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Autore: ladypink88    10/06/2020    7 recensioni
Laura non è e una ragazza famosa, tanto meno un personaggio importante. Ma quello che si ritrova a vivere è l'incubo di una dipendenza da una droga legalizzata : per risolvere un problema, si ritrova poi a doverne affrontare un altro più grande. Ma questa è anche la storia di un cammino che la porterà verso una silenziosa, ma avvincente vittoria. Intrecci, storie, sentimenti. Un amicizia, un amore, un amante. Due vite che si uniscono in una promessa che sa di eterno.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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“Ehm si mami, hai ragione, avremmo dovuto essere più attenti, ma sai com’è eravamo talmente presi  dal ripasso per l’esame di Economia Politica che ci sarà da qui a breve che davvero non ci siamo accorti del tempo che passava e… niente siamo bloccati qui fino a domattina!”
Roberta,  annuì pensando fra sè e sè che sua figlia era davvero pessima nel mentire : dalle scuse che stava farfugliando era chiaro che Manuel le avesse omesso che era passato da casa per portarle un plico di documenti e che era stata lei stessa a dirgli che Laura si era presa un giorno di pausa dalle lezioni per andare a Laveno.
Così come la figlia, neanche la madre era avvezza a mentire, e perciò liquidò la conversazione con un “ Va bene tesoro, ci vediamo domani in serata allora. Io tornerò tardi perchè ho un incontro di lavoro importante. Mi raccomando, domani prendete il treno giusto per tornare a casa, e non saltate nuovamente le lezioni! So che ti lascio in buone mani, salutami Manuel” e chiuse la conversazione.
“ Mi lasci in buone mani di chi? Guarda che non sono più una bambina e so badare perfettamente a me stessa!” strimpellò Laura risentita. Ma non ebbe modo di ricevere alcuna risposta perché sua madre aveva già chiuso la conversazione.


Dalla porta del bagno sentì una risata cristallina che precedette Manuel che usciva dalla doccia indossando l’accappatoio : non appena lo vide Laura passò improvvisamente dal risentimento all’imbarazzo. Non si era mai resa conto di quanto Manuel fosse attraente, o meglio , in realtà lo aveva sempre saputo, ma non si era mai soffermata a guardarlo e a provare tanta “attrazione”.
Divenne rossa in viso e il biondino, che si era accorto della reazione della ragazza disse con molta dolcezza “ Puffa, il bagno è libero. Se ti va dopo la doccia possiamo uscire per vedere cosa c’è qua intorno per andare a mangiare un boccone!” In effetti lo stomaco di entrambi stava borbottando. Questo approccio così dolce e anche pratico dissolse in un attimo la palpabile tensione velata di imbarazzo che si era creata tra i due. Laura riprese coraggio, lo guardò negli occhi e rispose semplicemente “ Mi pare un’ottima idea!” e andò in bagno.


Non appena la puffa entrò in doccia Manuel prese il cellulare e compose il numero di Anna, sua madre   “ Ciao Anna, scusa se ti avviso solo ora. Volevo solo dirti che stanotte non rientro, comunque sto bene e ci vediamo domani sera a casa. “ Il suo tono era secco e diretto e lasciò molto spiazzata sua madre, la quale si limitò a dire “ Ok tesoro, mi stavo preoccupando , visto che sei sempre solito avvisarmi per tempo se non torni a casa. Domani con Roberta abbiamo un incontro importante di lavoro. Ci vediamo in serata sul tardi allora. Ah, grazie ancora per essere andato a portare il plico di documento, sai ultimamente non so più dove ho la testa!”
Dal tono di voce di sua madre Manuel percepì che era visibilmente a disagio, lui raramente era così secco ed evasivo con lei, ma non aveva alcuna voglia di darle spiegazioni , e di sicuro non in quel momento. Perciò, con l’obiettivo di rassicurarla e di chiudere la conversazione il più velocemente possibile rispose “ Va bene mami, a domani, in bocca al lupo per il vostro incontro di lavoro” “Crepi!” Esclamò Anna. Ma il ragazzo non sentì la risposta , aveva già interrotto la comunicazione.


Il ragazzo si infilò i pantaloni e rimase a dorso nudo. Si sedette in uno dei due lettini della stanza e pensò a cosa stava facendo : da quando era uscito iracondo dall’università quella mattina dopo lo scontro con Serena ne erano successe letteralmente di tutti i colori, si era lasciato trasportare dall’istinto e non era da lui. Eppure era lì, avrebbe condiviso la stanza con la sua puffa e stava veramente bene con sé stesso, a prescindere da tutto. Solo quel pensiero lo faceva stare bene.
“Sai Manu che hai avuto una grande idea? In effetti ho una gran fame e forse so anche dove potremmo andare a cenare stasera! ”  Esclamò Laura mentre usciva dalla doccia, già vestita, ma solo con i capelli ancora leggermente umidi. 
Lui si girò e la guardò .Con quei capelli ancora leggermente bagnati e quel visino da bambolina era veramente bella. Avrebbe davvero voluto  distogliere lo sguardo , ma non ci riusciva.
Ma a quanto pare la cosa era reciproca: Laura lo vide a dorso nudo, e pensò ancora una volta che Manuel aveva veramente un bellissimo corpo, quelle spalle larghe e quelle braccia muscolose al punto giusto, per non parlare poi di quegli occhi azzurri in cui si perdeva ogni volta.
“Ehm, dovresti metterti la felpa “ disse lei timidamente. Stavolta quello ad arrossire fu lui. “Vado a finire di asciugarmi i capelli e a truccarmi un attimo, un quarto d’ora e sono pronta!”.
 
 
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Anche se era ormai ora di cena, e di solito Roberta non era solita prepararsi il caffè durante le ore serali, per quella volta fece un’eccezione : avrebbe lavorato fino a tardi al plico che le aveva portato Manuel quel pomeriggio.
Il ragazzo era stato gentile, ma c’era qualcosa che non le tornava : è chiaro che lui e Laura non si fossero messi d’accordo per andare a Laveno, altrimenti  il biondino non le avrebbe certo chiesto la destinazione della figlia.
Sapeva perfettamente che i due ragazzi erano uniti da una profonda amicizia che li legava fin da quando erano ragazzini, e in cuor suo aveva sempre sperato che fra loro potesse nascere qualcosa di più.
Quel pomeriggio Manuel gli era parso non il ragazzo allegro e scanzonato di sempre : era palesemente turbato, nonostante lui cercasse di celarlo, e soprattutto dopo che era uscito dalla stanza di Laura, a suo dire per metterle degli appunti sulla scrivania, aveva assunto un’aria quasi angosciata.
Sì alzò un momento dalla sua postazione di lavoro ed entrò nella stanza di Laura: il piano di lavoro era vuoto e non c’era nessun quaderno degli appunti. Che il ragazzo le avesse mentito? Roberta era confusa.
Sorseggiò il suo caffè e pensò al da farsi : una parte di lei avrebbe voluto confidarsi con Anna, la madre di Manuel , nonché sua più cara amica e socia di affari , ma ripensando agli ultimi trascorsi della donna e al rapporto speciale che si era creato tra madre e figlio, decise che non era il caso, almeno per ora.
Si sedette sul sofà in pelle nera del soggiorno, si adagiò sullo schienale e bevve l’ultima goccia della sua tazza di caffè : era convinta che Laura non c’entrasse nulla, Manuel era andato a cercarla a sua insaputa, e se c’era qualcuno a cui avrebbe dovuto chiedere spiegazioni sull’accaduto, quello era proprio il ragazzo.
Avrebbe aspettato il momento opportuno e solo parlando con lui avrebbe sciolto il bandolo della matassa. Non aveva fretta, si fidava del biondino. Ma non amava i sotterfugi, soprattutto quando di mezzo c’era sua figlia. Soddisfatta delle sue riflessioni , si alzò dal divano, sciacquò la tazza e ritornò alla sua scrivania.  Il plico di documenti per la presentazione dell’indomani l’aspettava e nessuno lo avrebbe svolto al posto suo ! Perciò per darsi la carica Roberta si disse “ Ed ora mio caro lavoro, non ti temo!” . Si sedette e si mise all’opera.

 
 
 
 
 
   
 
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