« Jodie ».
Un nome. Il mio. Pronunciato da una voce che non ascoltavo da tempo, che riporta alla mente ricordi ormai sepolti, cancellati, distrutti.
Voce che riporta a galla pezzi di un passato annegato, di un'amicizia perduta, che celava qualcosa di più.
Il ritmo del cuore accellera e diventa una melodia nuova per me, mai ascoltata prima; perché mai nessuno aveva avuto un effetto così prepotente su di me. Prepotente, sì. Perché è entrato senza bussare, senza chiedermi il permesso. Un bel giorno, sulle sponde di un lago, mi è entrato nel cuore. Così. Senza che l'avessi programmato.
Un soffio di vento mi sposta la lunga treccia sulle spalle. Respiro a fondo. Non può essere qui.
E invece lo è.
Ed io non ero preparata a questo.