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Autore: reggina    08/06/2020    1 recensioni
Non è tutto oro quello che luccica. All’apparenza i Ross vivono una vita da sogno ma, sotto la superficie perfetta, in realtà non c’è dialogo ma solo incomprensioni e muto rancore.
Nell’arco di un pomeriggio tutto si sgretola. Julian e la sua famiglia si ritroveranno con una realtà tutta da reinventare.
Alla paura iniziale si sostituirà, poco alla volta, la meraviglia di ritrovare dentro di sé le risorse per fare il mestiere più difficile del mondo: il genitore.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jun Misugi/Julian Ross, Yayoi Aoba/Amy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il rancore è come bere un veleno sperando che un altro muoia.

Julian è attraversato da un misto di rabbia e frustrazione; come un vino che ha tenuto nel posto più buio e profondo di lui per diversi anni.

Cerca di essere onesto con sé stesso sul suo dolore mentre si concede un lungo riposo sul divano davanti alla tv.

Nel pieno del gioco, non ha compreso subito di essere svenuto in campo: Mark lo ha aiutato ad alzarsi, Stephen lo ha sorretto fino alle panchine e poi la partita è proseguita indifferente al suo destino.

Hanno perso.

La sconfitta, insieme alla rabbia, brucia come un fuoco.

Julian si è spaventato ma sa che tutto quello che gli è successo lo ha provocato lui sottovalutando i tempi di recupero dopo l'intervento.


Dopo gli accertamenti a cui lo ha voluto sottoporre il Dottor Johnson, i genitori gli si sono stretti attorno discreti, circondandolo di un affetto che è parte della sua consolazione.

Non ha potuto fare a meno di sorridere per la bizzarria della figura di Andy con il grembiule infarinato quando si è chiusa in cucina per preparare un piatto che gli tirasse su il morale.

Ha preparato la pasta a forma di lettere e utilizzando il piatto come una scacchiera di scrabble ha compitato le parole mai arrendersi e campione .

"Ci ho provato a non mollare ma è andata male!"

Spiega il ragazzo con un sorriso triste, di resa. Andy è fiera di lui e non vuole più essere troppo cauta per farglielo sapere.

"Allora provaci di nuovo!"

Qualcosa è cambiato. Quella che un tempo era una donna ingessata, statica e poco disinvolta, si sta aprendo come un melograno che al centro delle sue fette mostra un fiore.

"Anche tu sei una mamma con la M maiuscola!"

Julian si avvicina a lei, simile ad un cangurino che vuole entrare nel marsupio della mamma, abbandonandosi ad un abbraccio che sa di miele e di cielo.


Gregory entra in casa insieme a sua madre, come in una piccola processione, e si avvicina a Julian che ha assunto una posizione da dio pagano.

Gli prende il polso per assicurarsi che la pressione sanguigna sia tornata a posto ma il ragazzo si tira indietro, con la stessa espressione di quando, alla fine dell'infanzia, ha iniziato a chiudere a chiave la porta del bagno.

"Va tutto bene Julian! Lo sai che papà è un uomo razionale ma oggi mi hai dato anche tantissime emozioni...Fino ad oggi credevo tu fossi una farfalla con le ali spezzate ma, vedendoti giocare, mi hai trasmesso una sensazione di incredibile libertà. La tua singolare bellezza ha cancellato il terrore che avevo nel profondo di me...Sei una farfalla mimetica che sembra un rametto spezzato da entrambi i lati e alla fine sei Muhammad Ali. Un pugile che vola come una farfalla ma punge come un'ape"

Papà non è perfetto ma ha tirato fuori delle parole che hanno bussato dritto al cuore di Julian e saranno fonte della sua ispirazione, correggendolo bonariamente, nei suoi errori di fraseggio con il pallone.

"Il mio papà poeta verrà a vedere la mia prossima partita?"

"Certo! Anche se c'è il rischio che l'infarto lo farai venire a me!"


Fancy è stata spettatrice di questi attimi di famiglia così teneri e delicati che ha avuto paura di sciuparli soltanto nel respirare.

Adesso però è il suo turno di fare scorpacciata di coccole perché anche lei è parte di questo confine d'amore che sta iniziando a somigliare ad una famiglia unita e affiatata.

Ha portato in regalo al nipote il poster del suo pilota di formula uno preferito.

Julian sorride indulgente.

"Nonna io e l'automobilismo centriamo come i cavoli a merenda!"

Il suo Achille: l'eroe fragile, vulnerabile!

"Mi piace guardare le corse di uomini che hanno la velocità nel cuore perché l'adrenalina è tanta, fino all'ultimo giro. Proprio come oggi quando, con te in campo, il risultato è stato incerto fino all'ultimo minuto. I numeri possono diventare emozione, Julian...E oggi vedere il numero 14 sulla tua schiena mi ha fatto girare la testa e provocato quel vortice allo stomaco che è emozione pura!"

Fancy si asciuga gli occhi umidi con il dorso della mano, quindi la tende ad afferrare quella che gli porge Julian.

"Andiamo ad affiggere questo poster in camera mia? Magari vicino a quello di Johan Cruyff!"

Il rancore, il vino che era prima dentro di lui sa adesso di aceto.

Nonna e nipote si muovono insieme ad un ritmo leggero e deciso allo stesso tempo. Sembra ballino un'antica danza fatta di feeling e di una sintonia che si allarga sempre più quando incrocia i sorrisi di Andy e Gregory, che hanno superato gli ostacoli, nel loro movimento di crescita e cambiamento.

Sono una famiglia piccola così ma con un sogno grande da realizzare.

   
 
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