Eccoci
qui con il nuovo capitolo di GOLDEN BULLET – THE HUNTER
WARRIOR!
Nello
scorso capitolo ci siamo lasciati con delle novità a dir
poco scoppiettanti. Claudia ha scoperto non solo di essere incinta, ma
anche
che i Deadly Sins avessero nascosto la loro base all’interno
del Liceo
Shiketsu. Non solo. Questi ultimi hanno controllato tutti i loro nemici
fin
dall’inizio!
Per
questo, grazie all’aiuto di Midoriya, tutti loro
cercheranno di salvare le vite di quei giovani liceali che rischiano
seriamente
di essere ammazzati.
Ci
riusciranno? O saranno i loro nemici a farli a pezzi.
Prima
di lasciarvi al capitolo, vi voglio comunicare un rapido
cambiamento che attuerò successivamente. Ho intenzione,
infatti, di non
utilizzare più la pagina facebook Sks12_95, ma
un’altra che utilizzo per i miei
disegni, intitolata Simon Kog 95 Illustration. Prendo questa decisione
perché,
in questo modo, potrò avere una pagina molto più
aggiornata rispetto a quella
che ho adesso. Prendo questa decisione anche perché mi
sarà più semplice
pubblicare l’aggiornamento partendo dalla Pagina Pubblica di
Instagram
collegata a quella di facebook, intitolata allo stesso modo
(@simonkog95illustration).
Tutte
le comunicazioni in merito alle uscite dei miei nuovi
capitoli, le otterrete in entrambe le pagine pubbliche ;-)
Che
dire altro? Semplicemente, sotto a questa frase troverete
il link alla pagina delle OST, più quello
dell’ultimo epilogo alla precedente
storia…
…
dalla quale, scoprirete, entreranno in scena alcuni di tali
personaggi!
Vi
lascio al capitolo… BUONA LETTURA!
GOLDEN BULLET - THE HUNTER WARRIOR Dichiarazione
di guerra! Liceo Shiketsu vs Deadly Sins!
Domenica 19
Agosto 2018 – 23:00
CLAUDIA
[Strange
Whispers
– KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
La
prima parte del nostro piano era stata un successo.
Midoriya ed Eri erano tornati raggianti dalla loro missione e
comunicarono la
bella notizia a tutti i membri della Sezione Anti-Mafia.
“Ha funzionato! Il potere
di Eri è in grado di cancellare quel marchio!”
ci aveva rivelato lui, orgoglioso della piccola “Ma dobbiamo ringraziare il
nostro
amico… è lui che ha aiutato Eri a controllare il
suo potere… e ci ha permesso
anche di annullare il sortilegio del tatuaggio!”
“Allora perché
non si è tolto dal vostro polso?”
gli aveva
chiesto Ai, confusa.
“E’ stata un’idea di
Camie. Se fosse semplicemente sparito il marchio, Nnoitra e tutti i
membri dei
Deadly Sins si sarebbero accorti dei nostri piani! I tatuaggi
spariranno solo
all’ultimo!” le aveva risposto Midoriya,
con sicurezza.
***
In
questi giorni avevo ricevuto molte notizie.
I
miei dubbi erano stati confermati dalla dottoressa
Recovery Girl, la quale mi rivelò che ero incinta di tre
settimane. Questo mi
avrebbe dato ancora più pressioni se non avessi subito
ricevuto, da parte di
una imbarazzatissima Chi, la conferma della firma sul testamento
genitoriale.
Ero
certa che non si sarebbe tirata indietro. Non c’erano
persone più affidabili di Simon e Chi per accudire un
bambino.
[Pain’s Theme
– NARUTO]
Nel
frattempo, però, incominciai a notare uno strano
comportamento da parte di Rosalia. La mia compagna ed ex-rivale,
infatti,
continuava a mandare messaggi di nascosto ed era sempre di buon umore.
La
notavo spesso mentre fissava intensamente suo figlio, il quale si era
sempre
più affezionato ai suoi nuovi amici ed era felice.
Lei, però, non sembrava
esserlo… qualcosa la stava tormentando, ed io sapevo di cosa
si trattava.
Rosalia
ancora non riusciva a perdonare me e Domenico per
quello che le avevamo fatto anni fa, per averla costretta a fuggire in
Brasile.
Il suo regno, tutto ciò che lei aveva creato per superare il
dolore della
scomparsa del suo più grande amore…
… io, Domenico
e Simon glielo avevamo strappato via.
Per
la prima volta da quando l’avevo affrontata come nemica,
mi stavo rendendo conto di quanti errori avessimo commesso con lei.
Anche noi
avevamo parte della colpa per averla trasformata in ciò che
era diventata.
Lei
restava pur sempre una criminale pericolosa, vero, ma
ora non vedevo più solo bianco o nero. Ora riuscivo a vedere
tutte le
sfumature, e tutto questo grazie alla situazione di Simon.
Per
questo, decisi di scriverle una lettera e di farla
passare da sotto la porta della sua camera. Speravo soltanto di aver
fatto la
scelta giusta…
… ma sapevo che
Domenico mi avrebbe capito.
***
Quando
giunse il giorno prestabilito, avevamo un buon piano.
I
Cyber Rainbow si sarebbero occupati dei professori e degli
studenti infiltrati, ovvero dei Deadly Sins nascosti nel liceo,
impegnandoli in
un breve scontro volto a distrarre la loro attenzione. Trovammo strano
il fatto
che avessero accettato subito, nonostante il veto imposto da Simon. A
quanto
pare, la loro coscienza si era avvicinata molto a quella di un essere
umano
qualunque.
Tutte le giovani
innocenti del liceo Shiketsu, nel frattempo, si sarebbero fatte trovare
dentro
il corridoio dei loro dormitori, dove Midoriya sarebbe entrato per
permettere a
Son Goku di utilizzare il tele-trasporto, tecnica che il Sayan aveva
per
fortuna recuperato.
I
ragazzi, invece, sarebbero stati salvati da Peach e Berry
i quali, accompagnati da Vegeta, li avrebbero fatti scendere fino alla
palestra
per disattivare tutti i loro server e per farli viaggiare
all’interno di un
gigantesco sottomarino terrestre di legno, creato dallo scienziato di
Freezer
nel corso di quei giorni.
Il
resto di noi, invece, sarebbe rimasto in contatto con
tutti loro per mezzo di una rice-trasmittente, all’interno
del Liceo ‘U.A.’. Se
ci fossero stati dei problemi, Goku avrebbe tele-trasportato anche
tutti i
guerrieri più esperti e li avremmo fatti combattere.
La
scelta di non includere altre persone era stata presa per
non mettere troppi innocenti in pericolo. Il nostro obiettivo, questa
volta,
era quello di non fare alcun errore e di salvare quante più
persone innocenti
possibili.
La
nostra missione sarebbe iniziata tra non meno di un
minuto. I nostri cyborg erano già posizionati attorno al
perimetro del liceo,
assieme a Midoriya, Vegeta, Peach e Berry, pronti ad intervenire. Goku
li
avrebbe raggiunti grazie al tele-trasporto poco dopo.
“Non percepite
altre aure dentro l’edificio?”
li avvisai
io con la rice-trasmittente.
“No… ma potrebbero
esserci altri nemici con l’aura azzerata. Dovremo fare molta
attenzione!”
dichiarò seccamente Vegeta, voltandosi verso Midoriya
“Ricordati… non
azzardarti ad attaccare nessuno! Il tuo compito è
quello di raggiungere le ragazze e permettere a Kakaroth di
raggiungerti!”
“Ricevuto!”
confermò Deku, più carico che mai.
Non
avevamo più bisogno di attendere. Il nostro piano poteva
avere inizio!
“Allora partirete
al mio via. Uno… due… tre… VIA!”
***
BATTAGLIA ESTERNA
EROI: CYBER-RAINBOW
CATTIVI: DEADLY SINS
NARRATORE: Third Person
[Silence Animal Silence
Glaive + Blind Animal – NARUTO +
SAILOR MOON]
I
cyborg non persero alcun tempo. Tutti e sette varcarono
con la forza l’ingresso del Liceo Shiketsu ed aumentarono
vertiginosamente la
loro aura, facendo tremare tutta la terra sotto i piedi di Tokyo.
I
nostri nemici abboccarono tutti alla trappola…
… in meno di cinque
secondi, ciascuno dei cyborg si trovava affrontato a muso duro da uno
dei
Deadly Sins, i quali erano tutto tranne che felici di quanto stesse
accadendo!
“Non
vi è
bastata la
lezione dell’altra volta?” li
prese in giro Lust, sogghignando
diabolicamente.
“Questa volta non
andrà come volete
voi!” dichiarò Edward, portandosi
davanti a lei.
“Ti
hanno ricostruito,
bambolina?” parlò Wrath con
Victoria, la quale sembrava rinata
vedendo la causa della sua precedente dipartita.
“Io posso ricostruirmi
tutte le
volte che voglio, maniaco… vediamo se per te sarà
lo stesso!”
“Siete
davvero certi
di poterci sconfiggere? Siete degli sciocchi…”
li provocò Sloth,
per nulla impressionato dai suoi avversari.
“Prova a ripeterlo, se
ne hai il
coraggio!” lo minacciò Akemi, per nulla
intimorita. Cercava di fare
la spaccona, come Jason in Friday XIII, il suo personaggio preferito.
I
combattenti, non attesero un altro secondo di più. Tutti
si gettarono l’uno sopra l’altro, iniziando a
lottare e a colpirsi con tutta
la forza che avevano in corpo.
***
CORRIDOIO FEMMINILE
EROE: MIDORIYA
NEMICI: ancora indefiniti
NARRATORE: MIDORIYA
[Continuazione - Silence
Animal Silence Glaive + Blind
Animal – NARUTO + SAILOR MOON]
C’eravamo
riusciti. Grazie ai poteri di Peach e Berry,
eravamo riusciti ad entrare dentro il liceo senza farci vedere dai
nostri
nemici.
“E’ il momento di
separarci! Mi raccomando ragazzino… non fare
stupidaggini!” mi gridò
Vegeta, allontanandosi da me assieme ai due
alieni.
Non
persi tempo a rispondergli. Mi fiondai dritto per le
scale e raggiunsi il corridoio del dormitorio femminile.
Mi
resi conto, però, che qualcosa non stesse andando affatto
per il verso giusto…
…
perché le ragazze erano circondate da mostri di ogni forma
ed
orrore!?
“Cazzo! Camie! Io sono qui!”
urlai con tutte le forze che avevo
in corpo “Annulla la tua tecnica!
STANNO
ARRIVANDO I RINFORZI! CLAUDIA! CHIAMA TUTTI GLI ALTRI! ABBIAMO BISOGNO
DI
AIUTO!”
Il
mio ordine fu recepito immediatamente. Al centro della
stanza, Goku si materializzò assieme a Gohan, Piccolo, Ten
Shinan, Yamcha,
Crilin, C-18 e C-17, i quali misero subito in chiaro chi comandasse
lì...
… un momento… tra di
loro c’erano anche Eraser Head, Mid Night, Present
Mic…
… ALL MIGHT?!
“DETROIT SMASH!”
urlò tutto eccitato lui, usando la forza acquisita durante i
suoi allenamenti
per mettere al tappeto due dei suoi nemici.
Aveva
la stessa forza di quando possedeva One for All, ma il
solo fatto che potesse combattere era una buona notizia.
Cinque
minuti dopo, con l’aiuto anche di tutte le ragazze di
quel liceo, Ochaco inclusa, noi riuscimmo ad uccidere tutte quelle
strane
creature…
… un
momento… erano Noumu!!!
“Fiù…
e questi bastardi sono sistemati!”
affermò grintosa C-18,
prima che qualcuno provasse ad affettarla con una spada…
… un qualcuno di molto
familiare!
“CO-COSA?! STAIN?!”
Ebbene
sì. Ad attaccarci era stato proprio l’ex-ammazza
eroi! Era esattamente come me lo ricordavo…
… ma non era in
coma?!
“All Might…”
Io
ed il mio maestro sbiancammo dalla paura…
… proprio dietro di
noi vi stavano All for One e Shigaraki Tomura, insieme a tutta
l’Unione dei
Villain!
Eravamo stati circondati!
“Ragazze! Avvicinatevi
tutte a me!” gridò Goku,
mentre i villain
avevano incominciato il loro attacco “Devo
tele-trasportarvi via!”
L’ordine
venne eseguito immediatamente. Io e tutti gli eroi
riuscimmo ad impedire che l’Unione dei Villain o Stain
cercassero di uccidere
le giovani e tutte vennero tele-trasportate via da lì, sane
e salve…
… tutte tranne una…
“OCHACO!”
“Non preoccuparti per
me! Io posso difendermi perfettamente!”
affermò la mia ragazza con una
determinazione ed uno sguardo che non le avevo mai visto in volto.
“Allora
del tuo bel corpicino mi occuperò io!
Ihihihihihih!”
A
parlare era stata Himiko Toga, la quale si era gettata
senza attendere addosso alla mia donna…
“Gravità…
- 20. Rilascio!”
… prima che iniziasse
a svolazzare improvvisamente senza alcun controllo!
“Un momento…
questo… non mi piace! Mollami! SCHIFOSA PUTTANA!”
“Come desideri…
Gravità… 50! RILASCIO!”
Per
la sua avversaria non ci fu nulla da fare. La giovane
villain venne letteralmente schiacciata dalla gravità
prodotta da Uravity e
perse definitivamente i sensi.
Magnifica… si era
liberata di un’avversaria così potente in
pochissimi gesti. Era migliorata un
sacco da quando l’avevamo lasciata andar via qualche mese
prima.
Non potevo che essere
orgoglioso di avere una ragazza così forte ed in gamba come
fidanzata!
“Non distrarti!”
Evitai
per un soffio la mano di Shigaraki e mi portai di
fianco alla mia compagna.
Avevamo un nemico
ancora più pericoloso davanti a noi… niente di
meno che il nuovo Boss
dell’Unione dei Villain!
“Ochaco… come
funziona adesso il tuo potere?” le
domandai
frettolosamente io.
“Posso aumentare o
diminuire la gravità non solo di ciò che tocco,
ma anche quella attorno a chi
desidero, semplicemente percependo il suo KI! Alla parola RILASCIO si
attiva la
formula… e non vomito più mentre volo!”
“Ottimo… io non
mi distruggo più gli arti ed ho sviluppato un secondo
quirk!” dichiarai io, sicuro di me stesso
“Possiamo
farcela! Tratteniamoli
fino a quando anche i maschi non fuggiranno… poi ce ne
andremo!”
“Non credete che sarà
così facile…”
Improvvisamente
io ed Uravity riuscimmo ad evitare due
strani colpi a pressione che puntavano dritti ai nostri
cuori…
… chiunque ci
avesse attaccato, aveva cercato di ucciderci con
freddezza!
Il
nostro nemico era un tizio dalla pelle viola e gli occhi
dalle iridi rosse. Non l’avevamo già visto da
qualche parte?
Oh no… certo che lo
conoscevamo! Tutti si erano fermati quando lo riconobbero!
Quello era Hit,
l’assassino millenario della leggenda!
“Non ho bisogno del vostro
aiuto…” dichiarò
lui, allontanando
tutti i nostri nemici ed avvicinandosi pericolosamente a tutti noi
“… per loro è
già finita!”
Il
tempo sembrò improvvisamente fermarsi…
… alcune sfere di KI
esplosero davanti a noi, senza colpirci.
Quando la polvere si
diradò, tirammo tutti un sospiro di sollievo…
… era tornato
Goku!
“Hit… da uno come te
non me lo aspettavo! Come hai potuto unirti con gente così
meschina!?” gli
urlò deluso il sayan, puntando il dito verso
l’Unione dei Villain.
Per
tutta risposta, l’assassino gli dette una risposta che
ci fece raggelare il sangue.
“Con chi credevi di
avere a che fare, Son Goku? Io sono un mercenario… io eseguo
soltanto gli
ordini di chi mi paga. Il rispetto non esiste nel mio
lavoro… perciò sarà
meglio che tu te ne vada immediatamente da qui se non vuoi farti male!”
“Mi conosci meglio di
quanto credi, Hit… sai benissimo che la mia
risposta è no!” affermò Goku,
mettendosi in posizione di combattimento.
Eravamo
pronti a combattere contro l’Unione dei Villain!
***
PALESTRA DEL LICEO
SHIKETSU
EROI: VEGETA, PEACH E BERRY
ANTAGONISTA: ancora sconosciuto
NARRATORE: PEACH
[The Scarlett Letter
– NARUTO]
La
costruzione del nuovo sottomarino era stata molto lunga e
laboriosa, ma alla fine Berry era riuscito nell’impresa il
giorno prima. Con
l’aiuto mio e di Vegeta, colui che amavo era riuscito a
comandare quel mezzo e
a farlo giungere sino alla palestra del Liceo Shiketsu, ed aveva
ordinato a
tutti di entrare all’interno di quella maestosa arca.
Nel
mentre, lui stesso si era diretto verso uno degli alberi
finti che circondavano la palestra e, con un ghigno a dir poco
diabolico,
inserì una penna USB al suo interno.
“Un Malware…”
ci spiegò il mio compagno, ritornando vicino al
sottomarino “… tutti i
loro dati e i
loro sistemi di allarme sono stati distrutti”
Stavolta Berry si era
davvero superato.
Stavo
per entrare all’interno del grande mezzo di trasporto,
quando qualcuno provò letteralmente ad uccidermi con un
raggio di KI.
Vegeta,
per fortuna, mi aveva salvata deviando quel colpo e
direzionandolo verso il mittente che si fece vedere dopo aver evitato
il colpo.
Era
un insetto umanoide, di carnagione verdastra.
“Guarda un po’
chi c’è qui… ne è passato di
tempo… Cell!”
L’androide,
tuttavia, non sembrava affatto interessato ai
discorsi del principe.
Tutt’altro…
“Questa versione di me non
ha memoria di un nostro incontro!”
dichiarò infatti la creatura, preparando una sfera di
energia in direzione del
suo avversario, pronto a lanciarla “Sarà
meglio per voi che facciate uscire quei ragazzi… o dovrete
vedervela con
l’essere perfetto!”
“Fallo pure, se
desideri morire!”
“No, Vegeta!”
affermai io, preoccupata “Non possiamo combatterlo!”
“Non farmi perdere
tempo, mocciosa!” mi rispose lui, con freddezza
“Il mio
posto può essere preso da
qualcun…”
“Non si può!”
gli fece notare Berry, agitato “Con
la grandezza del mezzo, nessuno degli altri presenti sarebbe in grado
di far
muovere questo sottomarino di un centimetro! E’ della tua
forza che abbiamo
bisogno!”
Vegeta
trattenne lo sbuffo di insoddisfazione. Anche io ero
decisamente preoccupata.
Gli
unici in grado di far muovere quel coso mastodontico eravamo
noi tre, ed eravamo impegnati a tenere a bada quella creatura
artificiale. Se
avessimo combattuto dentro la palestra, rischiavamo seriamente di
danneggiare
il sottomarino gigante, e non saremmo mai riusciti a salvare i liceali!
Il sogghigno di Cell
fu quanto di più crudele potessimo mai sentire…
“… quindi volete
morire… e sia… vorrà dire che
libererò il campo di battaglia…
distruggendo quel guscio dietro le vostre spalle!”
“NO!” urlò Berry,
gettandosi addosso alla sfera di KI lanciata da Cell per arrestarla.
“NO! BERRY! NON
FARLO!”
Il
mio amico cascò letteralmente nella trappola
dell’androide che gli fece saltare la sfera di KI proprio
davanti alla faccia…
… istintivamente mi
portai davanti a quella sfera, con le braccia incrociate, cercando di
salvarlo…
…
l’esplosione fu così forte e possente da farci
finire addosso
all’arca, sbattendo le nostre schiene su di essa e mozzandoci
il fiato.
Berry
era quello che aveva subito meno danni, dato che io mi
ero frapposta tra lui e la sfera. Io, d’altro canto, ero
completamente fuori
uso…
“SIETE DEGLI IDIO…”
Vegeta
commise un errore ancora peggiore. Aveva
sottovalutato la forza di Cell e si era voltato verso di noi per
rimproverarci.
L’androide ne approfittò per sferrargli un pugno
sul diaframma, così potente da
costringere Vegeta a piegarsi in ginocchio e a sputare sangue dalla
bocca.
“Co… come diavolo…
è
diventato così forte?”
“Sei uno sciocco,
Vegeta… forse tu hai avuto a che fare con la mia versione
precedente… quella
che vedi adesso è stata creata da un DNA completamente
Majin! Sono miliardi di
volte più potente di quello che avete affrontato anni fa!”
dichiarò l’androide,
sferrando un calcio sul viso del sayan e facendolo finire addosso a me
e Berry.
Il
contraccolpo fu nuovamente dolorosissimo. Il sayan era
svenuto sul colpo ed io non riuscivo più a rimettermi in
piedi…
… era finita.
“Be…
Berry… scusami…”
“No… scu… scusami
tu…”
mi rispose il mio amico, con sincerità “…
avrei dovuto… avrei dovuto fare molta più
attenzione…”
“… non potevamo
arrestare quella sfera, comunque…”
“… non parlavo
dell’attacco di Cell… io mi riferisco…
a quello che provo per te…”
Sgranai
gli occhi, ma non riuscii a voltarmi verso di lui.
Possibile che…
“… perdonami… avrei
dovuto… avrei dovuto capirlo prima… mi sarei
dovuto muovere molto tempo prima…”
I
passi di Cell si stavano facendo sempre più forti. Ogni
secondo che passava, meno speranze avevo di poter sopravvivere assieme
alla
persona di cui ero innamorata.
“… anche io… anche
io ti amo, Peach… ti ho sempre amata…
ma ero troppo timido ed impacciato per ammetterlo…”
“… e tu… sniff… tu me lo dici solo adesso…
sniff…”
“In
realtà… volevo farti una proposta al termine
della missione… avevo
preso un gioiello terrestre, un anello con brillantini…
volevo chiederti di
diventare mia moglie…”
Ero
sconvolta da quella notizia.
Berry si era
dichiarato a me… lui stava ammettendo il suo amore per me e
voleva perfino
sposarmi…
… invece di
rallentare, tuttavia, il tempo sembrò accelerare, con Cell
che si era portato
davanti al mio viso.
Il
suo ghigno di vittoria era la peggior sconfitta che
potessi ricevere dalla mia vita.
Io e Berry stavamo per
morire… l’imperatore ci aveva radiato dal suo
esercito… tutte le persone alle quali avevo dato
fiducia… e quelle alle quali
avevo chiesto di fidarsi di me sarebbero morte con noi…
… chiusi gli occhi,
davanti alla mia morte e al piede che si stava appoggiando sulla mia
testa, e
scoppiando a piangere urlai con tutto il cuore…
“Amici miei…
sigh… Freezer-Sama… sigh…
Berry… sigh… MI DISPIACE! IO VI
VOGLIO BEN…”
PUNCH!
[This Day And Never Again
– BEST OST IN THE WORLD]
Quello
che avevo percepito mi aveva letteralmente colto alla
sprovvista. Qualcuno era intervenuto sul più bello ed aveva
colpito Cell per
allontanarlo da me.
Io,
confusa, cercai di rialzarmi in piedi e di riaprire gli
occhi…
… ma lo shock nel
ritrovarmi davanti proprio lui mi fece cadere in ginocchio.
Mi
gettò per terra tre capsule rigenerative, ed io compresi
subito le sue intenzioni.
Prontamente
mi affrettai ad ingoiarne una, poi aiutai Berry
a prenderne un’altra e l’ultima toccò a
Vegeta.
“Saliamo sulla
navicella…”
L’ordine
che detti a Berry fu prontamente recepito, ed
entrambi afferrammo al volo Vegeta, ancora svenuto.
Stavamo
per varcare l’ingresso quando…
“VOI NON ANDRETE DA
NESS…”
Il
nostro salvatore, tuttavia, non si fece scrupoli ad
allontanare nuovamente il nostro nemico, costringendolo a lasciarci
andare.
Le
ultime parole che sentii da parte del mio sovrano furono
queste…
“… guai a te… se osi
sfiorare uno solo dei miei sudditi, schifoso androide da quattro soldi!”
***
CLAUDIA
[Continuazione –
This Day And Never
Again – BEST OST IN THE WORLD]
La
situazione all’interno della palestra si era risolta
nella maniera più inaspettata che potessi mai credere. Ad
aiutare Peach, Berry
e Vegeta contro Cell era giunto niente di meno che Freezer, il quale mi
era
sembrato più in collera che mai…
… Bulma era quella più
sconvolta, tra tutti noi.
“Quel mostro…
quel mostro ha salvato mio marito ed i suoi compagni… non
posso crederci!”
“Non pensi l’abbia
fatto per un suo tornaconto?” le domandai io,
incredula quanto tutti gli
altri.
“Che motivo ci sarebbe per
volere vivi anche gli altri presenti? Lui è
sempre stato un tipo senza cuore… o almeno così
credevo…” ammise la
scienziata, sbigottita “…
questa è la
prima volta, credo, che quel bastardo rischia la sua vita per qualcun
altro,
oltre al Torneo del Potere!”
“Ragazzi! Siamo
appena partiti!” ci avvisò
Peach con la rice-trasmittente “I
ragazzi sono tutti salvi!”
“Quei due figli di
puttana me la pagheranno cara!”
dichiarò Vegeta, ferito nell’orgoglio “Non
si sarebbero dovuti permettere di…”
“QUESTO NON E’ IL
MOMENTO DI LAMENTARTI, PRINCIPE DA STRAPAZZO! RINGRAZIA DI NON ESSERE
MORTO
COME UN COGLIONE E SBRIGATI A RIPORTARE…!”
Tutti
i presenti, però, caddero a terra a causa
dell’immensa
forza d’urto che ci aveva colpiti.
Oh
no…
… non dirmi che…
“SIAMO SOTTO ATTACCO! I MIB
SONO TUTTI QUA!” ci urlò
Shinichi,
raggiungendoci nello studio “Stanno provando ad attaccare le ragazze del
Liceo Shiketsu appena arrivate all’Accademia!”
Ad
alzarsi, prontamente, furono Ai, Ayumi, Ran, Kazuha e
Masumi. A loro si unirono anche Pan, Bra, Marron Ub e, con nostra
grande
sorpresa, anche Majin Buu.
“Andiamo a prendere a
calci quei luridi figli di puttana, ragazze…”
esclamò la piccola sorellina
di Simon “… facciamogli
vedere quello
che succede ad attaccare le persone a cui vogliamo bene!”
“COSI’ SI FA!”
dichiarò Sera, grintosa, uscendo fuori dal palazzo assieme a
tutti gli altri.
“Voi rimanete qui!”
urlai alla 2-A, la quale stava inseguendo i loro amici “Le liceali entreranno dentro il dormitorio e voi
dovete pensare a
proteggerle, come vi hanno ordinato i vostri professori! Se entra
qualche
nemico, la prima linea è dell’anti-mafia! Goten!
Trunks! Chiaotzu! Voi date
loro man forte, mi raccomando!”
“Agli ordini, questore!”
urlò entusiasta Chiaotzu.
Tutti
i membri scelti dalla sottoscritta scesero
immediatamente la scalinata, raggiungendo il piano terra del Liceo U.A.
Come
risposta, io passai a tutti i membri rimanenti le
capsule create da Bulma. Al loro interno, vi stavano dei costumi
metallici
creati dalla scienziata Mei Hatsume, in grado di sopportare colpi a
corto-medio
raggio, e di poter sparare dei raggi laser molto potenti, quasi quanto
quelli
col KI.
Io,
Miwako, Wataru, Hyoe, Tooru, Hidemi, Shinichi, Domenico,
Bulma e Shuichi eravamo pronti alla battaglia!
“Ehi! Vi stavate
scordando di noi due!?”
Mi
voltai sorpresa verso la scalinata. Anche Rosalia ed
Adolf indossavano dei costumi metallici, identici ai nostri…
… e non erano da soli…
… quello chi era?
“TU?! COSA CI FAI…”
gli urlò contro Shinichi, ma Rosalia lo fermò
istantaneamente e si avvicinò
minacciosa a me, puntandomi il dito contro.
“Claudia… promettimi
e giurami che quanto hai scritto su quella lettera è la pura
verità!”
Io
feci segno di sì con la testa, sicura della scelta che
avevo fatto. Ero stata io a donare quell’armatura a Rosalia
ed Adolf.
“Sì,
Rosalia… sono pronta a cancellare tutti i tuoi crimini e a
farti
tornare definitivamente con una nuova identità… e
non ti chiederò nulla in
cambio! Tu, Adolf e Leonardino siete liberi!”
“ALLORA DEVI DARE LO STESSO
GIURAMENTO ANCHE PER SUO PADRE!” mi
urlò lei con decisione cogliendomi di sorpresa.
Ovviamente
l’uomo si imbarazzò molto davanti allo sguardo
stupefatto di tutti.
“D’accordo… anche lui
è ufficialmente un uomo libero!”
“Claudia… ne sei
sicura?” mi domandò Domenico incerto.
“Più sicura che mai!”
L’uomo
rimase sorpreso dalla mia fermezza, ma non si azzardò
nemmeno per un istante a contraddirci. Al contrario, si
voltò verso la sua
ex-compagna di classe e le allungò il pugno.
Rosalia
sorrise, stavolta con sincerità, connettendo quel
pugno con il suo.
Era tornata, glielo
leggevo dagli occhi. Rosalia era tornata buona ed aveva deciso di
abbandonare
la sua oscurità!
“RAGAZZI! CI STANNO
ATTACCANDO!”
Shinichi aveva
ragione… dei mostri raccapriccianti si erano avvicinati a
noi e stavano
cercando di ammazzarci.
“E’
l’ora di dare una bella ripulita…”
affermai io, puntando la
mia mano verso i miei nemici.
La
squadra Anti-Mafia di Tokyo era ufficialmente tornata in
azione!
***
CHI
[The Devil –
BEST
OST IN THE WORLD]
Il
mio cuore scoppiò di paura quando il dottor Agasa ci
raggiunse nella nostra camera, urlandoci che eravamo nuovamente sotto
attacco.
Io
e la mia famiglia eravamo stati tutti scortati fuori dal
dormitorio. Attraversammo il cortile assieme a tutti quanti gli altri
presenti
incapaci di combattere. C’erano i genitori di Shinichi,
quelli di Ran ed Ayumi,
la moglie di Goku con suo padre e sua nuora, il Genio delle Tartarughe,
Ajyna
ed i suoi figli più piccoli (Selena inclusa), Leonardino,
Eri, C-22, Clarice
Red ed il padre di Simon.
Fu
il preside Nezu ad allontanarci da quel posto, tenendoci
sempre sotto controllo per non perdere nessuno.
“Dove stiamo andando?”
chiese Chichi, preoccupata.
“C’è un rifugio più
protetto sotto terra!” dichiarò Nezu,
giungendo di fronte ad un gigantesco
garage, chiuso a chiave da una serratura con tastierino
numerico-digitale.
Il
topo digitò una password e questo si aprì,
permettendo a
tutti noi di entrare, poco alla volta.
“Mamma… io ho paura…”
ammise Hinata, preoccupata.
A
consolarla, tuttavia, vi stava la piccola Selena.
“Non avere paura! Ci sono
tanti guerrieri che ci stanno proteggendo!”
“Selena ha ragione,
amore mio…” la rassicurò mia
madre, calmandola “…
fuori ci sono tantissimi
super-eroi che stanno combattendo contro i cattivi!”
Io
non ero altrettanto tranquilla, ma non mi azzardai a
contraddirle.
Raggiungemmo
immediatamente il luogo riparato descrittoci
dal preside Nezu. Si trattava di una gigantesca sala, completamente
vuota e
senza nulla…
… no, qualcosa
c’era…
… no…
… qualcuno!
Oh
no…
“Buonasera a tutti
voi!” ci salutò calorosamente
l’uomo con la cicatrice sull’occhio,
indicandoci la sua compagna “Non vi
dispiace se al vostro raduno ci riuniamo anche io e la mia padrona, no?”
Tra
i presenti, quelli più sconvolti erano certamente il
preside Nezu e Clarice Red.
Il
primo lo era perché entrare dentro quel fortino era
impossibile senza conoscere la password…
… la seconda perché la
compagna del nostro nemico era identica spiaccicata alla scienziata!
“Tu…
schifoso scherzo della natura…”
affermò la donna col camice, lasciandolo scivolare e
trasformandosi
letteralmente davanti alla sua avversaria gemella…
… la quale fece lo
stesso, piazzandosi divertita davanti alla nostra amica.
L’unica
cosa che le distingueva erano gli occhi. Quelli di
Clarice erano identici agli originali… quelli
della sua nemesi avevano le pupille nere e le iridi rosse come il
sangue!
“…
da quanto tempo, compagna…”
“Non provarci,
carogna!”
la interruppe immediatamente Clarice “Cosa sei venuta
a fare qui, X-X-I!?”
“Ancora
con quel nome fasullo… ho riottenuto il mio nome ed il mio
trono, troia
traditrice… io
sono Lilith!”
Impallidii,
sconvolta…
… quella era…
… oh no… era la donna
di cui parlava Zero, quella che era diventata un mostro!
“E
comunque… sono venuta qui per assistere a questi
combattimenti, nient’altro”
ci tranquillizzò tutti, prima di ammettere
“Vedete…
se vi avessi voluti morti o assorbiti, lo avrei fatto già
parecchi giorni fa! A
proposito… complimenti, Clarice… vedo che
continui il tuo inutile digiuno! Ogni
giorno che passa, diventi sempre più debole! Non fai altro
che facilitarmi il
compito successivo…”
“Questo lo pensi
tu!”
esclamò Clarice, ma nessuno si rese conto del movimento di
Lilith…
… la quale sferrò un
calcio così rapido da far ruzzolare la nostra amica davanti
ai nostri piedi.
“Mer…
merda…” riuscì
soltanto ad esclamare
la donna, rialzandosi lentamente in piedi ed asciugandosi il sangue
violaceo
che colava dal labbro.
“Vi
faccio i miei complimenti… non era da tutti riuscire a
rintracciare i nostri
server… ma il vostro robottino ha approfittato
dell’ingenuità dei miei sudditi
ed è riuscito a copiare tutti i dati celati da Nel.
Pensavate davvero che io, la
sovrana dei demoni, non me rendessi conto?”
rivelò
a tutti noi,
divertita “Ma
non solo… siete perfino riusciti ad annullare il sortilegio
di quel marchio,
grazie alla bambina che sta assieme a voi…”
qui
Lilith indicò Eri, la
quale si gettò immediatamente dietro le gambe di C-22
“…
e a quel ciccione creato da quel mago
rincitrullito di Babidi! Devo proprio ammetterlo… siete
stati molto scaltri,
per essere dei semplici mortali… ma il gioco
terminerà al torneo e voi non
riuscirete mai a sconfiggerci… sarà meglio che ve
lo ricordiate tutti…
Kiyonaga… prepariamoci a tornare nella nostra base”
Detto
ciò, la donna-demone si avvicinò a Kiyonaga,
portandosi due dita sulla fronte.
“Questa
notte io rimarrò in disparte e permetterò ai miei
compagni e schiavi di
potenziarsi in vista del torneo… ma credetemi…
noi stiamo soltanto giocando con
voi… ricordatevelo sempre!”
Solo
a quel punto la creatura ed il suo servo sparirono alla
nostra vista, lasciandoci letteralmente senza parole.
O almeno… tutti
pensavano fosse così…
… ma
quando iniziai a sentire
l’alito rivoltante di quell’essere sul mio collo,
capii le sue reali
intenzioni…
“A
proposito… tu vieni con noi!”
Nessuno
fece in tempo ad intervenire o fermare Lilith, la
quale mi afferrò con uno dei suoi bracci e si
tele-trasportò via dal fortino
con me. A destinazione raggiunta, mi lasciò andare.
***
[Exorcist
– BEST
OST IN THE WORLD]
Stavo
per urlare, quando Kiyonaga si gettò sopra di me,
tappandomi la bocca e schiacciandomi a terra a pancia in
giù. Quel porco stava
perfino cercando di molestarmi.
Le
mie lacrime, tuttavia non servirono a nulla.
La
stanza in cui mi trovavo era un’autentica Sala del Trono,
celata nell’oscurità. L’odore di carne
putrefatta mi fece venire la nausea ed
il pavimento era così viscido da farmi venire i brividi di
disgusto. In fondo
ad essa, Lilith si era seduta e mi fissava con sguardo bramoso.
“Quindi
sei tu… tu sei la troia che ha stregato il mio Vero
Amore…” iniziò a
dire lei, mostrandomi i suoi aguzzi ed affilatissimi denti
“…
Kiyonaga! Lasciala
pure… lei non scapperà da nessuna
parte!”
L’uomo,
soddisfatto, dopo avermi disgustosamente baciato e
leccato la nuca, mi liberò e si portò al fianco
della sua regina.
“Mi
sono scelta davvero un’ottima guardia del corpo, lo
ammetto… lui era un vecchio
commissario della centrale di polizia di Tokyo… è
stato facile addomesticarlo,
dopo che gli ho divorato tutta la famiglia davanti ai suoi occhi!”
mi
rivelò Lilith,
mentre io cercavo di rimettermi in piedi senza smettere di tremare per
la paura
“Era
da tempo
che desideravo vederti in volto, Chi Miura… conoscere la
puttana terrestre che
ha fatto innamorare di se il mio Zero…”
“… non è… non
è Zero
ad essersi innamorato di me… ma Simon…”
provai a ribattere io, ma il demone
mi si portò davanti e mi dette in calcio così
potente e preciso da farmi
arrivare dall’altra parte della stanza.
Il
contraccolpo fu così doloroso da farmi sputare sangue. Non
riuscivo più a rimettermi in piedi. Tutte le ossa della
schiena erano in
frantumi. Il dolore era così atroce che non riuscii nemmeno
ad urlare.
“…
taci, insulsa mortale… Simon non è altro che un
contenitore! Quello che hai
sempre avuto di fronte è il mio Zero! Non pensare di
ingannarmi così
facilmente!”
“… io… io non sto
scherzando…” cercai inutilmente di
fermarla, ormai con le lacrime che
solcavano il mio viso “…
Zero… Zero è…
Zero era innamorato di te… ma non ti riconosce
più… ti vede come un mostro da
sconfigger…”
L’attacco
di Lilith fu nuovamente inaspettato. Quattro raggi
di energia perforarono le mie spalle e le mie ginocchia. Stavolta ero
sul punto
di urlare, ma il piede di quella stronza mi tappò la bocca.
“Tu
menti… tu non conosci il vero Zero… lui sarebbe
pronto a fare qualsiasi cosa
per la sua regina” affermò il demone,
mostrandomi
tutta la sua rabbia “Sarebbe
pronto perfino
ad ingannare un’insulsa mortale come te… ma
tu… tu lo stai cambiando… tu stai
marcendo il nostro amore! Tu desideri entrare nel suo letto…
nel nostro letto!
Lo sai… io potrei ancora perdonarti…”
Con
tutto l’orrore che potessi provare nel mio cuore, la
vidi mentre strappava lentamente tutti i miei vestiti. Nonostante tutti
i miei
singhiozzi e le mie suppliche, lei mi lasciò completamente
nuda sotto la sua
imponenza.
“…
quello che devi fare è molto semplice, Chi Miura…
tu devi rinunciare a lui…
devi lasciar stare per sempre il mio Zero e permettermi di riaverlo al
mio
fianco. Se non lo farai… io ti renderò talmente
indesiderabile da non farti più
piacere né a lui né alle creature di tutti gli
universi conosciuti!”
“MAI!” le urlai
io, liberando le mie vie aeree dal suo piede, con tutta la
determinazione che
avevo in corpo “NON TI
PERMETTERO’ MAI
DI LASCIARTI ZERO SE QUESTO COMPORTA LA MORTE DI SIMON! FAMMI PURE
QUELLO CHE
VUOI… SIMON NON SARA’ MAI TUO!!!”
Quell’urlo
fu la mia sentenza definitiva…
… una fitta preoccupante
iniziò a farmi nascere un sospetto…
… il quale
divenne realtà quando sentii le mie carni dilaniarsi ed
aprirsi atrocemente, facendomi letteralmente perdere i sensi per
l’orrendo
dolore che mi aveva provocato.
Quella creatura mi
aveva letteralmente aperto in due.
Quello non fu però il
momento peggiore…
… ma il sentire i suoi
aguzzi denti affondare dentro la mia carne, iniziando a strapparla
macabramente
dal mio corpo e costringendomi a risvegliarmi ed urlare fino a farmi
scoppiare
le corde vocali, con la schiena che si inarcava quanto più
possibile per
impedirle di compiere quell’atto macabro.
Ma fu tutto inutile…
ero la sua preda e non potevo più sfuggirle.
In un ultimo, secco,
colpo, l’intero pezzo di carne mi era stato
dilaniato via ed era stato masticato ed ingoiato dalla regina dei
demoni,
mentre il suo corpo non la smetteva di infilarsi dentro di me con
violenza
inaudita.
“Peggio
per te…”
dichiarò Lilith, asciugandosi il mio sangue dalle labbra, e
mostrandomi il suo
reale aspetto…
…
pensavo
di aver visto tutto con Zero, ma mai mi sarei immaginata di trovarmi di
fronte
ad una simile oscenità.
Le
uniche parti del corpo che erano rimaste riconoscibile di
lei, erano soltanto il suo viso ed il suo busto, ma ora erano
letteralmente
ricoperti di cicatrici e sangue raggrumato. Il resto del suo corpo mi
ricordò
quello di un pipistrello, ma la pelle era rosa e ricoperta di venature
pulsanti. Le sue mani, o zampe, avevano ai polsi delle vere bocche. Una
di
queste finì all’interno del seno strappato,
continuando a mangiare e straziare
le mie carni, mentre l’altra infilò la sua lunga e
bavosa lingua dentro la mia
cavità orale, impedendomi di accennare ad alcuna protesta.
Ormai ero alla sua
merce…
… non c’era niente che
io, una semplice mortale, potessi fare contro un demone…
… questa era la
mia fine…
… stuprata e
divorata da un’arpia…
… perdonami,
Simon…
… perdonami…
“…vorrà
dire che ti
masticherò lentamente mentre ti apro come una prostituta!
E’ giunta la tua…”
[This
is a Fight to Change
the World – BEST OST IN THE
WORLD]
“Lasciala
andare”
Lilith,
improvvisamente, si paralizzò per lo shock.
Qualcuno
si trovava alle sue spalle, e teneva tra le mani la
testa mozzata del suo servo, la quale gli scivolò tra le
mani e cadde per terra,
davanti ai nostri occhi.
Lei
si allontanò immediatamente da me, fuoriuscendo dal mio
corpo e facendomi respirare nuovamente. Ero in preda agli spasmi di
dolore. Ero
completamente paralizzata e non riuscivo più a muovere un
muscolo, tanto ero
certa di essere ormai condannata a morte.
La verità, tuttavia,
era un’altra… ormai stavo guardando
grigio…
… stavo per
morire… ero in fin di vita…
… il mio salvatore,
tuttavia, iniziò a toccare le mie parti ferite o strappate
dal mio corpo, ed
iniziai improvvisamente a sentirmi sempre meglio…
… sempre di più…
… era forse un
angelo che mi stava portando nell’aldilà?
Ad
un certo punto mi resi conto di poter riaprire nuovamente
gli occhi, e lo feci, curiosa di capire cosa stesse succedendo.
Fu,
però, la scoperta del mio salvatore a farmi piangere di
gioia…
…
lui… era sempre lui…
“Finalmente
ho il
piacere di conoscerti, Lilith-Sama…”
affermò Simon, piazzandosi tra me e
quella atrocità “…
mi piacerebbe
darti la lezione che meriti, ma vedi… la mia donna
è qui e rischierebbe di non
sopportare la nostra battaglia. Mi accontenterò di farti la
bua durante il
torneo, se ti può consolare…”
“…
Zero… dov’è Zero…”
gli domandò lei, letteralmente confusa.
Finalmente
si era resa conto che qualcosa non stava andando
nel verso giusto. Se ne rese conto quando Simon iniziò a
sorridere divertito.
“…
tu… tu e lui vi
siete… voi due vi siete messi d'accordo…”
“Indovinato.
In questo momento,
non sono né Simon Kog ne Zero… sono un essere che
ha parte dell’uno e parte
dell’altro…”
dichiarò lui,
prendendomi in braccio e stringendomi
affettuosamente a se…
… aveva ragione…
riuscivo a sentire entrambi nel mio tocco…
… li sentivo uniti, in
tutto e per tutto, nel corpo e nell’anima…
… quello non era
Simon, non era Zero…
… era un qualcuno di
ancora più forte e meraviglioso…
…
l’uomo della mia vita!
“… sono colui che ti
sconfiggerà, X-X-I… io
sono Hunter Warrior! Ricordati questo nome, quando verrò a
reclamare la tua
vita!”
“…
tu… tu… SCHIFOSO CONTENITORE! LASCIAMI ZERO!
LIBERA IL MIO…”
PUNCH!
Improvvisamente,
la donna venne attaccata da due tizi
sconosciuti, i quali iniziarono a tempestarla di botte.
Solo
a quel punto Simon mi fece scappare da lì, facendomi
tornare nel mondo reale, dentro al rifugio dell’accademia.
***
[Continuazione
–
This is a Fight to Change the World –
BEST OST IN THE WORLD]
Mi
trovavo distesa per terra. Il mio corpo era stato
completamente ricomposto, anche la mia verginità, e non vi
stava più nemmeno
una cicatrice sopra di esso. Persino i miei vestiti erano stati
ricostruiti e
li avevo nuovamente addosso.
Un momento… Simon dove
stava?
“CHI!”
urlò mia madre, tirando un sospiro di sollievo e
gettandomi le braccia attorno al collo, in lacrime.
“Mamma… Simon…”
“Simon? Di cosa
parli?” mi chiese confuso il preside Nezu
“Lui non
è mai stato qui!”
“Ma… ma io… io stata
teletrasportata via… Lilith mi ha attaccato…”
“No, Chi! Sei crollata a
terra ed hai iniziato ad urlare come un
indemoniata!” mi spiegò il
dottor Agasa, altrettanto stranito “Non
sei mai uscita da questo rifugio!”
Io
ero rimasta letteralmente sbigottita davanti a quella
rivelazione.
Era impossibile… io
ricordavo tutto! Io ero stata davvero trascinata via! Lilith mi aveva
davvero…
“Amore… cosa ti
succede?” chiese mio padre, vedendomi tremare come
una foglia.
Fu
Clarice, tuttavia, a capire quello che fosse accaduto.
“Lilith…
Lilith ha attaccato l’anima
di Chi… è l’unica spiegazione che mi
viene in mente”
spiegò a
tutti la scienziata, chiedendomi preoccupata “Quella donna ti
ha fatto del male,
non è così? E Simon è venuto a
salvarti…”
Io,
completamente abbattuta nell’orgoglio e nella
dignità,
feci segno di sì con la testa e scoppiai in un lamento
straziante, tra le
braccia tremanti di mia madre.
“PRESIDE NEZU!”
Improvvisamente,
due dei ragazzi della 2-A entrarono all’interno
del nostro nascondiglio. Erano Todoroki e Yaoyorozu.
“Le battaglie sono
terminate! Siamo sopravvissuti tutti!” ci
informò il giovane, soddisfatto.
Quella
notizia fece scoppiare molte persone in un pianto
liberatorio.
Eravamo
salvi.
***
CLAUDIA
[Counterattack Mankind
– SHINGEKI NO KYOJIN]
La
missione era stata un successo anche questa volta. Tutte
le battaglie si erano risolte nella stessa maniera, ovvero con i Deadly
Sins ed
i loro schiavi in fuga.
Partiamo
da ciò che era avvenuto nella U.A., ovvero la
protezione delle studentesse del Liceo Shiketsu. Io ed i miei compagni,
in
vesti da eroi, eravamo riusciti a sconfiggere facilmente tutti i mostri
e, con
grande sorpresa da parte nostra, anche gli aspiranti eroi si fecero
tutti
valere. Goten, Trunks e Chiaotzu si mossero perfettamente assieme a
tutti i
loro nuovi compagni e furono determinanti nel risultato finale di
quella
battaglia, dato che nessuno ricevette alcun graffio.
L’attacco
all’esterno della U.A. venne prontamente respinto da
tutti i nostri pedoni, con l’aggiunta di Majin Buu che
sfruttò le sue capacità
per proteggere ed aiutare le giovani guerriere ed Ub. Ai, tra tutti
loro, era
quella che si era tolta più soddisfazioni, prendendo a calci
nel didietro tutti
i suoi ex-compagni. Lei, tuttavia, era anche quella che aveva subito
più danni,
a causa della presenza di Tao-Pai-Pai il quale aveva dato del filo da
torcere
perfino ad un demone come Buu.
Fu
l’intervento di un altro personaggio sconosciuto a dare
la svolta a quella battaglia. Alto più di due metri, aveva
spalle molto larghe,
ma braccia e gambe molto esili e sottili. Aveva lunghi capelli neri,
legati
dietro la schiena con una coda di cavallo, i quali però non
riuscivano a
nascondere un paio di lunghe orecchie a punta. Gli occhi, nel mezzo di
quel
volto scavato e spigoloso coperto da un debole ma curato accenno di
barba,
erano molto esili e sottili ma le pupille smeraldine erano talmente
intense,
calde e profonde che potevano essere riconosciute anche a chilometri di
distanza. Era vestito molto elegantemente: indossava un piccolo jilet
nero in
lana, sopra a una camicia aderente di colore bianca; i pantaloni erano
argentati e gli calzavano perfettamente sopra a un paio di scarpe a
punta in
cuoio. Non assomigliava affatto ad un guerriero…
… ma dallo sguardo che
tutte le giovani ragazze stavano rivolgendo a quel signore, decisamente
intimorite, compresi fosse molto forte.
Fu
il giovane Ub a rivelarci quello che era successo,
visibilmente scosso. Quello sconosciuto era riuscito ad affrontare
tutti i MIB
completamente da solo, usando tantissime tecniche di altissimo livello.
I loro
nemici erano fuggiti tutti a gambe levate.
Scoprimmo
che il suo nome era Gabor Black e che fosse un
guerriero proveniente dal quinto universo.
Lui
non fu l’unico sconosciuto a darci una mano. Anche nel
Liceo Shiketsu erano giunte alcune persone inaspettate a darci una mano.
L’aiuto
più sconcertante era senza ombra di dubbio arrivato
dall’imperatore
Freezer, il quale aveva dato del filo da torcere a Cell e se
n’era andato solo
quando fu certo che i suoi sottoposti fossero riusciti a fuggire con la
loro
navicella.
Dentro
il Liceo Shiketsu, invece, fu l’intervento di tre
giovani sayan a cambiare le carte in tavola. Costoro si chiamavano
Caulifla,
Kale e Cabba, i quali avevano fatto fuggire tutti i loro avversari, Hit
ed All
for One inclusi. Non solo. A loro si erano aggiunti anche uno strano
gruppo di
eroi il cui nome era Big Hero Six, i quali provenivano dal terzo
universo.
All’esterno,
invece, i sette demoni avevano dato del filo da
torcere ai nostri Cyber-Rainbow, i quali se l’erano tuttavia
cavata alla grande
grazie agli allenamenti dentro la Stanza dello Spirito e del Tempo.
Una
mano ancora più grande, tuttavia, la dettero loro altri
sette guerrieri, anche loro appena giunti dagli altri universi per il
torneo.
Uno
di questi era un uomo molto alto, imponente, magro e dal
fisico slanciato. Aveva la carnagione pallida e glabra come un
lenzuolo. Non
aveva alcun capello. Possedeva un solo occhio, dall’iride
viola con dei cerchi
neri a racchiudere la sua pupilla mentre sul viso aveva una leggera
barba color
argento. Indossava un completo di tuta nera, sulla quale vi era un
giubbotto
senza maniche di colore verde. Il suo nome era Junion Polfems e
proveniva dal
primo universo.
La
seconda era una donna slanciata dai lunghi capelli
arancioni con gli occhi dalle iridi fiammeggianti. Indossava una
camicia senza
maniche rossa, sbottonata, sopra ad un reggiseno azzurro. Indossava
anche un
paio di jeans corti ed attorno alla vita teneva legata una giacca
gialla. Ai
piedi portava due ciabatte di legno, ma la cosa più
caratteristica di lei era
un cappello di paglia sopra la testa. Il suo nome era Monkey Portugas
D. Flame
e proveniva dall’ottavo universo.
Il
terzo era un vecchio dalla lunga e liscia capigliatura
bionda. I suoi occhi erano color giada ed il suo sorriso era
più che
rassicurante. Indossava un lungo cappotto nero sopra a una giacca
grigia, più
un paio di pantaloni dello stesso colore. Portava un copri-fronte sulla
testa, segno
che appartenesse ad un gruppo o clan di guerrieri. Il suo nome era
Shiro
Yamanaka e proveniva anche lui dall’ottavo universo.
Gli
ultimi quattro, invece, erano una vera e propria
famiglia ed insieme riuscivano ad incutermi un timore incredibile, come
se
potessero, in qualsiasi momento, mettere al tappeto tutti i nostri
presenti.
Nessuno di loro ci disse i nomi, ma dal rispetto che i nostri cyborg
stavano
rivolgendo a tutti loro, sembravano possedere una potenza
inimmaginabile.
Al
termine della battaglia, tutti quanti ci eravamo riuniti
all’interno del teatro, dove io avrei spiegato a tutti i
presenti quello che
era successo.
Fui
molto dettagliata e coincisa, dando le risposte
necessarie a chiunque mi facesse una domanda.
I
più incuriositi erano senza ombra di dubbio coloro che ci
avevano dato una mano dagli altri universi, i quali erano intervenuti
semplicemente per ordine (questa fu una scoperta incredibile) dei
nostri angeli
Whis e Vados.
Alla
fine dell’incontro, tuttavia, Chi mi chiese di parlare
in privato, perciò raggiungemmo la mia camera e ci chiudemmo
la porta alle
spalle.
[Vector
to The Heavens
– KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]
La
giovane, con mio grande sgomento, mi raccontò tutto
quello che Lilith le aveva fatto provare e passare, faticando perfino a
parlare
a causa dei frequenti singhiozzi. Io, distrutta, la abbracciai e cercai
di
consolarla quanto più possibile. Lei pianse per tantissimi
minuti, prima che
riprendesse a respirare normalmente.
“Se… sniff… se non
fosse stato per Simon… sniff… lei mi avrebbe
senza dubbio mangiato viva…”
“Lurida megera…
la pagheranno per quello che ci stanno facendo passare,
Chi… te lo prometto!” la
rassicurai io, sincera.
Lei
annuì, grata per il mio conforto, rivelandomi anche.
“A proposito…
c’erano anche altri due…”
Prima
che potesse finire di parlare, tuttavia, qualcuno bussò
alla mia porta. Per sicurezza, andai a controllare incuriosita, e mi
ritrovai
di fronte alla persona più inaspettata di tutte…
“W-WHIS-SAMA?!”
“Che piacere rivederla,
signorina Colombo!” mi salutò
lui,
allegramente “Vedo
che il suo lavoro da Questore sta andando a meraviglia!”
“Lei… lei cosa ci fa,
qui?” domandai io, mentre l’angelo
entrò dentro la mia camera sotto lo
sguardo attonito dell’altra mia ospite.
“Ma è
naturale… domani inizierà il XXVIII Torneo
Mondiale di Arti
Marziali!” mi spiegò lui con
semplicità “E’
normale che tutti i guerrieri provenienti dagli altri universi siano
già qui… ed io devo essere presente per far
sì che non accada nulla di grave!”
“Whis-Sama! Simon…
Simon è qui?!” gli chiese speranzosa
Chi, ma l’angelo la deluse con la sua
risposta.
“Non ancora… si
sta occupando della dimora segreta di Lilith-Sama e dei
suoi servitori assieme ad altri due fortissimi guerrieri…
arriverà giusto in
tempo per prendere parte alla fase pre-eliminatoria di domani mattina!”
“La dimora… allora
Chi è stata tele-trasportata davvero lì?!”
dichiarai io, sconvolta.
“Si, Questore… la sua
anima è stata condotta lì ed è ancora
lacerata… per questo sono qui…”
ammise l’angelo, affranto, voltandosi verso la ragazza di
Simon “…
devo ricostruire le parti danneggiate della tua anima… o
potresti morire entro
le prossime ventiquattr’ore! Chi, cara… potresti
stenderti dritta sul letto,
per favore?”
La
giovane, confusa ed impaurita, decise comunque di fidarsi
dell’angelo e fece quanto richiesto. Quando lui le
poggiò una mano sul petto,
avvenne quello che mai e poi mai mi sarei immaginato.
Un’intensa
luce pervase la mano di Whis, il quale afferrò
qualcosa e lo strappò via dal corpo di Chi che
collassò orrendamente prima di
spirare sotto i miei occhi!
Affianco al corpo senza
vita della ragazza di Simon, vi stava la sua anima… o
meglio…
… ciò che ne restava
di essa.
Per
lo shock e per il disgusto, caddi a terra e spalancai
gli occhi, portandomi una mano davanti alla bocca per trattenere le
urla.
L’anima di Chi era
scossa da fremiti incontrollabili ed il suo sguardo puntava solo verso
il
soffitto. Era ricoperta di sangue dalla testa ai piedi, e molte parti
non
c’erano più…
… il seno sinistro… il
fianco destro… le zone intime dell’anima di Chi
erano state letteralmente
dilaniate, come se ci avessero affondato dentro un centinaio di colpi
di spada…
… solo un
essere senza alcuna pietà e senza alcun rimorso avrebbe
potuto fare tanto male ad una giovane innocente come Chi.
“Lo so, cara… so
quanto stai soffrendo…” ammise Whis,
sincero, recuperando una boccetta con
del liquido azzurrino all’interno, che luì
stappò ed avvicinò al viso della
povera Chi “…
tieni… questa pozione ti farà star un
po’ meglio… l’ha creata
Zeno-Sama stesso! Per fortuna queste ferite sono state provocate da
attacchi
fisici… se avessero usato il KI Demoniaco, non saresti
sopravvissuta.”
L’angelo
l’aiutò delicatamente, versando quella sostanza
dentro
la bocca spalancata dell’anima di Chi.
L’effetto
fu a dir poco istantaneo. Le parti mancanti della
sua anima si ricomposero immediatamente, mentre il sangue sulla sua
pelle
iniziò ad evaporare. In pochissimi secondi,
l’anima di Chi si rilassò al punto
tale da addormentarsi lentamente.
Con
un solo semplice gesto, Whis riunì l’anima di Chi
al suo
corpo, il quale riprese il suo colore roseo e si rilassò
completamente.
“Claudia… non
ti dispiacerebbe se, solo per stanotte,
lei rimanga qui a dormire con te? Ci vorrà un
po’ prima che Chi possa
tornare a stare come prima…”
Io
mi voltai senza parole verso la povera Chi. Stava già
dormendo, come se non le fosse successo niente di grave.
Aveva lottato per
stare insieme a Simon Kog… ma stava ricevendo sempre
più orrori e sofferenze
nella sua vita…
… non potevo
fare altro che rassicurarla e starle vicino.
“Certo, Whis… può
stare con me per tutto il tempo che desidera!”
“Perfetto…
grazie, Claudia” mi ringraziò
Whis, ammettendo “Quello che ha
passato Chi è quanto di più
atroce e terribile si possa subire… lei ne
rimarrà comunque traumatizzata per
il resto della sua vita. Io scendo per avvisare i suoi famigliari. A
proposito… auguri per il tuo bambino”
Dopo
aver detto ciò, l’angelo abbandonò la
mia stanza,
permettendomi di addormentarmi di fianco alla giovane ragazza di Simon,
la
quale iniziò a sussurrare nel sonno.
“Simon…
vinci… vinci il torneo…”
Sorrisi,
davanti a quelle frasi così dolci.
Il
mio amico aveva scelto una ragazza straordinaria con cui
fidanzarsi. Non avevo mai conosciuto una donna così forte in
tutta la mia vita…
… dubito sarei rimasta
lucida se avessi subito le sue stesse torture…
… lei aveva perfino
avuto il coraggio di opporsi alle richieste di Lilith, nonostante fosse
a
repentaglio la sua vita.
“Simon… giuro
che se farai soffrire anche solo una volta
quest’angelo…
sarò io a conciarti per le feste!”
affermai io, abbracciando dolcemente
la mia giovane amica ed addormentandomi al suo fianco.
***
FREEZER
[Sasuke’s
Ninja
Way – NARUTO]
Avevo
deciso di passare la notte fuori, alla larga da tutti
quelli che, per me, rimanevano sempre e soltanto dei nemici.
Nessuno
di loro si era avvicinato per parlarmi o per
ringraziarmi di quanto avessi fatto. Dei ringraziamenti, inoltre, non
me ne
facevo niente. Il mio gesto era stato del tutto istintivo. Avevo
percepito
l’aura di Peach e Berry abbassarsi immediatamente e mi ero
tele-trasportato di
nascosto per capire cosa fosse successo.
Quando
avevo visto quella creatura umanoide pronta a
schiacciare la testa di Peach…
… quando avevo sentito
le sue scuse nei miei confronti…
… quando sentii la sua
richiesta di perdono…
… non ci avevo visto
più dalla rabbia, un sentimento a me ben noto, ma che non
avevo mai provato con
così tanto vigore.
Era
stata una fortuna che io avessi, dentro la mia armatura,
le nuove capsule rigenerative. Le avevo dato tutte quelle che avevo,
senza
pensare al fatto che ci fosse anche Vegeta vicino a lei.
Ma a me non importava
di quello scimmione… l’unica cosa che desideravo
fare, in quegli istanti, era
prendere a calci nel didietro quell’insettoide.
Quel
combattimento, tuttavia, si era rivelato più insidioso
di quanto mi immaginassi. Quell’essere, in forma base, era
riuscito a
combattere alla mia pari e per poco non era riuscito a cogliermi di
sorpresa.
Fu un autentico shock quando scoprii che possedesse sia le mie cellule
che
quelle di mio padre dentro al suo corpo. Per non scoprire subito le mie
carte,
avevo deciso di fuggire immediatamente da quello scontro, per impedire
a Cell
di comprendere il mio pieno potenziale.
Quel
cyborg era salito in cima alla mia classifica personale
di nemici da mettere in riga…
… direttamente al
secondo posto, superando perfino Son Goku e Vegeta il principe degli
scimpanzè!
Il primo posto, tuttavia,
sarebbe sempre stato di Lord Beerus… riuscire
a spodestare lui e quel ciccione di Champa era il primo passo per
raggiungere il
trono di Dio Supremo…
… qualcosa, però, mi
impediva di pensarci ulteriormente.
Mi
appoggiai, ormai rilassato, sopra il tronco di un albero
di fronte al liceo.
Qualcuno
era appena uscito fuori. Erano in quattro.
Riconobbi all’istante Peach e Berry, ma mi insospettii quando
riconobbi anche
Vegeta e la sua moglie terrestre. Tutti loro mi notarono e si
avvicinarono
tranquillamente a me, il sayan con leggero imbarazzo e fastidio.
“Lord Freezer…
possiamo parlarle?” mi chiese gentilmente
Bulma,
altrettanto imbarazzata.
In
un'altra situazione, avrei risposto di loro con un secco
no, o avrei perforato il ventre di quella terrestre con un raggio
letale. La
presenza dei miei sottoposti, tuttavia, mi trattenne dalla voglia di
prendere a
cazzotti quella faccia da babbuino del principe, spingendomi a
piazzarmi
davanti a tutti loro, senza alcun timore o reverenza.
“Vi ascolto”
La
donna si voltò verso Peach, la quale la rassicurò
con un
cenno del capo. Dopo aver tirato un lungo sospiro di sollievo, Bulma
iniziò a
parlare.
“Ecco… siamo consapevoli
di avere un brutto trascorso alle spalle. Nessuno rimpiangerebbe le
scelte che
abbiamo compiuto… né noi…
né tantomeno lei…”
“Questo è
vero…” ammisi io, non
comprendendo dove volesse andare
a parare la scienziata.
“… ma questo non
significa che i suoi ultimi gesti non abbiano avuto
alcun significato per tutti noi” mi
rivelò la donna, cogliendomi di
sorpresa con un sorriso “Qualche
settimana fa, lei ha salvato Simon ed Ai da morte certa… ed
oggi, lei ha
salvato mio marito… so che, con tutta
probabilità, questo gesto non cambierà
molto le cose ma…”
Quello
che accadde in quel momento mi scioccò al punto tale
da farmi spalancare la bocca per lo sbigottimento.
Tutti
e quattro (Vegeta dopo essersi beccato una gomitata da
parte di Bulma e Peach) si inchinarono rispettosamente verso di me.
[Man of the World
– NARUTO]
“La ringraziamo di tutto
cuore, nostro imperatore…”
dichiarò
Peach, con tutta la sincerità che potessi sentire da parte
sua “…
tutti noi le dobbiamo la vita per quello che ha fatto… le
saremo eternamente
grati”
Rimasi
immobilizzato per qualche secondo, visibilmente
sbalordito…
… prima di iniziare a
ridere, di gusto.
“Ahahahahahahahahahahahahah!
Credete davvero che io l’abbia fatto per
voi? Per meritare il vostro rispetto? Vi ho salvato solo
perché mi interessava
dare una lezione a quell’androide con le mie stesse cellule!
Nient’altro!”
Bulma,
però, non sembrava affatto convinta dalla mia
scusa…
… in effetti nessuno
di loro aveva creduto alla mia bugia.
“Non sai mentire,
imperatore da quattro soldi!” mi fece notare
Vegeta, ghignando soddisfatto
“Avresti potuto lasciare che Cell
eliminasse tutti e tre e poi affrontarlo, se non ti interessava delle
nostre
vite… dì la verità,
Freezer… ti sei rammollito!”
“Rammollito io? Non
sei stato tu a ringraziarmi per averti salvato le chiappe, scimmione?”
La
provocazione ebbe l’effetto desiderato. Vegeta, colpito
nell’orgoglio, non ebbe il coraggio di ribattere.
Meglio
così. Uno ad uno e palla al centro.
“Qualunque siano le
motivazioni…” intervenne prontamente
Bulma, piazzandosi tra me e Vegeta “… ciò
che conta è il gesto. Lei ha salvato mio marito, non
pensando affatto a tutti i
vostri trascorsi… questo mi basta. E Freezer…”
stavolta lei mi dette
del tu, rivelandomi “…
quello che ha
fatto non la rende più rammollito, come sostiene
quest’imbecille di mio marito!”
detto ciò rifilò un'altra gomitata nel fianco di
Vegeta (ok… niente Raggio
Letale… quella donna cominciava a starmi simpatica)
“Al
contrario… credo che se
facesse più gesti simili, sarebbero molte di più
le persone che la
ammirerebbero!”
“Ma non mi dire…
credi che anche io abbia un cuore?” le domandai io,
beffardamente.
Lei,
però, indicò nuovamente suo marito e mi disse,
con
semplicità.
“Se ce l’ha anche
un principe arrogante ed assassino come lui…
perché
non dovresti averlo anche tu?”
Detto
ciò, lei decise di allontanarsi definitivamente da
noi, trascinandosi via Vegeta con la forza, rivelandoci anche.
“Vedi, Freezer… in
questi due mesi sono accadute così tante cose che il mio
modo di vedere il
mondo è cambiato totalmente… forse
è
giunto il momento che anche lei provi a osservare la sua
vita… da un’altra
prospettiva! In bocca al lupo per il torneo!”
Quando
tutti e due furono definitivamente rientrati dentro
il palazzo, io rimasi da solo con Peach e Berry.
“Oh…
il nostro imperatore si è commosso…”
mi prese in
giro Peach, divertita, suscitando il mio nervosismo.
“Peach!
E’ già un miracolo che lui non ci abbia fatto
fuori! Smettila di provocarlo!” la
rimproverò saggiamente Berry, evitando
che io la trapassassi col mio pugno.
“Agli
ordini… amore mio!” lei prese
in giro
anche Berry, mollandogli un affettuoso bacio sulla guancia, facendolo
vorticare
come un baccalà.
Oddio…
…
non potevo che confermare tutte le mie teorie…
…
l’amore era davvero rivoltante!
“A
proposito, mio signore… ho una sorpresa bellissima per
lei!” mi rivelò l’aliena di
Fruit, allegra come sempre “Ma per
averla, lei deve farmi… delle concessioni!”
“Concessioni,
eh? Tu sai che non mi sono mai realmente
fidato dei tuoi regalini, vero?” la avvertii io,
puntando un dito ciascuno
verso i miei due ex-sottoposti “Facciamo
così… parlami di queste
concessioni… se le accetterò, ma la sorpresa non
mi piacerà, io vi ammazzo qua
e la facciamo finita una volta per tutte!”
“CO-COSA?!
PEACH! SPERO PER TE CHE NON SIA UNA DELLE TUE
TANTE CAZZATE!” le urlò contro Berry,
andato totalmente nel panico.
“Scialla,
imperatore…” mi rispose lei, per nulla
intimorita.
Scialla…
da dove l’aveva imparato quello strano gergo?
Alla
faccia dell’aliena che odiava i terrestri…
“…
allora… prima di tutto, voglio tornare nel suo
esercito… e sarò il suo nuovo Generale!”
Berry
iniziò a farsi dei segni con le mani, a mo’ di
preghiera.
“…
ma chi me l’ha fatta fare… ma chi me
l’ha fatta fare…”
“La
seconda proposta…” aggiunse la
donna, con
sicurezza “…
riguarderà i miei poteri decisionali. Lei, ovviamente,
avrà
sempre poteri superiori ai miei… ma io avrò il
diritto di addestrare, crescere
ed utilizzare i nostri soldati come meglio credo… e
dovrò anche avere potere
sulle mosse che dovrà compiere l’esercito,
purchè non siano quelle di
spodestarla! Ed infine… voglio la sua parola che
né io né Berry riceveremo una
pena di morte per mano di nessuno, nemmeno sua! Se a lei non andremo a
genio,
potrà soltanto sostituirci e lasciarci andare via! Ecco!
Queste sono le mie
richieste! Accetta?”
Sogghignai
davanti alla sua proposta. Dovevo ammetterlo.
Peach era senza ombra di dubbio una che non aveva alcuna paura di
affrontare la
morte in faccia. Se mi aveva fatto delle richieste simili, era
perché aveva
dalla sua un bottino altrettanto prezioso.
Conoscendola,
intuii subito quale fosse la risposta più
saggia da fare.
“Ci
sto… Peach, rivelami subito quello che hai fatto…”
Lei
mi indicò soddisfatta qualcosa attaccata al suo piede.
Era un ciondolo? No,
era un laccio…
… un laccio, però, che
affondava dentro la terra…
… aveva
nascosto un oggetto sottoterra senza farcelo notare?
Lei,
per tutta risposta, alzò definitivamente la sua gamba e
ci mostrò che il laccio altro non era che la corda con la
quale era stata
chiusa, e legata al suo piede, una sacca rossa.
“Guardate un po’ cosa
c’è qui dentro!”
Io e Berry ci
avvicinammo, incuriositi…
… ed il
fruttiano cadde per terra, visibilmente sotto shock!
[On
the precipice of defeat
– BLEACH]
“Ma quelle… quelle
sono… QUELLE…”
Prima
che quell’idiota potesse dire altro, però, la mia
coda
si affrettò subito a tappare la sua bocca.
Per
fortuna, nessuno dal liceo sembrava aver sentito qualche
cosa.
“Come hai fatto a
recuperarle?” le domandai io, colpito.
“E’ stato facile!
Prima di raggiungere la palestra del Liceo Shiketsu, io sono entrata
dentro
l’ufficio del preside, al piano terra… e grazie al
Radar Cerca-Sfere che ho
rubato da Bulma…” lei ci
mostrò vittoriosa il piccolo aggeggio di metallo “… sono riuscita a trovarle al volo! Ora
ci
manca solamente quella di Simon Kog… ed avremo dalla nostra
tutte le sfere del
drago terrestri! Allora, imperatore… non mi merito un premio
per quello che ho
fatto… tipo un ruolo di alto rango nel suo esercito?”
Lei,
per far sì che non accadesse nulla né a lei
né al suo
compagno, iniziò a farmi gli occhi da cucciolo. Ma non ce
n’era bisogno.
Stavolta
mi aveva fregato in pieno…
... lei meritava in
pieno quel posto, più di tutti gli altri guerrieri del mio
esercito!
“Hai vinto tu…
siete entrambi riabilitati!” affermai,
soddisfatto, recuperando la sacca contenente le sfere.
L’ultima
volta che le avevo viste così da vicino, era stato
anni fa. Quella volta me l’ero vista brutta contro un certo
Sayan Leggendario.
“O… ok… noi possiamo
andare, lord Freezer?” mi chiese Berry, sospirando
come non mai “Inizio…
inizio a sentire un tantino freddo…”
“Sì
sì… fate come volete… andate
pure…” acconsentii io,
avvisandoli però “… ma vi
avverto… io
continuerò a percepire la vostra aura… e guai a
voi se oserete disobbedirmi!”
Entrambi,
visibilmente terrorizzati, scapparono di corsa
dentro il palazzo, grati che non avessero perso la vita.
“Poveracci… non si
meritavano questo trattamento…”
Sospirai,
riconoscendo la voce dietro all’albero.
“Da quanto tempo stai
lì?”
“Da quando Bulma ha
iniziato a parlare con te…” mi
rivelò
costui, mostrandosi in volto.
Aveva
un’aria completamente differente rispetto a quando lo
vidi la prima volta. Ora era più maturo, più
rilassato. Stava provando perfino
a guardarmi dritto negli occhi, da pari a pari.
Era
meglio se non avesse continuato a farlo, per il suo
bene…
“Non li ho mai obbligati a
ringraziarmi… è stata una loro libera scelta!”
feci notare io,
iniziando a percepire qualcosa nella stanza personale di Berry
“A quanto
pare non sembrano affatto dispiaciuti della loro vita!”
“Li spii pure? Ora
capisco perché tutti ti trattano come una merda…”
“…
l’ultima volta che tu mi hai provocato, ragazzo…
ti ho dato una bella
lezione…”
“…
l’ultima volta che io ti ho provocato, io non mi ero allenato
da
Whis-sama…”
Divertito
dalle sue risposte, gli alzai la sacca davanti
alla faccia ed affermai, sicuro di me.
“Spero tu non ti sia
dimenticato della scommessa che abbiamo fatto tempo
fa…”
“Assolutamente
no… la ricordo perfettamente… perché
ho intenzione di
riottenerle! Riporterò in vita tutte le persone uccise dalla
Yakuza, dai MIB,
dall’Unione dei Villain e dai Deadly Sins!”
Sogghignai,
davanti alla sua sicurezza.
Non
mi ero sbagliato, quel giorno. Avevo davvero di fronte
un degno avversario.
“Allora non posso fare
altro che augurarti buona fortuna, Simon Kog… ne
avrai parecchio bisogno! Posso farti una domanda… per quale
motivo ti sei
conciato in quel modo?”
“Sfizio… ho sempre
voluto essere un cosplay!”
“Sembri solo un pagliaccio,
a dire la verità”
L’uomo
sogghignò davanti alla mia affermazione, prima di
stendersi nuovamente dietro l’albero di prima, cercando di
rilassarsi.
“Un momento… non
vorrai dormire anche tu qui?!”
“Mi piace stare
all’aria aperta… che vuoi farci?”
mi sbeffeggiò lui.
“Non torni dai tuoi amici?”
gli domandai io, stranito.
“Entro domani, tutti i
lottatori verranno qui per essere tele-trasportati nella zona della
prima
prova. Preferisco, come te, rimanere qui ed attendere
l’arrivo dei miei
avversari, cercando di valutare la loro forza! A
proposito… da quando sei in grado di usarlo?”
“Usare cosa?”
“Sai benissimo di cosa sto
parlando…”
Stavolta,
lo ammetto, rimasi letteralmente scioccato.
Possibile che anche lui avesse…
“Questo sta a te
comprenderlo…” girai attorno
alla risposta io,
infastidito.
“Ah… ok! Mi sa
che sono andato un po’ oltre… io vado
dall’altra parte
della scuola, allora!” affermò
lui, tranquillamente, prima di indicarmi
incuriosito “E comunque…
bello quel tatuaggio
sul polso!”
“Un tatuaggio…
ma di che stai parl…”
Quando
scoprii la verità, il mondo mi crollò
letteralmente
addosso…
… come diavolo ci era
riuscito?! Io non mi ero reso letteralmente conto di nulla!
“ASPETTA!”
Niente
da fare. Simon Kog se n’era già andato via,
lasciandomi
da solo ancora una volta.
Ma
il mio cuore, stavolta, era stato totalmente avvolto
dalla paura, come non mi accadeva da cinque anni…
… solo un avversario
mi aveva fatto provare un terrore simile…
… un guerriero
solitario che era stato sul punto di sterminare il
nostro universo al Torneo del Potere!
***
WHIS
[Turnament –
DRAGON BALL SUPER]
Io
e Vados ci trovavamo dentro al palazzo di Zeno-Sama, in
compagnia dei nostri Dei della Distruzione, dei Kaio-Shin e di tutti i
nostri
altri colleghi, i quali si trovavano lì con noi in attesa
dell’arrivo di nostro
padre e delle due Divinità Supreme.
“Hey… Beerus, Champa!
Cos’è quel coso sopra la vostra testa?”
iniziò a prenderli in giro Belmod,
divertito.
Lo
sguardo assassino dei due fratelli, tuttavia, lo spinse
saggiamente a non provocarli ulteriormente.
“Maledizione…
non si leva!” si lamentò il
mio collega, cercando
di cancellarsi quel simbolo dalla fronte, fatto con un pennarello
indelebile.
“Basta così!”
lo rimproverai io, indicando i due troni “Sono
arrivati!”
Tutti
quanti si inginocchiarono davanti ai due troni, sopra
ai quali erano apparsi i due Zeno. Affianco a loro, vi stavano le sue
guardie e
mio padre, il quale si portò dinnanzi a noi e fece apparire
centinaia di sedie,
chiedendoci di sederci sopra di esse.
Solo
quando ubbidimmo tutti, lui iniziò il suo discorso.
“Salve a tutti voi,
angeli, Hakai-Shin e Kaio-Shin di tutti gli universi. Benvenuti al
29301213123189898347737415267372488-mo
Consiglio Supremo. I punti di cui discutere sono i seguenti. Il primo
riguarderà una discussione sul come sta procedendo la scelta
di fondere tutti
gli universi gemelli tra di loro. Il secondo punto sarà un
resoconto di come
sta procedendo la costruzione del Tournament Planet… ed
infine, vorrei
elencarvi con più precisione le regole di questo secondo
Torneo del Potere…”
“… ehm… in
realtà… tutti
noi ci sentiremmo molto più tranquilli di sapere se i nostri
universi sono
nuovamente in pericolo…” chiese,
supplicante, Quitela.
“Allora partiamo subito con
il terzo punto. Potete stare tranquilli…”
ci rassicurò subito mio padre, facendoci tirare a tutti un
sospiro di sollievo
“… questo torneo ed i
prossimi che
seguiranno, non metteranno mai a rischio l’esistenza dei
vostri universi. Sarà
un momento di gioia ed allegria, che permetterà ai mortali
di tutti i mondi di
conoscersi e fare amicizia. Come potete intuire, tuttavia, se vi
saranno dei
problemi di ordine pubblico, a seconda della gravità
verranno condannati gli
universi di appartenenza. Ma comunque, direi che sarà meglio
iniziare a
spiegarvi le regole generali di ogni fase del torneo.
La prima avrà luogo
domani e durerà trentasei ore. A duemila lottatori
verrà consegnato ciascuno
una piastra, le quali saranno mille di un colore e mille di
un’altra. I primi
mille che riusciranno a conquistarne due di colore diverso, unendole, e
a
raggiungere la Tower of Victory, potranno accedere alla seconda fase.
Le regole
sono molto semplici:
·
Non
si
possono uccidere i propri avversari, ma si può combattere
per rubare le piastre
che si desiderano;
·
Non
è
ammesso possedere più piastre di diverso colore, ma averne
più dello stesso
tipo è concesso;
·
Sono
ammesse tutte le armi che si desiderano;
·
Le
alleanze sono ammesse, purchè rispettino le regole
precedentemente dettate dal
sottoscritto;
·
A
ciascuno verrà consegnata una mappa, un radar per
rintracciare le piastre ed un
rifornimento di cibo consistente di due pranzi, una cena e due
colazioni;
·
I
combattenti dovranno sottostare alle regole presenti su Tournament
Planet;
devono, inoltre, essere consapevoli che le minacce di quel pianeta
possono
togliere loro la vita! Avvertiteli, soprattutto quelli meno esperti,
perché chi
morirà per mano del pianeta verrà resuscitato
soltanto alla fine del Torneo.
La seconda fase,
invece, avrà luogo nello stesso stage del precedente Torneo
del Potere e durerà
tre giorni. Vi saranno 30 incontri, con i partecipanti che varieranno
per
ciascuno scontro in base ai lottatori che vi parteciperanno. Le regole,
qui,
saranno queste:
·
La
durata
dell’incontro è di un’ora;
·
Un
guerriero viene eliminato se viene buttato fuori dal ring, se non
è visibile agli
occhi degli arbitri per dieci secondi di fila, se rimane fuori
combattimento
per cinque secondi di fila e se uccide un avversario, anche solo per
errore;
·
Se
un
guerriero si suicida, non potrà essere resuscitato fino alla
fine del torneo e
sarà eliminato anche lui dal combattimento. Questo vale nei
casi di
auto-distruzione, ad esempio;
·
Non
saranno ammesse proteste verso gli arbitri, pena la squalifica a vita
da ogni
torneo, sia questo che ogni successivo;
·
Anche
in
questo caso possono valere le alleanze;
·
Anche
in
questo caso, le armi sono concesse. Si possono utilizzare rigeneratori
di KI o
corporali, se si possiedono;
·
Non
è
ammesso volare, a meno che non si sia provvisti di ali;
·
Passeranno
il turno i primi cinque guerrieri di ogni combattimento che resteranno
sul
ring; un incontro di recupero verrà svolto per raggiungere
un tabellone
definitivo, nel quale passeranno soltanto dieci guerrieri;
La terza fase,
l’ultima tra le pre-eliminatorie, durerà un
giorno, ed avrà luogo nuovamente su
Tournament Planet, all’interno della Tower of Victory.
Sarà composta da sedici
incontri ed il numero di partecipanti sarà dieci per ciascun
combattimento. Le
regole sono le stesse del precedente turno, tranne il fatto che,
stavolta,
volare sarà concesso. Passano il turno i due guerrieri che
avranno eliminato
più avversari, o gli ultimi due a rimanere dentro al ring.
In caso di parità
tra secondo e terzo, si avrà un’estrazione
immediata per decretare colui che
passerà il turno.
Tutti gli altri
match, fino alle semi-finali, si svolgeranno nella stessa location per
quattro
giorni di fila. Verranno fatte delle estrazioni per decretare la
griglia finale
del torneo. Stesse regole del turno precedente, ma la durata di ogni
incontro è
illimitata.
Poi ci sarà un giorno
di pausa, per permettere ai due finalisti di riposare e di ricevere le
visite
dei loro famigliari. Questo giorno di pausa permetterà anche
a noi angeli di
creare l’ultimo ring per il torneo, dove si
svolgerà la finale, con le solite
regole già dettate in precedenza.
Ultima regola, valida
per ogni fase e per ciascun partecipante… il potere della
distruzione, l’Hakai,
è severamente proibito! Questo torneo deve permettere a
tutti di avere
quantomeno una possibilità…”
“Come se ci fosse
bisogno di usare l’Hakai contro dei mortali…”
dichiarò Liquir, con
sicurezza, prima che mio padre concludesse il suo discorso.
[No More –
DRAGON
BALL SUPER]
“Ecco… questo è
quanto! Ci sono domande che volete farmi?”
“Lei ci ha parlato di
pericoli durante la prima fase del Tournament
Planet…” chiese Gowasu a mio
padre, con curiosità “…
ci potrebbe spiegare di cosa si tratta?”
“Non posso essere
molto specifico, per timore che qualcuno di voi possa
‘spifferare’ tutto ai
loro partecipanti…” ci spiegò
il Sommo Sacerdote, inquadrando tutti gli
Hakai-Shin presenti “… ma
posso
anticiparvi che si tratta di un pianeta in cui sono state introdotte
quante più
calamità naturali, avversità e creature
pericolose dell’intero universo.
Perfino degli angeli, se non possono usare i loro poteri, avrebbero
delle difficoltà”
“Le
ho
create tutte io!” dichiarò
apertamente lo Zeno del presente.
“Ed
io l’ho
aiutato!” lo seguì a ruota
l’altro Zeno, quello del futuro,
altrettanto allegro ed eccitato.
Come
era prevedibile, tutti gli Hakai-Shin diventarono
pallidi come fantasmi. Loro sapevano benissimo cosa aspettarsi dalla
mente
‘malsana’ di Lord Zeno. In molti, ne ero sicuro, si
stavano pentendo di non
essersi allenati durante quei mesi di attesa.
“Ora che abbiamo
discusso sul torneo e sulla costruzione di Tournament Planet, direi di
passare
immediatamente al nocciolo della questione… ovvero i nostri
nuovi sei
macro-universi! Come sta procedendo?”
[Relaxing
Beerus
– DRAGON BALL SUPER]
“Gli universi 1 e 12 si
sono fusi perfettamente”
dichiarò
soddisfatto Iwne, seguito da Geene “Le culture dei due universi erano già
molto
simili e questo non ha fatto altro che facilitare il nostro compito.
Gli unici
due regni che non riescono a digerirsi sono quelli degli Yilancar e dei
Vampire,
senza dimenticarci dei Ciclopi”
“Parliamo di due regni che
hanno sempre agito in maniera globale nei
nostri universi. Ci vorrà un po’ di tempo
affinchè le cose sfocino in un’azione
definitiva. O riusciranno a trovare un accordo durante il
torneo…”
affermò Geene.
“… oppure
andranno in guerra e ne sopravvivrà soltanto uno”
ammise Iwne, preoccupato “Nel mentre,
è nata una complicanza. A quanto
pare, questa situazione è causata da un singolo membro di
uno di questi regni,
di cui abbiamo scoperto l’identità solo da pochi
giorni. Non potendo muoverci
noi in prima persona, abbiamo attuato un piano per catturarlo senza
causare
moltissimi danni... speriamo solo che il tutto funzioni alla perfezione”.
“Il consiglio che vi
posso dare, se possibile, è quello di tenere
d’occhio la situazione per evitare
la possibile collisione. Non è saggio che due regni
così prosperosi si
distruggano a vicenda. Se sarà necessario…”
li spiegò il Sommo Sacerdote,
con saggezza “… vi
darò il permesso di
usare la vostra autorità ed i vostri poteri per staccare le
erbe marce da
entrambi i regni. Se si sta creando questa situazione, probabilmente
è perché
c’è qualcuno che non vede di buon occhio questo
cambiamento, il che è
assolutamente normale vista la fretta con cui è stata
compiuta questa scelta…
non preoccupatevi! Questa situazione non influisce sulle vostre buone
intenzioni! So che avete già discusso con alcuni angeli
degli altri universi
per risolvere la faccenda, e questo è un buon segno”
li rassicurò subito,
poi, notando il loro imbarazzo.
“Bravi!
Ottimo lavoro!” dichiarò
Zeno del presente.
“Bravi
bravi! Continuate così!” lo
seguì a ruota Zeno del Futuro.
Gli
angeli con i quali avevano parlato Iwne e Geene eravamo
io e Vados. Da quello che ci avevano raccontato, un pezzo grosso dei
due
universi gemelli aveva perso il proprio corpo per mano di un ex-membro
del
nostro. Con mia sorella, avevo iniziato a svolgere delle indagini ed
ero giunto
ad una immediata conclusione. Non potendo, durante il torneo,
intervenire in
quella situazione, avevo suggerito ai due Hakai-Shin di rivolgersi ad
alcuni mortali
di nostra conoscenza, che non si sarebbero certo tirati indietro nel
dare loro
una mano.
[Dogimagi – BOKU
NO HERO ACCADEMIA]
“Andiamo avanti con
gli universi 2 ed 11” continuò poi mio
padre, rivolgendosi ad Helles e
Belmod “Come procede, invece, da voi?”
“Anche i nostri mondi si
sono fusi alla perfezione”
affermò la
dea, con soddisfazione “La nostra allegria si è unita
perfettamente
al loro mondo oscuro, creando una perfezione ed un amore mai provati
prima!”
“Quello che la mia collega
sta cercando di dire…” la
interruppe
subito Belmod, notando la confusione da parte di tutti noi presenti
“…
è
che le nostre società, fondandosi sulle gesta degli eroi,
sono andate subito
d’accordo. I Pride Troopers e le Palle di Fuoco Kamikaze
hanno subito stretto
un’alleanza, aiutando i regni dei nostri universi a creare
dei confini precisi
e a stipulare dei rapporti commerciali. Non a caso, Lusfer
dell’undicesimo
universo è caduto sotto i loro colpi. In poche
parole… il tutto sta procedendo
con armonia e semplicità, come se non fosse mai accaduto
nulla!”
“Questa
è
un’ottima notizia!”
dichiarò Zeno del Presente.
“Ottima!
Ottima!” lo seguì a ruota
Zeno del Futuro.
Prima
dell’incontro tutti noi avevamo ricevuto, da parte di
Helles, un invito da parte di Jiren e Brianne per il loro matrimonio.
Certo che
i due facevano una stranissima coppia.
[De
Hisa no Pinchi
– BOKU NO HERO ACCADEMIA]
“Cosa ci sapete dire,
invece di Toppo e della sua nomina ad Hakai-Shin?”
chiese il Sommo
Sacerdote.
“Si sta comportando
egregiamente!” lo
tranquillizzò Helles,
tutta contenta “Con
due Angeli e con due Hakai-Shin ad allenarlo, riusciremo a farlo
diventare ben presto un Dio con un alto senso
dell’Amore…”
Belmod
si tirò letteralmente un ceffone sulla fronte.
A
quanto pare, i problemi maggiori riguardavano il rapporto
tra i due Dei della Distruzione. Erano loro, stavolta, ad essere
incompatibili.
“Non credo sia quella
la qualità migliore per un Hakai-Shin, ma… per il
momento lasciamo le cose così
come stanno” dichiarò mio padre,
abbastanza divertito “Continuate ad
allenare Toppo, così Belmod potrà andare
ufficialmente in
pensione come desidera…”
“… lo spero con
tutto il cuore…” ammise la
divinità, ghiacciando
con lo sguardo la ex Dea dell’Amore del secondo
universo…
… la quale
mandò un bacio volante al suo collega, facendolo
rabbrividire dal disgusto.
Erano a dir poco
comici!
[Hiro
ni Naru Nda
– BOKU NO HERO ACCADEMIA]
“Ora pensiamo agli
universi 3 e 10! Come se la cavano?”
domandò il Sommo Sacerdote a Mosco e
Rumsshi, i quali si guardavano a malapena tra di loro.
Brutto segno…
“Signore… i
nostri Hakai-Shin sono abbastanza in disaccordo tra di loro
per l’utilizzo che alcuni mortali stanno facendo dei pianeti
disabitati”
ammise Campari, abbastanza dispiaciuto.
“I mortali del terzo
sostengono che questi debbano essere sfruttati per
cercare risorse di prima necessità, mentre quelli del decimo
vogliono che la
natura di quei pianeti rimanga pura fino alla fine…”
continuò Cus,
altrettanto affranta “…
Mosco e Rumsshi sono in disputa per
prendere una decisione definitiva, ma è da giorni che
litigano…”
“Non potrebbero
semplicemente distruggerli? Risolverebbero subito la facc… ouch!”
esclamò Beerus, dopo che io lo colpii forte in testa con
il mio scettro.
Insensibile…
“… è per questo
motivo che ai Kaio-Shin è stato donato l’anello
del Tempo” spiegò loro il
Sommo Sacerdote, consigliando agli dei della distruzione “Provate a fare qualche viaggio
temporale… osservate quanto tempo ci
metterà un pianeta a raggiungere il culmine dei suoi giorni.
Dopodiché,
imponete un limite temporale oltre al quale non sarà
possibile sfruttare quel
pianeta… e se temete per la flora e la fauna dello stesso,
vi basterà chiedere
ai Kaio-Shin di creare un pianeta dove poter reinserire le specie
sfollate.
Questa potrebbe essere una soluzione a danno minimo, non vi sembra?”
“S-Sì, signore!”
dichiarò Rumsshi, con sorpresa “E’
una buona soluzione!”
“01000101
00100111 00100000 01100100 01100001 01110110 01110110 01100101 01110010
01101111 00100000 01110101 01101110 01100001 00100000 01110011 01101111
01101100 01110101 01111010 01101001 01101111 01101110 01100101 00100000
01100101 01100011 01100011 01100101 01101100 01101100 01100101 01101110
01110100 01100101 00100001 00100000 01001100 01100001 00100000 01110101
01110100 01101001 01101100 01101001 01111010 01111010 01100101 01110010
01100101 01101101 01101111 00100000 01110011 01100101 01101110 01111010
00100111 01100001 01101100 01110100 01110010 01101111 00100001 00100000
01001100 01100001 00100000 01110010 01101001 01101110 01100111 01110010
01100001
01111010 01101001 01100001 01101101 01101111 00101100 00100000 01010011
01101111 01101101 01101101 01101111 00100000 01010011 01100001 01100011
01100101 01110010 01100100 01101111 01110100 01100101 00100001”
lo
ringraziò Mosco, altrettanto soddisfatto, mettendosi una
mano robotica dietro
al suo cranio.
“Ottimo… ora passiamo
al 4 e al 9 universo. Voi come vi state trovando con questa fusione?”
domandò mio padre a Quitela e Sidra, i quali erano
decisamente soddisfatti.
“Molto meglio di
prima, signore…” affermò il
secondo, contento “…
con l’aggiunta di un universo
più sviluppato, il mio ha innalzato la sua cultura ed i
mortali non si
distruggono più a vicenda. E’ un grande passo in
avanti, per quanto mi
riguarda…”
“… ne sono felice… ma
io e gli Zeno-Sama lo saremmo molto di più se Quitela
lavorasse con il tuo
stesso impegno!” affermò il Sommo
Sacerdote rimproverando divertito il
piccolo topo dell’ex quarto universo, il quale era
visibilmente scioccato.
“Devi
lavorare anche tu!” lo
seguì a ruota lo Zeno del Presente, severo.
“Non
si
sfruttano gli altri Hakai-Shin!”
dichiarò subito dopo lo Zeno del
Futuro, altrettanto severo.
“SI’! SISSIGNORI!
NON LO FARO’ PIU’! LO PROMETTO!”
si affrettò
subito a scusarsi Quitela, inchinandosi terrorizzato davanti a mio
padre e ai
due Zeno.
Beerus
stava per scoppiare a ridere, quando riuscii a farlo
tornare serio con un altro colpo sulla fronte grazie al mio scettro.
“Gli universi 5 ed 8
si trovano bene, con questo cambiamento, presumo…”
chiese il Sommo
Sacerdote ad Arack e Liquir, i quali ammisero, leggermente delusi.
“Sì e no, mio
signore… è vero, la fusione dei nostri mondi
è avvenuta
con successo e le popolazioni non hanno protestato…
ma…” cercò di
spiegare Liquir, ma fu Arack ad essere più preciso.
“… il nostro
modo di occuparci degli universi era diverso. Nel mio, le
arti erano un aspetto fondamentale della nostra appartenenza al nostro
universo, ed i mortali del quinto universo avevano sviluppato delle
leggi
democratiche e molto complesse. In quello di Liquir, invece, i mortali
non
avevano un alto livello di sapienza ma le loro gerarchie erano ben
delineate e
semplici, con disposizioni in clan e tribù”
“Capisco… voi temete
un danno a lungo termine, dato che lo stile di vita dei vostri mortali
è
totalmente agli antipodi…” comprese mio
padre, con serietà “…
cercate di valutare il comportamento dei
vostri guerrieri, durante questo torneo. Valutate se vi sono degli
allacci o
qualche legame che si venga a creare durante questi giorni. Solo a quel
punto, vi
consiglio di tornare qui e parlarne in privato con noi per stabilire la
miglior
linea di azione…”
“Lo faremo, mio signore”
ci rassicurò Liquir, inchinandosi
rispettosamente assieme al suo collega.
Entrambi
gli Dei della Distruzione si guardarono tra di
loro, con fare molto circospetto. Possibile che avessero nascosto
qualcosa?
Ne
dubito, anche perchè mio padre li avrebbe scoperti
all’istante.
[Aku no Shinri –
BOKU NO HERO ACCADEMIA]
Poi,
finalmente, arrivò il turno di Beerus e di Champa. Io e
Vados avevamo spiegato loro, per filo e per segno, ciò che
avrebbero dovuto
dire ai due Zeno e a mio padre. Speravamo solo che non ci fossero
problemi di
alcun genere.
“Beerus, Champa…
cos’è
quella scritta che tenete sulla fronte?”
Il
mio compagno iniziò già sospirare, amareggiato e
pieno di
vergogna, davanti a quella domanda.
“Ehm… forse è meglio
non indagare…” comprese subito mio
padre, mentre gli altri Dei non
riuscivano a trattenere le risate “…
come sta procedendo la fusione dei vostri universi?”
“Al momento i problemi sono
molto pochi. Tutti i pianeti del nostro
universo hanno accettato di far parte dell’Impero di Freezer,
il quale non ha
dato segni di pazzia durante questi giorni…”
dichiarò Champa, con
tranquillità “… i problemi più gravi,
tuttavia, si trovano sul pianeta Terra!”
“Il
pianeta
dove vive il mio amico Goku?”
domandò Zeno del presente,
preoccupato.
“Cosa
sta
succedendo?” domandò Zeno
del futuro, altrettanto preoccupato.
“E’ colpa di un
gruppo di manigoldi chiamati Deadly Sins”
dichiarò Beerus, severo “Costoro stanno seminando il panico su quel
pianeta e puntano a vincere il torneo con qualunque mezzo…
anche mettendosi
apertamente contro di noi!”
“Che lo facessero!”
affermò Quitela, con arroganza “Ci penseremo noi a dar loro la lezione che
meritano, se voi due non potete occuparvene personalmente!”
Beerus
si voltò supplicante verso di me, ed io compresi
fosse giunta l’ora di mettere in chiaro ciò che
stava accadendo realmente nei
nostri universi.
“In realtà c’è altro
che dovete dirci… vero, Whis?” si rese
conto subito mio padre, mentre io
annuii portandomi davanti a tutti i miei compagni.
Solo
a quel punto cominciai il mio discorso.
“Signori… il motivo
per il quale né Beerus né Champa sono intervenuti
contro i Deadly Sins, così
come io o Vados, è molto più semplice di quanto
possiate credere… nessuno dei
presenti, all’interno di questa stanza, è in grado
di contrastarne il capo…
nessuno! Nemmeno il Sommo Sacerdote ed i due Zeno! E’ questo
il motivo per il
quale avevo chiesto a tutti voi di mandarmi quanti più
guerrieri volontari possibili
nel nostro universo”
Davanti
a quella rivelazione, ovviamente, tutti quanti gli
Hakai-Shin, i Kaio-Shin ed i loro angeli rimasero letteralmente
stupefatti e
sbigottiti.
“Quello che sta
accadendo nell’universo di Beerus e Champa è molto
più complicato di quanto
possa sembrare…” continuò a
spiegar loro mio padre, rivelando loro “…
semplicemente i Deadly Sins sono sette
demoni fuggiti dal Regno Demoniaco assieme alla loro sovrana,
Lilith-Sama, la
quale è alla ricerca dell’anima in fuga di Zero”
“CO-COSA?! AVETE
RINTRACCIATO LA REGINA DEI DEMONI?!”
dichiarò
Helles, iniziando a tremare come una foglia.
“Sì, purtroppo… e
nessuno, al momento, è in grado di contrastarla!”
“Zeno-Sama…
davvero non può far nulla contro di lei?”
chiese
implorante Sidra ai due dei gemelli, i quali ridacchiando ammisero
amareggiati
la verità.
“Non
posso!
La mamma è troppo forte!”
“La
mamma
può tirare gli sculaccioni a tutti e due, se volesse!”
Il
silenzio calò all’interno di quella stanza.
Nessuno aveva
il coraggio di parlare, davanti a quella rivelazione così
orripilante.
“Ovviamente, questo
non significa che lei sia in grado, al momento, di uccidere i due Zeno.
Anche
lei possiede sicuramente dei punti deboli, ma vanno trovati”
spiegò loro
mio padre, tranquillizzandoli “Il
punto
è che, al momento, nemmeno loro possono fermarla, essendo
lei diventata molto
più forte dalla loro ultima disputa…
perciò, in termini di pura potenza, lei
surclassa facilmente tutti noi, e si avvicina molto al mio livello.
Questa è la
verità!”
“Ma allora cosa possiamo
fare?” domandò Geene a me,
affermando “Ti
conosciamo troppo bene, angelo Whis… tu hai già
in mente qualche piano, non è
così? Perché non ce lo spieghi?”
“In realtà… il piano
è già stato discusso con mio padre ed
è stato approvato! E sta avendo un ottimo
riscontro…” rivelai io, tra lo sconcerto
di tutti i presenti.
[Bunseki
Analysis
– BOKU NO HERO ACCADEMIA]
Il
Sommo, davanti a quella notizia, si alzò in piedi e
cominciò a camminare in lungo e in largo nella stanza. Un
comportamento
insolito, da parte sua. Incominciò a girare attorno alle
nostre postazioni e
nessuno aveva il coraggio di voltarsi verso il suo viso. Quando
raggiunse la
mia schiena, lui riprese a parlare.
“Presumo, dalle tue
parole, che l’allenamento del nostro amico abbia avuto
successo! Devo
ammetterlo, Whis… stavolta non posso fare altro che levarmi
il cappello davanti
alla tua preveggenza!”
La
sua affermazione, invece di lusingarmi, mi preoccupò
ancora di più e la stessa reazione la ebbero tutti gli
angeli. Dal suo tono
sembrava esattamente l’opposto, ma gli Hakai-Shin non
potevano saperlo.
Perchè
avevo l’enorme sospetto che, invece, nostro padre
sperasse in un mio fallimento?
Mi
tornarono in mente le parole di Lord Beerus, riguardanti
la profezia dei Quattro Dei Supremi. Il Sommo temeva che Simon potesse
diventare un serio candidato? Aveva il sospetto che la mia azione
puntasse allo
spodestamento dei due Zeno?
L’unico,
tra gli Dei della Distruzione, ad essersi reso
conto della mia agitazione era proprio Beerus, il quale
sogghignò divertito.
La
reazione eccitata dei due piccoli sovrani, tuttavia,
riuscì ad alleggerire la pressione.
“Allora
è
vero! Anche papà è diventato fortissimo!?”
mi chiese Zeno del
presente, tutto eccitato.
“Più
forte
anche di Son Goku e di Jiren?”
domandò Zeno del futuro, altrettanto
eccitato.
Lasciando
momentaneamente perdere i miei dubbi personali, io
mi voltai verso i due Hakai-Shin ed indicai le loro fronti.
“Con soltanto l’un
per cento della sua forza… lui ha fatto quei simboli con il
mio pennarello
indelebile!”
“UN ATTIMO! NON SEI STATO
TU?!” dichiarò a bocca aperta
Lord
Beerus, puntandomi il dito contro “SE MI STAI PRENDENDO IN GIRO, TI GIURO
CHE…”
“Vados…”
chiesi tuttavia a mia sorella “… perché non controlli il
dorso
della tua mano?”
Lei,
confusa, si affrettò ad ubbidire…
… e tutti rimasero
scioccati, lei in primis, quando si resero conto del simbolo sopra di
esso!
“Io… io non capisco…
ma quando…?” si domandava incredula lei,
mentre io mostrai il mio scettro a
tutti i presenti…
… dove, sulla sfera
alla sommità, era stato segnato lo stesso marchio!
“Il livello dei
combattimenti ai quali assisteremo sarà immensamente
maggiore rispetto a quelli che tutti noi immaginavamo… ve lo
assicuro… il XXVIII
Torneo Terrestre Mondiale di Arti Marziali non sarà nulla in
confronto a quello
che sta per iniziare! DA DOMANI… INIZIERA’
UFFICIALMENTE IL SECONDO TORNEO DEL
POTERE!”
“SUPER!”
gridò elettrizzato Zeno del presente.
“SUPER!
SUPER!” gridò Zeno del
futuro, altrettanto elettrizzato.
***
Un
capitolo molto adrenalinico, non
è vero?
Nel
mentre, vi rivelerò un
piccolo
particolare, partendo da un semplicissimo numero…
…
1713… avete
idea di cosa significhi?
Semplice…
sono le pagine di
Word che ho
utilizzato per completare tutta questa storia!
Ebbene
sì! GOLDEN BULLET
è stato completato!
Per
avere il tempo di idealizzare e
strutturare la prossima storia, ho ancora intenzione di seguire la
pubblicazione mensile, ma sappiate già in anticipo che la
seconda parte della
serie FOLDS OF FATE, avrà termine con 45 capitoli, 44 di
storia ed un epilogo.
Perciò posso annunciare che ci troviamo precisamente a
metà di questa storia!
Il
prossimo verrà pubblicato
martedì 7 Luglio…
dove finalmente avrà inizio il tanto agognato SECONDO TORNEO
DEL POTERE!
ALLA PROSSIMA!