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Autore: BloodyMoon    12/05/2005    1 recensioni
< Usati. Come oggetti. Come bestie. Come nullità. Questo è ciò che siamo noi. > Ed ecco qui un'altra storiella! In realtà l'ho scritta da un bel po', ma dato che il mio computer si scassa ogni 2x3 non si può fare molto... R&R please! Baci BloodyMoon
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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.: LIKE TOY SOLDIERS :.

 

 

 

 

Pairing: nessuno ( ma per chi ha un po’ di fantasia può ben arrivare a significati intrinseci… )

Rating: PG-13

Disclaimer: Purtroppo i personaggi di questa storia non sono miei, ma appartengono a J.K.Rowling. Ogni riferimento a persone, cose, luoghi e situazioni realmente esistenti è puramente casuale, anche se il titolo l’ho preso in prestito dalla canzone di Eminem: mi sembrava molto adatto.

Note: È effettivamente venuta un po’ cortina, ma è una fanfic venuta fuori così, un giorno, senza troppe pretese… Ma non mi sembra venuta malissimo, che ne dite di lasciare un commentino ino ino?! ^_-

Mi farebbe immensamente piacere. Danke! ^_^

Dedica: a Amy Lee degli Evanescence (che io adoro ^_-) per  avermi ispirato questa storiella con le sue splendide canzoni e la sua fantastica voce! A chiunque commenterà, ma anche solo leggerà questo frutto della mia mente malata. Grazie davvero!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Usati.

Come oggetti.

Come bestie.

Come nullità.

Questo è ciò che siamo noi.

Esseri fatti di carne, ma che non sembrano neanche umani, tale è la loro crudeltà.

Siamo soldati, troppo giovani per importare qualcosa.

Costretti a essere ciò che non vogliamo.

Seguire il volere dei nostri padri, portare onore al nome della nostra famiglia.

Viviamo per questo.

È questo che vogliamo? Lo immaginiamo così il nostro futuro?

Non importa quello che pensiamo e vogliamo, dobbiamo solo eseguire.

Siamo solo giovani soldati.

Siamo giocattoli nelle mani di un pazzo.

Siamo uomini fatti solo di ossa e carne.

Vuoti.

Senz’anima.

Quasi come condannati al Bacio dei Dementor.

Non abbiamo più identità.

Io, per esempio, sono uno come tanti altri.

La gerarchia è a mio favore, se così si può dire.

Non sono così indispensabile da dover essere sotto il Suo diretto controllo, ma neanche inutile da poter essere ucciso.

E così passerò il resto della mia vita.

Ad uccidere persone innocenti.

Vedere il loro sangue scorrere.

Sapere di essere io la causa della loro sofferenza.

Ma ormai non sono più niente.

Sono vuoto, anche se vivo.

Ma che importa essere vivi se non si è niente?!

Cos’è la vita?

Qualunque cosa sia, la mia non è degna di essere vissuta.

Se avessi potuto, mi sarei già lasciato tutto alle spalle, ma è ben noto che il coraggio non è una delle mie qualità.

Il suicidio sarebbe stato perfetto.

Ma come avere il coraggio di buttarsi, dopo aver visto l’altezza che ti separa dal terreno?

Come poter lacerare la tenera carne dei polsi se non si vuole vedere il proprio sangue scorrere?

Tempo fa ho avuto la possibilità di non diventare mai ciò che ora sono grazie a lui.

Ma, troppo abituato al dolore, non sapevo cosa fosse la felicità, e non potevo combattere per una cosa che non conoscevo.

Combattere per cosa?

Per un sorriso sincero? Per provare emozioni? Per sentirmi veramente “vivo”?

Tutto ciò mi sembrava altamente futile a quel tempo.

Ora lo rimpiango più di ogni altra cosa, ma non posso tornare indietro ormai.

Ho avuto la possibilità di seguire quegli smeraldi che silenziosamente pregavano per la mia salvezza, ma non ho colto l’attimo.

Ed ora sono vuoto.

Solo un servo come tanti, al servizio di un pazzo chiamato Lord Voldemort.

Solo un soldato giocattolo.

Una bambola in mano a quegli occhi spietati, rossi come il sangue, come l’odio per la vita che scorre in quelle vene.

Lentamente stiamo tutti cadendo in battaglia, uno dopo l’altro.

Ma anche se vinciamo queste battaglie in cui non crediamo, dentro di noi sappiamo che in realtà non vinceremo mai.

Siamo morti dentro.

Ed anche io sono ormai insensibile a tutto.

Dentro di me, però, sento sempre un piccolo qualcosa.

Una piccola chimera.

La speranza di essere salvato.

Una mera utopia.

E anche il dolore che prima sentivo dentro, si è lentamente affievolito, fino a divenire nulla.

Sono troppo perso per essere salvato?

Forse no.

Ma il tatuaggio sul mio avambraccio mi designa come bugiardo e assassino.

E per quando i miei occhi – anche se così fottutamente uguali a quelli di mio padre – possano essere sinceri, io apparirò sempre come tale.

Tutti vedranno in me la mia parte peggiore, quella che ho dovuto creare.

Tutti mi guarderanno come se sapessero tutto della mia vita. Il mio dolore, le mie paure, i miei sacrifici.

E io li manderò a fanculo, perché è quello che si meritano.

Non possono giudicarmi.

Non proprio loro: arroganti, ipocriti doppiogiochisti di merda.

Loro che si definiscono “buoni” per antonomasia.

Si sono mai preoccupati di noi, Slytherin figli di Death Eater?!

Non mi sembra, hanno fatto come tutti gli altri.

Hanno giudicato dalle apparenze.

E solo con quegli smeraldi potevo sentirmi tranquillo e al sicuro.

Coraggio, determinazione, ma anche sofferenza e consapevolezza.

Tutto questo in quegli occhi maledettamente espressivi.

E quando mi fissavano mi sembrava che mi leggessero dentro, facendomi sentire la persona più speciale del mondo.

Non dovrei pensare a queste cose, e se non fossi bravo a nascondere i miei pensieri, il Lord mi avrebbe già ucciso.

Ma è la verità, e non può essere diversamente.

E so che non può essere cambiata.

Solo combattendo in ciò in cui si crede si può vincere.

Ma per ora – anche se non ho niente da perdere – non ho niente e nessuno per cui combattere.

Neppure per quegli occhi.

È buffo pensare che ciò che più mi è rimasto impresso nella mente non è la sua cicatrice per cui è tanto amato, e per cui lui si odia, ma i suoi occhi, gli specchi della sua anima.

E vorrei combattere, anche solo per quegli occhi.

Ma in questo momento non mi basta.

Da solo non ce la farei mai.

E sono stanco.

Non posso far altro che restare qui, far finta di essere un fidato servo, e aspettare.

Attendere che qualcuno – che quegli occhi – mi salvino.

Fino ad allora, continuerò ad essere un soldato giocattolo…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

…The End…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Grazie per l’attenzione, e… alla prossima! ^_-

Se vorrete potrei anche scrivere un Harry PoV, basta dirlo… e sperare che sia ispirata!

Scusate ancora per la cortezza del cap, ma è venuto fuori così.

Baci

 

 

BloodyMoon

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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