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Autore: PRISHILLA    08/06/2020    5 recensioni
L'ossessione che Harry Potter ha per Draco Malfoy sta portando i suoi amici all'esasperazione. Cosa succederà quando Ginny, stanca delle sue continue lamentele, deciderà di prendere in mano la situazione per dimostrargli una volta per tutte che Draco non è stato marchiato e che le sue sono solo paranoie?
Scopriamolo insieme che ne dite..? ^^
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Ginny
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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Capitolo 22



L'indomani tutto sembrava normale, quello che era successo il giorno prima pareva lontano dopo la constatazione che probabilmente tutto era stato una menzogna.

Ci aveva rimuginato su per tutta la notte, come aveva rimuginato sul suo comportamento scorretto nei confronti di quell'amico che invece, comparso dal nulla, era entrato prepotentemente nel suo cuore e nella sua vita.

Quella mattina in realtà ebbe il forte impulso di andare da Blaise e chiedergli come stesse, di dimostrarsi quell'amica che voleva essere per lui.

E lo fece.

Lo fermò in un corridoio pubblico straboccante di gente gli sorrise nel modo più dolce che poté e gli chiese come stava guardandolo speranzosa. Lui ne fu felice. Aveva probabilmente lusingato il suo ego.

-Va meglio oggi Ginny tranquilla. Sono andato in infermeria chiedendo disperatamente aiuto a Madama Chips perché avevo paura mi avesse deturpato, e lei mi ha dato una brodaglia schifosa delle sue e ora sono come nuovo.- terminò piuttosto soddisfatto dell'interessamento.

-Devi scusarmi se non te l'ho chiesto prima... ieri intendo.- il suo tono era sinceramente amareggiato e colpevole.

-Gin è acqua passata, ho perdonato Draco per avermelo tirato un pugno, figuriamoci se potevo portarti il broncio solo perché eri così presa dalle tue faccende private da esserti totalmente dimenticata di me.- le disse e Ginny capì che in realtà quelle erano delle frecciatine belle e buone. Sorrise mentre sollevava un sopracciglio guardando le sue espressioni. -Di me, che sono il tuo confidente, la tua giuda, la tua fatina del dentino, la luce di tuoi occhi...-

Ginny rise. -Okay Blaise finiscila ora! Mi dispiace davvero non c'è bisogno di questo teatrino pubblico.- gli disse cercando di fermalo dal gesticolare a quel modo. -E poi non sei la luce dei miei occhi.- gli fece notare ammiccando.

Lui si fermò e si chinò su di lei mentre con fare furbo la rimbeccava: -No, perché sappiamo entrambi chi è la luce dei tuoi occhi.-

Ginny lo guardò, e trovò in quegli occhi che la guardavano tra il divertito e il malizioso, la risposta a quell'affermazione. Temette davvero per un attimo che Blaise si mettesse a spifferare ai quattro venti gli affari suoi. Si calmò quando vide che non lo fece, ma poi...

-Perché la luce dei tuoi occhi ha scintillanti occhi grigi, e capelli biondissimi ad incorniciare una pelle diafana...- non poté terminare il teatrino perché lei gli fu addosso azzittendolo tappandogli quella lurida boccaccia!.

Solo in quel momento notò non essere l'unica addosso al ragazzo.

Nott era lì con loro, comparso improvvisamente alle spalle di Blaise e anche lui gli aveva tappato la bocca tenendolo da dietro.

Ginny si scansò leggermente togliendogli la mano dalle sue labbra allontanandola da quella del nuovo arrivato..

-Weasley.- la salutò, e lei ricambiò incuriosita. -Portiamolo via da qui o tutta la scuola avrà il suo primo scoop della giornata.- disse trascinando l'amico come fosse un ostaggio.

-Oramai questo non sarebbe più neanche un scoop, secondo me la scuola si è stancata di questa storia.- gli fece notare lei seguendoli inconsapevolmente.

-E tu Weasley, ti sei stancata di questa storia?- le domandò a bruciapelo.

Ginny non seppe cosa rispondergli, o peggio se fosse il caso di rispondergli.

Non aveva nessuna confidenza con Theodore Nott, non ci aveva mai parlato allungo, anzi non ricordava se ci avesse mai parlato affatto, e rivelargli una cosa del genere non era proprio nelle sue intenzioni, ma...

Nonostante fosse impossibilitato a parlare Blaise si dimenava come un forsennato cercando in tutti modi di scuotere il capo il più possibile per negare la teoria del ragazzo.

Dire che Ginny avrebbe voluto colpirlo era dir poco.

D'un tratto vide Theo fare una faccia schifata lasciando andare l'amico mentre Blaise faceva delle smorfie per togliersi quella sensazione di avere una mano premuta sulla faccia.

-Ma che schifo Blaise.- sentì urlare l'altro non capendo che gli fosse preso. -Sei una cane forse?- continuò.

-Tu non mi lasciavi.- disse lui soddisfatto alzando le sopracciglia ghignando.

-Ma che schifo.- ripeté Nott più piano pulendosi la mano sui pantaloni.

Ginny capì che doveva averlo leccato, storse le labbra non potendo impedirsi di sentirsi comunque divertita dalla cosa.

-Comunque la risposta è no.- riprese Blaise tornando sul discorso che Ginny aveva davvero sperato fosse chiuso.

-Blaise!- gli urlò contro allibita.

-Ma dai Ginny, Theo è il mio migliore amico, credi davvero che lui non lo sappia?-

Ginny si sentì tradita e ferita. -Sei andato a spifferare gli affari miei in giro.- lo ammonì frastornata. -Come hai potuto?-

-Ginny.- la interruppe Nott chiamandola per nome senza preavviso facendola voltare verso di lui. -Se uno sciocco come Blaise è potuto arrivare a certe deduzioni, cosa pensi che potrebbe fare una mente intelligente?- le disse con un atteggiamento piuttosto naturale come se davvero credesse in quello che diceva.

-Ehi!- lo rimbeccò Blaise offeso.

-E' la verità- gli rispose l'amico pacato.

Ginny non sapeva se sentirsi più divertita o imbarazzata. I suoi sentimenti erano davvero sulla bocca di tutti.

-Inizialmente non ci credevo molto.- riprese Theo più serio guardandola. -Continuavo a domandarmi cosa una Weasley potesse trovare in Draco Malfoy.- il tono greve e l'atteggiamento di qualcuno che in realtà sembrava davvero piuttosto intelligente, molto diverso da Blaise allegro e scherzoso. -Ho continuato a chiedermelo per tutto il tempo in cui per la scuola girava quella voce, per tutto il tempo in cui vedevo Draco girarti intorno, ed ero preoccupato per lui.- fu un ammissione che non si aspettava di certo.

-Tu eri preoccupato perché io giravo intorno a Draco...- Ginny non sapeva davvero cosa pensare. -Che cosa avrei potuto fargli io?- gli domandò esasperata.

Theo si sedette sul davanzale della finestra incrociando le braccia al petto. -Ferirlo per prima cosa.- ammise sottolineando la semplicità della cosa con un gesto della bocca. -O peggio... spezzagli il cuore.-Ginny era sempre più attonita da quel che stava succedendo. Così i suoi amici avevano paura che lei avesse potuto spezzato il cuore a lui. Un po' come Hermione aveva paura del contrario...

-Lo vedevo avvicinarsi a te sempre di più, lo sentivo più leggero, più giocoso... non era il solito Draco.- affermò.

-Ma è stato lui ad allontanarsi da me...- gli fece notare.

-Si, e io pensavo fosse perché avesse capito che tu fingevi.- le rispose con ovvietà. -Ero convinto che tu in fine lo avessi ferito.-

-Ma non è andata così io non...- in realtà si, aveva inizialmente finto con lui, doveva a Theo questa ragione, ma poi....- io non volevo che si allontanasse...- ammise con meno enfasi.

-Ne sono certo.- le disse lasciandola di stucco. -Ma l'ho capito dopo quando nonostante tutti gli sforzi che lui facesse tu eri sempre lì a guardarlo... con quella faccia da pesce lesso.- i ragazzi risero mentre lei prendeva ad arrossire protestando. -Si... Proprio questa faccia qui...- e risero ancora.

-Non la trovi adorabile?- chiese Blaise, Nott non gli rispose affatto.

-Poi Blaise si era messo in testa che Draco si era allontanato da te perché in realtà non voleva avere a che fare con i tuoi sentimenti.-

-No no no, non vuole avere a che fare con i “suoi” di sentimenti...- lo corresse. -Ma come poteva sperare di farla a un'altra serpe.- disse sollevando le sopracciglia convinto e fiero. -Poteva farla a lei ma non certo a me.-

-Ehi.- ora era Ginny a protestare. Ma quei due erano talmente convinti che continuarono le spiegazioni senza darle il tempo di dire la sua.

-Allora questo pirla ha deciso di avvicinarsi a te, conoscerti meglio e decidere se gli piacevi abbastanza per il suo amico.-

-Ed è così mi piaci abbastanza.- le fece l'occhiolino mentre una Ginny esasperata iniziava davvero a sentirsi in qualche modo usata. -E in fine gli ho fatto notare come anche per Draco fosse la stessa cosa e che mi sono davvero stancato di vederlo depresso... allora ho deciso di farvi mettere insieme.- concluse soddisfatto.

-Blaise!- gli urlarono contro i due, chi per un motivo chi per un altro.

-Non puoi decidere tu per gli altri.- gli fece notare Nott.

-Già...- si ritrovò a dire Ginny rinforzando l'opinione di Theo. -Non puoi decidere per me... io non sono un burattino che puoi gestire a tuo piacimento Blaise.-

Ma lui la guardava come se non stesse ricevendo assolutamente nulla di tutto quello che dicesse. -Ma lui ti piace.- le disse solamente. -E tu piaci a lui.- aggiunse come nulla fosse. -Cosa c'è di sbagliato?-

Già, si ritrovò a pensare, cosa c'era di sbagliato in quell'idea malsana di una Weasley che amava un Malfoy.

-Tutto.- fu ciò che le sfuggì dalle labbra sottili rendendosi poi conto di averlo detto ad alta voce.

I ragazzi la guardavano straniti, ma lei non disse altro in proposito a parte: -Perché?- voleva davvero sapere a questo punto, visto che loro si facevano spudoratamente i fatti suoi... -Perché lo fate? Da quando in qua approvereste una relazione del genere..?- e poi rivolta a Blaise. -Da quando un serpeverde vuole essere amico di una come me?- era sinceramente dubbiosa ormai, stava succedendo tutto troppo in fretta, troppe cose inspiegabili e la sua testa non ne poteva più.

-Perché anche se voi non credete nella nostra buona fede o nel fatto che anche noi abbiamo dei sentimenti... teniamo davvero a Draco e crediamo davvero che la tua presenza in qualche modo gli stesse migliorando la qualità della vita.- ammise Theo serio.

-Si Gin, Draco aveva proprio bisogno di una come te...- aggiunse Blaise. -Di qualcuno che gli facesse capire che va bene avere dei sentimenti, e che tirasse fuori quello che c'è davvero in lui... perché fin ora ha sempre soltanto finto...- lo sguardo divenne più triste, un po' cupo, diverso da quella che era la sua naturale espressione serena e rilassata.

-Ma noi in realtà pensiamo ci sia di più e vorremmo che tu glielo tirassi fuori.- finì Theo per lui.

-Io?- loro annuirono. Ginny si sentì davvero investita da una notevole dose di responsabilità. -Ma come faccio io a...-

-Sii te stessa Ginny, non hai avuto bisogno di fare altro fin ora.- le disse Blaise guardandola con uno sguardo dolce. -Devi solo ammettere che tu sei davvero innamorata di lui, e magari farglielo presente.- aggiunse facendo spallucce.

Lei voleva fortemente contraddirlo, ma non ne ebbe la forza. Loro conoscevano Draco meglio di lei e se dicevano che le cose stavano così allora doveva essere vero. Theodore non lo conosceva abbastanza ma si fidava quel che bastava di Blaise per credere che quelle che diceva non erano menzogne.

-Ginny.- riprese Nott vedendola incerta. -Draco non è mai stato così legato a qualcuno in vita sua...-

-A parte sua madre.- fece notare Blaise.

-Già...- dovette convenire con lui. -E' un mammone.- ammise guardando l'amico annuendo mentre insieme continuavano a ripetere “già” “si” è vero” convinti che quella fosse una realtà imprescindibile. -Dov'ero... Ah si... Ma il punto è...- continuò lui tornando a guardarla. -Che si vede lontano un miglio che gli piaci.-

-Già.- confermò l'altro.

-Ginny noi siamo abituati a scambiarci le ragazze...- ammise lui mentre lei storceva il naso disgustata da quell'affermazione. -Ma quando Blaise gli ha annunciato che voleva provarci con te è impazzito.- per la prima volta Theo prese a ridere guardando Blaise che ridacchiava lui stesso scimmiottando Draco che gli tirava quel pugno a sangue freddo. -A spese del poverino...- aggiunse indicandolo con la testa. -Poi quando gli ho detto che ci avrei provato anche io puoi solo immaginare...- le sorrise furbo mentre lei non sapeva davvero che pesci pigliare, continuando a domandarsi cosa diamine quei due stessero combinando. -Ripeto, ci siamo sempre scambiati le ragazze...-

-Si è vero, di solito non ci abbiamo mai riflettuto troppo, se una non ci andava a genio la passavamo all'altro e via dicendo...- ammise Blaise con naturalezza infilandosi le mai in tasca mentre pareva riflettere sulla cosa.

-Siete disgustosi.- gli disse Ginny che ascoltava quei discorsi come fosse la prima volta che sentisse qualcuno parlare a quel modo.

Theo annuì. -Si...- ammise con naturalezza mentre Ginny atteggiava le labbra in una smorfia di disgusto. -Ma poi quando...-

-Oh, e ti ricordi di quelle che ci proposero un'orgia?- continuò Blaise interrompendolo, quasi dimentico che Ginny fosse lì e potesse sentire tutto.

-Basile...- tentò invano infatti lei di richiamarlo, ma Nott parve assecondarlo.

-Che schifo!- esclamò l'altro convinto senza fermarsi. -Non per le ragazze... tante ragazze insieme mi piace...- continuò totalmente indifferente. -Ma il pensiero di vederti nudo e ansimante...- continuò Theo ormai preso dal discorso.

-Che schifo!.- dissero insieme prendendo a ridere e rievocando qualche altro ricordo del genere mentre Ginny non poté far altro che stare ancora ad ascoltarli disgustata.

-Ragazzi!- li richiamò non potendone più. Loro si voltarono verso di lei con sguardo attonito. -Io sarei qui...- gli fece notare riportando l'attenzione sul loro discorso iniziale più che su questo che stava prendendo una strana piega. Non voleva essere davvero così intima con loro...

-Il punto comunque è che Draco non voleva dividerti con noi e allora abbiamo capito che...-

-Era cotto!- dissero ancora insieme riprendendo a ridere come babbei.

Ma questa volta Ginny non poté fare a meno di sorridere di piacere nell'udire quelle parole. Non lo avrebbe mai creduto che Draco fosse davvero in qualche modo attratto da lei. Invece quei due confermavano tutt'altro.

Ma...

-Ah non so ragazzi...- ammise in un turbinio di emozioni. -Io non posso credere che... e voi due... devo davvero credervi o mi state giocando un brutto tiro?- come poteva fidarsi fino in fondo dei discorsi sconclusionati di due serpi. Sentiva il cuore pesante.

-Ginny mi offendi.- le disse Blaise avvicinandosi a lei guardandola negli occhi. -Avevamo già deciso che eravamo amici, e ora tu mi vieni a dire che hai dei dubbi su di me?- le chiese nervoso. -Davvero non ti fidi di me? Eppure io ti ho dimostrato di esserci per te, ti ho anche dimostrato che non mi importa seriamente il parere della gente mostrandomi in giro con te...- sembrava offeso davvero.

A Ginny si spezzò un pochino il cuore, ma non poteva davvero credere al cento per cento a quello che dicevano. -Mi dispiace Basile.- ammise sincera.

Lui sbuffò. -Lo so... e ti capisco... neanche io mi fiderei davvero di questo qui, se proprio dobbiamo dirla tutta, nei tuoi panni.- e chiudendo il pugno puntò il pollice contro Theo al suo fianco che protestò. -Ma Ginny ti prego di credermi quando ti dico che so quello che faccio, so quello che vedo e so che tu sei sincera con lui.- le disse posandole le mani sulle spalle. -Prova ad esserlo un po' di più con te stessa... non avere pregiudizi su di lui solo perché è Draco Malfoy, guarda oltre, provaci, c'è di più...-

Ginny guardava quei due e davvero si domandava come fosse possibile che quel testone fosse riuscito a farsi due amici così affezionati. Per lui loro si erano avvicinati a lei, rinunciando a qualunque dissapore passato, a qualunque pregiudizio.

-Puoi farlo Gin?- le chiese guardandola. Ginny non poté che inspirare forte e annuire decisa.

Si, poteva farlo.

I ragazzi si guardarono e sorrisero annuendo soddisfatti.

-Eccolo che arriva.- disse Theo mentre a Ginny mancò un battito quando voltandosi nella direzione indicata scoprì che aveva ragione.

-Eravamo certi che ci sarebbe venuti a cercare.- le spiegò il ragazzo.

-Allora Gin... ricordi quando ti dissi che dovevi fidarti di me e assecondarmi?- le chiese e lei annuì. Parlava in fretta come se qualcosa stesse per succedere. -Adesso devi lasciarci fare.- le disse lanciando uno sguardo d'intesa a Theo che ghignò.

Non ebbe il tempo di accettare o protestare che Theo saltò giù dal davanzale e Blaise si mise alle sue spalle circondandole la vita in un abbraccio avvolgente mentre Theo si avvicinava a lei prendendole una ciocca di capelli iniziando a giocarci con molta confidenza.

-Cerca di sorridere...- le fece presente lui facendole un occhiolino. -Non stai andando incontro al patibolo sai?-

-No, infatti Gin, lì ci stiamo andando noi.- ridacchiò Blaise alle sue spalle seguito dalla risatina sommessa di Theo.

Ginny si sforzò di sorridere ma non era brava a fingere come loro, Blaise le fece il solletico facendola ridere di gusto tenendola più stretta mentre tentava di divincolarsi rendendo la situazione davvero equivoca.

Il sorriso le sparì dal viso quando si ritrovò Draco ad un passo da lei che con il viso altero si era fermato accanto a loro e guardava i ragazzi con orrore.

-Ma possibile che davvero non capiate!?- urlò in preda ad una rabbia implacabile nonostante la campanella fosse suonata annunciando l'inizio delle lezioni e i corridoi iniziassero a riempirsi di ragazzi ritardatari che correvano di qua e di la incuranti per lo più della scena troppo presi dal non far perdere punti alla propria casa.

-Ciao Dra.- lo salutò Theo beccandosi uno sguardo truce.

-Ci fai compagnia?- chiese invece Blaise mentre teneva Ginny stretta tra le braccia dondolandosi un po'.

Ginny credette davvero di dover assistere ad un'altra scena come quella del giorno prima. Davvero si chiedeva se per loro due quella storia valesse tanto da rischiare di rovinare le loro amicizie. Si sentì terribilmente in colpa mente tentò di sciogliersi da quell'abbraccio senza però riuscirvi.

Guardò Draco che non la guardava mentre con i pugni chiusi e le labbra serrate si mosse, solo per allontanarsi da loro senza dire più nulla.

-Be, non era questa la reazione che mi aspettavo in realtà.- dichiarò Theo deluso.

-Neanche io.- lo appoggiò Blaise liberandola finalmente.

-Sinceramente io ho pensato davvero che...- iniziò a dire lei ma non riuscì a finire perché qualcosa l'aveva tirata via da lì con forza.

Si voltò d'istinto ritrovandosi la mano di Draco serrata intorno al suo braccio che senza neanche voltarsi nella sua direzione o rispondere alle sue proteste continuava a trascinarla di peso lontana da quei due che nel frattempo avevano un'aura di vittoria intorno a loro e delle espressioni felici mentre le facevano il gesto dei pollici in su probabilmente congratulandosi l'un l'altro.

Intanto lei veniva ancora strattonata via, e accidenti a lui se faceva male!




Draco non ci aveva sul serio visto più.

Aveva faticato così tanto la sera prima per essere convincente abbastanza da insultarla con tutte le forze che avesse in corpo perché lei credesse lui e i suoi amici dei bastardi, che vederla lì con loro era stato davvero troppo.

Era andato oltre deciso a lasciarla perdere, ma non ci era riuscito, il tempo di svoltare l'angolo che aveva sentito ogni fibra del suo corpo reagire tornando indietro strappandola via da loro.

Sentiva i muscoli delicati del suo braccio avvolti nella morsa della sua mano mentre la trascinava via, lontana da loro, dalle braccia di Blaise e dalle carezze di Theo.

Anche lui adesso?

Spalancò la porta del pontile sentendola richiudersi alle loro spalle con un tonfo, e quando furono all'incirca a metà strada del ponte sentì di essere lontano a sufficienza da potersi fermare.

Così fece strattonandola in modo che gli fosse davanti senza mai lasciarle il braccio.

-Cosa diamine credevi di fare?- le chiese senza alcun diritto di farlo.

Lei lo guardava attonita. Probabilmente tutta quella faccenda le sembrava inverosimile, almeno quanto a lui sembrava inverosimile vederla in quegli atteggiamenti con quei due.

E il sangue gli ribollì ancora nelle vene facendogli prendere la pazienza.

-Blaise e anche Theo adesso Weasley? Sei impazzita?- le domandò urlando come un forsennato.

Finalmente lei reagì. -Ma cosa t'importa Malfoy di quello che faccio io!?- gli urlò di rimando sollevandosi quasi sulle punte per sembrare più stazzosa. -Non mi avevi giusto detto ieri che di me non ti importa nulla..? Allora... che vuoi?- gli urlò in faccia e Draco sgranò gli occhi a tutta quella insolenza. Di solito la gente non si permetteva di trattarlo a quel modo... perché lei invece lo faceva con tanta naturalezza?

Ma perché lo aveva sempre fatto, semplice.

Perché Weasley e Malfoy nella stessa frase era sinonimo di guai...

-Senti ragazzina...- iniziò camminando verso di lei che retrocesse fin quando urtò il davanzale alle sue spalle arrestandoli entrambi. Ma non sapeva cosa dirle. Adesso che l'aveva a tiro e lo guardava con quello sguardo inferocito, non sapeva che dirle.

“Cosa diamine pensavo di fare?!” Era l'unica cosa che gli venisse in mente considerandosi apertamente uno stupido, idiota, rimbecillito.

Ma oramai era lì, quella situazione l'aveva creata lui con la sua sconsideratezza e doveva tirarsene fuori con dignità.

-Io non sono una ragazzina più di quanto tu non sia una ragazzino.- gli disse senza urlare con tono greve.

-E' qui che ti sbagli Weasley. C'è una bella differenza tra quello che so io della vita e quello che sai tu.-

-Ah, si?-

-Si.- le confermò serio. -Lo dimostra la tua ostinazione a frequentare gente a cui tu non potresti mai tener testa.-

-Ho tenuto testa a te perché non dovrei tener testa a loro?- gli domandò Ginny incurante della situazione, della sua posizione, del braccio che stretto nella mano di lui le faceva male.

A Draco sfuggì una risatina isterica. Davvero lei credeva di tenergli testa? Questa era bella...

-Mi fai male.- si voltò a guardarla stranito. Lei indicò l'avambraccio che lui stringeva a mezz'aria. -Mi fai male.- ripeté, e lasciò la presa di scatto, come scottatosi, o forse più probabilmente rendendosi conto solo in quel momento di averle tenuto il braccio per tutto quel tempo.

La guardò con il fiato corto mentre lei si massaggiava il punto indolenzito.

-Weasley... lo vedi o no?- le domandò. -Quando sei con una serpe questo è il rischio che corri. Ti fai male.- un sibilo sottile che sperò davvero afferrasse a pieno.

Lei però lo guardò, e vide quegli occhi che fino ad un attimo prima erano infuocati da una rabbia firmata Weasley, acquietarsi mentre guardandolo gli diceva: -E se io non avessi nessuna paura di farmi male?- con una voce sottile ma non per questo poco decisa.

Draco sentì la gola inaridirsi. Gli tremarono le labbra indeciso su cosa rispondere ad un'affermazione del genere. -Tu non sai cosa dici.- la rimbeccò stringendo gli occhi a due fessure.

Lei sospirò. Non disse nulla. La vide abbassare lo sguardo e afferrargli la mano, piano, portandosela davanti al petto.

Quel contatto lo fece rabbrividire. Diede la colpa al vento.

Era la mano con cui aveva colpito Blaise il giorno prima. Gli faceva ancora un po' male, le nocchie erano arrossate, e c'era ancora qualche segnetto del pugno che aveva tirato al muro qualche giorno prima, ma quelli stavano guarendo.

-Ti fa male?- gli domandò accarezzandogli le nocche con i polpastrelli con una lentezza tale da infastidirlo. Sussurrava, quasi non volesse spezzare il silenzio che si era venuto a creare.

-No.- le disse in un soffio, mentendo, e sperando davvero che non si fosse accorta della sua esitazione. Ingoiò il vuoto mentre lei era lì insistente e si portava la mano alle labbra baciandogliela appena.

E lui?

Lui glielo lasciò fare. Si lasciò guidare da lei che con quella lentezza, con la sua delicatezza, stava mandando in tilt i suoi neuroni.

Draco avvertì lo stomaco fare una capriola mentre il fiato si accorciava in gola.

Maledetta strega cosa diamine gli stava facendo?

-Voglio essere libera di decidere chi frequentare.- le sentì dire ad un soffio dalla mano, tanto da sentire il calore del suo respiro sulla pelle. -Voglio che tu sappia che niente di quello che potrai dirmi potrà più offendermi o deviarmi da quello in cui credo.- gli disse sollevando lo sguardo puntando i suoi occhi scuri in quelli di lui più chiari che mai.

Draco si sentì perduto in quel momento. Vinto da qualcosa che dentro di lui bramava di venir fuori alla luce. Lottò per ricacciare indentro quelle emozioni cercando di ricordare il perché della sua decisione. Ma lei insisteva torturandolo.

-E io credo... che tu sia un ottimo bugiardo!- esclamò premendogli la mano con le dita laddove le ferite erano aperte facendolo letteralmente saltare dal dolore urlando imprecazioni contro di lei.

-Ma sei impazzita?!- le urlò contro.

-No, quello impazzito sei tu che mi strattoni, mi tiri via e mi porti qui solo per urlarmi contro!- gli fece notare.

E anche se aveva decisamente ragione ora che si era svegliato da quel magico torpore poteva dirgliene di santa ragione. E così fece. Battibeccarono per un po' lanciandosi insulti rimproveri, recriminazioni, come facevano un tempo, inconsapevoli della soddisfazione che la cosa dava ad entrambi.

-Tu sei un'idiota! Una ragazzina romantica che vede del bene ovunque le cada l'occhio!-

-E tu sei il più gran bugiardo che io abbia mai conosciuto!-

-Appunto, e in tutto questo tu continui a fantasticare su di me come una bambina!-

-Ah, io sarei una bambina? Furetto viziato che non sei altro!-

-Ti ho già ripetuto più volte di non illuderti su di me!- la spinse ancora bloccandola tra le sue braccia appoggiandosi con le mani al davanzale. Questa volta avrebbe dovuto starlo a sentire! -Io non sono il principe delle favole... non ho mai preteso di esserlo e in realtà la cosa mi da anche una certa nausea. Sapere che tu fantastichi su di me mi da il volta stomaco e sapere che credi che noi serpi possiamo essere tuoi amici mi fa ridere.- disse imitando il suono di una risata. -Tu mi fai ridere...- le disse atteggiando le labbra in una smorfia. -Vederti corrermi dietro come un cane scodinzolante mi fa ridere.... raccogliendo le mie briciole... avvicinandoti ai miei amici solo per...-

-Perché mi manchi!- disse lei in un soffio strozzato battendo le palpebre più del normale azzittendolo e fermando quello sproloquio pietoso che aveva iniziato. -Solo perché mi manchi da morire.- ammise poi con voce rotta dall'emozione. Doveva esserle costato tanto.

Draco era esterrefatto nel sentirle dire quelle parole, non era mai stata così franca prima. -Baggianate Weasley... fatti una vita.- la freddò speranzoso di offenderla al punto giusto.

-E mi mancano i nostri appuntamenti in biblioteca...- disse invece. -E le chiacchiere sconclusionate.- aggiunse sorridendo appena mentre gli occhi si facevano più lucidi e il naso prendeva ad arrossarsi.

-Non avevamo nessun appuntamento eri tu a perseguitarmi.- le fece notare. Avrebbe voluto invece dirle che mancava anche a lui. -E smettila con questi sentimentalismi ridicoli...-

Lo guardava con quel visino d'angelo confessandogli tutto ciò di cui lui aveva più paura rendendo palesi i suoi timori, rendendo reali le sue ansi, e lui non poteva far altro che dirle che tutto ciò era ridicolo...

-Io non ci riesco più...- disse ancora e nella voce poteva sentire tutta l'apprensione, tutti i ricordi, tutta la tristezza che l'aveva perseguitata in quei mesi. -Non voglio più fingere che vada tutto bene, che mi vada bene così perché non è vero.- Ginny lo guardava chiaramente piena di dubbi e di ansia, ma mai quanta ne avesse Draco che non riusciva a reagire a quelle parole che lei gli riversava addosso nonostante l'avesse allontanata, disprezzata, insultata, nonostante avesse sminuito i suoi sentimenti chiamandoli anche ridicoli.

-Ti ho già detto che io non sono il tipo giusto per te... trovo assolutamente ridicolo tutto questo... i tuoi sentimenti sono ridicoli... tu sei....- Draco non finì la frase perché Ginny facendosi leva sulla sua giacca si era sporta in avanti in uno slancio che aveva fatto aderire le sue labbra alle proprie.

Draco era sconvolto, il cuore a mille e la testa piena di pensieri. Quelle labbra, quel profumo, quel calore che fino a quel momento solo lei era stata in grado di dargli. Tutto era riaffiorato in quel momento, in quel bacio rubato che Ginevra Weasley gli stava dando.

Strinse forte i pugni che aveva ancora appoggiati al davanzale di quella finestra priva di vetri avvertendo il vento freddo stuzzicargli le nocche oramai bollenti.

Con gli occhi aperti continuava a guardarla, incapace di realizzare fino in fondo quanto quel momento fosse reale.

Avrebbe voluto prenderla tra le braccia, stingerla a se dicendole che gli era mancata da morire, che ogni minuto passato ad allontanarla era stata una pugnalata che si auto infliggeva, che tutto ciò l'aveva sopportato solo per lei...

Stava quasi per commettere l'errore di lasciarsi andare quando le sue giuste motivazioni lo ridestarono.

-Smettila...- le disse tentando di levarsela di dosso, di sollevarsi ponendo fine a quel contatto. Ma lei continuava a tirarlo dal bavero della giacca, ancorandosi forte a lui, tirandoselo contro con tutte le sue forze. -Non farlo...- continuò disperatamente parlandole sulle labbra mentre avvertiva quelle di lei così morbide sotto le sue da fargli desiderare di cedere. -Weasley sono serio...- riuscì ad allontanarsi da lei ma quella ragazza era un polipo! Si era lanciata su di lui portandogli le braccia intorno al collo riprendendo da dove l'aveva interrotta.

Maledetta mocciosa, pensò mentre la voglia di fermarla si affievoliva e le gambe diventavano molli. -Baciami Malfoy.- le sentì sussurrare a fior di labbra e questo bastò perché nello stomaco iniziassero a sparare i fuochi d'artificio e le mani che involontariamente si erano posate sui suoi fianchi, quando per quello slancio aveva dovuto levarsi dritto in piedi per non cadere, iniziassero a muoversi vogliose di accarezzare quel corpo che non sfiorava da mesi, che aveva avuto per troppo poco tempo, fino a ritrovarsela stretta tra le sue braccia.

La mente ormai aveva preso la sua strada per quanto cercasse di mantenersi lucido. -Dimenticami Ginny, devi dimenticarmi.- le diceva cercando in tutti i modo possibili di sembrare convincente, quando in realtà non riusciva a convincere neanche se stesso.

Ma lei aveva preso ad approfondire quel bacio forse consapevole di quel momento di debolezza che gli era preso. -No, non voglio...- gli disse tra un bacio e l'altro. -Non posso...-

Era tutto troppo perfetto per essere realtà. Reagì lasciandole approfondire il bacio, partecipandovi attivamente realizzando quella fantasia che da lungo tempo bramava.

Ginny, la sua Ginny, era tra le sue bracci e lo costringeva in un bacio che avrebbe voluto ripetere da quella volta nella torre. Gli stava praticamente dichiarando il suo amore, perché cos'altro poteva essere se non quello con lei? Ginny lo stava baciando come se non esistesse nessun altro, facendolo sentire unico, speciale, come lei era da tempo ormai per lui.

D'un tratto fu come se qualcuno gli avesse tirato un pugno nello stomaco, i fuochi cessarono e la consapevolezza, la razionalità tornò a bussare forte.

-No...- le disse allontanandola mentre lei continuava nel suo intento di prolungare quel bacio. -No Weasley smettila dannazione!- con un ultimo spintone, mettendoci tutta la forza della sua disperazione riuscì ad allontanarla da se, ad allontanare se stesso da lei...

Respirava a fatica e sentiva caldo. Non poteva negare di essersi sentito totalmente eccitato da lei, come avrebbe potuto non esserlo? Ma era vero anche che purtroppo era davvero come temeva, e Ginny doveva davvero essersi innamorata di lui.

-Devi dimenticarmi maledizione a te!- le urlò contro. -La scuola è piena di altri ragazzi perché ti sei intestardita con questa cosa?- le chiedeva al limite della disperazione.

-Perché non posso più reprimere quello che sento Draco!- gli urlò lei e anche la sua voce tremava, il viso stravolto da emozioni più grandi di lei.

E Draco allora la vide.

Fu come un incubo divenire realtà.

Vide in quello sguardo quell'attimo di esitazione che l'avrebbe condotta alla rovina. Vide Ginny sul campo di battaglia che per guardare lui veniva colpita, che per salvare lui veniva uccisa. Sapeva benissimo che sarebbe andata finire così e si maledì con tutta la rabbia che avesse in corpo perché sarebbe stata solo colpa sua!

-Smettila, smettila!- urlava nel disperato tentativo di farla tacere.

-Io ti...-

-Sta zitta!- le urlò rigettando verso l'esterno tutta la rabbia. -Tu non sei niente per me Weasley lo vuoi capire o no? Non dirmi cose compromettenti, non dirmi cose che non pensi, non dirmi cose che mi porterebbero a ridere di te!- le urlò con ferocia zittendola. -Potresti essere una bella scopata.- aggiunse giocandosi il tutto per tutto. -Non ti dirò che non mi sia piaciuto baciarti, perché non è così.- cercò di rievocare i suoi soliti ghigni maligni ridendo come un folle mentre i capelli gli ricadevano spettinati sugli occhi. -Puoi vederlo benissimo tu stessa l'effetto che mi fai... che il tuo corpo mi fa...- sottolineò cattivo vedendo nei suoi occhi la conferma del fatto che lei avesse capito benissimo l'antifona. -Ma questo non è assolutamente amore Weasley è sesso... E' questo che un serpeverde può offrirti, e se è quello che vuoi venitelo a prendere.- aprì le braccia per indicarle che gli concedeva il suo corpo. -Ma non credo sia quello che tu cerchi. Ho cercato di dirtelo più volte ma tu non lo capisci. Se mi vuoi io non mi negherò, ma sappi che per me sarà solo una scopata come un'altra, finirà tutto nell'esatto istante in cui ti avrò avuta e mi riterrò soddisfatto.-terminò con l'affanno, lei che lo guardava sull'orlo del pianto e lui... lui avrebbe solo voluto allontanarsi prima di vacillare vanificando tutti i suoi sforzi.

-Io non ti credo.- disse Ginny dopo un tempo che gli parve infinito con un filo di voce.

-Be puoi farlo invece.- le rispose stizzito.

-Perché lo fai?- gli chiese con la voce esasperata e la morte negli occhi.

Già, la morte... proprio quello che lui voleva evitarle.

Si voltò e la lasciò così senza dirle più nulla, non avrebbe potuto continuare così, avrebbe rischiato di cedere, e non voleva assolutamente farlo, per quello che lo riguardava quello era un addio.

-Stai mentendo Draco, lo so che stai mentendo!- le sentì urlare alle sue spalle con tutta la disperazione e l'amore che aveva, che adesso era certo provasse per lui. In quella frase Draco aveva provato tutto quello che lei provava, aveva sofferto tutto quello che lei ora soffriva, e dannazione a lei, quanto aveva ragione!

Non si voltò, non la guardò, non vacillò neanche un secondo. -Dimenticami dannazione!- le urlò mentre lei continuava a chiamare il suo nome speranzosa... speranza che si frantumò insieme a quel portone sbattutole in faccia.







Ciao a tutti quelli che seguono la storia!!

Scusate ma non riesco più a pubblicare la domenica notte perché torno troppo tardi da lavoro e non mi reggono gli occhi aperti.

Comunque l'appuntamento per ora è rimandato al lunedì in mattinata! Non vi lascio senza capitolo nonostante i miei precedenti tranquilli!! ^.^

Allora che dire... la tensione è nell'aria e la situazione si fa più drammatica e forse più intensa. E pensare che quando iniziai a scrivere questa storia doveva (voleva...) essere più leggera dell'ultima che scrissi XD Beh forse un pochino lo è ma... mi sono oramai rassegnata al fatto che un pochino il dramma mi piace... (O forse un tantino...) Ammetto spudoratamente che queste sono le scene che amo scrivere di più... Sono una persona pesante!!!XDXDXD

Spero vi sia piaciuto il capitolo, GRAZIE a tutti quelli che hanno deciso di scrivermi una recensione o anche semplicemente di dirmi il loro pensiero in riguardo!!! Mi fa sempre molto piacere!! Quindi... GRAZIE GRAZIE GRAZIE!!!! ^,^

Adesso vi lascio e vi do appuntamento alla prossima settimana con il prossimo capitolo sperando ancora di sentirvi nell'attesa.

Un bacione a tutti e non state troppo in ansia per il seguito anche se so di avervi lasciati con il fiato sospeso XDXD (cattivissima me...) CIAO!!!!

 

  
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