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Autore: QueenFighter    13/06/2020    0 recensioni
[KakaSaku][2722 parole][Kakashi!Centric][AU]
Certo, non pretendeva il solito ‘Sei perfetto, firma qui, ciao’, si aspettava più un ‘Hai i trigliceridi alti, smettila di mangiare affettati e ramen come se non ci fosse un domani’.
Di certo non si aspettava un - Hai uno scompenso ormonale, un calo di testosterone - detto in maniera seria e schietta.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi, Hatake, Sakura, Haruno
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
- Questa storia fa parte della serie 'Modern Love'
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Gettin old
 
Quando arrivava il periodo autunnale era quasi normale per Kakashi ammalarsi. Nulla di grave, solo quel costante e lieve raffreddore che serviva a farlo irritare più velocemente e che necessitava di thè bollenti e borse dell’acqua calda.
Per questo non si era stupito quando nell’ultimo mese aveva iniziato a sentire dolorini qua e là, accompagnati da una stanchezza sfiancante e da una spossatezza come mai prima d’ora.
Non se ne faceva una colpa così grossa però, negli ultimi sei mesi lo avevano passato da essere un agente sempre in prima linea a essere un agente scovatore di documenti non firmati.
Seduto per dodici ore giornaliere, se non di più, sentiva sempre la stanchezza esaurirlo e la mancanza dei blitz o anche solo delle ronde iniziava a farsi sentire, parecchio.
Sbuffò, questa mancanza dalla prima linea però non lo esimeva da dover fare i costanti controlli a cui ogni poliziotto era sottoposto.
Era consapevole che in quegli ultimi sei mesi il suo stile di vita era completamente cambiato e questo incideva parecchio sul suo fisico, ne era più che cosciente.
Solo che non si aspettava di vedere Hashirama serio, mentre entrava nell’infermeria della caserma. Era un evento abbastanza raro vedere quell’uomo anche solo a malapena concentrato, figuriamoci serio. Per questo si sedette con cautela sulla sedia davanti alla scrivania.
Certo, non pretendeva il solito ‘Sei perfetto, firma qui, ciao’, si aspettava più un ‘Hai i trigliceridi alti, smettila di mangiare affettati e ramen come se non ci fosse un domani’.
Di certo non si aspettava un << Hai uno scompenso ormonale, un calo di testosterone >> detto in maniera seria e schietta.
E fino a li lo poteva anche accettare, non era la cosa più carina che si potesse dire a un uomo ma nemmeno la peggiore che aveva mai sentito, diciamo che il suo ego aveva fatto un piccolo crac.
Poi però l’uomo dai lunghi capelli castani, mentre gli spiegava cosa doveva fare per rimediare, aveva sdrammatizzato con una frase che gli fece provare un brivido lungo la schiena << Devi stare attento anche a cosa mangi, considerando l’età che hai >>
<< Come? >> aveva risposto di scatto, quasi stridulo, come se gli avesse detto la cosa peggiore della sua vita.
<< Kakashi hai quarantuno anni, devi stare attento, con il lavoro che fai devi sempre essere in forma >> lui batté le palpebre un paio di volte ed era sicuro che, attraverso la mascherina, si vedessero le sue labbra leggermente aperte in un’espressione di stupore.
Quarantuno.
Sto invecchiando.
<< Sono sicuro che per Sakura non sarà un problema aiutarti, vedrai ti preparerà degli adorabili bento speciali solo per te, vecchietto >>
Kakashi trattenne il fiato. Poteva accettare anche i commenti sulla sua età, di avere gli acciacchi e di ammettere che aveva quarantuno anni, ma non avrebbe mai accettato che la sua giovane moglie gli facesse da badante.
Hashirama alzò un sopracciglio nel vedere l’espressione quasi terrorizzata dell’altro << Perché tu glielo dirai, vero Kakashi? >>
<< No >> rispose secco e duro.
<< Kakashi – iniziò l’altro sospirando – glielo devi dire, è un medico e un ottimo personal trainer, saprà sicuramente darti una dieta adatta. Questa tipologia di problema può portare a cose molto più gravi >>
<< Non mi interessa, dammi il numero di un dietologo, farò da me >>
Hashirama sospirò e imprecò conto Ippocrate e tutto il circondario dei medici << Kakashi se ti facessi aiutare da Sak.. >>
<< Ho detto di no >>
No, si disse, non sto invecchiando.
 
*
 
Dopo una settimana, gli arrivò la nuova dieta e si sentì già più sereno, o almeno era quello che si diceva mentre nascondeva abilmente le analisi tra un paio di calzini e dei boxer. Non sarebbe invecchiato, non lui.
Posò lo sguardo su sua moglie che se ne stava con un semplice top e un paio di pantaloncini dentro casa, nonostante fuori facessero si e no dieci gradi. Lei, la stronza giovane, di soli ventisette anni, nonostante lamentasse il freddo ai piedi di notte, era una stufa bollente con le gambe. Che fosse estate o inverno, Sakura faceva i suoi esercizi di pilates sempre in tenuta estiva perché ‘il freddo tonifica’.
Sbuffò dalle narici girando la testa verso la brodaglia, tisana, rilassante che stava bevendo sentendo il lieve limo alla testa fare nuovamente capolino.
<< Non mi sembri molto convinto >> aveva detto lei mentre si esibiva in una perfetta posizione del corvo, senza nemmeno sforzarsi. Lui sarebbe probabilmente morto e col cazzo che avrebbe avuto fiato per parlare.
<< Fa abbastanza schifo >> aveva grugnito dando un altro sorso, seguito da una smorfia disgustata.
Lei ridacchiò << Come mai questa passione per la cucina salutare? Di solito questa è la tua ora del gelato >>
<< Sbaglio o mi stai prendendo in giro >>
<< Ma chi io? Mai >>
<< Bene >> aveva grugnito guardando la tazza con odio.
<< Ei, tutto okay? >> gli chiese sedendosi sul tappetino e guardandolo con i grandi occhi verdi, scrutandolo nell’animo irrequieto.
<< Si, sono solo stanco >> rispose abbassando gli occhi nuovamente sulla tazza, tentato dal dirle cosa gli stava succedendo.
<< Alla tua età è normale >> ridacchiò lei al solito.
Ringhiò la sua stizza dalle narici, contraendo la mascella e stringendo i denti, borbottando << Vado a lavoro >> che la lasciò alquanto stupita e stordita sul tappetino nero.
 
*
Dopo due settimane, Kakashi, si rese conto di molte cose.
A quarantuno anni sapeva benissimo i foglietti illustrativi dei medicinali, si rese conto di avere le zampe di gallina agli occhi e che le sue occhiaie ormai erano il suo must-have di tutto l’anno. Si era accorto che la mattina, si doveva alzare in un modo ben preciso per non infiammare la sciatica o la schiena e che, dopo una serata tra colleghi, non riusciva a smaltire l’alcool se non dopo due o tre giorni di coma. Oltre a questo aveva iniziato anche a notare che il suo fisico, da sempre tonico e scolpito, se ne stava lentamente andando.
Quindi, come gli aveva consigliato Hashirama, aveva preso a frequentare la palestra privata di sua moglie, stupendola notevolmente, dato che di solito, se aveva del tempo libero, si dedicava alla lettura di romanzi pseudo pornografici.
E era andato tutto bene, fino a che, non era arrivato il giorno dopo. Per quasi tutta la settimana era stato dolorante e con la schiena a pezzi, senza considerare che se si esibiva in una lieve risata, sentiva gli addominali piangere dal dolore.
Ma nonostante tutto continuò a fare esercizio, a mangiare più sano che poteva e a tenere un ritmo di vita buono, tutto senza farsi aiutare da sua moglie.
No, ce la poteva fare benissimo da solo.
*
 
La parte più dura gli arrivò un lunedì mattina, che gli fece comprendere il ‘Potresti avere anche disturbi erettili e abbassamento della libido’ detto da Hashirama, quattro settimane prima. Si stava avvolgendo attorno alla sua adorabile moglie, avvolgendo il fionco col braccio sinistro, carezzandole la pancia piatta e tonica, mentre col destro passava sotto alla testa di lei, ancora appoggiata sul cuscino, avvolgendole le spalle.
Baciò con delicatezza il collo niveo, godendosi i suoi mormorii assonnati, svegliandola dal sonno profondo. Li, in quel preciso istate, si rese conto che lui, come persona, non vedeva l’ora di seppellirsi dentro le pareti calde di lei e di sentirsi avvolgere dal calore e dal piacere. Ma che il suo amico, quello soggiornava tra le sue gambe, proprio non ne voleva sapere di alzarsi.
Kakashi andò in panico, rendendosi conto che, la sua tipica erezione mattutina, era tutto fuorchè eretta.
Quasi con vergogna strisciò via da Sakura, sentendola borbottare di dispiacere, e si rinchiuse in bagno guardando nelle mutande, per controllare se almeno c’era ancora.
Inspirò profondamente, cercando di mandare via la sensazione di imbarazzo e disagio, sentendo il suo orgoglio da uomo fare crac, crac, crac, e ancora crac.
Sarà la stanchezza, si disse, sicuramente è quella.
*
Passarono altre due settimane e Kakashi si accorse che alcune ciocche non erano più argentee e brillanti, ma opache e ingrigite. Iniziò a prendere in considerazione l’idea di farsi la tinta, la volta dopo che sarebbe andato dal barbiere.
Per di più si perdeva nel confrontare il suo fisico o le sue abitudini, con quella della sua giovane moglie.
Nonostante i loro due figli, Sakura vantava un fisico da premio Nobel. Pancia piatta, gambe toniche e busto rigido e ferreo. Lui invece iniziava persino ad avere i fianchi e la ‘v’ era totalmente sparita.
Sakura faceva movimenti agili e scattanti, mentre quelli di lui erano più lenti e calcolati.
Sakura riusciva a fare una serata senza ritrovarsi con dei terribili postumi il giorno dopo, lui no.
Ma la vera domanda era una e una sola, quanto ci avrebbe messo sua moglie a rendersi conto che tra loro c’erano quattordici anni di differenza e che lui stava lentamente e inesorabilmente invecchiano, mentre lei era nel fiore degli anni?
 
*
 
Bestemmiò qualche divinità, nel mentre sbatteva il mignolo nello spigolo del letto e dolorante, stanco e frustrato si imbucò nel letto.
Dopo quell’odiato lunedì, Kakashi, aveva sempre preso meno in considerazione l’idea di parlare con Sakura di ciò che gli stava accadendo. Diamine, era un uomo e non riusciva nemmeno a farselo venire duro. Sbuffò sconsolato mentre scacciava con un piede la borsa dell’acqua calda, quella era roba per vecchi. Non per lui.
Era frustrato perché si ritrovava estremamente voglioso di Sakura, di perdersi in lei, nelle sua pareti bollenti e accoglienti. Ma qualcuno non voleva collaborare e quindi si era ritrovato, letteralmente, con le palle piene, di tutto.
<< Kakashi >> il tono inquisitore e serio di Sakura, gli fece alzare gli occhi su di lei.
<< Mhn? >> chiese cercando di risuonare più normale che poteva, specchiandosi nelle gemme verdi che erano gli occhi di sua moglie. A Kakashi piacevano tantissimo, se ne era innamorato, l’aveva guardati la pima volta e, mai più, se l’era levati dalla testa.
Sua moglie era di una bellezza eterea, antica ma giovane allo stesso tempo. << La vuoi sapere una battuta? >> gli chiese facendogli alzare un sopracciglio.
<< Qual è il colmo per delle analisi del sangue? >>
<< Essere fatte per via urine? >>
<< No essere nascoste tra mutande e calzini >>
Kakashi si bloccò, poi si mise seduto, sentendo la schiena dolergli per la troppa velocità del gesto.
Vide la moglie sospirare e sedersi sul letto. << Kakashi perché non mi hai detto dello scompenso? Non c’è nulla di cui vergognarsi. Sai quando ho letto le analisi ho capito come mai tanto interesse per lo sport e la vita sana. Ma questo non risolve molto, potevo darti una mano..>>
Ringhiò a sentire quella frase, facendole inarcare il sopracciglio << Tu pensi che avere questo tipo di scompenso riduca la tua virilità? >>
<< No >>
<< E allora qual è il problema? Non può essere il fatto che stai invecchiando perché non ti considero così frivolo >>
Sbuffò dal naso << Io non sto invecchiando >>
<< Oh mio Dio >> sospirò quella << Kakashi il problema è davvero l’età? >>
<< Si cazzo – ringhiò lui – Ho un cazzo di scompenso ormonale, ho acciacchi continui, dormo con la borsa dell’acqua calda ai piedi, indosso gli occhiali da vista, bevo il thè prima di andare a letto, il mio corpo sembra impattato contro la gravità e non mi .. >> non mi si rizza più nemmeno l’uccello. Finì mentalmente mentre si indicava in mezzo alle gambe.
<< Poca attività fisica, alimentazione non sana, poche ore di sonno e stress sono le principali cause dell’abbassamento di testosterone- iniziò lei addolcendo lo sguardo – questo causa molti sbalzi termici corporei, acciacchi e dolori un po' ovunque, perdita di massa muscolare e la riduzione di libido >> continuò prendendogli una mano.
<< Questo me lo ha già detto Hashirama >> ringhiò.
<< Kakahi, non smetterò di amarti solo perché non facciamo sesso da due mesi, non mi importa, non se tu stai male >> disse guardandolo negli occhi seria << Quando ti ho sposato, sapevo che tu saresti invecchiato prima di me, e non mi importa. Ti amo proprio perché sei sempre stato più adulto di me. Per di più questi disturbi non vengono per l’età, più a causa di stress o altri fattori esterni che incidono sugli ormoni >>
<< Che vuoi dire >> disse alzando lo sguardo nel suo.
<< Questo problema può affliggere anche ragazzi in pre-adolescenza – sorrise lei – questo vuol dire che non è uno scompenso dovuto dalla tua età ma più dai fattori esterni. Dormi si e no quattro ore a notte, stai sempre seduto e mangi sempre cibo da asporto. Questo è il tuo corpo che ti dice che non va bene così >>
 << Cosa devo fare? >> mormorò sconsolato.
<< Faremo una bella scheda di palestra e una nuova dieta, più adatta al tuo stile di vita. All’inizio non vedrai risultati ma dopo un mese si >>
Kakashi sospirò guardandola irrequieto << Vedrai tornerai come prima, solo con una maggiore passione per i cantieri >> aveva sdrammatizzato la ragazza.
 
*
 
Le prime due settimane erano state orribili, si sentiva sempre affaticato e affamato. Ma più il tempo passava, più si sentiva si sentiva sempre più vigoroso e rinforzato.
Il suo fisico era nettamente migliorato e le energie erano tornate, il nervosismo, la spossatezza e la stanchezza sembravano solo un mero ricordo.
Si rese conto di essere tornato alla normalità quando, dopo aver portato scuola i bambini sentì la moglie canticchiare.
La vide intenta a infilarsi l’intimo e lo stomaco gli si strinse e il calore si diramò verso il corpo, sbuffò sconsolato, il suo amico, fino a li, non si era mai fatto avanti.
Quindi ignorò la moglie mezza nuda e andò a frasi la doccia. Ma anche li, la figura di lei lo perseguitava. Le forme sinuose e erotiche gli fecero salire tutto un brivido lungo la schiena e l’immagine di lei, prendeva sempre più consistenza, sotto le palpebre.
Sospirò massaggiandosi la cute e sentendo un nuovo brivido partire, stavolta dalla testa fino all’inguine.
Quando iniziò ad asciugarsi e a tamponare l’asciugamano sulle gambe, sentì che anche qualcun’alto si sentiva vigoroso.
Stupito, dopo quasi più di un mese di inattività, l’erezione di Kakashi svettava fiera e dura tra le sue cosce. Quasi come se fosse il Sacro Graal, lo prese in mano delicato, sibilando di piacere quando prese a muovere delicatamente la mano, guardandola con venerazione e infinita gioia.
Accertatosi che sia lui, che l’altro, erano entrambi vogliosi di sentire di nuovo il corpo della moglie, Kakashi, totalmente nudo, era andato da lei.
L’aveva trovata piegata a rifare il letto e svelto l’aveva raggiunta e presa per i fianchi, buttandosela addosso e iniziando a strusciare il bacino nel solco delle natiche che traspariva dalle leggere mutandine bianche.
Lei, dopo un gridolino di sorpresa, si era lasciata sfuggire un gemito << Attualmente la mia voglia di cantieri è bassa, ma quella per la mia giovane moglie no >> aveva detto facendo scendere una mano sull’intimità.
<< Kakashi >> aveva sospirato lei socchiudendo gli occhi e allargando le gambe, seguendo i movimenti di lui.
<< Sei mia >>
<< Lo sono sempre stata >>
 
*
 
Sospirò di sollievo e di appagamento, trascinandosi la ragazza sul petto e avvolgendole le spalle con un braccio.
<< Come ti senti? >> gli chiese cauta, accoccolandosi tra le sue braccia e sistemandosi meglio sotto alle lenzuola.
<< Dannatamente bene >> rispose socchiudendo gli occhi, stringendosela un po' di più addosso.
<< Ora però devo andare in ospedale >> gli aveva mugugnato, lasciandogli un bacio sulla pelle del torace.
<< Vai a curare i vecchi? >> chiese ridacchiante.
<< L’unico vecchio che mi sembra più che curato sei tu, amore >>
<< Tesoro, dopo una performance sessuale del genere, puoi dirmi che sono tutto, ma non vecchio >>
<< Ti ci vedo sai – disse mentre si alzava e prendeva il reggiseno – libro in mano, sguardo giudicante e tanti, tantissimi cantieri >>
<< Che ne sai? >>
<< Quando accadrà ti dirò ‘Te l’avevo detto’ >>
E nella mente di Kakashi, un unico pensiero prese forma, che lo scaldò dall’interno e lo rincuorò, dopo quelle settimane di stress.
Starai con me fino ad allora, vero?
 
 
  
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