nya.-
-Io no Lacie! Chiacchiera con me!-
Esclamò Sammy allegra già di prima mattina, ma qualcun'altro non era di umore altrettanto buono.
-Vi prego...parlate a bassa voce...-
Nadeshiko aveva preso una bella sbornia la sera prima, e si stava ancora riprendendo dai forti mal di testa.
Fortunatamente per lei Vladimir aveva l'abitudine di portarsi dietro alcuni medicinali, in caso qualcuno che conosceva si fosse fatto male a scuola.
-Tieni, dovrebbe alleggerirti la testa.-
-Grazie...-
Nel frattempo che chiacchieravano anche Milton, Johanna, Jack e Daimonas avevano raggiunto l'entrata in attesa che il cancello aprisse; infondo il dormitorio seppur vicino era comunque separato dal resto della struttura.
-Ciao Milton!-
Sammy naturalmente le corse incontro, abbracciandola forte e sfregando il viso contro di lei.
-Ehi Sammy, sembri molto allegra oggi.-
-Lo sono! Ho passato una serata fantastica con voi!-
Era incredibile come riusciva bene a rapportarsi con loro, per essere una bambina di poco più di cinque anni.
In effetti sembrava quasi impossibile crederlo, ma forse c'era qualcosa di speciale in lei e nelle sue capacità.
-Ci sono anche io ragazze!-
L'urlo di Cirno interruppe le due, che voltandosi videro l'azzurra correre verso di loro e stringerle a sua volta in un abbraccio.
Non aveva motivi particolari per farlo, ma essendo comunque una persona espansiva agiva per puro istinto.
-Ciao Cirno. Sembra tu abbia bevuto venti tazze di caffè.-
Scherzò Jack vendendola quasi euforica, anche se non era molto diversa dal solito.
-Non ne ho bisogno, la mia riserva di energie potrebbe durare anni, anzi secoli!-
-Come sei forte!-
L'ammirazione da parte di Sammy contribuì al suo ego, mentre da  lontano arrivarono anche Ryujin, Hope e Grace.
-Ciao ragazze.-
Le salutò subito Johanna ricevendo da Hope un piccolo sorriso, mentre uno sbadiglio da parte di Grace.
-Non hai dormito molto?-
Chiese Ryujin guardandola trattenendo un sorriso.
-No, e oggi si torna al lavoro.-
Avere dei soldi in più non era affatto male, ma se già la giornata incominciava con quella poca carica non sarebbe stato facile prendere il ritmo dopo tanto tempo.
Hope però era sempre lì ad incitarla.
-Sicuramente andrai benissimo.-
Intanto che tutti parlavano si era avvicinato di soppiatto anche Lighneers. Si sentiva ancora molto stanco, e non voleva parlare con nessuno, quindi senza farsi vedere aveva raggiunto il cancello e sarebbe sgattaiolato dentro prima di tutti pur di evitarli.
Al contrario suo invece Annabelle, ancora dall'altra parte della strada, salutò tutti già in lontananza.
-Ehi buongiorno!-
-Annabelle!-
Nuovamente Sammy si fece prendere dall'entusiasmo correndo incontro all'amica, ma nonostante la strada sembrasse deserta ad un certo punto una macchina dai finestrini neri comparve dal nulla, sfrecciando a tutta velocità verso la direzione della piccola.
-Sammy!-
All'urlo spaventato di Hope, prima che gli altri si muovessero, Khal era già vicino alla bambina, ed abbracciandola riuscì a saltare appena in tempo prima che l'auto, suonando solo il clacson, la colpisse.
Immediatamente la maggior parte del gruppo corsero verso i due, mentre il ragazzo tentò di identificare la targa della macchina urlandogli contro.
-Pirata della strada!-
-Khal, Sammy, va tutto bene?-
Chiese intanto Hope preoccupata, mentre anche Ailea si inginocchiò accanto al ragazzo preoccupata.
-Io sto bene.-
Non avevano nemmeno un graffio, ma era evidente quanto la piccina fosse spaventata.
Intanto la campanella di inizio lezioni era già suonata.
-Sarà meglio portarla dentro.-
Accarezzando la testa della bambina lasciò che Grace la prendesse con sé e si allontanasse, mentre a poco a poco anche gli altri fecero lo stesso.
Nel frattempo, l’auto nera che aveva sfrecciato lungo la strada rischiando di ferire la bambina aveva iniziato una serie di svolte lungo i palazzi vicini, fino a raggiungere un vicolo isolato dove poter parcheggiare.
Solo una volta sicuro non ci fosse nessuno nei paraggi Alexander scese da quell’auto, allontanandosi rapidamente per raggiungere la scuola…
 
 
 
 
Tutti gli studenti erano ormai già seduti ai propri banchi, mentre entro una manciata di minuti le lezioni sarebbero iniziate.
L’unica che ancora si trovava nella propria macchina era Ayame.
Quella mattina si era svegliata particolarmente stanca, perciò aveva voluto concedersi una mezz’oretta in più di sonno.
Infondo avendo vari maggiordomi che potevano vestirla e portarla a scuola poteva anche approfittarne.
La giornata non le sembrava aver nulla di particolare per quanto riguardava le lezioni, perciò non si sentiva in colpa al pensiero di perdere qualcosa. Non riusciva comunque a godersi quei pochi minuti di pace, soprattutto perché continuava a pensare a Lighneers.
Si chiedeva se avrebbe notato la sua assenza, se si sarebbe chiesto se non fosse arrivata e se la cosa l’avrebbe intristito.
Normalmente tutte le risposte sarebbero state positive per lei, ma stavolta il dubbio non fosse così la faceva stare male.
Ryujin in passato le aveva consigliato di farsi desiderare, e lei aveva anche provato a fare come diceva, ma sempre nella convinzione avrebbe funzionato. Adesso aveva solo paura di scoprire quanto poco gli importasse di lei.
Per questo, tenendo la testa appoggiata al finestrino della macchina, teneva la fronte corrucciata.
-Signorina Ayame, siamo arrivati.-
La macchina si era fermata esattamente davanti al cancello della scuola, ma alla ragazza ci vollero un paio di minuti buoni per alzarsi dal sedile.
-Grazie…-
-Vuole che venga a prenderla dopo le lezioni?-
-In caso ti manderò un messaggio.-
Per fortuna non stava piovendo, così non aveva bisogno di correre fino alla porta, anche se probabilmente non l’avrebbe fatto nemmeno in quel caso.
Era difficile spiegare come si sentisse, forse l’unico modo era dire che stava affrontando un momento di depressione, ma non lo voleva ammettere nemmeno con se stessa.
Troppo fiera e troppo perfetta per lasciarsi smontare da qualsiasi cosa al mondo.
Però non riusciva a godersi i piccoli momenti felici delle giornate, provava quasi apatia nei confronti di qualsiasi attività fatta addirittura con i suoi amici, si sentiva un peso sul cuore talmente forte che le arrivava addirittura alla testa facendogliela sentire vuota, ed infine non aveva la forza emotiva nemmeno per andare a scuola.
Forse se fosse riuscita almeno ad ammetterlo avrebbe potuto cercare di fare qualcosa prima che la situazione peggiorasse…mentre evitava tutti questi pensieri intanto era ormai arrivata davanti alla porta della classe, dove incredibilmente non si sentiva nulla.
-Forse la prof non c’è ancora.-
Ed invece scoprì ben presto la classe fosse al completo, e non solo, c’erano addirittura tutte e tre le sorelle Mustang.
Il dettaglio più importante era però Annabelle, in quel momento in piedi e con una mano ben alzata.
-Vorrei essere io a dividere la stanza del dormitorio con Lighneers.-
Al contrario di ciò che aveva pensato quel giorno era iniziato in maniera molto importante; pochi minuti prima la professoressa Airi, fissando con il suo solito sguardo torvo gli studenti, aveva lasciato che si sedessero in silenzio, prima di lasciar entrare le sorelle.
Solo vedendole Lighneers provò un brivido lungo la schiena, preoccupato di fosse qualcosa sotto.
Fu comunque Airi Mustang a togliergli ogni dubbio.
-Lighneers, sappiamo che sei rimasto senza casa. Ti abbiamo visto ieri sera entrare in un bidone della spazzatura e dormirvi per tutta la notte.-
Senza alcun problema nel violare la sua privacy, la donna aveva rivelato di fronte a tutta la classe quello che gli era successo, o almeno il suo essere diventato un senzatetto.
La notizia fu ovviamente scioccante per tutti, anche se con reazioni diverse.
Khal per primo dovette trattenersi dal ridere, e solo coprendosi la bocca con una mano riuscì ad evitare di farsi vedere con un sorriso incredibilmente divertito.
In parte si poteva dire che anche Grace reagì in quel modo, ma senza alcuna cattiveria e divertimento per l’accaduto. Lo definiva più il karma che gliel’aveva fatta pagare, ma al contrario del bianco non trattenne la simil smorfia riassumibile in un “forse hai avuto la lezione che meritavi”.
Ailea invece sporgendosi in avanti guardava il verde con gli occhi quasi spalancati, ed Astral non molto distante soffiò spostando lo sguardo, capendo quanto fosse pensate la situazione.
Anche Zell, più vicino degli altri a Lighneers, non riuscì a non mostrare tutta la sua sorpresa, confuso anche per il fatto il ragazzo non avesse detto niente a nessuno.
Per questo motivo erano incredibilmente dispiaciute sia Johanna che Hope, Sammy e Milton. Capivano doveva essere una situazione molto difficile per lui, e compresero anche il perché di quell’atteggiamento sgarbato nell’ultimo periodo.
Nadeshiko e Lacie invece erano leggermente più confuse su come potevano sentirsi. A causa appunto dei suoi modi di fare Lighneers si era molto allontanato, e nonostante entrambe fossero dispiaciute per ciò che gli era accaduto non potevano essere certe fosse completamente innocente per tale sciagura, ed in parte anche Ryujin si sentiva così ma cercava di reprimere quest’ultimo dubbio.
Solo Yume escludeva completamente questa idea, pensando a quando una ragazza veniva molestata perché indossava un vestito che in qualche modo attirava il molestatore.
In nessun modo era colpa della ragazza, o del ragazzo, e qualsiasi tipo di scusa la gente poteva cercare di far campare in aria derivava solo dalla loro chiusura mentale e da un tipo di società che non era capace di insegnare alle persone ad ascoltare un no.
Forse Lighneers si era trovato invischiato in una brutta situazione della quale non aveva colpe.
Cirno invece più che dispiacere era convinta il ragazzo avesse sbagliato a non dire nulla, anche perché la scuola poteva aiutarlo senza problemi. Le venne quindi il dubbio avesse agito così solo per dimostrarsi forte, e questo pensiero lo ebbe anche Vladimir visto non vedeva alcun profitto nel non cercare forme di aiuto, soprattutto se queste erano pure gratis.
Daimonas invece forse poteva dire di capire questa scelta, visto anche lui per molto tempo aveva vissuto per strada. Forse Lighneers credeva di essere abbastanza forte da poterlo fare, senza così dover prendere uno spazio che sarebbe potuto servire a qualcuno di più bisognoso. Non lo conosceva però abbastanza bene da poterlo dire, ed anche Jack non sapeva cosa pensare a riguardo.
Era stata semplicemente una sua scelta, e forse era stato ingiusto da parte delle Mustang rivelarlo in quel modo.
Quelli comunque più distaccati dalla conversazione erano Alexander, al quale non importava minimamente, e Seraph, che nonostante era in parte sorpresa e leggermente dispiaciuta sapeva bene non fosse qualcosa che la riguardava.
Annabelle invece avrebbe voluto aiutarlo seduta stante.
Tutti gli sguardi che gli riservarono bastarono al ragazza a fargli salire il sangue al cervello ma la sorella, Emi, rincarò la dose.
-Possiamo essere dure, ma siamo comunque diventate professoresse per aiutare gli studenti ad avere una vita migliore. Questo include anche te. Da oggi alloggerai in una stanza del dormitorio della scuola.-
-La mia vita mi va benissimo così come è. Chi vi credete di essere per poter decidere al posto mio? Siete solo delle egocentriche con degli evidenti problemi mentali, dalla vita talmente schifosa dal dovervi fare gli affari altrui!-
Alla risposta del ragazzo tutti gli studenti sbiancarono, temendo la reazione delle Mustang, ma al contrario dei loro timori queste rimasero tutte in silenzio e perfettamente calme.
-Lo farai, altrimenti verrai espulso.-
L’ira continuava a crescere sul volto del ragazzo, mentre le vene sul collo si ingrossavano e la pelle diventava rossiccia.
Rimase però in silenzio, perché sapeva di non avere più scelta. L’avevano umiliato ed ora avevano anche deciso al posto suo.
-Dividerai la stanza con qualcuno in modo possa tenerti d’occhio. E’ evidente stai passando un brutto periodo e vogliamo evitare tu possa delle sciocchezze. Potrai decidere tu con chi vivere o potranno offrirsi volontari.-
-Allora ho una brutta notizia per voi, nessuno vivrà con me.-
Il ragazzo incrociando le braccia le fissò con una smorfia divertita. Era certo di essersi fatto odiare da tutti a tal punto che non l’avrebbero mai voluto come compagno di stanza.
Oltretutto, tra le sue amicizie tutti avevano già una casa e vivevano con qualcuno, non c’erano quindi tante opzioni, o almeno così credeva fino a quando Annabelle si alzò in piedi.
-Vorrei essere io a dividere la stanza del dormitorio con Lighneers.-
In quell’esatto istante, mentre tutti si erano messi a fissare la ragazzina, era entrata Ayame, che confusa sentiva come se il cuore le si fosse fermato.
L’unica cosa che poteva fare era guardare Ligheers, che sicuramente si sarebbe opposto a quella proposta.
Ne era praticamente certa, nonostante gli occhi di lui fossero chiusi era sicura stesse provando una grandissima rabbia dentro di sé.
Non avrebbe mai accettato.
-Tsk, va bene.-
   
 
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