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Autore: Biblioteca    02/06/2020    2 recensioni
In un diario, un'anonima protagonista racconta una brutta esperienza.
Perseguitata da incubi e in particolare da un mostro (che appare anche fuori di essi), convinta di non poter trovare conforto nè in famiglia nè con la terapia condotta dal dottor Callisto, si butta tra le braccia di ASIM, un guru del web che ha le sue stesse visioni e che dipinge ossessivamente immagini di quello e altri mostri.
Ma quando il lavoro di "purificazione" inizia, la protagonista capisce che qualcosa non va e inizia a sospettare che forse il mostro e il guru non sono nemici ma alleati.
Nasce così una nuova teoria della cospirazione che sconvolgerà definitivamente il precario equilibrio della ragazza.
(Storia in via di pubblicazione su Wattpad: https://www.wattpad.com/908112403-mostro-7-dicembre-2019)
Genere: Angst, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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2 giugno 2020
Mi ero ripromessa di scrivere un tentativo di interpretazione di quanto successo due notti fa. Di raccontarne il dopo. E di scrivere di come mi sento adesso, dopo aver appreso la notizia. Ma non ci riesco. Sento che ancora non posso, devo elaborare, è accaduto tutto troppo in fretta. Ma questo lo devo comunque conservare. Attacco qui l’articolo, a futura memoria. L’ho dovuto stampare da internet. Del caso ha parlato solo questo giornale locale e di parte, che non ha nemmeno distribuzione in edicola. Non so nemmeno come ho fatto a trovarlo, stavo solo cercando su google notizie per viaggi extraregionali e tra gli articoli c’era questo. A livello nazionale forse scatterà qualcosa in futuro ma può anche darsi di no.

 
“Morirete tutti!” guru del web impazzisce per la riapertura, cancella tutto e si toglie la vita. Ennesimo fallimento del governo.
 
Eravamo stati avvisati: dopo il lockdown ci sarebbero stati picchi di disturbi mentali e suicidi. Ma la stampa mainstream, pubblicate le dichiarazioni, ha lasciato che le notizie di tragiche morti auto inflitte cadessero nel dimenticatoio, mentre il governo, come al solito, ha finanziato solo chi già di soldi ne aveva e non ha pensato a una task force per i disturbi mentali (che erano già abbondanti prima di questa situazione).
Non stupisce dunque che la morte di questo personaggio, questo guru del web passerà del tutto inosservata. Anche se forse, in questo caso, è meglio così.
In redazione ci eravamo già occupati di ASIM, questo era il nome adottato dall’uomo sul web. Un personaggio controverso, conosciuto nel territorio, anche se spesso chi lo conosceva cercava poi di ignorarlo. Forse una delle prime figure oltre l’età dell’adolescenza (un’età famosa per la grande fragilità della personalità) ad aver deciso di adottare il suo “pseudonimo” come fosse il suo vero nome.
Anche la sua ex-moglie, nel contatto telefonico avuto con lei, lo chiama “ASIM”.
“È un momento di dolore, per me e per nostra figlia. Vi chiediamo silenzio e rispetto.” Ci ha detto la signora, con un tono che tuttavia non si associava per nulla al sentimento del dolore.
E non c’è da stupirsene: ASIM suscitava timore sia da persona reale che da personaggio sul web. Non solo per l’aspetto ma anche per quello che scriveva.
Avevamo, come detto, parlato di lui in associazione a un caso di suicidio (qui l’articolo) di un giovane in provincia che citava le sue parole nell’ultima lettera, come per lo scioglimento di una delle più importanti associazioni di parapsicologia e medicina alternativa (qui l’articolo) della nostra zona. Anche lì per l’ambiguo decesso di un paziente, che nell’anno in cui morì aveva svolto numerose consulenze con ASIM.
Sebbene ASIM abbia sempre continuato a lavorare nell’ambiente della “controcultura”, soprattutto come “giornalista” (tale era il mestiere sulla partita iva da lui aperta), era da tempo non più stimato dai suoi “colleghi”.
Non riceveva più inviti alle conferenze che parlavano di spiritualità e coscienza, né aveva più partecipato a costellazioni familiari come facilitatore – sì, aveva anche questo titolo – e gli era stato anche intimato di non tenere più consulenze dalla società italiana del counseling.
In teoria, ASIM era interdetto da qualunque lavoro riguardasse il contatto umano. Ma poiché l’ambiente parapsicologico in Italia non è minimamente controllato e legiferato, è molto probabile che abbia continuato.
Anche perché, sebbene tutto ciò che aveva pubblicato su internet è stato cancellato (blog, pagina e profilo privato di facebook, profilo instagram e tanto altro ancora), una voce interna al commissariato che si sta occupando del caso parla di un conto online, a suo nome ma non legato alla partita iva, pieno di “donazioni” dai venti ai cento euro provenienti da diverse persone.
La polizia, tuttavia, ha già bollato la storia come un suicidio e non sembra disposta a indagare oltre.
“La fine del lockdown ha provocato crisi emozionali a molti. Questo signore non sarà né il primo né l’ultimo di una lista che è ancora tutta da scrivere” ha spiegato la fonte anonima interna al commissariato e molto vicina al commissario stesso.
Alla nostra domanda sul perché un aspirante suicida decida di canellare all’improvviso tutta la sua identità online, la fonte ha dato una risposta poco convincente che non riporteremo.
Mentre alla domanda sul perché l’interno della casa fosse quasi completamente distrutto (come se ci fosse stata una lotta) e sulla scritta “Morirete tutti!” fatta sul muro con il sangue dello stesso ASIM (che si è ucciso tagliandosi le vene delle braccia e delle gambe), la nostra fonte ha risposto “NO COMMENT”. Segno che forse la polizia sa molto di più di quello che vuole lasciar trapelare.
Ma cosa possiamo aspettarci?
In una realtà dove per il governo conta più l’industria che il popolo, e per il popolo conta più l’aperitivo che una vita in salute, vicende come questa sono bazzecole.
Considerando tuttavia la pessima fama che il personaggio era andato ad accumulare nel corso degli anni passati dentro e fuori il mondo della rete, pensiamo che comunque la sua morte farà tirare un sospiro di sollievo a molti, in primis all’ex moglie, in guerra da alcuni anni per l’affidamento totale della figlia.
Sposati poco prima della nascita della bambina (oggi ha sei anni) e divorziati l’anno successivo, i vicini parlano di “buoni rapporti” durante e dopo il matrimonio, ma anche di come la donna non ritenesse l’uomo “abbastanza responsabile”.
Anche sul suo lavoro di “giornalismo” si capisce che non vi saranno tanti dispiaceri: la rivista con cui collaborava prima della morte, TopSecretFiles, era in causa con un lettore abbonato che aveva scoperto che molti degli articoli di ASIM altro non erano che post del blog, leggibili tranquillamente e gratuitamente online.
Ancora una volta la mancanza di regolamentazioni chiare ha danneggiato anche chi da sempre si batte per un’informazione libera e neutrale. Se venissero varati decreti seri, non sarebbe permesso a chiunque di scrivere, dando vita al complottismo becero e dannoso.
Nonostante questo, la morte di ASIM rimane un evento tragico, specchio dell’incapacità del nostro sistema sanitario di far fronte alle problematiche psicologiche di molti cittadini.
 
T. Tommaseo

 
Ho fatto delle prove.
Ha davvero cancellato tutto. Anche gli articoli linkati che lo riguardavano non esistono più.
A parte questo articolo, il nome “ASIM” è completamente sparito.
ASIM, non esiste più.
Il Mostro non è tornato.
Ora credo che mi metterò le scarpe e uscirò di casa. Devo schiarirmi le idee.
  
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