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Autore: lmpaoli94    04/06/2020    3 recensioni
Una storia immersa nelle lande verdi dei castelli e dei prati irlandesi.
Famiglie alleate e trame nascoste per distruggere la felicità o addirittura la vita dell’altro.
La gioia non può far parte in quel mondo pieno di ingiustizia e di crudeltà.
I sogni sembrano un lontano ricordo e la spensieratezza dei giovani sembra sparita per sempre.
ma non per Anastasia Steele, contessa di Limerick e figlia di una delle famiglie più importanti del regno d’Irlanda.
La volontà di trovare l’uomo giusto per rendere la sua vita perfetta sarà ostacolata dalla gelosia delle persone più vicine a lei e da trame di matrimonio che mineranno per sempre il suo futuro
Ma la giovane Steele sarà talmente determinata da non fermarsi mai dinanzi a nulla pur di portare a termine il suo amore proibito e mai nascosto del lord più invidiabile della corte irlandese.
Genere: Drammatico, Storico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Elena Lincoln, Leila Williams
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Il Conte Raymond Steele, ancora visibilmente scosso per la perdita del suo maggiordomo, cercava a stento di trattenere tutto il suo dolore e la sua rabbia.
Ancora non conosceva quale sarebbe stato il suo destino, benché meno poteva realmente sperare di riuscire a sopravvivere a quell’imboscata.
Il Duca di Ashford Jack Hyde, un uomo vendicativo che non lasciava niente al caso, era pronto per la sua definitiva vendetta contro il più grande oppressore d’Irlanda.
La sua vendetta si sarebbe consumata nella sua tenuta ad Ashford mentre tutti i suoi loschi criminali che aveva assoldato (per lo più rivoluzionari) potevano assistere alla sua fine imminente
< E’ l’ora di svegliarti, Raymond Steele > mormorò uno dei criminali svegliandolo di soprassalto < Siamo arrivati. >
Il Duca Steele non aveva mai visto la dimora di Jack Hyde e di conseguenza non riusciva ancora a capire dove fosse.
A malapena il vecchio uomo riusciva a stare in piedi.
La cavalcata su quel cavallo l’avevano scombussolato ulteriormente.
< Ce la fate a camminare da solo, vostra maestà? Ahahah. >
< Potete prendermi in giro quanto volete. Ma non la passerete liscia. >
< Il mio capo non sarà del vostro stesso avviso. Vi sta aspettando nelle sue stanze private, così che nessuno potrà disturbarvi. >
Il Conte Steele non fece caso a tutte le innumerevoli ricchezze che il Castello di Ashford aveva da offrire.
Parlare faccia a faccia con il Duca Jack Hyde voleva dire aver firmato la sua condanna a morte.
< Finalmente, Raymond. Vi stavo aspettando > fece Jack appena vide l’uomo avvicinarsi verso di lui < Grazie mille. Adesso puoi andare. >
Rimanendo definitivamente solo con il vecchio uomo, a Jack gli dispiacque molto nel vederlo così scombussolato.
< Volete un po’ di whisky, conte? Magari potrebbe risollevarvi il morale. Vi vedo giù di tono. >
< Era necessario uccidere il mio maggiordomo? >
< Visto che non serviva alla mia causa, sì… Perché mi fate questa domanda? Tenevate molto a lui? >
< Era come un secondo padre per me. >
< Mi dispiace, ma dovevate comportarvi in un certo modo quando eravamo giunti a Malahide. Mi avete tradito, ricordate? >
< I miei soldi non andranno mai in mani nemiche. Nemmeno dopo aver perso a quella stupida partita che per me non ha mai significato nulla. >
< I debiti si pagamo, Conte Steele. E la cosa che mi dispiace molto è che voi non avete adempito ai vostri accordi. Rimango molto restio quando qualcuno cerca di fare il furbo con me. Non per altro dovevate aspettarvi che prima o poi mi sarei rifatto vivo… Ed ora eccomi qua. >
< Che cosa volete? Il mio oro? Andate a prenderlo. Sapete ormai dove si trova. >
< Magari potrò accedervi quando lo riterrò più opportuno… Adesso quello che mi serve è voi. >
< Mi avete qui. Che cosa posso fare per voi? >
< Caro Conte Raymond Steele, sapete bene che sono uno degli uomini piùpotenti alla pari dei Conti Grey di Dunguaire. Ed è per questo che ho pensato che non ci sarebbe stato spazio per troppi uomini al potere in uno stato così piccolo come l’Irlanda. >
< Voi vi paragonate alla solita potenza e influenza dei Conti Grey? Avete poca considerazione di voi stesso. >
< I conti Grey sono molto potenti, Steele. Che vi piaccia oppure no… Ad ogni modo credo che oltre a me, loro saranno molto felici di sapere che siete diventato un grande peso. Insomma, non avete abbastanza casate amiche su cui potete contare. Quindi perché prolungare il vostro supplizio e la vostra decadenza? Vi do la possibilità di farvi da parte in maniera molto degna: con una morte istantanea e dolorosa. >
< Se io dovessi davvero morire, mia figlia e mia moglie prenderebbero il mio posto nel comando della famiglia. Gli Steele non si estingueranno molto presto. >
< Ahahah e voi vorreste lasciare il potere ad una ragazzina frivola e ad una moglie che non fa altro che lagnarsi tutto il giorno? Pensavo che avreste dei nuovi piani al riguardo. >
< Anche se non può sembrare, ho tutto sotto controllo. >
< Mi piacerebbe sapere tutto il vostro “sotto controllo”. Avete dei piani in mente? >
< Nono sono affari vostri, Duca. >
< Certo. Almeno non per ora… Ma quando diventerò il nuovo padrone di tutti i vostri possedimenti dopo aver deposto la vostra famiglia? C0ome vedete il mio futuro? >
< Ci sarà qualcuno che ve la farà pagare. Anche quando io non ci sarò più. >
< Sapete una cosa, Steele mi piace la vostra autostima e la vostra determinazione. Vi voglio fare un regalo: rimarrete in vita finchè non lo deciderò io. Però dovrete soggiornare nelle prigioni del mio castello. Un ottimo affare invece che della vostra condanna a morte, non trovate? >
Ma Raymond Steele decise di non controbattere, non riuscendo ancora a credere a quello che il Duca aveva in mente.
< So che avevate intenzione di uccidermi in quella biblioteca di Dublino, ma oggi voglio fare il magnanimo: se dovete morire un giorno, lo farete soffrendo. E so già chi può aiutarmi a farlo. >
facendo entrare due uomini che Raymond conosceva bene, la sua rabbia diventò sempre più furente.
< Conte Raymond Steele, credo che voi ricordate il mio amico Sawyer e il dottor Isaac, presumo. Saranno loro a beneficiare delle vostre acute sofferenze. Io intanto ho un vostro impero da conquistare, cominciando da Limerick. Chissà come sarà contenta la vostra famiglia nel vedermi tornare a corte senza di voi. Si faranno un mucchio di domande. >
< E sperate di ottenere i miei possedimenti in questo modo? Non so cosa abbiate in mente, ma non funzionerà mai. >
< Con la forza e l’irruenza si ottengono sempre molte cose, Conte Steele. Come ad esempio la vostra prossima dipartita… Portate immediatamente in cella quest’uomo. Le sue sofferenze stanno per cominciare. >
< Non ve la caverete, Duca. Io tornerò e mi vendicherò. >
< Certo. Voglio proprio vedere come… Ah, Sawyer? >
< Ditemi, Duca. >
< Fate in modo che rimanga sempre in vita. Dategli tutto quello che vuole: cibo e acqua ad ogni ora, senza dimenticare che deve soffrire, è chiaro il concetto? Se verrò a sapere che il vecchio Steele sarà deceduto senza il mio consenso, tu e il dottor Isaac pagherete con la vita. >
< Certo. Nessun problema, Duca. >
< Bene. Andrà tutto bene. Il mio piano non può fallire. >
 
 
Mentre la Contessa Carla doveva tenere a bada le urla e le parole pungenti della sua prigioniera, la pazienza di ritrovare sua figlia si stava esaurendo.
“Magari con l’aiuto di una persona più potente del Generale Bastille riuscirò a ritrovare mia figlia. E c’è un solo uomo che potrebbe aiutarmi in questo momento che ha a cuore le sorti di mia figlia. Gli scriverò subito una lettera.”
Ma guardando oltre i giardini di Limerick, la Contessa Carla non poté credere che i suoi uomini ce l’avevano fatta.
Non riuscendo a contenere la sua gioia, ordinò a Linc di portare la detenuta Leila Williams nella sala del trono dove avrebbe ricevuto tutti gli invitati.
< Contessa, ne siete sicura? >
< Certo. È giunto il momento che mia figlia capisca che il suo potere di primogenita sta per vacillare. Voglio vedere se riuscirà a mettere la testa apposto una volta per tutte. >
Arrivata per prima nella sala del trono, la prigioniera in questione la fissava con tanto astio da ucciderla anche con il solo sguardo.
< Pronta per conoscere la vostra sorellastra? >
< Non aspetto altro > replicò divertita la ragazza.
Il primo ad entrare nel salone principale del castello fu il Generale Bastille, orgoglioso della missione appena conclusa con successo.
< Generale, vi devo la vita per aver riportato mia figlia e la sua dama di compagnia a corte. >
< E’ un onore e un dovere per me aver eseguito tali compiti. Non vi nascondo le difficoltà nella missione. >
< Sono sicuro che voi avete fatto il possibile. >
Ma stranamente, il Generale Bastille non era del tutto fiero di quello che aveva conseguito.
< Qualcosa vi preoccupa, Generale? >
< Ecco, oltre a riportare qui vostra figlia e la sua dama di compagnia, si è aggiunto un giovane ragazzo che molto probabilmente voi conoscete solo di nome. >
< E di chi si tratta? >
< Del Conte Christian Grey. >
Nel sentire quel nome, la Contessa Carla assunse un’espressione di rabbia.
< Che cosa ci fa un Grey qui nel mio castello? >
< Se non ho capito male, è il fidanzato di vostra figlia e come se non bastasse, ha insistito di venire fin qui. Naturalmente non potendo scatenare un incidente diplomatico tra le vostre famiglie, ho ritenuto più saggio acconsentire alla sua richiesta. >
Fissando con gli occhi a fessura il Generale, la Contessa Carla lo liquidò in breve tempo.
< Fate pur entrare mia figlia e il suo promesso fidanzato. Voglio capire cos’ha da dirmi quella sventurata in questa situazione. E lasciateci soli, mi raccomando. >
< Con permesso. >
< E già che ci siete, toglietemi dalla vista anche la prigioniera. Voglio servarla per la prossima sorpresa di mia figlia. >
Acconsentendo ad ogni singolo desiderio, il Generale Bastille chiamò la Contessina e il Conte Grey nel salone dove la padrona del castello li fissava con disprezzo.
< Madre… ci rivediamo. >
< E’ tutto quello che riesci a dire dopo essere fuggita per settimane? Ho creduto che eri in mezzo ai popolani in cerca della tua agognata libertà. Hai preso una bella boccata d’aria, figlia mia? E cosa ancora più sensazionale hai portato a corte uno dei più grandi nemici della nostra famiglia. >
< A proposito di questo argomento… >
< Non so dove diavolo sia finito vostro padre, ma non accetterò mai che un Grey rimanga qui a Limerick dopo tutte le minacce di guerra che ci hanno conferito in tutti questi anni. >
< Accuse che si sono rivelate fondate dopo che voi e vostro marito, avete cercato in tutti i modi di distruggerci. >
< Su quali basi poni queste sciocchezze, ragazzo? Ora che hai preso il cuore di mia figlia, pensi anche di prendere tutto il castello? >
< Assolutamente no. L’unica cosa che mi interessa è rimanere per sempre accanto a vostra figlia. Anche senza il vostro benestare. >
< Che sfrontato insolente > replicò a denti stretti la Contessa madre < Ebbene, visto che voi mi avete fatto una sorpresa, non posso che ricambiarla subito. Generale Bastille, fate entrare la ragazza. >
Appena gli sguardi di Anastasia incrociarono quelle di Leila tra le due si sarebbe subito capito che non avrebbe mai corso buon sangue.
< Cara Anastasia, ti presento Leila Williams: la tua sorellastra nonché prossima erede dei possedimenti della famiglia Steele. >
   
 
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