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Autore: Alex Ally    02/06/2020    1 recensioni
Sono passati cinque anni dalla fine della guerra e la vita di tutti procede tranquilla finchè non appare un nuovo nemico molto particolare che metterà a dura prova Aang.
a volte i confronti col passato non sono come ci aspettiamo.
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aang, Katara, Quasi tutti | Coppie: Katara/Aang, Mai/Zuko, Suki/Sokka
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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“Giusto per dire, continuano a succederci cose strane.”
-Sokka, La città dei segreti.


Con il cuore che gli batteva a mille Aang si sveglio di soprasalto.
Erano giorni che aveva sempre lo stesso incubo, ma ogni volta che si sveglia non si ricordava più cosa avesse sognato, l'unica cosa certa era che per qualche motivo il contenuto del sogno lo terorrizava. Pensava di non aver mai avuto cosi paura o almeno era da quando aveva messo fine alla guerra dei cent'anni che non n'è aveva più, erano passati cinque anni e tutto era tornato alla pace che lui aveva conosciutto prima della guerra, prima che si blocasse in quell'iceberg per cent'anni.
Doveva calmarsi, probabilmente non era niente solo un'incubo, c'era la pace e la guerra era solo un lontano ricordo cosi come lo era il suo popolo, ma a quel pensiero decise di non soffermarsi troppo non solo perchè era l'ultimo dominatore dell'aria, ma anche perchè sapeva che in realtà la colpa era sua.
«Aang, tutto bene?» domando Katara entrando nella stanza del fidanzato, il qualle dopo la fine della guerra e l'inizio della loro relazione si era trasferito a vivere al Polo Sud e con lei e la sua famiglia.
Grazie alla pace e sopratutto all'aiuto della tribù del nord anche quella del sud si era “modernizata” per cosi dire.
Niente più iglo o tende, ma solide capanne con stanze e cucine. Era stata costruita anche una scuola per insegnare il dominio dell'acqua e un porto per facilitare i viaggi per nave e anche la posta come per esempio la lettera che era arrivata quella mattina.
«Si, ho solo... avuto un sonno un po' agitato tutto qui. Cos'hai in mano?» chiese Aang notando la busta con il sigillo della famiglia reale delal Nazione del Fuoco.
«Come puoi vedere è una lettera di Zuko anzi per essere precisi è l'invito per il suo matrimonio con Mai.» rispose Katara dando la lettera ad Aang perchè la legesse.
C'era scritto che la cerimonia si sarebbe tenuta tra un mese al palazzo reale e che ovviamente i due erano invitati. Aang era contanto per i suoi due amici, ma allo stesso tempo si sentiva a disagio perchè nonostante lo desiderasse non aveva ancora trovato il coraggio di chiedere a Katara di sposarlo.
Il problemma era che non si sentiva pronto e ad essere sinceri non sapeva niente di cose come questa, non c'erano veri e propri matrimoni tra i monaci dell'aria, in realtà Aang era quasi certo che solamente pochi di loro conoscesero di persona i propri genitori, lui per esempio non gli aveva mai visti in faccia.
«Penso che dovremo dirlo anche a Sokka anche se non so come reagirà nel rivedere Suki.» disse Katara togliendo Aang dai suoi pensieri.
«Sono sicuro che non succederà niente di grave infondo si sono lasciatti in maniera pacifica.» disse Aang predendo i suoi vestiti per cambiarsi a quella vista Katara diventò rosso e usci dalla stanza imbarazzata, anche se in realtà i due avevano già avuto dei rapporti fisici da almeno da un anno a volte si sentivano ancora in imbarazzo in certe situazioni ovvero quelle in cui era ovvio che il compagno non voleva farsi vedere nudo, entrambi si rispettavano e rispettavano la privacy reciproca quando uno dei due n'è aveva bisogno.
Mentre si vestiva Aang penso che per arrivare alla Nazione del Fuoco in tempo sarebbero dovutti partire la settimana successiva, il che gli lasciava il tempo per racarsi al Tempio dell'Aria del sud come ogni anno.
Una volta all'anno tornava al tempio in cui era cresciutto per meditare in memoria del suo popolo, ci sarebbe dovuto andare tra tre giorni quindi non sarebbe stato un problemma.

Una volta uscita dalla stanza Katara si lascio andare ad un sospiro sconsolato, sebbene non l'avesse detto lei sapeva degli incubi che Aang aveva nell'ultimo periodo. Avrebbe tanto voluto far qualcosa per aiutarlo, ma sospettava che la causa fosse il genocidio del suo popolo una cosa per al qualle nessuno poteva farci niente, cl'unica cosa che poteva fare era stargli accanto, dargli il suo sostegno e il suo amore.
Katara sperava solo che gli incubi finissero presto in modo da poter tornare alla normalità.
Forse visitare Zuko e Mai avrebbe calmato Aang, sarebbe stato come ai vecchi tempi quando loro due e Sokka viaggiavano per il mondo per far imparare ad Aang tutti gli elementi.
Ancora non riusciva a credere che fossero già passati cinque anni da allora, a volte le sembrava che quel periodo fosse stato solo un sogno.
Un sogno che aveva portato tanto dolore, ma che le aveva dato anche Aang quindi in fin dei conti era stato un sogno meraviglioso.
  
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