Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: __Lily    06/06/2020    3 recensioni
[...] Era certa che uno come lui non sarebbe riuscito mai a considerare un essere umano suo pari ma per Rin, Sesshomaru provava del vero affetto, la giovane le aveva detto che per lui, lei era la cosa più preziosa a questo mondo. 

Rin, pregherò affinché tu possa trovare la pace che meriti lontana da lui - pensò silenziosamente la sacerdotessa ormai anziana e stanca. [...]
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kaede, Kagome, Rin, Sesshoumaru | Coppie: Rin/Sesshoumaru
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

DODICI.

 



 

 

«Che cosa le dirò Inuyasha? Sesshomaru non vuole sentire ragioni.»
«Te lo avevo detto ma tu hai la testa troppo dura Kagome. Ah Sesshomaru non cambierà mai, non merita una ragazza come Rin.»
«Lui la ama molto Inuyasha ma ha paura.»
«Quello che crede è stupido.»
«Teme per la sua vita questo non è stupido» disse Kagome raggomitolandosi su suo marito.
«Non lo capisco davvero, prima dice di amarla poi dice che non è così poi lo afferma ancora e ora dice che teme per la sua vita.»
«E’ spaventato. Io credo che Sesshomaru non abbia mai davvero amato nessuno prima di conoscere Rin.»
«Sarà un bene per lei non averlo più intorno, lo dimenticherà vedrai.»
«No non lo farà così come lui non dimenticherà lei e questo tu lo sai molto bene.»
«E’ diverso Kagome.»
«No non lo è, tu non mi hai dimenticata durante gli anni in cui sono stata lontana da qui e io non ho dimenticato te perché ci appartenevamo e ci apparterremo per sempre. Sapevo che il nostro incontro non poteva essere solo il frutto di una coincidenza, che doveva esserci di più e non mi sbagliavo così come non sbagliavo su Sango e Miroku e allo stesso modo non sbaglio su Sesshomaru e Rin.»
«Anche se fosse non puoi cambiare la sua decisione» rispose Inuyasha baciando sua moglie «ma ora basta parlare degli altri, ora voglio pensare solo a noi.»

 

Quella mattina Sesshmaru raggiunse il fratellastro e la moglie nella sala da pranzo, aveva ordinato che venissero preparate cose commestibili per Kagome e anche per Inuyasha ma per lui il cibo umano era superfluo.
Non aveva bisogno e aveva imparato con gli anni a piegare anche la fame al suo volere, poteva restare anche una settimana o più senza toccare cibo.
Il suo passo era lento e non si sentiva nemmeno anche se non stava fluttuando, dopo essere entrato osservò per un istante quelli che erano la sua famiglia e vide sua nipote tra le braccia del padre.
Kikyo era diversa lui lo percepiva, sentiva affinità con quella neonata.
«Sesshomaru buongiorno» disse Kagome posando una ciotola sul tavolo.
«Eccoti finalmente, credevo che nemmeno ci avresti degnati della tua presenza.»
«E’ casa mia di certo non ho ragioni per nascondermi.»
«Mh come no, quelle di certo non ti mancano.»
«Inuyasha! Non ascoltarlo, sai che spesso parla a sproposito. Sesshomaru hai forse cambiato idea?» domandò Kagome speranzosa.
«No» rispose il demone nel più risoluto possibile anche se avrebbe voluto gridare sì, vengo con voi, torno dalla mia piccola Rin.
«Hai ancora un po’ di tempo per pensarci.»
«Nulla di ciò che dirai mi farà cambiare idea dunque smettila di perdere tempo con me. Chiederò a Jaken di scortarvi fino al villaggio o almeno il più vicino possibile.»
«Non mi occorre Jaken, sono in grado di difendere Kagome e mia figlia da solo.»
«Insisto che vi scorti e anche Ah-Un, non solo sarà più veloce per voi fare ritorno a casa ma anche più comodo.»
«Grazie Sesshomaru» rispose Kagome osservando gli occhi doro del principe demoniaco ma se un tempo vi aveva scorto rabbia e voglia di vendetta oggi vedeva solo una profonda tristezza che era certa non sarebbe mai scomparsa senza Rin, «vuoi che le dica qualcosa quando la vedrò?»
«Ho già detto a Kaede cosa dirle e aggiungere altro sarebbe inutile, ti chiedo solo di vegliare su di lei.»
«Lo farò anzi lo faremo, vero Inuyasha?»
«Certo, Rin è una brava ragazza e non temere troverà di meglio.»
Kagome si alzò e prese in braccio Kikyo, le diede un bacio e poi la posò tra le braccia di suo zio e dopo di che il suo sguardo si posò su quello del marito e gli sorrise.
«A cuccia!» gridò e inevitabilmente Inuyasha si spiaccicò sul cibo mandando in frantumi il piatto e la ciotola.
«Dannazione Kagome quando la smetterai?!»
«E tu? Ah non ascoltarlo Sesshomaru, Rin…»
«Rin andrà avanti con la sua vita Inuyasha ha ragione, troverà un uomo degno di lei e migliore di me.»
Guardò negli occhi sua nipote e le fece una carezza, poi la diede nuovamente a Kagome e se ne andò dalla sala da pranzo per non fare ritorno.
Quando i tre se ne andarono Sesshomaru non tornò a salutarli ma era certo che molto presto li avrebbe rivisti.
Jaken insieme ad Ah-Un partirono per ricondurre Kagome, Inuyasha e la bambina al villaggio della vecchia sacerdotessa, Sesshomaru li osservò sparire nel cielo sereno e senza nuvole di quella calma giornata assolata e poi tornò a rinchiudersi nella solitudine del suo palazzo.

 

 

 

Non appena Rin seppe del ritorno della sua amica corse immediatamente a trovarla, di certo non poteva sapere che Jaken e Ah-Un se ne erano andati proprio qualche minuto prima che lei arrivasse alla loro casa correndo come una furia senza i suoi sandali, spesso li sentiva come un impedimento alla sua libertà.
«Kagome!» urlò precipitandosi dentro la loro casa anche senza invito ma infondo l’invito non le era mai servito quando si trattava di Kagome e Inuyasha o di Sango e Miroku.
«Rin!» disse lei e subito dopo abbracciò stretta quella ragazza a se per qualche secondo, le fece una carezza sul volto arrossato e poi la invitò a sedersi.
«E’ andato bene il viaggio?»
«Sì non devi preoccuparti. Mi dispiace averti lasciata in quel modo ma sono certa che Sango si sia presa cura di te.»
«Oh sì è stata molto gentile, tutti lo sono stati in verità.»
«Bene mi fa piacere sentirlo» disse, poi si alzò e iniziò a preparare un po’ di te che servì alla sua amica con i biscotti al cioccolato che tanto amava.
Nel frattempo aveva chiesto a Inuyasha di lasciarla sola, così il mezzo demone aveva preso la figlia ed era andato da Miroku nella speranza di trovarlo.
«Rin io e Inuyasha…»
«Lo so» rispose Rin prendendo la piccola tazza con il tè caldo, «lo avete trovato?» chiese cercando di non tradire la sua ansia e la curiosità crescente.
«Sì non è stato semplice ma lo abbiamo trovato. Credimi ho fatto di tutto per convincerlo a tornare o a cambiare idea ma è stato irremovibile.»
«Mi odia così tanto?»
«Odiarti? No, no Rin lui non ti odia. Ascoltami» disse prendendo la mano dell’amica tra la sua «Sesshomaru per molto troppo tempo ha vissuto solo e senza amore e ora ha paura di ciò che prova. Lui teme per te.»
«Per me? Ma non ha senso Kagome.»
«Vuole che tu sia felice e si è convinto che senza di lui lo sarai di più con il tempo, desidera che tu abbia una vita normale.»
«Non mi dirai dove si trova vero?»
«Io vorrei dirtelo ma Sesshomaru mi ha fatto giurare di non farlo.»
Perché mai non può accettare i suoi sentimenti? Perché deve essere così?
«Non importa lo troverò lo stesso. Ho detto a Kaede che sarei rimasta al villaggio e che mi sarei occupata di lei ma prima devo dire addio a Sesshomaru o non potrò andare avanti Kagome. Non resterò ad aspettarlo per il resto della mia vita ma al contrario io… io voglio rendermi utile e perciò chiederò a Sango di insegnarmi ciò che sa, voglio diventare una sterminatrice come lei.»
«Vuoi diventare una sterminatrice di demoni?» domandò incredula Kagome.
«Sì, non credi che io possa farcela?» domandò Rin preoccupata.
«No, tu puoi fare tutto ciò che desideri e sono certa che ce la farai» rispose Kagome cercando di incoraggiarla «ma sei davvero certa di volerlo? Rin, Sesshomaru…»
«Sesshomaru ha fatto la sua scelta ora è tempo che io faccia la mia. Aiutami a convincere Sango.»
«E sia le parlerò.»
«Grazie Kagome.»
Restò lì per qualche ora e nel frattempo Inuyasha aveva fatto ritorno con Kikyo e Rin fu ben felice di poterla coccolare un po’, si sentiva così bene quando se ne poteva occupare.
Era ormai sulla soglia della loro casa quando senza voltarsi fece un’ultima domanda a Kagome.
«Sta bene?»
«No.»
Poi senza dire nulla e senza voltarsi uscì di casa, una lacrima solcò il suo volto ormai erano giorni che piangeva di nascosto da tutti per non mostrarsi stupida e debole, allungò il tragitto e si recò al fiume per sciacquarsi il viso.
Il sole risplendeva alto nel cielo e qualche nuvola faceva capolino, il vento increspava leggermente l’acqua chiara dimora di molti pesci, pesci che lei spesso cacciava come da bambina, guardò il suo riflesso ma il suo volto le sembrò quello di una sconosciuta.
Restò a osservarsi per un po’ poi quando vide il sole tramontare e tingere il cielo d’arancio e rosa allora fece ritorno da Kaede.










 

Allora come sempre ringrazio tutti i lettori e anche se non rispondo sempre leggo ogni recensione quindi grazie!
Vi lascio come sempre una piccola anticipazione:


Dall’alto Kohaku la seguiva come un’ombra silenziosa e benché fosse partito più tardi era comunque riuscito a raggiungerla così l’aveva vista riprendere il sentiero fino a un bivio che portava a destra e a sinistra, Rin si era fermata a pensare da quale parte andare.

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: __Lily