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Autore: lapacechenonho    08/06/2020    3 recensioni
Ma da quel giorno di due anni prima, per Draco il tempo si era fermato.
Da quando Astoria lo aveva lasciato, non era più riuscito a vedere la bellezza che lei era riuscita a fargli scoprire.
Adesso un fiore era solo un fiore.
Il sole sorgeva solo perché la Terra girava attorno ad esso e per Draco da quel maledettissimo giorno, il Sole era meno luminoso, meno caldo.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy | Coppie: Draco/Astoria
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Silenzio.
L’unico rumore percepibile era il ticchettio dell’orologio appeso al muro.
Ma da quel giorno di due anni prima, per Draco il tempo si era fermato.
Da quando Astoria lo aveva lasciato, non era più riuscito a vere la bellezza che lei era riuscita a fargli scoprire.
Adesso un fiore era solo un fiore.
Il sole sorgeva solo perché la Terra girava attorno ad esso e per Draco da quel maledettissimo giorno, il Sole era meno luminoso, meno caldo. Per lui era nuvoloso anche nelle giornate più soleggiate, quando vedeva suo figlio uscire sotto il sole estivo con i suoi amici e pensava che almeno lui era stato fortunato ad averli.
 
Guardò la foto della moglie sul comodino e una lacrima scese giù. Poi si vestì e si recò dove andava ogni mattina da due anni a quella parte.
La lapide di Astoria giaceva perfettamente ordinata nel giardino di Villa Malfoy. Aveva scelto il marmo bianco perché Astoria era stata per lui il riscatto di una vita sbagliata. L’unica donna che lui avesse davvero amato in vita sua, l’unica ad aver creduto per la prima volta in lui. Fissò la foto in cui sorrideva allegra ricordandosi di quel giorno: era quando gli aveva detto di aspettare Scorpius.
 
«Un bambino?» chiese incredulo Draco. Era in piedi nel salotto del manor e non riusciva a credere alle sue orecchie.
«Sì, Draco, un bambino!» esclamò lei un po’ emozionata e un po’ preoccupata dalla reazione del marito. «Che c’è, non sei contento?» si affrettò a chiedere.
Draco scosse la testa violentemente mentre un sorriso gli si apriva da orecchio a orecchio. «È magnifico, amore mio» le mormorò dopo essersi avvicinato e averle depositato un dolce ed intenso bacio sulle labbra. «Sei la donna della mia vita. Sei bellissima e giuro su Salazar che non permetterò a niente e nessuno di portarti via da me…da noi».
Astoria aveva le lacrime agli occhi dalla commozione e continuava a sorridere incapace di rispondere all’amore del marito.
«Dobbiamo fare una foto per immortalare il momento!» esclamò Draco andando a prendere la macchina fotografica nello studio. Quando tornò nel salotto lei era ancora lì, immobile e sorrideva guardando il ventre ancora piatto. Draco faceva fatica a credere che qualcosa di bello stesse capitando proprio a lui, che aveva fatto così tanto male a così tanta gente.
La moglie lo sentì tornare e alzò la testa e in un attimo Draco scattò la foto che avrebbe definito come la sua preferita per il resto dei suoi anni.
 
Sentì una stretta al cuore quando si ricordò, per l’ennesima volta, che aveva fallito nella promessa più importante che aveva fatto ad Astoria: qualcuno, alla fine, se l’era portata via da loro. Qualcuno li aveva separati. Il loro amore non aveva resistito a tutto come aveva sempre immaginato Draco.
«Mi dispiace Astoria» disse sedendosi accanto alla lapide della moglie. «Non sono stato il marito che volevi. Non ho mantenuto le promesse. Ti ho lasciata andare ma ti giuro che se solo avessi saputo cosa fare, a chi rivolgermi, l’avrei fatto». Indugiò un attimo e poi riprese. «Ieri Scorpius è tornato da Hogwarts. È un po’ più alto di come lo avevo lasciato a Natale è incredibile come crescano a questa età! Non hai manco il tempo di voltarti che sono già più alti di te, hanno finito la scuola e stanno per andare a lavorare.
«A settembre inizierà il quinto anno, dovrà fare i G.U.F.O. Ti ricordi quando tu dovevi studiare ma io ti distraevo perché volevo solo baciarti e fare l’amore con te? Credo che anche Scorpius sia innamorato, anche se non me l’ha detto chiaramente. Ma è un po’ strano, evasivo…sai com’è quando si ha quattordici anni. Ci saresti dovuta essere tu per lui. Caratterialmente è molto più simile a te di quanto lo sia a me fisicamente. Avresti dovuto essere qui a prenderti cura di lui…di noi. Io non sono bravo. Io non sono una brava persona, Astoria, sei tu che riesci a tirare fuori il meglio di me.
«Sei stata tu a rendere il mio inferno il paradiso. Tu mi hai fatto capire che si può cambiare in meglio. Sei stata tu a mostrarmi come ci sia del bene e del male in ogni persona. Ho scoperto che il mondo è un posto bellissimo grazie a te. Ho capito che la mia vita non era più una prigione e che finalmente potevo essere libero e poi te ne sei andata e mi hai lasciato da solo. E io non so più vivere senza te.
«Non so più se vale la pena alzarsi la mattina e andare al lavoro se poi quando torno a casa la sera non ci sei tu con la tua ironia e i tuoi abbracci caldi ad accogliermi. Come posso andare avanti senza te?»
 
Draco era fermo accanto ad Astoria che continuava a sorridere con il suo sguardo da ventenne. Un caldo raggio di sole colpì prima lui e poi la fotografia, il gioco di luce diede a Draco l’impressione che il sorriso di Astoria fosse ancora più ampio. Per la prima volta dopo due anni, Draco sentì quel calore al petto che provava ogni volta che lei sorrideva o quando la osservava dormire e si soffermava a pensare a quanto la amasse e a quanto fosse fortunato ad averla accanto. «Grazie» sussurrò accarezzando la foto.
Fece comparire una rosa e una nuova consapevolezza nacque in lui: avrebbe insegnato a Scorpius a vedere il mondo con gli occhi della madre, proprio come lei aveva fatto con lui immediatamente dopo la Guerra.
Prese un paio di margherite da un cespuglio in giardino e le mise dentro un vaso al centro del tavolo, come faceva sempre lei e sorrise: Astoria non c’era più, ma da quel momento il suo ricordo avrebbe vissuto con loro.
“We made these memories for ourselves
Wh
ere our eyes are never closing
Hearts are never broken
And time's forever frozen still”

(Photograph – Ed Sheeran)
   
 
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