Film > Star Wars
Segui la storia  |       
Autore: Meggy the Witch    11/06/2020    1 recensioni
Dunque… il mio passato? Ormai lo sanno tutti. Segreti? Ho rubato la biancheria intima a Rey. Ah, sì giusto, ho anche ucciso Snoke,... come dimenticarlo. Droghe? sì, mi sono fatto di qualcosa qualche volta con gli altri Rens… Alcolici? Be', potrei avere qualche problema a riguardo. Oh, insomma! Perché tanto scandalo? Cosa vi aspettate che io sia? Una sorta di principe azzurro senza macchia? No, diamine! Sono il Leader Supremo!
-ALERT: non considera i fatti avvenuti in "The rise of Skywalker"-
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Generale Hux, Kylo Ren, Nuovo personaggio, Rey
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Come immaginai, i giorni successivi di quella che sarebbe dovuta essere una vacanza, si trasformarono in giorni di tentativi di mediazione tra resistenza e Prim’Ordine.
Rey voleva uscire il prima possibile da quella situazione, così si mise immediatamente in contatto con Leia. Riuscì a spiegarle della mia intenzione di concedere l’amnistia, senza lasciare intendere che fossi stato io stesso a proporgliela e senza nemmeno far capire che mi avesse in qualche modo incontrato. Leia parve accoglierla come una buona notizia e fu d’accordo fin da subito che fosse indispensabile fare in modo che anche il resto della resistenza la accettasse.
Nel frattempo il senatore Bruss si era messo d’impegno per raccogliere qualche opinione a riguardo tra gli altri senatori, cercando di rimanere il più discreto possibile. Non aveva ricavato molto: a quanto pareva l’argomento più in voga tra i governati in quel momento era “la vera identità della signorina Ren” e a pochi andava di discutere di cose serie come la resistenza o di pensare di avere un’opinione a riguardo. Dal suo resoconto, comunque, risultava che i pochi pareri raccolti sull’eventuale amnistia fossero per la gran parte favorevoli all’idea e solo un paio contrari… oltre al fatto che il 35% dei senatori sospettasse che la misteriosa First Lady galattica fosse in realtà il generale Hux.
Perché proprio lui?!
Non era nemmeno tra i generali più affascinati del Prim’Ordine!
Gossip galattico a parte… Leia riuscì a convincere l’intera resistenza ad accettare la possibile amnistia.
Era una notizia stupenda!
Presi contatto con Coruscant e organizzai immediatamente una riunione straordinaria del senato non appena sarei rientrato da Naboo.
Wow! Non ci credevo!
Era come un sogno che diventava realtà!
Finalmente una via di uscita! Anche se purtroppo con delle complicazioni di cui non avevo inizialmente tenuto conto…
Per esempio: come sarebbe stato il dopo amnistia per me e Rey?
Non c’era dubbio che io sarei dovuto rimanere Leader Supremo ancora per un bel po’, almeno finché non fossi stato sicuro che il Nuovo Senato se la sarebbe potuta cavare da solo senza piombare nuovamente in qualche nuova e creativa forma imperiale. Di conseguenza Rey si sarebbe potuta trasferire a Coruscant, di modo da poter continuare facilmente insieme le ricerche sulla Forza.
Ma come?
Coruscant non era di certo uno dei pianeti più sicuri per un persona così ricercata come lei. Un’altra idea era farla nascondere temporaneamente oltre l’Orlo Esterno, ma questo avrebbe significato rimanere separati per molto tempo. Naboo era più a portata di mano, ma non ci sarebbe voluto molto prima che qualche ficcanaso come Supernova scoprisse che avevo acquisito villa Amidàla e a quel punto non sarebbe più stata un posto sicuro.
Non era un decisione facile.
In nostro aiuto per fortuna accorsero L4 e Lair: mi raccontarono di un loro vecchio conoscente che era molto pratico nel nascondere chiunque nel sottomondo di Coruscant, fornendogli anche documenti falsi.
Non ero del tutto convinto, ma era l’unica soluzione che avevamo.
Un pomeriggio misi a disposizione di L4 e del capitano i vecchi computer della portineria di villa Amidàla per contattare il loro amico...
Sospirai.
Avrei dovuto intuire fin da subito che c’era qualcosa dietro al racconto di quei due.
-Io avevo capito che voi conoscevate un falsario di documenti nel sottomondo di Coruscant…- rimasi perplesso.
Anche Rey era abbastanza basita.
Entrambe rimanemmo in esterrefatta fissa sul capitano ed L4 mentre accedevano ai programmi militari di massima sicurezza del Prim’Ordine, anziché entrare nell’Olonet.
-Se ti avessimo detto il vero piano, non avresti mai accettato e non ci avresti mai dato i tuoi codici di accesso ai sistemi del Prim’Ordine.- accusò L4.
Immaginavo avrei avuto un valido motivo per non darglieli…
A quanto pareva, la storia sul loro amico contrabbandiere e falsario era più inventata dei gossip di Supernova, e quindi non avevo una vaga idea di quali fossero le loro reali intenzioni. Anzi, non ero nemmeno sicuro di volerle sapere e tanto meno perché dovessero includere l’hakerare i database del Prim’Ordine.
-Ci sono!- esordì L4 ad un certo punto.
Lair si voltò entusiasta verso di noi.
-Abbiamo rimosso l’identità della signorina Rey da tutti gli archivi militari del Prim’Ordine. Ora assoceremo le sue sembianze ad una identità completamente nuova, così che nessun sistema di riconoscimento facciale sarà in grado di attribuirla al suo reale nominativo.- spiegò formalmente Lair da sotto il casco cromato.
Avevano rimosso Rey dagli archivi?!
Sarebbe stato quello il loro piano?!
-SIETE IMPAZI…-
Rey mi bloccò, optando per un tono più calmo.
-Siete sicuri che possa funzionare? Intendo dire… qualcuno potrebbe accorgersi delle manomissione.-
Appunto.
-Ne dubito.- tornò a spiegare Lair -Siamo entrati usando i codici personali del Leader Supremo, che non lasciano alcun tipo di traccia informatica.-
-Anche se qualcuno dovesse scoprirlo, chi mai andrebbe a contestare una modifica fatta dal Leader Supremo in persona?- fece notare L4.
Chiunque a cui non fossi andato a genio, come il generale Hux, per esempio!
Per non parlare che nell’intera galassia non c’era un solo archivio per il riconoscimento facciale…
-Chi non usa i nostri database potrebbe riconoscerla comunque.- feci notare.
-Ti ricordo che è stata tua l’idea di rendere gratuito l’accesso ai nostri archivi a tutti, solo per comprarti l’appoggio della maggior parte dei clan gangster della galassia. Per cui quasi tutti i sistemi, criminali e non, usano i nostri database.- cigolò quella vipera di L4.
Giusto...
Sì, avevo consentito l’accesso illimitato ai database di riconoscimento al Clan Bancario durante una contrattazione, ma gli Hutt erano abbastanza contrariati all’idea che non l’avessi concesso anche a loro, così per evitare malcontenti li avevo resi gratuiti per tutti.
-In questo modo Rey potrà andare ovunque vorrà per Coruscant! Nessuno la riconoscerà, ora che non è più inserita nel database.- cercò di convincermi L4.
Possibile che non capissero che non era solo un problema informatico?!
-Una persona qualsiasi per strada?-
Insomma, la faccia di Rey era stata divulgata ovunque quando era ancora ricercata dal Prim’Ordine: chiunque poteva sapere quale fosse il suo aspetto e chiunque sarebbe stato in grado di riconoscerla.
-Se solo si togliesse uno di quei tre pompon antiestetici sulla testa, già nessuno la noterebbe. Al massimo qualcuno potrebbe pensare che le somiglia molto.- continuò imperterrito il droide.
Rey si indispettì.
-Non sono antiestetici! Sono molto funzionali!- difese i suoi codini.
Effettivamente con i capelli sciolti stava meglio. Però realizzai che fosse più conveniente darle ragione.
-A me piacciono.- mi comprai l’apprezzamento di Rey.
Dopo tutto tra L4 e Rey era con lei che facevo…
-Ritornando al motivo per cui siamo qui…- Lair riportò l’attenzione sul discorso iniziale -…a mio parere, nessuno immaginerebbe che si tratti di lei, specialmente se il luogo rifugio prescelto è un pianeta con una presenza massiva del Prim’Ordine come Coruscant. È improbabile che un membro della resistenza si possa nascondere lì. In caso di sospetti e segnalazioni, il sistema di riconoscimento del Prim’Ordine proverà che si tratta di un'altra persona.-
-Hanno ragione.- approvò Rey mentre si tastava i codini dietro la testa -Può funzionare.-
Già.
Non ci avevo pensato. L’ultimo posto in cui tutti si sarebbero aspettati di trovare la jedi della resistenza era Coruscant e se anche qualcuno l’avesse notata, era improbabile pensasse che fosse davvero lei.
-Va bene.- cedetti anche io. –Creiamo questa nuova identità…-
L4 e il capitano ritornarono soddisfatti a lavorare sullo schermo.
-Perfetto! Allora…-
L4 aprì un file d’identità completamente vuoto, dove compariva solamente la foto di Rey.
-… ti serve un nuovo nome.-
-Non saprei…- rimase perplessa … Qi’ra?-
L4 non parve convinto.
-Non suona molto bene con “Kylo Ren”.-
-È poco armonico…- osservò Lair.
Che diamine!
Era solo un nome per una identità segreta e probabilmente temporanea; non c’era alcun bisogno che si affiancasse al mio!
-Ci vuole un nome che si abbini con ‘signorina Ren’.-
Persi la pazienza.
Scansai L4 dal computer e presi il suo posto alla tastiera.
-È tanto difficile compilarla a caso?!-
Dunque…
“Nome: ________ “
Diamine.
Non me ne sovveniva nemmeno uno che non fosse ridicolo.
Ok, riconoscevo che non era così facile compilare quella finta scheda come avevo immaginato.
Non c’era da qualche parte l’opzione “crea identità casuale”?
-Millicent?- suggerii.
-Come la gatta del generale Hux? No, si capirebbe subito che è falso.- obiettò nuovamente L4.
-È orribile.- aggiunse Rey.
-Jaerina? Asaij? Carise?-
Presi un bel respiro, cercando di portare più pazienza possibile, in preparazione di quello che sembrava presentarsi come un lungo pomeriggio davanti al computer…
 
Alla fine optammo per Lya Amaxine di Florrum.
Quattro ore e venti minuti per decidere quelle tre parole.
Il nome “Lya”… be’, fu un vero delirio.
Inizialmente avevamo raggiunto un agognato accordo per il nome “Jair’i”: era abbastanza carino, secondo L4 si accoppiava bene con “Ren” e anche a Rey piaceva. Però… era un nome tipico solo del miserrimo pianeta di Luprora, sconosciuto su ogni altro sistema e quindi troppo particolare per passare inosservato. Come se non bastasse, quel posto era abitato da solo civiltà primitive non umane, ed era praticamente impossibile far passare Rey come originaria di quel luogo. Insomma, avremmo dovuto prima decidere il pianeta e poi scegliere tra i nomi più comuni nella zona. Invece avevamo perso un sacco di tempo per accordarci su uno che avevamo dovuto cambiare poco dopo.
Anche la scelta di Florrum come luogo di origine era stata a lungo dibattuta, ma alla fine avevamo concluso che in quel momento era il posto più idoneo per aggiungere abitanti senza destare sospetti.
Il cognome fu l’unico punto in cui la discussione venne smorzata subito sul nascere: dovevo aver dato la conferma definitiva per sbaglio dopo aver digitato “Amaxine” e il sistema informatico per qualche assurdo motivo (o forse solo per antipatia) non ci aveva più dato la possibilità di cambiarlo.
Purtroppo non finì lì.
C’erano ancora da aggiungere altre informazioni, come età, lavoro, famiglia,… copiammo da alcune persone esistenti su Florrum e cercammo di rendere tutto il più credibile possibile. Non fu semplice trattenere L4 e Lair dal voler provare la nuovissima opzione “aggiungi titolo nobiliare” e dall’impedirli di far degradare il semplice backgroud da mercante interplanetaria di Lya nel trash più assoluto.
Alla fine però riuscimmo a creare un’identità del tutto credibile e insospettabile.
Testammo immediatamente quel trucchetto con il sistema di riconoscimento di villa Amidàla.
“Lya Amaxine di Florrum”
Funzionava.
Provammo anche a mascherare Rey in vari modi, ma sempre il sistema la identificava come l’inesistente Lya.
Wow. Dovevo davvero riconoscere che L4 e Lair erano dei geni.
-Se con i sistemi di Naboo funziona, funzionerà anche su Coruscant. Così potrei venire anch’io alla riunione straordinaria del senato, come spettatrice.- avanzò Rey.
Alla riunione straordinaria del senato in cui avrei annunciato l’amnistia?!
Non se ne parlava.
-No, è troppo rischioso! Qualcuno potrebbe riconoscerti.-
La presenza della Jedi ad una riunione del genere avrebbe portato non pochi sospetti! Per non parlare delle polemiche successive...
Inoltre già sapevo che non avrei fatto altro che distrarmi per cercarla nell’aula senatoriale.
-Secondo me invece sarebbe un buon modo per verificare che il nostro piano funzioni.- la appoggiò L4.
Non ne ero convinto…
-Per sicurezza, potremmo tenerla sotto controllo ravvicinato, così da poter intervenire in caso emergenza.- propose il capitano.
-Mi sembra un’ottima idea! Potremmo farla vestire come una persona dello staff, e dire che ha ricevuto l’ordine di seguirci!- si inventò il droide.
Non che non mi fidassi di loro, ma l’idea di affidare Rey nelle mani di quei due non mi entusiasmava affatto…
-Non preoccuparti. Funzionerà!- sprizzò di gioia lei.
Mi lanciò il suo solito sorriso attraente.
-Va bene…- sospirai.
Perché finivo sempre per farmi convincere?
 
La riunione straordinaria del senato sarebbe iniziata in trenta minuti.
Naturalmente, mi ero reso conto di quanto facesse schifo il discorso che avevo preparato solo qualche istante prima…
Scarabocchiai nervosamente sulla scrivania del mio ufficio su Coruscant.
-È inutile che ci lavori su tanto. Metà dei senatori smetteranno di ascoltarti dopo i primi due minuti, i civili che seguono in diretta dopo cinque, e forse solo metà della resistenza starà attenta fino alla fine.- L4 mi sbatté la cruda verità in faccia.
Insomma, era il discorso più importante che avrei mai fatto in quanto Leader Supremo, volevo almeno che fosse degno di entrare nei libri di storia per farsi odiare dagli studenti!
Il generale Sevila e il senatore Bruss avevano fatto un eccellente lavoro nel pubblicizzare quella riunione, tanto da farla percepire come un evento straordinario per il quale, a mio parere, si stava generando un po’ troppo fervore. In quel momento l’intera galassia stava aspettando trepidante il mio discorso, curiosi di scoprire quale novità tanto eccezionale li teneva sulle spine… e il foglio da cui avrei dovuto leggere era vuoto.
Sentii l’ansia iniziare a percorrermi lungo la schiena.
L4 scartocciò la pagina appallottolata per terra che sarebbe dovuta essere la stesura definitiva del discorso.
-Questo andrà benissimo. Solo scandisci bene con un tono più alto le parole “amnistia”, “amicizia” e “pace”. Te le ho anche sottolineate.-
Ero talmente agitato che probabilmente le avrei urlate.
-Non lo so. Se invece che sembrare un Leader benevolo, passassi per idiota?-
E se i senatori in realtà odiavano la resistenza a mia insaputa?
E se la resistenza aveva cambiato idea?
E se qualcuno nel mentre avesse riconosciuto Rey?!
In quel momento sarebbe già dovuta essere con Lair nell’aula del senato…
-Vista la situazione, posso concederti un sorso di Vin Bleux.- tollerò L4.
-Sì, grazie!- mi illuminai.
Magari mi avrebbe aiutato a smorzare l’ansia.
Cigolò oltre la porta d’ingresso lasciandomi da solo.
Non mi sentivo pronto. Iniziai a camminare per l’ufficio, ripetendo il discorso.
Dunque… i tempi buoni del Prim’Ordine… tempi buoni? Ah no. C’era scritto bui… i tempi bui… tempi bui…
-Leader Supremo, c’è qui per lei miss Amaxine.- gracchiò il cameriere droide dal comunicatore distraendomi.
Miss Amaxine?
Ah, sì!
Rey!
-Falla entrare.-
Perché era lì? Mi stava portando il Vin Bleux?
La porta dell’ufficio si aprì.
Mi sarei aspettato che fosse camuffata con le divise del personale del senato, come avevano deciso quel duo malefico di L4 e Lair, invece… era bellissima.
Un’elegantissima e inaspettata Rey sfilò fino a giungermi sotto il naso: indossava il vestito nero che le avevo regalato, non aveva soliti e vistosi codini ma una pettinatura più morbida ed elegante, gli zigomi leggermente sfumati di rosso e un bagliore dorato intorno agli occhi.
-Nessuno mi ha riconosciuta. Visto che ha funzionato?- mi sorrise.
Rimasi senza parole.
-Non è la divisa dello staff…- cercai di capire.
Rey ridacchiò.
-No. L4 e Lair hanno ritenuto rischioso farmi infiltrare tra il personale, così mi hanno suggerito di vestirmi elegante, per passare inosservata su uno degli spalti.- spiegò.
Quel ragionamento… non… aveva molto senso.
-Non è sospetto che una semplice mercante interspaziale assista elegantemente ad una riunione del senato?- feci notare.
Rey scosse la testa in una smorfia.
-Ben, le persone non vanno in giro con un sistema di riconoscimento facciale in mano e non ho scritto in faccia “Lya, la mercante interspaziale”. Nessuno farà caso a me.-
-Ma…-
-Ben. Calmati.- mi impose. -L4 mi ha detto che sei nervoso.-
Così l’aveva mandata lì per tranquillizzarmi?
-Non sono nervoso!- ribattei.
Alzò un sopracciglio perplessa.
-Un po’…- ammisi.
Mi riaccasciai sulla poltrona, stropicciando l’angolo del foglio.
-Sono solo un po’ preoccupato. Non vorrei ritrovarmi con sorprese che mandino tutto all’aria.-
Rey si sedette accanto a me.
-Il senatore Bruss aveva detto che la maggior parte dei governatori sarebbero stati d’accordo...- cercò di farmi ragionare.
-Sì…-
- E siamo sicuri che Leia ha convinto la Resistenza ad accettare…-
-Sì…-
-Quindi non vedo di cosa dovresti preoccuparti.- concluse.
-Ma…-
Mi stampò un bacio inaspettato sullo zigomo, sciogliendo magicamente la tensione.
Avvampai.
Effettivamente non aveva torto.
Di cosa mi sarei dovuto preoccupare?!
-Potrei avere un altro bacino?- dimenticai completamente l’ansia del discorso.
-Dopo. Forse. Se te lo meriti.-
Eccome se me lo meritavo!
Aveva idea di cosa sarei andato incontro dopo quella riunione?
Sarebbe seguito il delirio! Giorni e giorni ad impazzire tra chissà quante pratiche burocratiche, e chissà tra quanti senatori che proponevano le proprie idee per legalizzare l’amnistia nella maniera più ottimale. Senza contare che sicuramente avrei incontrato ogni genere di opposizione anche sui più miseri dettagli… be’, non era quello il momento per pensarci. Avrei avuto tutto il tempo che volevo per risolvere una cosa alla volta dopo, ma prima dovevo fare il discorso.
La voce di L4 gracchiò dal comunicatore.
-Se hai finito di far esasperare anche gli acari della polvere sotto la scrivania, sarebbe il momento di entrare in aula.-
Brutta ed insidiosa di una vipera acida!
Ma dopotutto gli volevo bene.
Uscii dall’ufficio e mi diressi verso l’ingresso del mio pulpito accompagnato da Rey ed L4.
Spiegazzai ancora il foglio, come ad assicurarmi che fosse ancora nelle mie mani.
-Noi saremo sulla tribuna qui vicino. Non ti preoccupare. Andrai benissimo!- mi incoraggiò il droide.
Presi un bel respiro.
Perfetto. Era il momento.
-Ehy Ben.-
Rey mi si avvicinò dolcemente.
-Che la Forza sia con te.-
Già.
Qualsiasi cosa sarebbe successa, avrei sempre avuto qualcosa su cui contare.
Sorrisi.
-Che la Forza sia con te.-
 
 
-Note finali.-
Ebbene sì. Siamo giunti alla conclusione di questa fanfiction.
Non disperate: settimana prossima ci sarà un bonus speciale conclusivo (sarà una sorta di “post-titoli di coda”). Vi ringrazio per avermi seguita fino alla fine e non vedo l’ora di raccogliere i vostri commenti e le vostre opinioni!
Vorrei aggiungere qualche piccola curiosità riguardo questa storia, rispondendo anche ad alcune domande ricevute nel frattempo.
Ho iniziato a scriverla verso febbraio dello scorso anno.
Un anno per soli quattordici capitoli?! Non è tanto?
Be’… sì, ma ho una spiegazione valida (e no, per la prima volta in questa FF, l’alcol non c’entra nulla): la mia intenzione iniziale era di scrivere questa storia dal punto di vista di Rey, quindi narrando le vicende della resistenza mentre il Leader Supremo si trovava impigliato nel caos di Jakku. Solo in corso d’opera mi sono resa conto che le avventure di Kylo Ren nel frattempo erano molto più interessanti e più facili da rendere ironiche e comiche. Così ho cambiato idea e ricominciato da capo.
Ho cercato il più possibile di rientrare all’interno dell’universo espanso per evitare contrasti con altre storie, ma purtroppo con l’uscita della serie a fumetti The Rise of Kylo Ren e il film L’ascesa di Skywalker è stato impossibile evitare una collisione. Avendo già scritto però buona parte della storia, mi sono sentita troppo pigra per correggerla.
Uno dei punti su cui ho lavorato maggiormente è stato il carattere di Kylo Ren: istintivo, scenico, che ha come unico padrone sé stesso e abbastanza furbo (basti vedere la serie a fumetti The Age of Resistance). In più ho cercato di mettermi il più possibile nei panni di una persona che si ritrova d’improvviso alla guida di una galassia e con un sacco di responsabilità in più sulle spalle. A questo ho aggiunto un piccolo tocco personale: il lato un po’ ribelle e fuori dagli schemi, che ho pensato potrebbe essere nato dal desiderio di uscire dalle costrizioni e le ambizioni che Luke, Han e Leia avevano in serbo per lui fin da quando era piccolo (per questo ho preso spunto molto dal libro Bloodline).
Insomma, spero vi sia piaciuta questa storia e attendo i vostri commenti!-
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Star Wars / Vai alla pagina dell'autore: Meggy the Witch