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Autore: Digihuman    08/06/2020    3 recensioni
[IN CORSO]
A te è una raccolta di oneshot dedicata ai protagonisti di Digimon Adventure e a degli "ospiti" alquanto inediti. Queste oneshot non avranno alcun legame tra di loro. L'unico legame previsto all'interno di questa raccolta è quello che unisce me, Digihuman, ai protagonisti dei miei capitoli, digiprescelti o inediti che siano.
Ogni capitolo, quindi, è dedicato ad un personaggio di Digimon, al quale, a sua volta, ho voluto associare una persona a me vicina. Scelta casuale? Ovviamente nulla è lasciato al destino... a meno che questo non prenda il mio nome.
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Koushirou Izumi/Izzy
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buongiorno,
questa storia fa parte di una raccolta di oneshot dedicata ai protagonisti di Digimon Adventure e a degli "ospiti" alquanto inediti.
Come avrete già capito, il capitolo che andrete ora a leggere è dedicato a Koushiro, il digiprescelto della conoscenza. Ad ogni personaggio ho voluto associare una persona speciale. Scelta casuale? Ovviamente nulla è lasciato al destino... a meno che questo non prenda il mio nome.

A te.
A LadyMoon89, cara amica, nonchè splendida persona, bella dentro e fuori e incredibile beta, grazie alla quale ho affinato di molto la mia scrittura ed il mio stile.


Rating capitolo: verde
Personaggi capitolo: Koushiro e Moon

Koushiro

Se dovessi definire la mia persona, preferirei utilizzare il termine responsabile piuttosto che carino. Sono un ragazzo atipico, ne sono piuttosto consapevole, eppure non credo di aver nulla da invidare al resto dei miei coetanei. Nonostante ciò, c'è qualcosa che mi frena dal vivere la mia vita seranamente come tutti gli altri.
Guardo la mia stanza e sorrido per i grandi traguardi raggiunti. Sono tra le menti più brillanti del mio Paese; ho iniziato l'università con ben due anni di anticipo; negli ultimi sei mesi ho dato l'equivalente degli esami di un triennio; ho vinto il primo premio all'ultima fiera dedicata alla robotica; ed ho conseguito il master in intelligenza artificiale presso una delle università più rinomate al mondo. Noto, però, con rammarico che la mia intera vita tende a girare intorno ad un'unica ambizione, ovvero quella di poter coronare precocemente il mio sogno d'infanzia di diventare l'ingeniere informatico più famoso al mondo. Non c'è spazio per altro. Il che comprende una vita sociale alquanto deprimente. Sono un nerd, non serve che io dica altro.
Quando ho scoperto di essere l'unico ragazzo single del mio gruppo, ci sono rimasto piuttosto male. Non sono un adone, sono il primo ad ammetterlo, però non credo neanche di far parte di quei relitti che spesso si trovano in fondo alla catena sociale. Voglio dire, non sono particolarmente alto come il mio amico Joe, non sono biondo con occhi azzurri come Takeru, né bello e dannato come suo fratello e non ho grandi doti atletiche come Taichi. Ma sono intelligente e parecchio. Eppure questo fattore pare non interessare alle ragazze. Il gentil sesso è attratto per lo più dai ragazzi muscolosi, appariscenti ed esageratamente estroversi. Insomma, il mio opposto!
Motivo per cui passo la maggior parte delle giornate insieme all'unico amore della mia vita: il mio computer. Mi dedico a cooperare con grandi aziente e multinazionali conosciute in tutto il mondo, cercando di impegnare le mie giornate sino all'ultimo minuto. La sera, però, crollo a letto senza neanche il tempo di realizzare che un'altra giornata è già volata via.

Guardo il mio computer, un'ultima volta, prima di accasciarmi sul letto sfinito. Una cosa che detesto è ricevere email spazzatura. Le cestino in automatico, sia per lo scarso interesse nei loro confronti, sia per l'inutilità di dover spendere tempo a leggere certe frivolezze. Nello spam, poi, ritrovo ogni volta di tutto e di più. Pubblicità sul viagra che, detto francamente, mi auguro di non dover utilizzare neanche superati i sessant'anni. Pubblicità persino sui salvaslip da donna che, siamo sinceri, proprio non utilizzo. Persino la mia vagina immaginaria si sta facendo due risate per questo. Pubblicità su strani siti di incontro, come se avessi bisogno di una donna virtuale per poter sentirmi completo.
Purtroppo, però, la mia curiosità ha appena preso il sopravvento e, senza neanche aver il tempo di realizzarlo, mi sono appena iscritto su uno di quei siti appena citati, che generalmente evito come la peste.
Al diavolo, già che sono online, tanto vale scuriosare un po' in giro.
Scorro tra i tanti profili suggeriti, la maggior parte dei quali ha foto visibilmente ritoccate o fake. Poi mi imbatto in lei. Non so neanche io come definirla. Una cantante, una cosplayer o forse più semplicemente una bella donna. Lei è più profonda di molte altre ragazze conosciute sul web. Tratta i più svariati argomenti, approfondendoli spesso nei suoi scritti. Già, perchè tra le sue tante doti, lei scrive.
Non ho mai avuto il coraggio di contattarla, ma non mi ci è voluto molto a rintracciare il suo vero profilo su facebook, risalendo così al suo vero nome e cognome. D'altra parte, sono o non sono una delle menti più brillanti del mio Paese?
Moon. Il suo nome mi fa drizzare i peli delle braccia. Moon è come un sussurro gelido, ululato dal vento del nord durante una fioca nevicata invernale. Moon è come il riflesso cangiante del pallore emanato dalla luna durante una notte serena sulle calme acqua del mare. Moon è come il primo respiro esalato da un tulipano appena sbocciato in un campo di fiori dal tipico scenario olandese.
Sento di aver forse volato troppo con la fantasia, ma una sensazione nuova si è appena impossessata di me. Cerco di combatterla, tenendola fuori dalla mia mente. Ma forse è vero quando si dice che il cuore sa essere più convincente della mente, alle volte.
Eppure sono un uomo di scienza e non posso vederla in questo modo.
Eppure mi sono appena accorto di averle lasciato un like all'ultimo post che ha pubblicato.
Dannazione.
Ci sono dentro fino al collo. E odio doverlo ammettere, perchè questo non sono io. Koushiro è saggezza, è conoscenza. Non è fatto per frivolezze come l'amore.
Poi però la guardo, parlare di sé, delle sue passioni, scopro più su di lei attraverso i suoi scritti e ascolto la sua anima pura mentre canta con quella voce che tanto mi fa vibrare il corpo.
E lo so, nella mia razionalità riesco ugualmente a capire di aver appena spalancato le porte verso una nuova esperienza. Perchè detto francamente, io e l'amore siamo due cose a parte. Eppure ora mi sento così attirato da lei, come se lei fosse il polo positivo da cui viene attratta la mia negatività . E nulla, non riesco a non includere la fisica in tutto questo.

Da qualche giorno la seguo in silenzio, fatta eccezione per quel like che venne spontaneo lasciarle la prima volta che la vidi. Ma cerco di stare attento e di tenere a bada le emozioni che mi ritrovo a vivere ogni sera, quando metto da parte il lavoro per potermi deliziare della sua presenza. Seppur virtuale che sia, ma ugualmente di buona compagnia.
Aggiorna le sue storie con costanza e in quelle ore insonni mi ritrovo a leggere romanzi rosa da cui mi sono sempre ben tenuto lontano. Se proprio mi devo accostare alla lettura, lo faccio con la consapevolezza di poter espandere i miei orizzonti e le mie conoscenze. Di solito mi dedico a scritti ben più impegnativi. A quattro anni avevo già letto l'intera enciclopedia di casa. Perciò mai avrei pensato nella mia vita di ritrovarmi a leggere storie d'amore, a trent'anni poi, figuriamoci. Storie d'amore, tra l'altro è un eufemismo. Perchè chiamare una ragazza babe e portarsela a letto in una frazione di secondo, seducendola tra l'altro con un'auto da migliaia di dollari, sarà mica amore. Eppure vorrei essere esattamente come lui. Così disinibito, così audace da potermi avvicinare ad una donna senza neppur tremare al sol guardarla. Vorrei poter essere il Jess che Moon sta cercando. Perchè lo so, lo capisco dai suoi scritti, che lei è ancora in attesa del grande amore.
Vorrei avvicinarmi a lei, uniformandomi al resto del mondo, divenendo solo uno tra i tanti. Eppure non ci riesco. Il mio genio me lo impedisce e mi suggerisce che tutto questo è sbagliato. Devo proseguire sulla mia strada, singolare e in salita, senza permettere ad una donna di deviarne il percorso.
Abbasso il monitor del mio computer e cado in un sonno profondo.

Proseguo così per altre sette sere, osservandola da lontano, amando ogni sua battuta, sorridendo ai suoi video buffi su TikTok, memorizzando ogni sua forma fino a ricrearne una versione 2D nella mia mente.
E poi accade l'inevitabile. Una sera il computer mi scivola brutalmente tra le mani, terminando la sua corsa sul tappeto senza apparenti danni. Lo sollevo, lo guardo preoccupato, quasi lo accarezzo sussurandogli che non è successo nulla. E lì comprendo quanto il mio stato sociale faccia veramente schifo. Sorrido beffardo a me stesso, immaginandomi per un istante il mio computer, talmente stufo dei miei abusi nei suoi confronti, da volersi suicidare pur di farmi aprire gli occhi sulla realtà. Una realtà che, lo ammetto, mi colpisce violentemente nel più profondo.
Una chat si apre in piena autonomia e una mano standard saluta il mio interlocutore. Maledetta tastiera che ha agito alle mie spalle.
Spalanco gli occhi quando realizzo che il destinatario di quello squallido saluto non è altro che lei, Moon.
Chiudo violentemente lo schermo del monitor nel tentativo di eliminare ogni traccia di vergogna, ma so benissimo che non è così che si cancellano i dati digitali. E poi realizzo di essere un white hat degno di tale nome, perciò riapro veloce il computer nell'intento di cancellare ogni segno di passaggio su quel candido profilo.
Eppure rimango basito ed esterrefatto quando noto che Moon risponde al mio saluto con una faccina sorridente.
In quel frangente sento la mia anima dividersi dal mio corpo. Ogni forma di vita intelletuale mi abbandona, per far posto ad una versione infantile di me che proprio non ero all'oscuro di avere. Parto così a scriverle, inizialmente scusandomi per l'accaduto, poi a getto, quasi sentendomi in completa armonia con lei.
Lei appare così dolce e delicata, accetta le mie scuse e rimane a chiacchiereare con me ancora un po'. Decide di sprecare altri minuti preziosi della sua vita in compagnia di una persona insulsa come me.
Si apre con disinvoltura, mutando di ora in ora come una splendida cristalide che sboccia sotto i miei stessi occhi. Mi racconta di lei, si apre, si espone, narrandomi della sua eccezionale vita ordinaria.
Per un istante perdo la concezione del tempo e mando a quel paese anni e anni di relatività, ritrovandomi così a vagare sospeso in un universo parallelo, in un tempo che non ha avuto modo di incontrare le leggi fisiche a noi oggi conosciute, cullato dalla dolce compagnia di questa creatura quasi eterea.

Quella è stata la prima ed unica notte spesa in sua compagnia. Non l'ho più sentita da allora, mai vista in vita mia e mai avuto il piacere di ascoltare la sua voce di persona. Ma grazie a lei ho fatto una scoperta sconvolgente.
Ho scoperto di poter anche io provare delle emozioni. E che emozioni. Fortissime, che mi hanno fatto rinascere, che mi hanno fatto evolvere.
Ho scoperto di poter amare. Certo, ciò che ho sentito per lei in quel frangente è stato solo interesse, seppur io l'abbia provato in maniera particolarmente intensa. Ma grazie a lei ho capito di poter amare e di essere fatto per amare. A modo mio, senza dubbi, con le limitazioni che la mia testa mi impone. Ma ugualmente in grado di farlo. E soprattutto ho realizzato di poter essere amato indipendentemente dal mio stato sociale, dalle mie attitudini, dalla mia apparenza nerd o dai miei discorsi forse eccessivamente intellettuali. Quella notte lei mi ha concesso qualche ora del suo tempo, semplicemente perchè mi ha trovato interessante.
Il che mi rende più umano di ciò che pensavo di essere.
Il che mi rende forse più vulnerabile, ma allo stesso tempo mi completa come essere pensante e funzionalmente sociale.
  
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