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Autore: JennyPotter99    02/06/2020    2 recensioni
SEQUEL DI "I DONI DELLA MORTE PARTE 2"
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Albus Severus Potter, Delphini Riddle, Scorpius Malfoy | Coppie: Albus Severus Potter/Scorpius Malfoy
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Dopo la sconfitta di Lord Voldemort, il mondo era caduto in una solenne tranquillità.
Regnava ormai la pace, stabilita soprattutto grazie al nuovo Ministro della Magia.
Chi, oltre ad Hermione Granger, avrebbe potuto prendere tale carica?
Hermione aveva sistemato ciò che i Ministri avevano combinato prima di lei, dando al suo migliore amico Harry, il titolo di Direttore dell’ufficio applicazione della legge sulla magia.
Sua sorella Jenny continuava a fare varie missioni come Auror e Animagus, facendo sì che tutte le razze magiche fossero alleati con loro e non con i continui compagni del Signore Oscuro che, tuttavia, ancora si ostinavano a non cedere.
Draco continuava il suo lavoro all’ospedale San Mungo durante l’estate e d’inverno si dirigeva ad Hogwarts per aiutare Madama Chips nell’infermeria della scuola.
Ron, invece, aveva ereditato da suo fratello George il negozio di scherzi, i Tiri Vispi Weasley a Diagon Alley.
Harry si era sposato con Ginny e avevano avuto tre figli.
James Sirius, il maggiore.
Albus Severus, quello di mezzo e la piccola Lily Luna.
Jenny e Draco, dopo aver tragicamente perso la loro prima bambina durante il parto, avevano avuto un altro figlio, Scorpius.
Infine, Ron ed Hermione, avevano avuto due figli, Rose e il giovane Hugo.
 
1° settembre 2017  (1° anno)
 
Albus, Scorpius e Rose avevano appena lasciato i genitori alla stazione di King’s Cross, saliti a bordo dell’Hogwarts Espress verso l’inizio dell’anno scolastico.
Posati i bagagli, attraversarono il corridoio per cercare uno scompartimento vuoto.
-Lo sapevate che gli Snasi vivono in tane sotterranee profonde fino a sei metri?- blaterava Rose, vantandosi di aver finito in pochi giorni il famoso libro di Newt Scamander.
-Cioè dove vorrei trovarmi io adesso.- sussurrò Albus, roteando gli occhi e senza farsi sentire dalla cugina.
Scorpius ridacchiò sotto i baffi.- Rose, lo stai facendo di nuovo.-
-Facendo cosa?- domandò la bambina, confusa.
-Annoiarci.- risposero all’unisono gli altri due, scorgendo dei posti liberi.
-Oh, scusate.- balbettò Rose, sedendosi vicino alla finestra.- Credete che per farmi degli amici dovrò tapparmi la bocca?-
Rose era ovviamente cresciuta come sua madre, piena di libri che l’avevano resa intelligente quanto Hermione.
Di sera spazzolava lentamente i suoi lunghi capelli rosso fuoco e leggeva almeno una decina di pagine per addormentarsi.
-Non ti preoccupare, ci saremo anche noi.- aggiunse Scorpius.
Scorpius era un ragazzo dall’animo gentile, come sua madre, ma dentro di se nascondeva la fierezza dei Malfoy, solo che tendeva a nasconderlo, per paura di sembrare troppo arrogante.
Albus diede al cugino una spallata, sottolineando con gli occhi che Rose non gli stava proprio simpatica, anzi, il più delle volte era una palla al piede.
Anche Albus era diventato un ragazzo buono, ma segretamente era spaventato dal suo cognome.
Essere un Potter voleva dire essere il figlio del ragazzo che aveva salvato il mondo.
Il ragazzo che era sopravvissuto.
Ne sarebbe mai stato all’altezza?
-Credi che mi metteranno in Serpeverde?- domandò a Scorpius, torturandosi le unghie con i denti.
-Ancora con questa storia?- replicò l’altro.- Tuo padre ha detto che il cappello parlante tiene conto della tua scelta: se è destino ti assegnerà a Grifondoro, altrimenti a Serpeverde.-
Albus gli sorrise sbuffando.- Quella parola ti esce dalla bocca 5 volte sì e 1 no.-
-Quale?-
-Destino.- rispose secco il cugino.- E’ il destino che ha fatto mettere insieme i miei genitori. E’ il destino che Harry Potter abbia sconfitto Voldemort. Bla bla.-
-E’ romantico.- commentò Rose, alzando lo sguardo dal suo libro.
-In questi casi fai diventare meno noiosa anche Rose.- continuò Albus.
-Ehi!- esclamò la ragazza, proprio mentre la vecchia con il carrello dei dolci passava dal loro scompartimento.
-Qualcosa dal carrello?- chiese ella.
-No, grazie, mia mamma dice che le caramelle fanno venire le carie ai denti.- rispose Rose, con aria altezzosa, facendo quindi scappare via la donna, probabilmente offesa.
Albus la guardò con un sopracciglio alzato. -Finirai sicuramente in Grifondoro.-
Giunsero al castello in serata: era stato riparato molto bene dopo la battaglia e il corpo insegnanti era stato rinnovato.
Hagrid era tornato a insegnare Cura delle Creatura Magiche e il buon Neville aveva preso la cattedra come insegnante di Erbologia.
I nuovi studenti, dopo essersi messi le divise, salirono la scalinata e raggiunsero l’immensa sala grande, addobbata come ogni anno.
Rose, in fila dietro Scorpius, osservò la candele volanti.- Il soffitto sembra reale, ma è una magia. E’ nel libro storia di Hogwarts, io l’ho letto.-
-Oh mio Dio e questa chi è?- bofonchiò una ragazza di colore davanti a lei, vicino ad Albus.
-Non lo so, non la conosco.- rispose egli, alzando le spalle.
Il gruppo di ragazzi si fermò proprio davanti alla tavolata dei professori, capitanata da niente poco di meno che la meravigliosa Minerva McGranitt che sembrava ancora nel pieno dei suoi anni ed era diventata preside.
Emeric Switch, il nuovo insegnante di Trasfigurazione, teneva stretta alla mano la pergamena con i nomi.
Scorpius osservò suo padre seduto insieme agli altri insegnanti, al fianco di Madama Chips: stava letteralmente fissando suo figlio.
-Oh no, mio padre mi fissa. Perché deve proprio lavorare qui?- borbottò, distogliendo lo sguardo e notando che il cugino stava tremando.- Albus, stai bene?-
-Scusa, sono nervoso.- balbettò l’altro, battendo i denti.
-Ehi, va tutto bene.- gli disse Scorpius, sorridendogli e prendendogli la mano.
Albus fece altrettanto, mentre Rose venne chiamata a sedersi sullo sgabello.
-Ah! Un’altra Weasley!- esclamò il cappello parlante.
-Weasley Granger, per l’esattezza.- lo corresse la bambina.
Tutt’intorno presero a ridacchiare: si era sicuramente già fatta una reputazione.
-Beh…….. Non posso che dire: Grifondoro!-
I studenti già appartenenti alla casata fecero un applauso e la accolsero al loro tavolo.
-Scorpius Malfoy!-
Il ragazzo fece un bel respiro e si andò a sedere.
-Speriamo che non combini guai come te.- sussurrò Madama Chips a Draco.
-Lo farà sicuramente.- commentò la McGranitt, sospirando.
Il professore Switch posò appena il cappello parlante sul capo di Scorpius, che-Serpeverde!-
Draco applaudì insieme agli altri professori, più che soddisfatto.
Scorpius era sicuro che sarebbe finito in quella casata e si sedette per guardare l’esito del cugino.
-Albus Potter!-
Non appena udirono quel nome, si creò un forte brusio, sicuramente per via del suo cognome.
Stessa cosa era successa a suo fratello James, qualche anno prima, appartenente a Grifondoro, ma il ragazzo ormai non ci faceva neanche più caso.
Titubante, Albus si sedette allo sgabello, rosso in viso.
-Wow, abbiamo qui un Potter. Senti la responsabilità del tuo cognome sulle tue spalle, non è vero? Sai io invece cosa sento? Nel tuo sangue c’è coraggio e potresti affrontare qualsiasi cosa.- spiegò il cappello.- E questa scelta te ne mostrerà la ragione: Serpeverde!-
Albus sgranò gli occhi: tutto quello che aveva premeditato si era avverato.
Anche Draco ne fu sorpreso, mentre Scorpius applaudì insieme agli altri.
Con passo tremolante, andò a sedersi vicino al cugino.
-Siamo nella stessa casata, non sei contento?- domandò egli.
Albus si guardò intorno e notò che alcuni studenti iniziarono a spettegolare.- La mia vita è finita.-
   
 
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