Quello che non diciamo
Si sentiva sola, in quella
stanza, le pareva
troppo grande per una sola persona anche se era rincuorata
dal fatto che Hinata
si trovasse nella stanza accanto e potesse vederla quando
meglio credeva, la
corvina l'aveva anche invitata a dormire in camera sua ma
Sakura aveva trovato
giusto lasciarla riposare in pace e per questo aveva sentito
il bisogno di
declinare il gentile invito offertole.
Quel giorno erano successe
davvero tante cose e
ogni vicenda si era conclusa in modo più che positivo ,
Amaru era salva mentre
Shinno era stato arrestato per tutto il male che aveva fatto
, tutto era andato
per il meglio ma c'era qualcosa che la faceva sentire giù di
morale, quasi
nostalgica dei tempi in cui erano il Team 7 …
L'aveva visto mentre lottava
a fianco di Naruto
per proteggere Amaru e per sconfiggere quei maledetti e per
un attimo tutto il
mondo attorno a lei si era fermato, era stato come fare un
salto nel passato e
tornare a combattere fianco a fianco uniti , come se lui non
se ne fosse mai
andato, come se lui non l'avesse mai lasciata su quella
panchina.
Si erano rivolti uno sguardo
durato una
frazione di secondo ma , alla rosa non era bastato vedere
solo di sfuggita gli
occhi onice di Sasuke Uchiha , avrebbe voluto parlargli e
porgli miriadi di
domande a cui probabilmente il moro non avrebbe mai dato
risposta, perché?
Semplicemente perché era Sasuke Uchiha e non avrebbe mai
perso il suo
preziosissimo tempo a dare spiegazioni ad una povera pazza
innamorata perché
Sakura nonostante tutto quello che fosse successo tra loro,o
meglio quello che
non fosse successo , era ancora innamorata di lui.
Era ormai ora di cena e
invece di ripartire
subito per Konoha si erano fermati in una specie di albergo
che offriva anche
il miglior servizio ristorante della città , il posto era
stato consigliato da
Amaru che aveva fatto un sorriso a trentadue denti e si era
offerta di pagare
gentilmente sia la cena che avrebbe consumato con loro che
il pernottamento. La
cena era trascorsa in modo davvero piacevole e tranquillo
con i soliti versi di
Naruto che avevano strappato un sorriso a tutti e con le
solite battutine un
po' perverse del maestro Jiraiya che di tanto intanto faceva
qualche avance
alle cameriere che portavano le pietanze a tavola, inoltre
il maestro Kakashi
per gioia di alcuni e per dispiacere di altri aveva
annunciato l'orario di
partenza del giorno seguente che aveva lasciato abbastanza
interdetto Naruto
,che aveva cominciato a protestare come un ragazzino
suscitando solamente l'ira
di Sakura che fino a quel momento si era goduta la cena ,
sarebbero dovuti
partire all'alba.
Immediatamente dopo la cena
i ragazzi e i
maestri salutarono Amaru visto quanto era stata carina nei
loro confronti e si
erano poi recati nelle loro camere per riposarsi in vista
del lungo viaggio che
avrebbero dovuto affrontare l'indomani.
Erano le 23:21 e Sakura
ancora non riusciva a
dormire, mille domande gli frullavano per la testa e in
quella stanza enorme
non faceva altro che ascoltare la voce dei suoi pensieri
tormentati in
particolar modo da due occhi color onice freddi e distaccati
che l'avevano
squadrata senza ritegno durante la battaglia in cui aveva
cercato di
dimostrargli che era diventata un po' più forte.
Continuava a rigirarsi nel
letto senza sosta
mentre un mal di testa non indifferente si impadroniva di
lei e le faceva
storcere gli occhi, stanca e un po' scocciata si alzò dal
letto e aprì la
finestra beandosi dell'aria fresca che accarezzava il suo
volto e la pelle
lasciata scoperta dalla maglietta chiara che indossava.
Fuori c'era una bellissima
luna piena che si
vedeva davvero bene dato che in cielo non c'era nessuna
nuvola e le stelle
quella notte erano davvero belle da mozzare il fiato,
parevano diamanti
incastonati in un cielo d'ossidiana senza contare il clima
mite e il dolce
venticello che scuoteva le cime degli alberi ;
Sentiva dolore,nostalgia al
pensiero .
Si smarrì nei ricordi e non si rese conto di
essere osservata da qualcuno poco lontano da lei, qualcuno
che l'aveva notata
durante il giorno e che mai si sarebbe dimenticato così
facilmente delle sue
dolci attenzioni,dei suoi occhi smeraldinei e delle sue
magnifiche labbra rosee e piene.
L'amava anche lui .
Ma non avrebbe mai avuto il coraggio di
dirglielo, perché l'aveva lasciata sola, l'aveva abbandonata
convinto che ce
l'avrebbe fatta da solo e senza l'aiuto di nessuno, che gli
amici e che le persone care non fossero altro che un
fastidio, un inutilità fatta solo per i deboli .
Si sbagliava.
Aveva bisogno di una sola persona in quel
momento, la persona che aveva lasciato su quella panchina
quella notte e che
ora era persa nei suoi pensieri,si domandò a cosa stesse
pensando la figura esile dai capelli rosei affacciata alla
finestra : i suoi occhi guardavano il vuoto e ad un certo
punto una lacrima solitaria le solcò il volto.
Era per lui.
Lo sapeva perfettamente, con uno scatto felino
e alcuni balzi sui tetti di fronte la raggiunse e prima che
si rendesse
conto di quello che stava succedendo l'abbracciò
forte,detestava vedere delle lacrime su quel volto che tanto
amava così come detestava quando ,per trattenere le lacrime
, si mordeva forte il labbro inferiore.
Le fece nascondere la testa
nel suo petto e la
lasciò sfogare, glielo doveva per tutto il dolore che gli
aveva causato.
Nessuno sarebbe mai venuto a sapere di quel
piccolo momento di debolezza che si sarebbe concesso quella
notte.
Già, perchè Sakura Haruno era la sua debolezza:
l'amava...
Sakura non aveva avuto tempo
di realizzare cosa
stesse accadendo, il tormento più grande dei suoi pensieri
era lì!
Sasuke Uchiha era lì.
La stava abbracciando forte
e gli aveva
concesso di nascondere il volto rigato dalle lacrime in
quell' abbraccio, in
quel contatto che da tanto cercava : la rosa si sciolse ed
esplose in un pianto
silenzioso mentre stringeva forte con le mani la parte di
sopra del kimono di Sasuke , con i bugni contro il suo
petto.
Tutte le domande che quel
giorno avrebbe voluto
fargli se solo ne avesse avuto l'occasione si eclissarono in
meno di un attimo
quando lui con una mano le alzò il mento per incontrare i
suoi occhi smeraldini
e per un attimo a Sakura parve di scorgere negli occhi di
Sasuke un enorme
senso di colpa.
- Scusa - Un sussurro
portato dal vento giunse
alle orecchie della ragazza mentre le labbra dell'uomo di
fronte a lei si
mossero, già perché in Sasuke non c'era più nulla di un
ragazzo : la pelle
diafana, gli occhi neri e penetranti ,le labbra sottili, la
mascella squadrata
e il fisico scultoreo ben definito non avevano niente che
potesse lasciar
intendere che Sasuke Uchiha avesse in realtà 16 anni.
Sakura, si sentiva rapita
dai suoi occhi e
l'espressione che aveva assunto le piaceva perché
significava che aveva deciso
di fidarsi con lei, istintivamente alzò una mano e con una
dolcezza disarmante
accarezzò il volto di Sasuke , timida e titubante con il
fiato sospeso in
attesa di un segno da parte del moro e nella speranza che
non la cacciasse come
suo solito.
Sasuke era sorpreso, non
sapeva cosa fare
… si era perso
in quelle pozze
smeraldine, fece qualcosa che lo colse impreparato, rimase
sorpreso di sé
stesso quando impulsivamente prese la mano di lei e azzerò
la distanza che
c'era tra i loro volti sfiorandole le labbra
e regalandole un bacio.
Sakura strinse la mano del
moro e rispose al
bacio con enfasi, lo aspettava, lo aspettava da almeno 5
anni e finalmente era
arrivato forse nella maniera più inaspettata possibile.
- Perché sei qui? - Non
riuscì a controllarsi e
fece quella domanda che probabilmente non avrebbe avuto
risposta , ma voleva
sapere però anche se lui non avesse risposto le sarebbe
stato bene …
- Non lo so - Vago come a
suo solito, le aveva
baciato la fronte e ancora la stringeva fra le sue braccia -
resterò fino
all'alba di domani - Aveva aggiunto il moro in modo freddo
anche se i suoi
occhi lo tradivano.
Sakura dal canto suo non
stava capendo niente ,
non sapeva né il perché e nemmeno il per come ma era felice
di quello che stava
succedendo, le lacrime avevano smesso di scenderle dagli
occhi e anche il senso
di malinconia e nostalgia era ormai solo un brutto ricordo
mentre il mal di
testa e il flusso infinito di pensieri si erano calmati non
appena le loro
labbra si erano sfiorate in quel tocco proibito e
inaspettato.
- Vuoi riposare? - Sakura si
era leggermente
staccata per poterlo guardare meglio, era illuminato dalla
luce della luna e ai
suoi occhi era davvero bello da mozzare il fiato.
- Tu vuoi? - Sasuke la
guardava curioso mentre
vagava con lo sguardo nell'enorme stanza un po' troppo
spartana anche per i
suoi gusti.
- Partirò all'alba, credo
che dovremmo ,
però vorrei
chiederti … - Sakura rispose
titubante e con lo sguardo rivolto per un attimo al
pavimento, si sentiva
insicura e nemmeno sapeva cosa pensare perché lui non si era
mai comportato
così.
- Non risponderò ad alcuna
domanda - Freddo e
tagliente come al solito Sasuke l'aveva interrotta quasi
malamente spezzando
l'atmosfera che si era creata, anche Sakura aveva notato il
cambiamento nel suo
sguardo : era diventato di colpo freddo.
- Va bene, vuoi una maglia
da mettere per
dormire ? - Sospirò Sakura dando le spalle al moro e andando
verso l'unico
armadio presente nella stanza per cercare qualcosa da dare a
Sasuke. A metà
strada sentì due braccia forti stringerla da dietro così
tanto da far aderire
perfettamente la sua schiena con il petto muscoloso di lui,
sussultò per la
sorpresa ma fu grata di quel contatto e per la prima volta
dopo tanto tempo si
sentì viva nel profondo come ormai non si sentiva da tempo.
Sasuke la fece girare di
scatto e la baciò
ancora con foga sta volta come se le labbra della ragazza
fossero una droga e
come se lui fosse affetto da una bruttissima crisi di
astinenza, quella sera la
voleva solo per sé, voleva dimostrarle cosa significava per
lui , quanto alla
fine lei fosse importante.
La sollevò di peso e poi la
poggiò delicatamente
sul letto , si sdraiarono entrambi l'uno
di fronte all'altro fino
a che Sasuke
non fece la prima mossa : circondò la vita di Sakura con un
braccio
avvicinandola a sé e lei ,che dal canto suo gli toccò ancora
una volta la guancia
e poggiò le labbra su quelle del moro .
Dormirono abbracciati tutto
quel che rimaneva
della notte e l'indomani quando Sakura si svegliò a
malavoglia per il suono
della sveglia si sentì inaspettatamente vuota girandosi
dalla parte dove
sperava di trovare sdraiato Sasuke … Speranza vana, al posto
del moro c'era
solo un lenzuolo increspato nelle cui pieghe si trovavano
ancora i momenti
magici passati la notte precedente che lei mai avrebbe
dimenticato .
- Dai Sakura andiamo! - La
voce del maestro
Kakashi le aveva imposto di alzarsi e di andarsene dal luogo
in cui per la
prima volta aveva sentito caldo dopo tanto tempo.
Eccoci qui , sono tornata a
scrivere Sasusaku, dato che prepararmi all'esame in modo
normale era qualcosa di troppo complicato mi sono messa
anche a scrivere. Devo dire che avrei voluto aggiungere una
parte e pubblicarla in rosso ma credo che la storia sia
davvero bella anche così, non trovate?
Sentitevi liberi di esprimere la vostra opinione e di dirmi
cosa pensate, mi piace ricevere critiche per migliorare me
stessa!