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Autore: midnightsummerdreams    05/06/2020    0 recensioni
Maia Mason è figlia di uno dei più famosi battitori di Tassorosso e di una Serpeverde di cui nessuno aveva mai saputo molto.
Nonostante i Mason entrassero a Tassorosso da generazioni quando aveva avuto l'età giusta i suoi genitori avevano rifiutato la lettera di Hogwarts e avevano preferito iscriverla a Durmstrang.
Quando però tu sai chi torna a minacciare il Mondo magico nemmeno Durmstrang sembra più essere un posto sicuro.
Ma per quale motivo non sarebbe stata così al sicuro? e perchè mai nessuno ha mai saputo nulla sulle origini della famiglia di sua madre?
“Non ho scelta che cosa dovrei fare? Tradire il signore oscuro significherebbe la morte della mia famiglia e io non posso permetterlo“Dice guardando a terra, da quando sono arrivata qui non mi ha mai guardata in faccia, ha sempre evitato il mio sguardo, forse perchè pensa sia colpa sua se mi ritrovo in questa situazione.
“Possiamo impedirlo insieme, non andare”dico toccandogli il braccio dove è stato marchiato.
Ti prego Draco resta con me non seguire quel branco di folli capitanati da quel mago altrettanto folle con cui condivido un ramo del mio albero genealogico.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Adoravo tornare a casa alla fine di un lungo anno scolastico, adoravo trovare la mia torta preferita in tavola e perfino l ennesimo nuovo vestito pieno di pizzi e merletti che naturalmente non avrai messo nemmeno una volta nell’arco dell’estate.
La scuola che frequentavo era una vera e propria accademia militare, quando i miei genitori avevano deciso di spedirmici i miei nonni avevano cercato di opporsi in ogni modo.
Una Mason studia ad Hogwarts. I Mason appartengono a Tassorosso da generazioni e generazioni.
Insomma non l’avevano presa bene e a dirla tutta nemmeno io la presi così bene. Le prime settimane a Durmstrang furono davvero dure ma tutto cambiò quando mi rassegnai all’idea che avrei trascorso mesi in quel posto ed iniziai a parlare con i miei compagni.
Dopo un paio di mesi ripresi perfino a scrivere ai miei genitori, in fondo quel posto non era niente male, certo i nostri insegnanti erano davvero severi e mi mancava non vedere un colore diverso dal nero ma avevo incontrato dei veri e propri alleati che presto divennero la mia seconda famiglia.
Ero una delle studentesse più promettenti della scuola e sicuramente la più brava in difesa contro le arti oscure.
I genitori di chiunque sarebbero stati orgogliosi della propria figlia, ma non i miei. Mia madre sembrava quasi spaventata dal mio talento e non riuscivo a capirne il motivo.
Quando compì 13 anni i miei nonni paterni organizzarono una festa maestosa di quelle feste di compleanno che una ragazzina della mia età poteva solo sognare.
I miei nonni avevano invitato artisti da tutto il Mondo magico, c’era così tanto splendore, forse troppo per me. I miei amici erano completamente entusiasti io dal canto mio venni attratta soltanto dal numero dell incantatore di serpenti.
Fu quello il giorno in cui scoprì di riuscire a comunicare con loro, non lo realizzai subito credetti fosse un trucco magico ma quando mia madre mi prese per un braccio e mi allontanò dall animale capì di esserne davvero in grado.
Mia madre mi fece giurare di non farne parola con nessuno ma ero sempre stata piuttosto cocciuta e quindi pretesi spiegazioni.
E quelle spiegazioni mi lasciarono totalmente senza parole.
Quello che mia madre mi raccontò era anche lo stesso motivo per cui lei e mio padre stavano discutendo da più di un ora circa il destino della mia educazione, mentre io beh io cercavo di ignorare il tutto nascosta dietro un libro di storia del Mondo magico.
Quando ti dicono che sei l ultima discendente di Salazar Serpeverde una certa passione per la storia dei tuoi antenati inizi a svilupparla,  specialmente se tua madre ti ha mentito per anni dicendo di essere una mezzosangue che non sapeva nulla della sua famiglia.
“Maia tesoro” eccola mia madre il ritratto della calma e dell’eleganza nessuno guardandola penserebbe che ha appena finito di insultare mio padre per non pensarla esattamente come lei.
Anche se su qualcosa sono d’accordo: quest’ anno non dovrei tornare a Durmstrang.
“Madre” abbasso il mio libro
“io e tuo padre vorremmo parlarti”
“non disturbatevi ho già sentito tutto, e no non ho intenzione di cambiare scuola”chiudo la questione nascondendomi di nuovo dietro quelle pagine polverose sperando che non incrociare più il loro sguardo sia  sufficiente per metterli a tacere.
“tesoro ascolta tua madre ”
No, nulla sembra non abbia funzionato.
“certo tesoro io capisco che tu ti sia ambientata e che abbia stretto delle amicizie, ma quella scuola sta diventando un covo di mangia morte e non ho nessunissima intenzione di vederti troppo a contatto con gente di quel tipo” mia madre viene a sedersi sul bracciolo della poltrona mostrandomi uno di quei rari sguardi di comprensione che ogni tanto sfodera, come se quello potesse rendere la sua spiegazione più accettabile.
“covo di cosa? Questi sono soltanto pregiudizi”scuoto la testa cercando di non riderle in faccia.
Che mia madre considerata la sua storia avesse dei pregiudizi era la cosa più assurda che avessi mai sentito.
 Ok si il nostro nuovo preside era un ex mangia morte e quindi? Insomma non era mai successo nulla in due anni e di sicuro non avrebbe iniziato ora a trasformare i suoi studenti in piccoli adepti del Signore Oscuro.
Solo pronunciare quel nome era in grado di crearmi una certa ansia, che poi pronunciare quel nome?
Pronunciare il suo nome era tassativamente proibito, anche se Tom Orvoloson Riddle condivideva un ramo importante del mio albero genealogico.
Ramo che mi aveva lasciato una certa capacità di parlare con i serpenti, anche se beh mi era proibito usare il serpentese.
“Maia sappiamo quanto tu stimi il tuo preside ti ha insegnato molto, ma si è fatto già plagiare una volta e tu sai chi è tornato non è sicuro per te” ora è il turno di mio padre di indorarmi la pillola.
“Si, ricordo un certo cugino della mamma con smanie di potere che voleva lei si unisse alla sua causa, grazie papà conosco già la storia”dico sarcastica pentendomene subito dopo, quello era un argomento off limits e tutto volevo eccetto che mia madre ricordasse come aveva perso la sua famiglia.
Quando il signore oscuro si era presentato alla loro porta chiedendo la loro lealtà mia nonna aveva sacrificato la sua vita per mettere in salvo mia madre.
Mia nonna era una purosangue convinta ma mai avrebbe appoggiato il signore oscuro, mio nonno invece, beh lui si era fatto completamente plagiare dalla causa di tu sai chi, ma d’altronde era completamente folle.
Pare avesse finito i suoi giorni ad Azkaban per aver ucciso il padre babbano del suo adorato nipote, ma anche se tradito dal sangue del suo sangue gli aveva comunque promesso in sposa mia madre quando avrebbe raggiunto la maggiore età per portare avanti la purezza della casata Gaunt.
Mia madre era stata portata via da Albus Silente e aveva trascorso la sua infanzia nascosta tra le mure di Hogwarts fino a quando non aveva raggiunto i fatidici 11 anni diventando naturalmente una studentessa appartenente alla casa di Serpeverde.
Quindi certo potevo capire il ritorno del signore oscuro fosse motivo di grande paura per lei, per la nostra famiglia e naturalmente per me che anche se mezza Mason restavo comunque mezza Gaunt ed erede di Salazar Serpeverde esattamente quanto lui.
 “Maia c’è poco da ironizzare”mio padre proprio non ha apprezzato la mia uscita.
Lo so, sono stata un po’ stronza, ma ormai il danno è fatto.
“Non voglio che tu sia costretta ad affrontare quello che ho dovuto affrontare io, ho fatto di tutto perché tu potessi crescere e vivere in un ambiente diverso, ma girano voci strane sulla scuola e non posso permetterti di tornare l’anno prossimo.
Saresti più al sicuro in un altro posto dove ci sono persone di cui mi fido e dove avresti dovuto iniziare a studiare dal primo anno”
“Karkaroff è un ex mangiamorte non significa nulla”dico cercando di farli ragionare.
Vogliono farmi cambiare scuola solo sulla base di un pregiudizio? Non è assolutamente da loro.
I miei genitori sono dei gran rompiscatole ma non sono mai stati dei purosangue ottusi, hanno una mente aperta e mai si sono fatti condizionare dalle voci che giravano riguardo altri maghi.
“Certo un ex mangiamorte che guarda caso non fa altro che riempirvi la testa di magia oscura, ad Hogwarts ti troverai meglio” mia madre chiude l’argomento come se fosse tutto già deciso ed io non avessi diritto  di ribellarmi a questa decisione completamente folle.
“Dove? Voi siete impazziti se credete io vada in quella scuola semplicemente perché voi avete uno stupido pregiudizio.
Ok non tornerò a Durmstrang ma sapete una cosa non mi serve andare a scuola ho le conoscenze sufficienti per vivere nel Mondo magico, non mi serve andare a scuola” dico alzandomi dalla poltrona camminando nervosamente per il corridoio.
Tutto ma non Hogwarts.
“No che non hai le conoscenze sufficienti signorina”mi ricorda mio padre.
“Ti abbiamo iscritta a Durmstrang soltanto perché ci sembrava sufficientemente lontana da casa e perché lo stesso anno che entravi tu entrava anche un’altra persona e nonostante sapessi che lui era stato sconfitto non mi sentivo comunque al sicuro”
“Madre Harry Potter frequenta ancora Hogwarts se non lo sai e attualmente il sogno del signore oscuro è riuscire finalmente a far funzionare quell’incantesimo senza perdono ”
“Hogwarts è il posto più sicuro al momento per te. Ti prego non essere cocciuta, è per la tua sicurezza” dice mia madre più dolce nei miei confronti.
“ E poi Hogwarts è una scuola fantastica, non dirmi che non ti sei trovata bene quando siete stati lì per il torneo tre maghi”eccolo mio padre e il suo amore per Hogwarts. Il suo sogno nel cassetto era sempre stato vedermi indossare i colori di tasso rosso come ogni Mason aveva fatto da generazioni.
“Si fantastica, mi sembrano tutti esageratamente pomposi lì dentro”
“Vorrei ricordarti che ti sei sempre lamentata di Durmstrang e delle loro regole, ora che hai l’opportunità di cambiare non vedo perché dovresti essere così scettica”cerca di sminuire il tutto mio padre
“Perché mi toccherà iniziare tutto daccapo forse?”mi fermo per voltarmi e lanciargli un occhiataccia.
“Ti troverai benissimo, ti ho già raccontato dei miei giorni nella casa di Tassorosso? La mia famiglia da generazioni fa parte dei Tassorosso” e mentre pronuncia Tasso rosso riesco a percepire tutto l’orgoglio Mason.
“L’importante è non finire a Serpeverde poi ti troverai benissimo in qualsiasi casa, scherzo a Serpeverde ho incontrato ottime streghe”aggiunge mio padre strappando un sorriso a mia madre
“Ehm padre, essendo una degli ultimi eredi di Serpeverde non credi che questo sia un po’ scontato?”
“Non così scontato, insomma hai tante buone caratteristiche che ti permetteranno di finire nella casa giusta ne sono certo”
“Si ma non credi che questa cosa sia un tantino più forte di quello che sono, vista la mia lontana parentela con il fondatore della casa”
“Sei tu che decidi chi essere, non sarà certo una casa, un cognome o il sangue che ti scorre nelle vene a decidere per te” mio padre mi si avvicina e mi stringe a sé per rassicurarmi
“Già, ma non posso scegliere di evitare Hogwarts?”dico schiacciata contro il suo torace.
“No quello no”mi risponde prontamente lasciandomi un bacio sulla testa.
E così mi rassegnai alla mia sorte.
Passai l’estate con i miei amici e quando gli comunicai la notizia del mio trasferimento successe in assoluto il finimondo.
Non solo avrebbero perso la loro amica ma non avrebbero più avuto nessuno da cui copiare i compiti o da prendere in giro quando si giocava a Qudditch. Ero una delle più brillanti studentesse di Durmstrang ma anche la peggior giocatrice di Quidditch, e pensare che Viktor Krum in persona aveva cercato di insegnarmi, ma niente da fare nemmeno il più famoso campione di Quidditch era riuscito nel miracolo.
“Tesoro sei pronta?”urla mia madre per l’ennesima volta.
“Si arrivo”prendo la mia borsa e mi rassegno al mio destino.
“Non abbiamo tutto il tempo del mondo il treno parte alle 11 e dobbiamo muoverci tra i babbani”mio padre odia muoversi tra i babbani. Vorrei rispondergli che se non avesse voluto muoversi tra i babbani avrebbe semplicemente dovuto accettare di farmi saltare gli ultimi anni di scuola, ma nelle ultime settimane la rassegnazione ha preso il sopravvento ed ho ormai realizzato nulla che possa dire o fare mi eviterà Hogwarts.
“Ehm padre abbiamo una macchina volante mi pare di ricordare” Lo guardo perplessa mentre carica il mio baule sull’auto.
“Si, ma sai cosa vuol dire parcheggiare in mezzo ai babbani? Insomma sono totalmente incapaci di guidare e cosa peggiore non posso nemmeno spostare le macchine con qualche incantesimo”
“assolutamente frustrante”lo prende in giro mia madre prima di salire in macchina.
“La verità è che non sai fare un buon parcheggio papà”rido di lui insieme a mia madre.
“Farò finta di non averti sentito figlia”mi lancia un occhiata dallo specchietto mio padre mentre né io né mia madre riusciamo a trattenerci dal ridere per la sua espressione buffa.  
Mio padre era totalmente imbranato con le macchine, si muoveva di gran lunga meglio su una scopa.
Ecco quella era un'altra cosa che non avevo ereditato da lui, odiavo volare, avevo continuamente la sensazione di cadere di sotto da un momento all’altro.
Ebbene si, io erede di Salazar Serpeverde avevo paura dell’altezza.
Chissà magari questo mi avrebbe frenato dall’entrare a Serpeverde, e si sa loro erano perfetti in tutto, aver paura di volare non sarebbe stato certo da Serpeverde.
Dio Serpeverde, stavo solo in quel momento realizzando che non solo mi toccava andare ad Hogwarts ma sarei finita perfino nella casata con i purosangue più spocchiosi del Mondo Magico.
Ricordavo ancora quando due anni prima eravamo stati ad Hogwarts per il torneo tre maghi.
Non avevamo fatto altro che prendere in giro i purosangue di Serpeverde, e Anya la mia migliore amica si era anche permessa di rifiutare uno di loro per il ballo del ceppo.
Un gesto davvero imperdonabile, il ragazzo non l’aveva presa per niente bene, ma la scena migliore era stata quando lei gli aveva detto di no ed era apparso il suo ragazzo Felix, battitore di Quidditch due volte più alto e largo del povero Serpeverde che dopo la sua comparsa si era quasi smaterializzato dal cortile di Hogwarts.
Al ballo del ceppo invece io vi ero andata con il mio migliore amico Rafe, ma altrimenti ci sarei andata da sola. Diciamo che lo schiantesimo con cui avevo colpito uno studente di Beuxbatons troppo pieno di sé non aveva incoraggiato nessun altro a farsi avanti.
 Anya mi aveva preso in giro per mesi.
Schiantare un ragazzo? A niente erano servite le mie spiegazioni sul fatto che fosse stato davvero troppo invadente e che in fondo l’avessi schiantato solo dopo la terza volta che aveva provato ad invitarmi.
“Eccoci a King’s cross”mia madre dice guardando l’enorme stazione davanti a noi mentre scendiamo dalla macchina.
Ecco dove inizia il mio incubo vorrei aggiungere io.
“Dobbiamo muoverci” si affretta mio padre prendendo il mio baule.
“Sei stato tu a metterci dieci minuti per parcheggiare padre”gli ricordo
“Non stiamo a guardare i dettagli, eccoci binario 9 e 3/4”dice mio padre muovendosi tra i babbani.
“Binario 9 e ¾? Io non vedo nulla se non un muro”dico poco convinta.
“Esatto tesoro devi passare oltre il muro, forza”mi invita a seguirla mia madre scomparendo in un secondo oltre il muro.
“Passare attraverso un muro? sono davvero dei dilettanti” L accademia di Durmstrang si nascondeva dietro una cascata in aperta montagna, arrivarci era già un enorme prova di coraggio e resistenza fisica. Gli studenti di Hogwarts invece dovevano semplicemente passare attraverso un muro in mezzo ai babbani.
“Maia non iniziare a parlare così o ti renderai odiosa agli altri studenti”mi rimprovera mio padre.
“Il treno sta per partire è meglio che vi affrettiate “dice un uomo in divisa invitandomi a salire sul treno.
“Si, certo mi raccomando tesoro comportati bene e beh scrivici al più presto o altrimenti lo faremo noi”dice mia madre dandomi un bacio sulla guancia e stringendomi forte a sé prima che possa evitare quello slancio di affetto davanti ai miei futuri compagni.
“Madre ho sedici anni, credevo che si potesse evitare” dico imbarazzata sperando nessuno ci abbia visti.
“Ci mancherai streghetta”mio padre pensa bene di aggiungersi all’abbraccio mentre io vorrei semplicemente smaterializzarmi per la vergogna.
“Papà ti prego, sapete quanto odi gli abbracci”
“a te Durmstrang ha fatto davvero male”ride lui
“vedrai ti troverai bene”mi sussurra poi prima di lasciarmi andare.
“Si, certamente”dico dandogli le spalle e salendo sul treno.
“Ci sentiamo presto” Mi volto a salutarli un ultima volta prima che il treno parta.
Dopo aver guardato in ben tre scompartimenti pieni ne trovo uno vuoto senza stupidi ragazzini che mi squadrano da cima a fondo solo perché non mi hanno mai vista prima.
Uno scompartimento completamente vuoto in cui non devo parlare con nessuno e posso semplicemente tirare fuori il mio libro e leggere in santa pace.
Naturalmente il mio piano di leggere in santa pace vola fuori dal finestrino quando un gruppo di ragazzi prende posto vicino a me senza nemmeno chiedermi se possono sedersi.
Riconosco i colori che indossano anche se non vestono l’uniforme: sono di Tasso rosso. La casa a cui dovrei appartenere se il cappello parlante sentisse solo il mio cognome ignorando tutto il resto di me.
 “Difesa contro le arti oscure? Serpeverde è in fondo”dice uno dei ragazzi seduti di fronte a me ridacchiando con i suoi amici.
“Non era un granchè come battuta”dico riprendendo a leggere ignorandoli.
“Non ti abbiamo mai vista a scuola di che casa sei se non sei di Serpeverde?”mi chiede la ragazza accanto a lui curiosa.
“Ancora non lo so, mi trasferisco quest’anno da Durmstrang” le rispondo lasciando lei e i suoi amici totalmente sorpresi, di sicuro non si aspettavano mi stessi trasferendo da Durmstrang.
“Da Durmstrang ad Hogwarts però un bel cambiamento, è dura lì eh?”mi chiede lo stesso ragazzo che mi ha appena presa in giro.
“no, è stata una scelta dei miei genitori”taglio corto io.
“Comunque io sono Hannah Abbott nel caso dovessi capitare a tasso rosso, lui è Peter Brown , lei Miranda Blake e lui Thomas Steine siamo tutti di tasso rosso” ci tiene a precisare Hannah presentandomi i suoi amici.
“Piacere, io sono Maia Mason”dico alzando la mano per fare un cenno di saluto a tutti.
“Mason? Lo sai che i Mason capitano da sempre nella nostra casa, credo che tu abbia grandi probabilità, specialmente se smetti di leggere difesa contro le arti oscure”mi lancia un mezzo sorrisino Peter.
“Sono piuttosto brava in difesa contro le arti oscure”
“Beh a Durmstrang con quel preside mangiamorte non ne avevamo dubbi”dice Thomas mentre si apre una cioccorana. Dio non mangiavo una cioccorana da secoli davvero loro possono mangiarle così liberamente?
“Ex mangiamorte, è solo molto severo” ribatto facendo un mezzo sorriso mi viene spontaneo difendere Karkaroff mi ha insegnato tutto quello che so e ad usare le maledizioni senza perdono. Non tutte naturalmente.
“E quindi sei una purosangue, insomma i Mason sono una famiglia purosangue molto famosa tuo padre si chiama?”chiede curiosa Hannah
“Mio padre si chiama Jake Frederich Mason”
“Oh certo ne ho sentito parlare, dev’essere stato un battitore di tasso rosso sai?” cerca di ricordare Thomas ed io gli vengo in aiuto confermando le sue parole.
“Si , è stato un battitore, purtroppo conosco tutti gli aneddoti di mio padre ad Hogwarts”
“Anche tua madre è purosangue?” a quanto pare Hannah è davvero curiosa di conoscere il mio albero genealogico.
“Si”mi limito ad annuire senza aggiungere altro sperando non siano interessati a sapere altro.
Fortunatamente no, non erano interessati a saper altro sulla mia famiglia ma solo su Viktor Krum. Grazie al cielo avevo parecchi aneddoti da raccontare su Viktor.
In fondo questi ragazzi non sono male , forse mio padre ha ragione mi troverò bene mi ritrovo a pensare ridendo ad una battuta di Thomas.  
Mentre rimango in fila con i ragazzini del primo anno continuo a ripetermi “non Serpeverde, non Serpeverde” come un mantra sperando sia sufficiente a tenermi lontana dalla casa fondata dal mio antenato.
 “Maia Mason vieni cara”Silente mi invita a raggiungerlo.
Cerco di ignorare il peso degli sguardi di tutta la scuola che probabilmente si sta chiedendo chi a 16 anni ha bisogno ancora di sentirsi dire a che casa appartiene.
Lo guardo e prendendo un bel respiro mi siedo sullo sgabello mentre il cappello parlante viene poggiato sulla mia testa
 “Mason, tutti i Mason finiscono a tassorosso lo sai? Però non hai molte caratteristiche da tasso rosso.
Uhm è una scelta ardua, forse a Corvonero? Sei molto intelligente ma hai anche una forte dose di coraggio come un Grifondoro. Oh e questa cos’è? Ambizione? Decisamente troppa per un  Grifondoro, credo che la tua casa sia Serpeverde” Urla alla fine il cappello parlante di modo che tutti possano essere a conoscenza del mio destino.
E alla parola Serpeverde si unisce un boato proveniente dalla tavolata a cui siedono i miei futuri compagni.
“Vai cara accomodati tra i tuoi nuovi compagni di casa”Silente mi guarda comprensivo ed io mi sforzo di fargli un mezzo sorriso prima di raggiungere il tavolo di Serpeverde.
C'era davvero bisogno del cappello parlante per scoprire la casa di appartenenza della nipote del Signore Oscuro. 
Eppure per un attimo ci avevo quasi creduto, per un attiimo mi ero convinta di non essere davvero una Serpeverde e che in me ci fosse più del Tassorosso dei Mason ed invece no ero la degna erede di Salazar Serpeverde. 


 
   
 
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