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Autore: Shadow Doom    02/06/2020    2 recensioni
Quella che doveva essere una normale missione per il pluridecorato Chris Redifield ben presto si tramuterà nel suo peggiore incubo. Il capitano compirà un viaggio che lo costringerà ad affrontare ed accettare i propri sentimenti e le proprie paure. Anche Jill Valentine si troverà davanti ai suoi timori più profondi, ma forse il duo sarà capace di uscirne più forte e consapevole di prima.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il male risorge

Leon rimase ad analizzare i numerosi documenti cartacei sparsi nell'ufficio che contenevano informazioni riguardo a nuove armi biologiche. “ Questo è interessante, hanno trovato un virus molto antico in un ghiacciaio, lo chiamano virus del mare poiché era presente in organismi marini preistorici, abbreviato virus M. Hanno provato ad usarlo in ogni essere vivente, tuttavia in nessuno ebbe effetto fatta eccezione che negli umani i quali subivano un mutazione che trasformava la loro testa in conchiglia. Per via di un vistoso punto debole proprio in mezzo alla faccia la loro produzione è stata interrotta”. L'attenzione di Leon venne catturata da una mail che recitava: Caro Dottor Thomas Green, le sue ricerche sono state molto utili quindi le invierò un mio fedele sottoposto per procedere al pagamento pattuito. “ Chissà perché ho la sensazione che le cose non siano andate come si aspettava questo terrorista. Poco male, ha avuto ciò che si meritava”.

Kennedy non trovò nient'altro di particolare per cui iniziò ad andarsene, “ Se mi sbrigo potrei a casa in tempo per prendere quella birra con i miei vecchi amici di accademia”. Non appena girò l'angolo si ritrovò faccia a faccia con una creatura abominevole, si trattava di un zombie molto grasso, alto circa tre metri, il volto era avvolto in delle bende impregnate di sangue e sul corpo erano conficcati numerosi arpioni. Leon estrasse la sua pistola ed iniziò ad aprire il fuoco, il nemico, non risentendo per nulla dei colpi, scattò verso di lui provando a colpirlo con un pugno, fortunatamente l'agente lo schivò e contrattaccò con una scarica di proiettili che si dimostrò inefficace. A quel punto l'eroe capì che avrebbe dovuto usare qualcosa di più potente, quindi pensò di attirarlo verso alcune bombe lì vicino sperando che funzionassero ancora. Si mise a correre, solitamente gli altri zombie lo avrebbero seguito, ma questo non lo fece, si limitò ad estrarre un arpione dal fianco facendo fuoriuscire un'ingente quantità di sangue, successivamente lo scagliò verso l'agente. Quest'ultimo lo evitò appena in tempo grazie ad una capriola, il mostro, sfruttando lo stato di stupore dell'uomo, si gettò contro di lui afferrandolo per il collo volendo soffocarlo. Leon provò a sparargli in testa, ma ancora una volta i suoi sforzi furono inutili. Per sua fortuna una freccia di balestra si conficcò nella nuca dello zombie e dopo un secondo esplose. Kennedy venne lasciato andare mentre il mostro cadde sulle ginocchia con la testa parzialmente distrutta. Una donna si avvicinò in fare sensuale “ E' da un po' che non ci si vede Leon” “ Ada! Cosa ci fai qui?” “ Affari” “ Di che tipo?” “ Niente di speciale” “ Se stai cercando Green, arrivi in ritardo, è morto” “ Ho già preso quello di cui avevo bisogno”. In quel preciso momento la strana creatura si rimise in piedi, “ Questo stronzo mi hai stancato” disse l'agente pronto a combattere nuovamente, “ Leon dobbiamo andarcene, l'intera struttura esploderà tra poco” “ Come?” “ Hai capito bene” “ Scommetto che c'è il tuo zampino” “ Può darsi” il biondo scrollò le spalle “Mi ricorda la Spagna” “ Peccato che questa volta non abbia un elicottero, tuttavia tra qualche metro c'è una moto, useremo quella per andarcene” Wong sparò un altro dardo esplosivo per rallentare lo zombie “ Dai Leon, sbrigati!”.

I due corsero a perdifiato verso l'obiettivo, ma vennero ostacolati da numerosi zombies, alcuni di questi erano quelli con la conchiglia, “ Ada, questi nuovi mostri dovrebbero avere un punto debole in piena faccia” “ Lo so, ne ho già abbattuti diversi” la fascinosa spia lanciò un paio di esche “ Cosa sono Ada?” “ Delle mine, emanano un odore di mare e quelle creature ne sono attratte” “ Devo riconoscere che sei preparata” “ Dovresti esserlo anche tu, quando la smetterai di andare in giro con una semplice pistola?” “ Non ho bisogno di altro e poi rende il tutto più divertente” “ Ti sopravvaluti” “ O sei tu a sottovalutare me” “ No, se non fosse stato per me saresti morto a Raccoon City” “ E tu in Spagna” “ Saresti morto prima tu per mano di Mendez o di Krauser” “ Touché”. Raggiunsero finalmente il mezzo, “ Guido io, tu pensa a coprirmi Leon” “ Come vuoi”. Non appena partirono il grasso zombie comparve di nuovo con un arpione in mano che scagliò verso di loro, Kennedy riuscì a deviarne la traiettoria con qualche colpa di pistola salvandosi da morte certa “ Ada, dammi una di quella tue mine” “ Prendile, le ho in tasca” “ Ok” “ Vedi di non frugare troppo” “ Hai qualcosa da nascondere?” “ No, non vorrei che ti distraessi toccandomi” ammiccò “ Non c'è pericolo” “ Non se sarei così sicura, l'ultima volta ti sei trattenuto molto sulle mie curve” l'imbarazzato agente governativo non rispose essendo stato colto in fallo, si limitò a pendere la armi. Una volta trovate le lanciò sulle gambe della creatura, al contatto con il corpo esplosero “ Almeno ora non ci inseguirà più quello zombie extra large”.

Il duo riuscì ad allontanarsi in tempo prima che la struttura collassasse su se stessa, ad un certo punto la spia giurò bruscamente facendo cadere il compagno di tante disavventure, “ Ada, stai attenta!” “ Mi spiace Leon, ma non puoi venire con me” “ Vorresti lasciarmi qui? In mezzo al nulla!” “ Te la caverai...è tornato” “ Chi?” la donna gli lanciò un chip “ Lì troverai molte informazioni utili, consideralo un modo per farmi perdonare per essere sgattaiolata fuori l'altra notte. Presto riprenderemo da dove ci siamo lasciati” disse in fare seducente prima di andarsene a tutta velocità, Leon sospirò “ Donne...”.

Poco prima dell'esplosione.

“ Lo conosci superstar?” nessuna risposta, Carlos si voltò verso Jill e la vide tremare. Questo lo sorpreso, si era sempre dimostrata una donna forte che non si faceva intimidire da niente, aveva persino affrontato da sola il Nemesis. “ Jill, che succede?”, il misterioso uomo si voltò con un sorriso malvagio sul volto “ Felice di rivedermi Jill” “ We...Wesker!” disse la donna con un filo di voce “ Cosa?! Ma non l'avevate fatto fuori?” “ Pensavo di sì Carlos”. Albert aprì la valigetta e tirò fuori un P-30, “ Ho intenzione di far rivivere la nostra collaborazione Valentine” un ghigno arcigno comparve su sul viso, dopo di che iniziò ad avanzare lentamente. Jill fece qualche passo indietro fino a quando non inciampò sui suoi stessi piedi cadendo a terra tremando sempre di più; un colpo di pistola distrusse l'oggetto contenente quella maledetta droga. “ Non ti permetterò di prenderla!” affermò Oliveira che iniziò ad aprire il fuoco, tuttavia Wesker fu capace di evitare agevolmente tutti i proiettili. Il redivivo scattò verso l'agente e lo colpì con una gomitata facendolo volare indietro, Carlos si rialzò a fatica tossendo per il forte impatto, Wesker non gli diede tregua. Infatti lo colpì con un potente calcio frontale in pieno petto ed infine lo afferrò per la gola pronto a fracassargli il torace con un singolo colpo. Jill voleva aiutarlo, ma era paralizzata dalla paura, aveva già provato molte volte questa sensazione per via degli orrori con cui ebbe a che fare, tuttavia fu sempre capace di tenerla a bada e sfruttarla a suo favore. Invece questa volta era la paura a controllare lei, la vista di Wesker e di quel dannato P-30 le procurarono un vero e proprio attacco di panico, a quanto pare le ferite che il suo vecchio capitano le causò erano molto più profonde di quanto immaginasse.

“ Non preoccuparti Oliveira, presto anche Jill ti seguirà” Albert si stava apprestando a finirlo quando degli enormi contenitori di metallo caddero nelle sue vicinanze, il potente impatto col suolo costrinse Wesker a lasciar andare l'ispanico. Dagli oggetti fuoriuscirono ben quattro zombies grassi, erano uguali a quello che attaccò Leon, i quali iniziarono a dirigersi verso Wesker, “ A quanto pare qualcuno mi vuole morto, peccato che abbia mandati questi deboli Tyrant 209 o per meglio dire i T-Fat” pensò il biondo prima di ingaggiare una lotta con quelle creature. Carlos corse da Jill “ Superstar sfruttiamo questa occasione, dimmi come sconfiggerlo” “ Non possiamo” “ Che dici?! L'avete già abbattuto una volta” “ Anche se avessimo quel siero non potremmo avere la meglio, le nostre pistole sarebbero comunque inefficaci” “ Al diavolo! Non ci resta che ritirarci” Carlos notò una moto nera “ Prendiamo quella” “ Ci raggiungerebbe comunque... è tutto inutile” “ Cosa dici Jill? Non ti vorrai mica arrendere?” “ Io...” la tirò su di forza, “ Coraggio superstar, non è ancora giunta la nostra ora”, Valentine decise di seguire il partner, ma dentro di lei era come se qualcosa si fosse rotto.

I partner si allontanarono per qualche chilometro fino a quando l'onda d'urto generata dall'esplosione del laboratorio non gli fece sbandare, la moto si schiantò contro una roccia esplodendo, fortunatamente loro non riportarono ferite. Tentarono di contattare il QG senza successo a causa dell'assenza di segnale, quindi proseguirono a piedi in un silenzio assordante. Dopo qualche minuto trovarono una piccola casa abbandonata, Carlos decise di fermarsi lì nel tentativo di far riprendere Jill e decise anche di affrontarla, voleva sapere cosa le fosse successo durante il breve scontro con Wesker.

   
 
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