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Autore: Eternity_Hook    10/06/2020    1 recensioni
C'erano quei giorni in cui si lanciavano occhiate silenziose, seduti nei loro posti, anche se fingevano indifferenza con i loro diversi gruppi di amici.
Avevano diverse compagnie, anche se, sinceramente, ad Axel pareva piacere di più stare affianco alla finestra per guardare fuori e a Jude ricontrollare gli appunti durante l'intervallo, cacciando ogni tanto l'occhiata.
Avevano poi diverse attività, tutte praticamente opposte, se non quando giocavano a calcio, ma anche in quel caso, sembravano distanti.
Si comportavano come compagni di squadra, si salutavano, si passavano il pallone, richiedevano attenzione quando volevano un passaggio, si complimentavano per i goal e si salutavano di nuovo a fine allenamento.
Una routine da giocatori che si rispettano, nulla di più, nulla di meno.
O così apparivano davanti agli altri, perché erano molto più vicini di quanto venisse mostrato.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Axel/Shuuya, Jude/Yuuto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Amore predestinato
Serie: Inazuma Eleven
Ship: Jude x Axel
Genere: Yaoi
Tema: in classe
Ratings: Verde
Richiesta da: 
FuckyouIla
Parole: 1006
~Ω~

C'erano quei giorni in cui si lanciavano occhiate silenziose, seduti nei loro posti, anche se fingevano indifferenza con i loro diversi gruppi di amici.
Avevano diverse compagnie, anche se, sinceramente, ad Axel pareva piacere di più stare affianco alla finestra per guardare fuori e a Jude ricontrollare gli appunti durante l'intervallo, cacciando ogni tanto l'occhiata.
Avevano poi diverse attività, tutte praticamente opposte, se non quando giocavano a calcio, ma anche in quel caso, sembravano distanti.
Si comportavano come compagni di squadra, si salutavano, si passavano il pallone, richiedevano attenzione quando volevano un passaggio, si complimentavano per i goal e si salutavano di nuovo a fine allenamento.
Una routine da giocatori che si rispettano, nulla di più, nulla di meno.
O così apparivano davanti agli altri, perché erano molto più vicini di quanto venisse mostrato.
Si pensavano a vicenda, erano una costante nelle proprie menti, quasi come calamite, come due lucciole che rotavano una attorno all' altra, cercando di toccarsi senza poterlo davvero fare.
Si cercavano nell'ammasso di studenti che percorrevano i corridoi, figure indistinguibili e indistinte che non avevano faccia imprimibile nel loro essere.
E succedeva poi spesso che si trovassero, facendo incrociare i propri sguardi, senza accorgersene nei primi momenti, allungando perciò tale scontro.
E proprio sembravano come necessitare quelle occhiate e quei ragionamenti.
Ma soprattutto avevano voglia di smettere di rincorrersi e semplicemente di raggiungersi a vicenda, anche se nessuno dei due lo avrebbe mai ammesso.
Era capitato anche prima che il castano si trasferisse in quella scuola, per non dire nella sua classe, che l'albino si trovasse a pensare a Jude e lo stesso valeva per il secondo nei confronti dell'altro.
Quando si erano guardati, trovandosi l'uno difronte all' altro per la prima volta, la chimica era saettata tra di loro, i cuori erano accelerati per secondi su secondi, i respiri affrettati come mai prima o quasi soffocati, mentre il tempo aveva iniziato a scorrere più rapido, sparendo.
E tutto il resto si era annullato.
In quel momento c'erano stati solo Jude e Axel, due ragazzi che si erano incontrati grazie ad una passione che nessuno dei due era capace di cacciare.
Era stato come l' incontro, quello che portava a ció che tutti volevano, quello di cui tutti parlavano senza sapere esattamente come ci si sentiva.
Quell'incontro che scaricava brividi senza tregua lungo la schiena, quell'incontro che faceva tremare le gambe, mentre i propri sentimenti fiorivano, sbocciando con i loro colori.
Amore predestinato, amore a prima vista.
Solo, dovevano fare l' ultimo passo per confermarselo a vicenda.
Toccarsi davvero, non avere paura di aprirsi, né di essere feriti, né, ancora, delle opinioni altrui nei loro confronti, seguire il cuore, così che la pianta appena nata fosse alimentata dall' acqua e non cedesse alla sete e alla disperazione, per arrendersi.
Così che il filo rosso che pareva unirli non si strappasse.

Erano stati messi a fare gruppo in un progetto dalla docente, per quello avevano finito per l'andare nella classe anche se era finito da tempo l'orario scolastico ed era pomeriggio inoltrato, il portatile di Jude che cercava le informazioni in un lento loading.
Ed erano l'uno stretto all' altro, le gambe terribilmente vicine.
Jude sentiva il cuore battergli forte nella cassa toracica mentre cercava di restare concentrato.
Inutile.
Molto inutile.
Sentiva il respiro dell'altro sulla pelle del braccio.
Percepiva le sue gambe affianco a quelle dell' albino che appariva annoiato nel guardare la schermata che fortunatamente aveva appena finito di caricarsi, permettendogli di scendere con la rotella nei vari siti per selezionare quello che gli interessava.
Ne cliccó uno, sentendosi osservato, portando lo sguardo sull' altro.
Anche lui fissava il computer.
Decise perció di non farci caso e di tornare ai documenti, finendo col selezionarne uno casuale, mettendosi le mani sulla testa, entrambe, quando notó quanto scarso di informazioni questo fosse.
Ne aveva selezionato proprio uno 'utile'.
-Credo che il terzo sia il più giusto- commentó Axel, portando a sua volta la mano sul cursore che l'altro aveva rimosso solo per qualche istante per infilarla tra i capelli, portandola lí in contemporanea all' albino per uscire dalla pagina, sentendole toccarsi per qualche breve istante.
Sussultarono entrambi, sia per il contatto in sé che aveva portato la scossa.
Una scossa seguita da brividi lungo la schiena.
E si ritrovarono a guardarsi, ancora, ma stavolta senza distoglierlo.
Jude arrossí a dismisura, mentre Axel ne ebbe un accenno comunque evidente, abbastanza da sorprendere l'altro.
Riprovarono di nuovo ad afferrare il mouse e ancora le mani arrivarono ad un contatto.
Un contatto a cui nuovamente si staccarono, anche se i loro sguardi non potevano non viaggiare lungo i propri visi, non riuscivano a non scrutarsi per più di tre secondi.
Volevano guardarsi, anche se temevano ciò che stavano provando, volevano fare un tentativo, per quanto potesse, in un modo o nell'altro, risultare un passo nel vuoto.
Un burrone, effettivamente, avrebbe fatto meno paura.
Perché l'amore poteva essere bello o non esserlo per niente, soprattutto da non ricambiati, sentendo che il cuore che tieni in mano e che sei disposto a cedere con tutto te stesso viene rifiutato perché quello della persona che ami é già per qualcun'altro, ma quando lo é, quando lo doni e ne ricevi un altro in cambio, quello... quell'amore non c'è nulla che lo superi, togliendoti anche le domande su come e perché sia successo.
E tacquero per qualche istante, o generalmente, non ci fu alcun bisogno di parlare per quello che accadde in seguito.
Axel lo vide tornare ad appoggiare la mano sullo strumento che permetteva alla freccina di muoversi, dannatamente imbarazzato e stavolta, prendendo un grosso respiro, appoggió la propria intenzionalmente sulla sua, impedendogli in un certo senso di potergli fuggire, strappandogli via un espressione di sorpresa, mentre intrecciava le dita alle sue, avvicinandosi al suo viso per poi posare le proprie labbra su quelle di Jude in un bacio delicatissimo.
Un bacio che accendeva i loro colori, trasformandoli, insieme, in un dipinto di emozioni pure e genuine per persone che avevano permesso al proprio cuore di battere la mente.

   
 
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