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Autore: Fabiola19    07/06/2020    0 recensioni
[Card Captor Sakura]
[Primo Spin-off dedicato all'universo della cattura carte Sakura].
Prima della creazione delle carte di Clow e dello stesso libro magico, il giovane apprendista mago, di nome Clow Reed, è il protagonista di questa nuova serie che lo vedrà percorrere i suoi passi verso la strada per diventare il noto stregone da cui hanno preso origine le avventure della dolce Sakura. Al culmine della sua età giovanile, Clow è un ragazzo spensierato di soli trent'anni con la mentalità ben distaccata dal voler diventare un potente mago di Carte Magiche, cosa che il suo mentore Xiao Feng non tollera, tanto da costringere con la forza il suo allievo a rispettare il dogma del ceto medio del loro mondo. Ma a far concorrenza alla sempre più crescente fama del Regno dei maghi di Carte, farà la sua comparsa una presenza incappucciata che non esiterà a creare scompiglio tra le forze del bene. Le uniche possibilità di fermare una tale minaccia sembrano riposte proprio in Clow Reed che, accompagnato da una squadra di compagni di rango superiore al suo, guideranno il giovanotto a sperimentare i propri potenziali nascosti nella caccia all'uomo misterioso.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nel mentre, Clow correva leggermente, accennando ad una corsetta e cercando per poco di riprendere fiato. Si scostò alcune piante dal sentiero e si poggiò sulle ginocchia, ansimando. Non si mise a ripensare neanche per un attimo agli altri, facendosi coraggio da solo. Ora doveva vedersela nel mezzo della grande giungla. Per un momento non si rese conto di essere ancora dentro un manto verde naturale:

<< Mi sono allontanato troppo >> commentando il tragitto che i suoi passi gli hanno fatto fare.

Poi sollevò la testa, come se un flebile lamento di animali lo avesse attirato, o forse erano i suoi sensi che si stavano affinando, pensò. Si rimise a schiena dritta e avanzò, tra i cespugli e alti alberi che si stagliavano intorno a lui. Sbucò in pieno terreno, dove terminava la vegetazione e iniziava l'estesa superficie di un suolo sabbioso e a tratti cosparso di cocci di pietroline. A una cinquantina di metri da lui si presentava quella che era una grotta enorme scavata alla base di una immensa montagna. Fu sbalordito dalla composizione del rilievo che si trovò a pochi passi:

<< Non è una cosa che si vede tutti i giorni >> disse seguendo con gli occhi l'imponenza della montagna fino in alto. Il coraggio sembrava, in un certo senso, volergli dire di proseguire, ma qualcosa lo faceva tentennare sul posto. Si girò nei paraggi accertandosi di non essere osservato, poi si incamminò temerariamente verso l'ingresso minaccioso e buio della caverna. Cominciava a preoccuparsi dell'assenza di luce che ci sarebbe stata all'interno della montagna, ma inaspettatamente trovò la via illuminata da una fila di torce contigue da entrambi i lati del muro della galleria che proseguiva fino in fondo.

Assunse un'andatura cauta e guardinga, così com'era esposto ad ogni pericolo possibile, e armato solo della sua probabile audacia. Man mano che andava avanti, l'aria calda del tunnel sembrava posargli leggermente sul collo, facendogli per un po' perdere il controllo del fiato che annaspava come se fosse già affaticato.

Il primo tratto del sentiero proseguiva poi con dei gradini a chiocciola, sempre illuminati dalle torce che seguivano verso il basso l'andamento di essi. Ormai non si poteva più tirare indietro. Fece gli scalini con la stessa premura che aveva mantenuto finora, questa volta non esitando più. Terminò anche la scalinata a chiocciola, i piedi cominciavano a pesargli un po', stranamente. Per poco pensò che tutto quel numero di torce fosse già preparato consapevolmente per la sua avvenuta:

<< Sono un ospite speciale, allora? >> commentò con lieve ironia ma non scherzando più di tanto. Nel breve tratto che percorse ora, notò alle pareti delle porte scavate sul muro che inizializzavano ad altri tunnel della montagna. In fondo, un'altra porta ma di dimensioni più grandi di quelle che ha visto. La superò e oltre c'era solo buio.

Un brivido lo percorse lungo la schiena, sentendo che lo spazio ignoto si era allargato di parecchio nella cecità. Giunse un alito di vento, stranamente, e come schiocchi di dita contigui, delle torce si accesero di fila con velocità assurda. Fu frastornato da quegli schiocchi di fuoco che echeggiavano con risonanza all'interno del monte.

Non avvertì grande influenza nelle orecchie perchè lo stupore lo salvò dalla distruzione dei timpani: il suono coordinato delle torce si elevò in alto, rilevando la stanza enorme in cui era finito Clow. Un salone enorme e immenso, anzi, che pareva essere retto da un modesto agglomerato che si presentò ai suoi occhi. Era un piccolo villaggio medievale con casette abbandonate e palazzi prolungati che formavano infine un'opera antica e mai ritrovata e dispersa tra quel luogo.

Fece alcuni passi in avanti per rendersi conto della lunga distanza che lo separava dall'agglomerato in bella vista. Un lago artificiale era situato tra lui e la città abbandonata. Si trovò sul bordo, sul punto di cadere in acqua, ma mantenendosi in equilibrio per evitare la caduta. Il suo sguardo continuava ad ammirare quella strana città, confuso e meravigliato dalle fatiche che dovettero fare gli abitanti di un tempo per costruire mattoni su mattoni delle loro case. Istintivamente, si voltò dietro di lui e lo stupore non gli mancò neanche adesso.

Un enorme cornicione, assomigliante ad uno specchio senza vetro, era incollato alla parete di fronte a lui. Dei gradini cominciavano alla base del grande specchio, una volta che chi li avrebbe saliti avrebbe scavalcato il cornicione. Sulla sua superficie vi erano delle piccole antenne sottili con delle sfere sulle punte, formando nella struttura un riccio inanimato. Per questo, l'ignaro Clow non ebbe risposta.

Osservava ancora per un po' l'oggetto di dimensioni enormi, quando gli parve di vedere ai lati dello specchione dei grafiti. La vista gli focalizzò il vasto disegno inscritto sulla roccia delle pareti, intorno allo specchio fino in alto, delle antiche civiltà che scesero fin lì. Ma la coda dell'occhio lo portò a voltarsi alla sua sinistra, dove gli parve che la luce della sala immensa scemava inspiegabilmente.

Notò uno degli scagnozzi del nemico che lo fissava dagli occhi scoperti e che distava una decina di metri. D'istinto si voltò a sinistra, notando il secondo alla stessa distanza e in procinto di avvicinarsi:

<< Notevole, non è vero? >> gli chiese una voce strisciante.

Riapparve il tipo incappucciato con il solito ghigno stampato alla penombra del suo velo. Clow ne fu intimidato più del solito ma cercava di fronteggiarlo implicitamente:

<< Oh! Hai preso coraggio, vedo >> disse ironicamente alla serietà dell'apprendista:

<< Non è il caso che me lo facessi notare >> replicò Clow quasi spavaldo e con il tono di voce che assunse per farsi forza.

<< Le famose divinità del tempo antico hanno avuto il loro da farsi. Pensa, sono riuscite a creare un luogo in cui forme di vita avrebbero fatto fatica a respirare sotto terra. Ti chiederai, ''come?''. Bè, devi sapere che esistevano prima ancora degli Uomini, le suddette divinità di cui ti sto parlando. Crearono forme di vita a loro simili, ponendo in loro la fiducia per costruire un luogo sicuro >> l'incappucciato si mise a parlare, mentre Clow iniziava a capire i disegni sulle pareti.

Erano le figure di Dei e Uomini raffigurate e i successivi passi che ne seguirono, alcune immagini brandivano delle armi in mano in tempi remoti:

<< Ma poi, si sa, l'interesse si fa più forte prendendo pian piano il posto della sicurezza. E gli Uomini mossero guerra alle Divinità. Cominciarono a formarsi piccole Sette, ognuna cercando con sotterfugi di superare le Divinità. Un gruppo di guerrieri astuti volle addirittura provare a raggiungere le alte protettrici, costruendo questi enormi archi circolari >> e indicò il vasto Arco Dimensionale.

Clow notò che i ninja-scagnozzi facevano piccoli passi cercando di mettere con le spalle al muro il giovane. Il ragazzo lo notò e si spostò verso sinistra, cercando di farsi seguire dall'incappucciato ancora ignoto d'identità.

<< Sai tutto questo.. come? >> chiese incuriosito Clow.

<< Si dice che un'avventura continua se il mistero perdura il più a lungo possibile. E tu, mio caro Clow Reed, mi davi l'impressione di essere uno di quei temerari che raramente fanno ritorno a casa. O, meglio dire, che non fanno mai ritorno a casa! Ti stai ritirando indietro, per caso? >>

<< Allora, tu hai viaggiato nel tempo, da quello che ho capito. Sei un fuorilegge >> affermò Clow.

<< Io credo fermamente che non ho mai fatto parte del ''vostro'' mondo. Penso più a me stesso >>

<< Facevi parte della razza dei tuoi scagnozzi, vero? Anni e anni di generazioni, però la stirpe di criminali di un tempo, be', la pensavo liquidata >>

<< Ci sei quasi, ti do una falsa consolazione. Ma se sapessi davvero il grande piano ordito che ho in mente, mi fermeresti all'istante >> confermò il nemico misterioso, ora camminando parallelamente a Clow, mentre i ninja li seguivano cautamente con le mani a fior di spade per attaccare il ragazzo.

Da un'altra parte del luogo, esattamente in un villaggio non molto distante, alcuni ninja-scagnozzi che si sono distaccati dal loro capo, per loro ordine, avanzava tra le capanne a passo felpato con nessuno nei paraggi che fermasse i viandanti. Superato il villaggio, si incamminarono verso una collina distante da occhi vigili e ravvicinati.

Lassù vi era un albero di ciliegio, sorvegliato da una guardia del villaggio. Questa sentì dei passi dietro di lei e notò i due individui che si avvicinavano:

<< Che volete? >> chiese loro. E in uno scatto fulmineo uno dei due diede un colpo secco al collo dell'uomo, facendolo svenire. Ora, di fronte all'albero, i due individui alzarono in alto le braccia e con un incantesimo muto fecero illuminare l'arbusto e le foglie. Una specie di segnale si creò nell'aria, iniziando la sua corsa da ogni Varco Dimensionale esistente ancora. Al villaggio, alcuni pescatori su un fiume, notarono una corona gigante illuminata a intermittenza da delle piccole sfere sul fondo del fiume che abbagliarono il fondale dello stesso.

<< Farai del male a molta gente >> si continuò nella discussione con Clow che si faceva più determinato.

<< Solo i deboli come te credono che bisogna avere pietà della gente. Traditori, appartenenti a nazioni potenti. Non è tra questi che c'è la sicurezza di relazioni facili >> disse l'uomo fermandosi nella breve passeggiata:

<< Il Mondo degli Uomini è da sempre stato fragile da miliardi di anni. È una cosa radicale. Si sono fatte guerre, cospirazioni per salire al trono, ridotto città in cenere. Ogni volta che una specie toccava la realizzazione delle sue capacità, questa cercava di ghermire sempre gli altri >> spiegò la sua versione a tratti pessimistica al giovane oppositore.

<< Ci sono cose buone nel Mondo. Credimi. Se solo-- >>

<< Come i tuoi amici? >> lo punzecchiò l'uomo:

<< Anche i buoni diventano disperati, Clow. Col tempo i pesi inutili li lasciano affondare e smettono di tenderti la mano >> cercava di persuaderlo. Clow fu colpito, quasi affondato e abbattuto. Ma resisteva. Erano solo parole.

<< Ho visto cosa sti passando. Ma tu puoi farcela da solo. Fidati di tè stesso, fai vedere di cosa sei capace. Falla pagare a tutti quelli che ti hanno deluso. Ti offro il mio appoggio, al mio fianco >> cercò di trattare un possibile arruolamento dell'ingenuo ragazzo.

<< Seguirò le parole sagge. Che mi porteranno ad essere un vero Mago >> disse una volta per tutte Clow, irremovibile.

<< Anche il Mondo dei Maghi è finito >> disse ancora più convinto l'uomo, facendo cenno ai suoi uomini. Questi fecero scorrere nei loro palmi delle scosse elettriche e le indirizzarono verso il Varco Dimensionale, cercando di dargli energia. Clow li vide con la coda dell'occhio mentre bagliori di luce blu lo inondavano alla prossima mossa apocalittica che osservava.

<< Quando un mondo è disperso e causa di sofferenze, l'unica soluzione è quella di sostituirlo con quello nuovo. Un giorno tutti apprenderanno cosa significa veramente il significato di ''guerra''. La comprensione sotto il dominio degli Onmyoji sarà totale, questa volta >>

<< Gli ''Onmyoji''? >> ripetè Clow socchiudendo gli occhi.

<< Esattamente! Le tradizioni, con gli anni, non cessano mai di esistere. E questo vale anche per le fazioni opposte. E naturalmente hanno sempre la meglio. Proprio come accadde a quel tempo >> ricordò un fatto, vantandosi. Clow assunse un'espressione un po' più torva, come se un bricciolo di sensibilità si fosse fatto spazio nel suo cuore, oltre alla spensieratezza. Sapeva che anche membri e antenati suoi e di tutta la sua specie erano rimasti coinvolti nell'''incidente'' di eoni fa.

<< Ho abbattuto facilmente quei poveri vermi. Intralci il corso degli eventi e il fato ti si scaglierà contro. Credevo che la mia tenacia mi avrebbe lasciato campo libero nella mia ricerca, ma invero, qualcuno rincarò la dose. Sono pronto a spazzare via ogni cosa! >> e nel tono si mescolavano parole che incrementavano ancora di più la tensione tra i due, che si scrutavano e giravano intorno a loro stessi, pronti a scattare:

<< L'avvento di un Nuovo Ordine è certo. Come i tuoi amici, tu sei troppo debole e buono per ostacolarmi. Ma se qualcuno di voi è pronto a porre resistenza, consiglio di abbandonare i propri cari e si risparmieranno vite in più! >> tuonò con ironia malevola il nemico.

Clow non ne potè più. Improvvisamente, si avventò contro l'incappucciato e senza staccargli gli occhi di dosso, e senza rendersene conto, dai palmi gli fuoriuscirono delle scariche elettriche e cercò di afferrare con quanta più velocità aveva in corpo di colpire l'uomo coperto. Questi fu più veloce di lui a schivare e parò gli avambracci del giovane apprendista e poi con ambedue le mani lo strinse per i polsi:

<< Non riuscirai nel tuo intento! >> ringhiò Clow.

<< Non hai ancora capito con chi hai a che fare, ragazzino! >> ribattè l'uomo, che aprì con scatto il suo palmo destro creando una sfera di energia elettrica che colpì in pieno Clow. Il giovane fu sbalzato per metri verso una parete che si affacciava al grande Lago e dopo un violento colpo alla schiena, perse conoscenza e cadde in acqua, sprofondando lentamente verso il fondo mentre alcune rocce si staccavano dalla parete colpita.

<< Le abilità sono l'unica arma vincente. In una prossima vita, farai bene a studiare meglio i tuoi avversari. Distruggete tutto >> si riferì poi ai suoi scagnozzi dopo che notò che il Varco emise una scintilla di scariche, segno del suo funzionamento ripreso. I ninja-scagnozzi rivolsero poi i loro palmi aperti verso il soffitto del salone e sprizzarono raggi laser di lunghe gittate che danneggiarono con crepe significative il posto, fino a farli fuoriuscire verso l'esterno. La loro furia fu inarrestabile tanto quanto l'ordine assoluto del loro capo.

<< Fate in fretta, raggiungetemi ai binari! >> ordinò a passo felpato l'incappucciato, uscendo da uno dei varchi creati dai suoi uomini e spiccando un salto all'aperto a velocità fulminea, sparendo nella foresta. A ruota lo seguirono i suoi uomini, lasciando che il tutto si sgretolasse da sé e lasciando che il corpo di Clow affondasse tra tutte le macerie.

Nel frattempo, Xiao Feng e due dei suoi allievi, Subaru e Kamui, si erano staccati da Yuko, Fei Wong e Kyle, per andare a correre in aiuto di Clow. Stavano saltando da un ramo all'altro, quando il Maestro avvertì insieme ai due vampiri un forte boato in lontananza. Discesero dagli alberi e atterrarono con un salto sull'erba, preoccupati del rumore:

<< Cos'è stato? >> chiese Subaru.

<< E' la montagna! >> disse Feng, osservando il monte che si sgretolava dalla cima e con pochi metri da macinare. Nessuno si attardò e accelerarono il passo tra gli alberi:

<< Maestro, avverto degli spostamenti a Est >> avvisò Kamui con i suoi poteri.

<< Il Nemico si muove velocemente >> constatò il vecchio, mordendosi per poco il labbro:

<< Dobbiamo fare in fretta prima che inizi a devastare il territorio circostante! >> proseguì prevedendo possibili disastri dalla squadra degli avventori.

<< Cerchiamo anche di preservare l'energia indispensabile. Di questo passo avremo poche possibilità per contrastarlo >> suggerì Subaru. Una cosa da tenere bene a mente, strategicamente, per il trio. La situazione andava leggermente complicandosi:

<< Tsk! Sbrighiamoci! >> ringhiò Feng, aumentando lo sprint. Ecco, ora la montagna era a pochi metri e, nel breve tempo che lo separava dall'entrata, il suo sguardo si posò sulla sua mano sinistra dove stringeva il ciondolo del Sole del suo allievo. Con rammarico, ripensò alle difficoltà che lo coinvolsero e che portò quasi sempre ad un trascuramento del giovane. In futuro, Feng si sarebbe ripromesso di valutarlo meglio. Strinse con decisione il pugno, rimettendosi in tasca il ciondolo e planando con i due allievi ai piedi di una delle pareti rocciose in decadimento:

<< Eccoci! >>

<< Clow! >> gridarono dall'esterno i due gemelli, cercando di smuovere qualche roccia con la telecinesi. Nel mentre, il corpo di Clow sprofondava lentamente sul fondale del Lago con massi enormi che lo stavano per raggiungere per seppellirlo per sempre, attenuate dalla fluidità dell'acqua. Il tempo stringeva e un varco venne creato da Subaru e Kamui, dando loro il via libera insieme a Xiao per addentrarsi all'interno del monte:

<< Dove sei, Clow? >> gridò Kamui. I tre fecero fatica a camminare per via dei forti boati di rocce che si staccavano e sbattevano con veemenza al suolo montuoso. Scesero con un salto il piano superiore e scavalcarono le gradinate da fare per poi staccare con un altro salto verso un varco roccioso in fondo ad un corridoio, vedendo da dove è iniziato il decadimento della Montagna. Nel salone che si sgretolava dalle rocce del soffitto, percorsero un breve tratto del bordo che si affacciava al Lago immenso, avvertendo subito la presenza seppur lieve del loro compare:

<< E' sott'acqua! Vado io >> disse sicuro Xiao Feng.

<< Ma-Maestro! Almeno la barba poteva accorciarsela prima di buttarsi in acqua! >> gridò Kamui, al quale il Maestro rivolse un'occhiata mista a incredulità e impertinenza ironica alla sentenza del suo discepolo, lasciandolo perdere e tuffandosi tra i rumori delle rocce nell'acqua del Lago.

Trattenendo il fiato, utilizzò i suoi poteri per darsi ancora di più la spinta e in contemporanea levare con la forza del pensiero le rocce che lo ostacolavano da Clow. Infine, lo vide, dapprima come un piccolo rettangolo e poi man mano che si avvicinava a lui notava che era privo di sensi. Si diede un'ultima spinta, stringendosi i denti pronto ad afferrare il suo allievo.

In superficie, Kamui e Subaru cercavano di trattenere le rocce che si staccavano dal soffitto con la loro magia per evitare che cadessero ancora in acqua. Ci furono i primi segni di cedimento dal troppo sforzo:

<< Maestro! >> gridò Subaru. E appena in tempo, Feng fuoriuscì dall'acqua con Clow tra le spalle, mentre i due vampiri mollarono la presa telepatica sulle rocce che caddero con prepotentemente in acqua, una dietro l'altra, creando una marea che avrebbe inondato la Montagna:

<< Fuggiamo, presto! >> urlò Feng ai due. Con istinto, Xiao saltellò da una parete all'altra prima che si sgretolasse per darsi le spinte nella fuga e caricò nel suo piede destro tutta la sua forza per creare un altro varco tra le mura, uscendo all'aria aperta e sani e salvi con tutti i componenti all'appello in quel momento. La Montagna si distrusse in sé stessa, esplodendo in un fiume d'acqua che creò alcune onde giganti per poi trasformarsi in una marea in piena che inondò l'ambiente vegetativo circostante e seppellendo qualsiasi cosa si trovasse all'interno del monte e sulla terraferma.

Feng, Subaru e Kamui furono sopra un ramo robusto di un albero, osservando esterrefatti il fenomeno naturale che si produsse in quegli istanti. Clow cominciò a tossire, riprendendo conoscenza:

<< Clow! >> dissero all'unisono i due gemelli.

Subaru lo curò per cercare di fargli riprendere aria dai polmoni e, fortunatamente, il ragazzo riprese a respirare correttamente:

<< In te scorre il sangue degli antichi Stregoni, non c'è che dire >> tirò un sospiro di sollievo Feng.

<< Pensavo di essere solo un po' fortunato! >> rispose Clow, continuando:

<< Mi dispiace, Maestro. Tutta la missione che ha indetto per noi.. è rovinata >> guardando alla marea disastrosa che imperversava di sotto, Clow si addossava in parte il fallimento della situazione. Si lamentò per poco alla schiena, avvertendo un lieve dolore dovuto al colpo preso:

<< C'è ben altro a cui pensare in questo momento, mio caro allievo >>

<< Ho sempre preso le cose a modo mio >> confessò il giovane. Ma per non abbatterlo del tutto, Feng ribattè:

<< Dopotutto, siamo come una famiglia. Ci aiutiamo giorno dopo giorno >> disse per rinforzare il legame e riacquistando fiducia in Clow che ricredette nella protezione dei suoi compagni e del Maestro, così come nelle sue capacità:

<< Lei è proprio tenace, vero? >> disse Clow quasi commosso.

<< Già, proprio così >> rispose Feng con un sorriso, contagiando anche Subaru e Kamui. In seguito, i quattro si allontanarono dall'albero, riprendendo a muoversi.

Nel villaggio di capanne, intanto, il caos si spargeva tra la gente. I ninja-scagnozzi erano già arrivati in numero sufficiente per riunirsi e raggruppare la popolazione al centro del villaggio. C'era chi tentava di scappare, ma veniva puntualmente sbalzato all'indietro con forze repulsive dai palmi:

<< Vi prego! Non fatemi del male! >> implorava un uomo accerchiato:

<< Vuoi tenere salva la pelle? Allora stai indietro, con la tua famiglia! >> lo minacciò un ninja.

Le urla di panico giunsero anche alle orecchie di Yuko, che trovandosi nelle vicinanze, insieme a Kyle, diretti verso l'astronave e mettere al sicuro un ferito Fei Wong, si fermarono tra i cespugli che si affacciavano ad un fiume che li separava dal villaggio:

<< Cosa avrà in mente quel criminale? >> notò la situazione la ragazza, non presagendo nulla di buono. Da quello che vedeva, il popolo che visitò con il resto della squadra era stato preso in ostaggio e portato in un unico punto compatto:

<< Cosa sono quelle luci sul fondo dell'acqua? >> si domandò osservando delle piccole sfere concentriche sulla superficie che rimanevano immobili. Fei Wong tornò a lamentarsi per le ferite subite:

<< Dobbiamo sbrigarci, Yuko. Fei Wong non resisterà a lungo >> disse Kyle.

<< Le ferite non sono profonde, bisogna lasciarle incurate per un po' per cicatrizzarsi da sole. Poi, proseguiremo con le cure. Può resistere ancora per molto >> rispose la ragazza esaustivamente, avendo notato il tipo di ferite del compare.

Tornò ad osservare la situazione al villaggio, visualizzando i ninja che ormai erano fermi e inermi e circondavano la cerchia di gente. Si rivolse di nuovo a Kyle:

<< Manda un segnale al Maestro. Qui le cose si stanno per mettere male >> disse al ragazzo.

<< Anche se lo avvisassimo non ce la faremo contro quelli. A quanto hanno riferito dalla Base potrebbero trattarsi di antichi assassini >>

<< Speriamo di sbagliarci. Ora fallo, però >> ribattè testardamente Yuko, e Kyle si concentrò per cercare di contattare Feng, con la ragazza che teneva sotto tiro la visuale.

D'un tratto, ecco che apparve avvolto da cappuccio e mantello l'uomo tanto ostico che doveva essere fermato:

<< E' qui?! >> si stupì Yuko, distraendo Kyle dal chiamare il Maestro. L'uomo videro che teneva in ostaggio un vecchio più o meno robusto, probabilmente il saggio del villaggio, immobilizzato da uno dei suoi uomini:

<< Tu. Sai dove sono andati il resto della compagnia di Feng? >> gli chiese un ninja-scagnozzo:

<< No-no! Non so di che parlate! Non ho visto nessuno! >> rispose terrorizzato il saggio.

<< E' ovvio che sono stati soggiogati da qualcun altro. Il classico incantesimo ''Perdita di Memoria a Breve Termine'' >> constatò l'uomo incappucciato.

<< Mh! Maledetto Juno! >> imprecò Yuko sottovoce, avendo aguzzato l'udito con i suoi poteri sviluppati. In seguito, il ninja lasciò andare il vecchio, risparmiandogli la vita.

<< Signori e signore! >> annunciò l'uomo:

<< Non fate mosse avventate. D'ora in avanti sarete sotto la nostra protezione >> rassicurò sottilmente la gente. Delle bolle cominciarono a formarsi dal fiume, mentre lentamente si visualizzava sulla superficie la cornice concentrica di un Varco Dimensionale, sollevato da una magia invisibile. Quando il Varco fluttuava a vista d'occhio sopra la superficie dell'acqua in orizzontale, al suo interno si creò una specie di centrifuga di nuvole temporali, come se si stesse caricando per un colpo.

Yuko per un attimo le parve di perdere l'attenzione. E ora godetevi lo spettacolo!

Una voce le giunse dietro di lei, con il tizio incappucciato che apparve per un attimo alle spalle. Fu reattiva nell'estrarre la spada, ma non a colpire l'avversario che fu coperto da due energumeni in pietra che affiorarono dal terreno, armati di spade grandi:

<< E questi cosa sono?! >> urlò Kyle impressionato.

Il Varco emerso, intanto, sprigionò un vasto fascio di luce minaccioso da cui fuoriuscirono scariche elettriche verso il cielo che si fece nero. In seguito, straboccarono a centinaia quelli che erano degli uomini vestiti con mantelli rossi e armati di spade. In breve si sparsero per la zona. Yuko e Kyle si trovarono in difficoltà a gestire la situazione, tra la loro incolumità, quella di Fei Wong e quella della popolazione che, presa dal panico, rientrò nelle proprie capanne per evitare di essere presa di mira:

<< Buona fortuna, ragazzi! >> disse l'uomo ironicamente, prima di superare i due e atterrare sulla costa del fiume.

Con un gesto della mano fece manodopera della sua magia e disotterrò da sotto terra, nei pressi del villaggio, un lungo binario e un vecchio metro ancora funzionante che avrebbe percorso molti chilometri fino ad un'altra montagna:

<< Questa vecchia locomotiva mi servirà per un bel po' di gente >> commentò l'uomo salendo e avvertendo i suoi uomini:

<< Trovate quel vecchio e gli altri due discepoli >> ordinando la ricerca di Feng. Il treno cominciò a partire, mentre il caos si distribuiva a pezzi a macchia d'olio.

   
 
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