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Autore: Owaranai    12/06/2020    1 recensioni
Pakkun non era assolutamente il tipo di cane disposto a passare sopra ad un affronto del genere.
[Kakashi x Nuovo personaggio]
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Nuovo Personaggio, Pakkun
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Quella sera Pakkun si trovava comodamente seduto sul tappetto del salotto, intento a rosicchiare il tacco di un paio di sandali da donna.
Dalla stanza accanto si sentì un gemito più forte degli altri, Pakkun si interruppe per l’ennesima volta infastidito, riprendendo subito dopo a mordere quella scarpa con ancora più enfasi.
‘Non ne posso più!’ pensò il fedele compagno del Sesto Hokage ‘come diavolo fa Kakashi a sopportare quella strega?’
Sentì la suola della scarpa bucarsi sotto i suoi denti e scodinzolò soddisfatto.


 
I fatti erano questi: poco prima della guerra Kakashi aveva fatto la conoscenza della nuova cameriera nel locale frequentato solitamente dal gruppo di jonin del villaggio e si era risvegliato il giorno dopo nudo e soddisfatto nel letto della ragazza.
La guerra poi era cominciata, era stata vinta, lui era diventato Hokage e passava le sue giornate a firmare documenti e prendere parte a noiose riunioni. Una sera in cui una delle suddette riunioni si era protratta più del previsto, Kakashi si era ritrovato a notte fonda a tornare al suo appartamento. Si era per caso imbattuto nella stessa ragazza conosciuta mesi prima ed entrambi, guidati dall’istinto e dalla passione, si erano ritrovati poco dopo a darsi da fare nel letto dell’Hokage.
Pakkun non aveva gradito per niente l’intrusione da parte di quella donna e aveva passato la notte in bianco, raggomitolato sotto il tavolo della cucina. Quando la mattina se ne era finalmente andata dalla sua casa, aveva tirato un sospiro di sollievo, passando il resto della giornata a guardare male Kakashi, che però era talmente rilassato e con la testa tra le nuvole da non accorgersene nemmeno.
Pakkun sperava fosse la prima e l’ultima volta, ma non poteva sbagliarsi di più.
Da allora quella donna prese a frequentare periodicamente la casa del suo padrone, e i due umani si ritrovavano a passare la maggior parte del loro tempo insieme a gemere e ansimare, lasciando il povero cane chiuso fuori dalla porta.
Pakkun non ci aveva pensato due volte a far capire ai due chi comandava in quella casa. Ogni qual volta trovava qualcosa appartenente alla donna abbandonata sul pavimento provvedeva prontamente a sequestrarla e distruggerla. Quello che stava rosicchiando in quel momento era ben il terzo paio di scarpe che le aveva rovinato. Una volta aveva persino ridotto a brandelli una sciarpa, per non parlare delle innumerevoli volte in cui aveva fatto pipì sulla sua borsa. Sperava che col tempo lei si sarebbe stufata di vedere tutte le sue cose rovinate e avrebbe lasciato in pace lui e Kakashi, ma purtroppo lei sembrava non farci nemmeno caso. Quando trovava qualcosa distrutto o grondante di piscio sorrideva, cercando di accarezzare la testa dell’innocente (proprio per niente) cagnolino.


 
Tornando a quella sera, in cui le molle del letto cigolavano fastidiosamente seguendo un ritmo tutto loro, mentre Pakkun procedeva con zelo alla distruzione del sandalo, i loro gemiti diventavano sempre più forti e frequenti. Dopo tempo immemore, in cui le sue delicate orecchie avevano dovuto sopportare tutto quel baccano, sentì un’esclamazione della ragazza e un ansimo roco del suo padrone e capì che finalmente i due si erano degnati di finire.
Prese tranquillamente ciò che restava della scarpa e la posizionò esattamente di fronte alla loro porta chiusa, andando poi a sonnecchiare sul divano.


 
Quando la mattina seguente i due si alzarono per la colazione, Kakashi fu il primo a notare il misfatto. Rivolse un’occhiata truce a Pakkun, che nel frattempo si era risistemato sul divano dandogli la schiena.
Quando anche la ragazza notò il sandalo ormai inutilizzabile, sbuffò.
“Ancora? Di questo passo dovrò rifarmi il guardaroba!”
“Mi dispiace” proferì Kakashi grattandosi il retro della nuca.
“Tranquillo, ne ho un paio di scorta” sorrise trionfante sfilando un paio di infradito dalla borsa, che fortunatamente si era ricordata di appendere lontana dalle grinfie (ma soprattutto dal piscio) di Pakkun.
“Certo che il tuo cane è proprio permaloso” aggiunse con un finto broncio, ridendo subito dopo aver udito il leggero ringhio del diretto interessato.
Kakashi se la rise di gusto ricordando come, la prima volta che la ragazza aveva varcato la soglia del suo appartamento, aveva tentato di avvicinarsi al suo fidato compagno chiamandolo “bella cagnolina”.
A nulla erano serviti gli stuzzichini con cui la ragazza aveva cercato di farsi perdonare le volte successive, Pakkun non era assolutamente il tipo di cane disposto a passare sopra ad un affronto del genere.
 




 
  
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