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Autore: Shadow Doom    05/06/2020    2 recensioni
Quella che doveva essere una normale missione per il pluridecorato Chris Redifield ben presto si tramuterà nel suo peggiore incubo. Il capitano compirà un viaggio che lo costringerà ad affrontare ed accettare i propri sentimenti e le proprie paure. Anche Jill Valentine si troverà davanti ai suoi timori più profondi, ma forse il duo sarà capace di uscirne più forte e consapevole di prima.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La volpe artica

Il trio uscì dal passaggio ritrovandosi in una pianura a qualche chilometro da Puno, erano distanti, ma non abbastanza per sentirsi completamente al sicuro. In quel momento Chris ricevette una chiamata, “ Qui Redfield” “ Chris abbiamo saputo dell'attacco a Puno, state bene?”” “ Sì, siamo riusciti a scappare anche se molti civili sono deceduti. Ci saranno sicuramente altri sopravvissuti, potreste mandare dei rinforzi per soccorrerli” “ Impossibile, tra meno di un'ora la città sarà sanificata” “ Non possono farlo! Moriranno anche i superstiti” “ Mi spiace, ma sono ordini provenienti da molto in alto” “ La solita filosofia del cazzo, ucciderne pochi per salvarne molti” “ Sai come funziona, vi sto inviando un mezzo per prelevarvi” “ Ascolta Jane, hai mai sentito parlare di una qualche organizzazione che usa una volpe artica come simbolo?” “ Ora che mi ci fai pensare un nuovo gruppo terroristico è conosciuto con quel nome, perché me lo chiedi?” “ Uno zombie aveva quel marchio impresso sul corpo, magari è collegato con quel gruppo” “ Strano, non ci sono prove ufficiali che abbiano a che fare con armi batteriologiche” “ Si conosce l'identità del loro leader e la sua posizione?” “ Il capo è ignoto mentre il governo americano ha seri sospetti che si nascondano a Iguala, in Messico. Vuoi andarci, vero?” “ Stai imparando a conoscermi” “ E già, però dovete prestare molta attenzione, dalle informazioni trapelate la loro base è una sorta di forte quasi inespugnabile. Vi invierò un altro veicolo, un areo di ultima generazione capace di eludere i radar” “ Perfetto, cerca di mandare anche qualche arma, siamo rimasti a secco” “ Vedrò cosa posso fare”.

Nel giro di meno di trenta minuti i tre erano in volo verso il Messico, sarebbero arrivati in tre quarti d'ora al massimo grazie al potente aereo. Nel veicolo trovarono qualche caricatore, dei fucili a pompa, dei fucili d'assalto, uno di precisione e qualche granada. Jill e Chris discutevano sulla strategia da utilizzare mentre Carlos stava in disparte ad osservarli. Notò che negli occhi dell'amica la presenza di una luce che non le aveva mai visto prima ed il suo sguardo, nonostante la situazione non proprio allegra, era rilassato. Questo fu l'ennesima conferma che Valentine fosse realmente innamorata del suo storico partner. Lui ne era sempre stato consapevole e credeva di essersene fatto una ragione, invece vedere la donna per la quale aveva ancora un debole tra le braccia di un altro uomo, avere la consapevolezza che non l'avrebbe mai guardato in quel modo era una costante pugnalata al cuore. Il suo temperamento irruento in un contesto del genere l'avrebbe portato prima o poi ad avere un violento scontro con Chris quindi decise di lasciare la BSAA una volta conclusa questa missione, infondo si sentiva come un terzo incomodo.

L'areo atterrò presso la base terroristica, gli eroi avvertirono subito qualcosa di strano nell'atmosfera. Nel giro di pochi minuti si ritrovarono davanti ad una struttura molto simile ad un magazzino, ben diversa dalla fortezza inespugnabile decantata da Jane, “ Pensavo di dover affrontare decine di soldati ed inoltre l'ingresso è aperto, che ci stiano aspettando?” domandò Jill “ Non è da escludere, non sappiamo esattamente con chi abbiamo a che fare. Potrebbero aver intercettato la mia conversazione con Jane” rispose Chris, “ La Neo Umbrella non usa linee sicure?” “ Sì Carlos, ma i nostri nemici potrebbero essere in grado di infiltrarsi anche in quel tipo di linee. E' inutile indugiare, entriamo prestando attenzione” “ Agli ordini eroe”, l'ispanico mantenne il suo solito tono spiritoso, ma con grande fatica.

L'interno della struttura era completamente spoglio fatta eccezione per un paio di fuori strada neri parcheggiati, “ Qualcosa non quadra, questo silenzio è surreale” affermò Jill preoccupata “ Sembra che non ci sia stato nessuno da molto tempo, sicuro che la tua super agenzia non ha preso un granchio?” “ Difficilmente il governo americano sbaglia su queste cose Carlos, forse sono fuggiti”. “ Ragazzi guardate qui” la donna indicò una sottile striscia di sangue, il trio la seguì armi in pugno. Arrivarono davanti a quello che sembrava essere un normale muro, Redfield vide una macchia a forma di mano lì vicino, decise di toccarla. Non appena lo fece si sentì il rumore di un ascensore salire, “ State pronti” ordinò.

Quando l'oggetto raggiunse la fine della corsa parte della parete si aprì permettendo agli eroi di entrarvi, tuttavia in un angolo c'era un cadavere privo di testa. Oliveira lo analizzò, “ Era un membro della volpe artica, ha quel tatuaggio su un avambraccio”, il corpo privo di vita iniziò ad agitarsi sempre più violentemente fino ad esplodere in molti pezzi i quali si riunirono dando vita ad una creatura simil umana, ma priva di capo e con lunghi tentacoli al posto delle braccia. Gli agenti iniziarono a sparargli, ma sembrava che i colpi non sortissero effetto, “ Come facciamo ad uccidere questo bastardo se è privo di testa?” “ Concentrati Carlos, tutto ha un punto debole” affermò Jill con sicurezza. Lo zombie passò al contrattacco tentando di strangolare gli eroi con i suoi viscidi tentacoli, fortunatamente quest'ultimi gli evitarono, “ Attenti, su quei cosi ha degli aculei, meglio non farsi colpire” avvertì Oliveira. Il combattimento si arenò presto in uno stallo snervante, gli agenti furono capaci di tenere a bada l'essere senza però riuscire a danneggiarlo, “ Di questo passo non finiremo mai” pensò Chris mentre evitava un altro colpo. Durante quel movimento notò che sulla schiena dello zombie c'era un ammasso di carne pulsante, forse si trattava del punto da centrare. “ Jill, Carlos distraetelo, ho un'idea” “ Ok, Chris” rispose l'amata. Carlos, sparando ripetutamente verso la creatura, attirò la sua attenzione facendo sì che desse le spalle all'eroe, sfruttando l'occasione Redfield colpì l'ammasso di carne. Il risultato che ottenne fu quello di lasciare scoperto un bulbo giallo-arancione molto simile a quelli generati dall'Uroboros, lo zombie si voltò verso di lui, “ Carlos sparagli alla schiena!”; l' ispanico si accorse di aver finito il caricatore quindi fu costretto a cambiarlo. Quei paio di secondi che perse furono sufficienti affinché il punto venisse nascosto nuovamente, tuttavia Oliveira non si diede per vinto per cui centrò la creatura nella schiena facendo scoprire di nuovo il bulbo per poi colpirlo facendolo esplodere. Il corpo dello zombie venne attraversato da qualche convulsione prima che generasse una specie di cortina fumogena dai pori della pelle. L'obiettivo della creatura era Carlos quindi si spostò alle sue spalle senza fare rumore. Stava per afferrarlo con i suoi tentacoli quando Jill lo allontanò con un potente calcio circolare, a quel punto Chris rincarò la dose con un possente diretto che fece cadere a terra la creatura dal cui petto emerse un secondo bulbo. Jill e Chris si misero spalla a spalla e finirono lo zombie con una serie di colpi di pistola, “ Assomigliava agli abomini dell'Africa, era molto pericoloso” “ Abbiamo affrontato di peggio Jill” “ Vero, insieme ne abbiamo superate di sfide”. “ Grazie per prima” esordì Carlos “ Dovere, siamo tuoi partner in questa missione” si limitò a dire Redfield. Con la via libera i tre salirono sull'ascensore trasparente.

Incominciarono a scendere per diversi metri, ad un certo punto videro numerosi cadaveri sia di umani sia di B.O.W. “ La storia si ripete, le creature si ribellano al creatore” affermò l'ispanico mentre sia Jill che Chris avevano una strana sensazione apparentemente inspiegabile. Arrivati al piano più basso l'ascensore si aprì lasciandoli in una stanza avvolta dall'oscurità, istintivamente Redfield afferrò la mano dell'amata per non rischiare di perderla. D'un tratto una luce abbagliate si accese e subito dopo un uomo posto su una struttura più in alto disse, “ Che piacevole sorpresa e che ghiotta occasione” “ No, non ci credo!” esclamò Carlos tra lo stupore e l'irritazione “ Tu sei quello stronzo di Nikolai!”.

   
 
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