Anime & Manga > Lady Oscar
Segui la storia  |       
Autore: occhiverdi1972    13/06/2020    3 recensioni
"Perchè lui l' amava perdutamente, al di sopra di tutto, contro ogni umana comprensione, nessuna barriera o ceto sociale avrebbe oscurato tale sentimento, perchè solo lei era l' amore."
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Axel von Fersen, Oscar François de Jarjayes
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

~Sogno capitolo 124 💖

Andrè si alzò presto, malgrado la stanchezza del viaggio e l'ora tarda in cui era arrivato a casa, si sentiva fresco e riposato e dire che  si era rigirato tutta la notte a letto felice per la notizia che la sua Oscar gli aveva dato.
Si era fermato piu' volte per osservarla dormire .
Oscar, la sua Oscar portava dentro di se il frutto del loro amore. Era una sensazione bellissima saperlo e viverlo, quella consapevoleza lo faceva sentire talmente su di giri da non avvertire nemmeno la stanchezza.
Sua moglie stava ancora stretta a lui e dormiva beatamente. Controvoglia Andrè la scostò  , la coprì con il lenzuolo e scese dal letto.
Si sciacquò il viso ed il corpo con l'acqua fresca del catino , poi si asciugò, indossò i vestiti e si avvicinò nuovamente a lei
Oscar era abbandonata fra le lenzuola bellissima e rilassata, Andrè avrebbe voluto svegliarla fra i baci, coccolarla ancora un pò ed esprimerle quanto fosse felice, ma  dormiva talmente bene che non osò farlo, tanto piu' che sapeva che avrebbe dovuto recarsi a Versailles.
Sospirò col cuore gonfio di tenerezza, si avvicinò allo scrittoio , abbozzò qualcosa su un foglio di carta.
Lo lascio' sul cuscino di Oscar, le bacio' teneramente il capo ed uscì dalla stanza per recarsi dai De Guillard.

A Brighton intanto Cristine stava seduta fuori e guardava il cielo con il cuore gonfio di tristezza.
- Ti manca Andrè, vero? Rivederlo ti ha fatto capire che era l'uomo giusto per te! - la voce familiare arrivò come una cascata d'acqua gelata
Cristine si portò le mani alla fronte in un gesto esasperato,poi rivolse uno sguardo accigliato e contrariato alla sorella:
- Basta Lizzy riesci soltanto a confondermi! -
Gridò quindi con enfasi.
La giovane la fissò, si portò le mani ai fianchi contrariata:
- Confonderti? Dí pure che sto aprendoti gli occhi mettendoti davanti alla cruda realtà! - ribatté - Dio... Cristine guardati! Guarda come stai!
Lei sospirò:
- Va bene...ammetto che  tu abbia ragione ma non c'è nulla da fare!
La giovane le prese le mani:
- Si...si che c'è da fare! c'è sempre qualcosa da fare! Reagisci  Cristine,prendi in mano la tua vita, lotta dannazione!!
- No...non potrei è una sfida persa in partenza.
- No... che non lo è, e comunque  non potrai mai saperlo se non combatti
- Combattere?
-Diamine sorella, sali sulla prima nave e raggiungilo!!!
- Cosa?
- Va' da lui Cristine ,va' e riprenditi quello che avevi, va' e riprenditi il tuo André!!!

Oscar allungò le gambe, si stiracchio' piano, si girò verso il lato di Andrè, sbuffò... suo marito era già uscito!
Si alzò a sedere sul letto, un'ondata di nausea la investì, si portò una mano alla bocca per arginarla, respirò a fondo finchè si attutì.
Lo sguardo vagò sul letto intercettando il foglio di carta abbandonato.
La giovane lo afferrò fra le dita curiosa, lo aprì , poche righe  sintetiche ed affettuose :
- Buona giornata. Vi amo!"
Oscar sorrise , poggiò i piedi sul pavimento e si sfiorò la pancia piano:
- Dal singolare tuo padre è passato al plurale, mi hai già tolto il primo posto tesoro ! - scherzò parlando con la creatura che portava in grembo -, sorrise nuovamente  - sta tranquillo, tua madre scherza - aggiunse poi - sei l'unica persona di cui non potrei essere gelosa!
 Si alzò , poggio' il foglio sullo scrittoio e si avviò per preparasi.
Versailles la aspettava!

- Buongiorno maestro Grandier!! Bentornato! - sussurrò Charlotte alzandosi dal tavolo della biblioteca per accogliere Andrè.
- Salve Charlotte è un piacer rivedervi! - sorrise lui ammirando la giovane fanciulla nel suo delizioso abito chiaro.
- La luna di miele è andata bene? Oscar come sta! - sussurrò  lei gentilmente.
Andrè sorrise, posò il libro sul tavolo e incontro' gli occhi chiari della sua alunna.

- La luna di miele è andata benissimo, a parte un'incursione del Conte di Fersen!

- Non posso crederci!

- Già...- sussurrò Andrè - Fersen ha pensato bene di porgerci i suoi auguri.

Charlotte scosse la testa contrariata.

- Comunque sia adesso il bel Conte è in esilio in Svezia - specifico ' lui - quasi sicuramente non lo rivedremo piu'!

- Menomale! - sussurrò Charlotte.

Andrè la fisso felice :

- c'è ...c'è una cosa che credo dobbiate sapere...

Charlotte lo fisso:

- Ditemi!

- Oscar..Oscar e io diventeremo genitori!

Sul viso di Charlotte si aprì un dolce sorriso.

- Oddio! E' meraviglioso!

- Si...- sussurrò lui commosso.

- Sono felice per voi maestro. Vi meritate tutta la felicità del mondo - sussurrò avvicinandosi a toccargli le mani.

- Vi ringrazio Charlotte. Io non dimentico che se mia moglie è sana e salva, è anche merito vostro!

La giovane sorrise :

- Ohh...io non ho fatto granchè!

- Si che lo avete fatto! piuttosto...come state?

Charlotte si accomodò distrattamente sulla sedia, si portò una mano a sorreggere il capo, poi fissò Andrè :

- Se sapeste maestro...durante la vostra assenza è successo di tutto, mio padre mi ha promesso in sposa ad un giovane...

- Si...me lo aveva accennato durante il nostro viaggio

- Il giovane Florence Dubois , aitante, ricco e bello!

- Ahh...se non altro ha scelto bene! - scappò ad Andrè

- Già...anche troppo!

- In..in che senso?

Charlotte titubò, poi fissò il suo maestro smarrita, una lacrima scivolò dai suoi occhi.

Andrè si avvicinò a lei, le si sedette di fronte.

- Se avete bisogno di parlare sappiate che con me potete farlo. I nostri discorsi rimarranno qui, fra queste mura!

- Sapete che...che sono..ehm...ero legata a Robespierre.

- Si..me l'avevate confessato!

- Bene...quando mio padre mi ha annunciato di avermi promessa in sposa ho sentito cascarmi il mondo addosso.

- Lo immagino..

- Poi ho incontrato il giovane Dubois e...

- E...?

- Io non lo so...quel giovane è affascinante da morire , ha dei modi talmente gentili che...

- Vi piace?

- Si...- confessò lei  - ma non è quello il punto.

- E allora , qual'è il problema ?

- Sentirmi attratta da lui mentre sto con un altra persona mi ha fatto sentire terribilmente in colpa.

- Beh...indubbiamente dovete fare una scelta Charlotte.

- Florence ha annullato la promessa di mio padre, non so come, ha scoperto che io ero già legata a Max ed ha scelto di lasciarmi libera!

Andrè sbarrò gli occhi :

- Ne ha parlato con vostro padre?

- No...e' stato meraviglioso anche in quello... Sostiene di amarmi e non voler crearmi problemi..

- Ha indubbiamente avuto un comportamento da gentiluomo!

- Si...il problema è che...all'inizio, quando mi ha detto che ero libera io...Io invece di sentirmi sollevata... mi sono sentita delusa.
Andrè storse il labbro :
- Brutto segno!
Charlotte arrossì.
- E Non sapete ancora com'è andata a finire !!

- Spiegatemelo! - sussurrò il giovane incuriosito

- Una sera di queste, di ritorno da una missione, sono andata da Max per...Per dargli la bella notizia e..e lui invece che rallegrarsene è rimasto impassibile , addirittura mi ha confessato che da un pò frequenta un 'altra donna!

Andrè era sempre più ' stupito.

- Mi sono sentita morire. Non sto piu' con Max e...E penso a Florence!! - sbottò

Andrè sorrise :

- Oddio Charlotte!

- Capite maestro? Ho rinunciato a Florence credendo di amare Max e adesso...Adesso penso ad entrambi!!! Sono disperata!

Andrè sorrise bonariamente
 - Siete sicura che Max frequenti davvero un'altra donna? - sbottò

Charlotte lo fissò smarrita :

- Certo. ..che motivo avrebbe  di mentirmi!

- Non lo so , magari...Magari pensa che sareste piu' felice senza di lui..

- Che confusione! - sbottò la giovane.

Andrè sorrise :

- Se c'è una cosa che ho imparato - sussurrò  - è quella che l'amore è il piu' complicato dei sentimenti umani, cambia, si trasforma , a volte muore , altre volte cresce ancora di piu'.

- Cosa devo fare maestro? - sussurrò lei

- Lasciare che tutto faccia il suo corso - capirete da sola , col tempo chi è il vostro vero amore! - sorrise

Charlotte annuì

- Bene...- sussurrò Andrè cambiando volutamente discorso - adesso ditemi...Avete eseguito gli esercizi che vi ho
lasciato?
- Certo! - sussurrò Charlotte contenta.

 

 

Victor capì tutto guardandola avanzare..... Oscar era di una bellezza sconvolgente quella mattina, sconvolgente e raggiante.

- Buongiorno Comandante! - salutò dritto e fiero.

- Salve Victor ! - sorrise  Oscar incurvando le labbra ironicamente.

Il giovane la fissò , poi sorrise a sua volta :

- E' quel che penso?

- Si Victor, il vostro Comandante diventerà madre.

Girodelle sorrise :

- E' una meravigliosa notizia!! Andrè lo sa?

- Si...è rientrato stanotte!

- Le mie piu' vivide congratulazioni Comandante, per qualsiasi cosa... se state male o vi sentite affaticata io...

- Victor!! Vi prego! - sbottò lei fermandolo con la mano .

- Scu..Scusate !

Oscar scoppio' in una sonora risata , Victor la fissò poi rise a sua volta.

- Grazie Girodelle , so che potrò contare su di voi , adesso...vado a dare la notizia alla Regina! . sussurrò.

Victor la segui' avanzare con lo sguardo.

" Congratulazioni amore mio" - sussurrò commosso.

 

 

 

Per Andrè la giornata passò in fretta , Charlotte era sempre un'alunna diligente , per Oscar invece stare fra i corridoi di Versailles  era  faticoso, la nausea che andava e veniva era un tormento, anche lo stare in piedi stava diventando faticoso.

- Finalmente possiamo andare a casa! - sussurrò diretta a Victor a fine giornata , poi salutò ed usci , il sorriso di Andrè che la attendeva fuori la ripago' immediatamente dal tormento di quelle lunghe ore.

Andrè stava fermo dietro il cancello, guardava verso di lei ,in quegli occhi c'era tutta la felicità del mondo .

Oscar lo fisso' sorridendo a sua volta e avanzando piano a cavallo.
Quanto era bello suo marito si ritrovo' a pensare carica di desiderio.

Si avvicinò a lui .

- Ciao Comandante ! - saluto' Andrè, poi diede un fugace sguardo oltre il cancello , si assicurò che non ci fossero soldati che guardassero nella loro direzione e si allungo' verso le labbra di Oscar.

La giovane rispose con ardore al bacio.

- Hey...Comandante - scherzò lui dolcemente sorpreso - la vostra accoglienza è superiore a quel che avevo sperato.

- Scemo! - lo appellò lei.

Si avviarono verso casa l'uno accanto all'altra.

- Com'è andata amore ? Come stai? . chiese Andrè rivolto a lei

- Sto bene , perchè mai dovrei star male!? - esclamò freddamente.
Di certo non era in gran forma ma non l'avrebbe mai detto al suo uomo

Andrè si bloccò, la guardò, anche lei fermò il cavallo :

- Non mentirmi Oscar , sei stanca, lo vedo!

Lei abbassò gli occhi :

- Si, è vero...sono un po' stanca ma...

- Ma vuoi continuare a fare il tuo dovere, lo capisco !

Andrè si avvicino' , le prese la mano, la guardò negli occhi :

- So che sei un Comandante, so che hai delle responsabilitò, ma non strafare tesoro, e soprattutto...non mentirmi, me lo prometti?

Oscar guardò quegli occhi dolci ed innamorati:

- Si..te lo prometto!

- Bene...comincia allora a dirmi come stai...veramente!

- Non ho particolari problemi a parte la nausea che va e viene ed...un mal di schiena pauroso.

Andrè sospiro':

- Adesso appena arrivati a casa andrai subito a letto, ceneremo nella nostra stanza !

- Ma non...

- Non discutere! - la ammoni'.

- Diamine, lo sapevo. Ora mi tratterai da malata!

Andrè sorrise curvando il labbro in modo ironico :

- Ti sto offrendo una cenetta intima da soli nella nostra camera e ti irriti pure!! hahaha!

Oscar sorrise :

- Ahhhh...Detta così è tutta un'altra cosa!

Oscar si avvicino' , si allungo' verso di lui.

Gli sfioro' le labbra:

- Ti amo!- sussurro' dolcemente

- Anch'io testardo di un comandante! - rispose lui carezzandole i capelli.

Si avviarono piano, poi Andrè la fissò di nuovo, blocco' nuovamente il cavallo.

- Che succede? - sbottò Oscar preoccupata .

- Vieni su  con me! - sussurrò - puoi rilassare le spalle sul mio petto!

Oscar sorrise, accettò l'invito .

Dieci secondi dopo era sul cavallo, il torace del suo uomo solido dietro le sue spalle, le sue braccia che la cingevano tenendo le redini.

Chiuse gli occhi commossa , l'amore di Andrè era meraviglioso.

Arrivarono a palazzo, Nanny li accolse con gioia :

- Bentornati ragazzi!

- Salve Nanny - sussurrò Oscar - mio padre non è tornato? - chiese

- No cara...aveva avvisato del fatto che sarebbe rimasto  fuori qualche giorno in piu'...ricordi?

- oh..si , è vero!  asserì delusa.

Andrè sorrise , le cinse la via con un braccio.

- Non vedi l'ora di dirgli che sta per diventare nonno...eh...? sussurrò baciandole teneramente la guancia.

Oscar sorrise, Nanny  invece guardò il nipote in cagnesco.

- Ma diamine nonna...è mia moglie! - sbottò il giovane comprendendo immediatamente

- Lo so...ma devi ugualmente mantenere un contegno dignitoso - urlò afferrando il mestolo e brandendolo

Oscar rise a crepapelle.

- Ridi...Ridi.. - sbotto Andrè strabuzzando gli occhi.

Oscar gli scompiglio' i capelli intenerita.

Quando litigavano nonna e nipote erano uno spasso.

- Piuttosto nonna, credo che Oscar abbia bisogno di riposare, fa portare la cena in camera nostra - sussurrò Andrè.

La nonna si calmò immediatamente :

- Stai male cara!?

- No...- sbotto' lei - sono solo stanca,  smettetela per favore di farmi questa domanda di continuo !

- Va bene cara! faccio subito portare tutto su! - sorrise

 

 
 

Oscar si sfilò la giacca, poi si gettò indietro sul letto, aprì le braccia sopirando :

- Finalmente!

Andrè la fissò , si avvicino' le tolse gli stivali.

- Grazie amore! - sussurrò lei

Il giovane si tolse la giacca a sua volta , poi sedette sul letto accanto a lei che stava ancora sdraiata , le carezzò i capelli, Oscar chiuse gli occhi godendosi quelle coccole:

- Hai annunciato alla regina la lieta notizia ? - chiese

- Si ..! - sorrise Oscar  - era molto contenta !

- Davvero?

- Si...non la smetteva di spiegarmi quanto meraviglioso  fosse essere madre e mi ha raccomandato di  non  esitare se mi servisse qualcosa o se avessi qualche richiesta da fare!

- Beh..allora potresti cominciare col chiederle di ridurre i tuoi turni.

Oscar si alzò a sedere sul letto:

- Perchè mai dovrei farlo!?

- Perchè aspetti un bambino ...ad esempio!

Oscar si porto' una mano alla testa esasperata:

- Non ne posso piu', sono un soldato diamine, avro' sopportato cose ben peggiori!

- Già ...- sbotto' Andrè - ma le hai sopportate da sola, adesso ricordati che siete in due.

- Cosa...?

- Le tue fatiche, le tue testardaggini , le sopporta anche tuo figlio! E non ha modo di replicare.SE non vuoi farlo per te, fallo per lui!

Si fissarono intensamente, Oscar si sfiorò la pancia, si rese conto immediataente di quanto Andrè avesse ragione.

Lui si avvicino':

- Io lo so che sei forte amore mio, ma non devi dimostrare nulla, a nessuno. Potresti chiedere di andare via qualche ora prima, sarebbe gia' tanto!

Oscar lo abbraccio':

- Hai ragiobe Andrè, sono un'egoista.

- No...sussurrò lui sdrammatizzando - sei solo un'inguaribile testarda!!

Bussarono alla porta , la cena era arrivata!

 

 

- Che cosa ???

Mister Sanders batte' un pugno sul tavolo della scrivania!

- Ehmm...Per favore padre, acconsentite alla mia richiesta!

Il genitore fissò sua figlia, gli occhi chiari speranzosi, la mimica in attesa :

- Cristine...ma ti rendi conto di quel che mi stai chiedendo!?

- Suvvia padre, non sarà la prima volta che viaggio da sola!

- No, ma sarebbe la prima volta che lo faresti con il mio assenso! Quando stavi tornando dalla Francia non  ne ero al corrente, io ti credevo felice con quel...quel... lasciamo stare!

- Vi prego padre, so' badare a me stessa e sarebbero solo pochi giorni!

Il padre si porto' le mani alla testa _

- Stai tornando da quel farabutto?? È  nuovamente in Francia?

Cristine si avvicinò al Genitore :

- Padre..lo so che vi ho dato solo delusioni! - sussurro'

- No...non è vero , tu sei una figlia fantastica, il tuo unico difetto è esserti innamorata di un uomo spregevole.

- Non sto andando da Alain padre, Alain è ancora a Brighton e credo..credo ci rimarrà per un bel pò

Il padre alzò il viso :

- Ma...Ma allora la natura del tuo viaggio? Perchè andare  in Francia?

Cristine capì che fosse impossibile tacere:

- Io...io vorrei andare a trovare Andrè!- sussurrò

Mister Sanders la guardò stranito :

- Ma...ma lui era qui pochi giorni fa..Capisco che vi volete bene , però..

- Padre, vi prego, non fatemi domande, io...io ho bisogno di capire

- Capire?

Calò un silenzio imbarazzante.

- Cristine, non dirmi che...

- Non lo so padre...Non lo sò...

Mister Sanders la afferro' per le spalle:

- Diamine figlia mia, per mesi ho sperato che vi metteste insieme, ma adesso...adesso e' sposato!

- Non sto dicendo di essere innamorata di lui...

-Allora..?

- Allora non lo so, ho bisogno di vederlo e parlargli!

- No..Non posso permettertelo!

- Mi avete insegnato a non fuggire davanti i problemi, a sbrigliare le matasse sciogliendo bene ogni filo , a riflettere , a scavare e disseppelire anzichè creare nascondigli.Adesso..adesso io ho bisogno di fare quel viaggio..o tutto quello che mi avete insegnato, quelle cose  che mi avete consigliato saranno state solo vane parole! io devo capire e dovro' trovarmi gli occhi di Grandier davanti per farlo!

Mister Sanders abbasso' le spalle rassegnato, poi abbraccio' Cristine dando il suo muto assenso.

 

 

 

 

- Pero'...avevi fame comandante ! - sussurro ' ironico Andrè guardando il piatto vuoto della moglie!

- Ho seguito il tuo consiglio, non mi hai detto pocanzi di tenere in considerazione le esigenze di nostro figlio, beh...l'ho fatto! - esclamò ironica.

- Hai sempre la risposta pronta comandante!

- Già...- sussurro' lei.

La servitu' venne a ritirare i piatti, Andrè si avvicino' al catino. si sfilò la camicia e si sciacquo' con l'acqua fresca, Oscar lo fissò, le spalle sode e toniche rilucevano alla luce della candela, si alzò piano, lo raggiunse, poggiò ' il viso su quella schiena liscia, fece vagare le labbra fra quei muscoli, carica di desiderio.

- Huhmmmh..- ansimò Andrè non muovendosi.

Oscar , in piedi dietro a lui continuo' a baciare quella pelle  mentre il giovane mugugnava il suo godimento, poi si giro' incontrando gli occhi della sua dolcissima moglie .

Le prese il viso fra le mani :

- Smettila tesoro! - sussurrò con voce roca.

Lei lo guardo' delusa :

- Non ti piace!?

- Certo che mi piace Oscar, come ti salta in mente che non possa piacermi?

- Allora?

- Allora sei stanca e devi riposare!

- Che cosa..? Adesso vuoi negarmi anche il tuo corpo?

Andrè sorrise , Oscar si giro' :

- Va al diavolo! - sbotto' irata

Andrè la blocco' per un polso la attiro' a se'.

- Scusami! sto diventando troppo protettivo!

- Si..e ti ringrazio per questo - sussurro' Oscar - ma non negarti a me , ti prego!

- Non voglio affaticarti.

- Non mi affaticherai,! Stare con te, amarti, farmi amare, non potrà farmi altro che bene!

Andrè la fisso', Dio quant'era bella sua moglie, bella e dolce nel palesare il suo desiderio.

Con lentezza  le sciolse il fiocco della camicia , si abbassò a baciarle la pelle, ogni lembo, ogni centimetro di stoffa che scendeva seguiva un suo bacio , Oscar gettò la testa all'indietro erano gesti di una sensualità sconvolgente e lenta.

Andrè e le sue labbra, la lingua umida sulla sua pelle, le mani  fra i suoi capelli , i gemiti che invadevano la stanza, la luce fioca della candela, Il frutto del loro amore nel suo grembo, era tutto perfetto, si disse.

La camicia cadde , Andrè guardò il seno nudo di Oscar , i suoi occhi, quel viso latteo.

- Quanto sei bella amore mio! - sussurrò

Le mani di Oscar cominciarono a vagare su quei muscoli tesi e sodi del torace di suo marito :

- Mai quanto te amore...- sussurrò.

Andrè la attirò a se baciandola con desiderio , Ansimo' sentendo i suoi seni irti contro la  pelle.Oscar invece ansimava sentendo la pelvi carica di desiderio del suo uomo pulsare contro il suo .

le mani di Oscar scesero a tirare giu' i calzoni , Andrè rimase completamente nudo.

Oscar ammirò l'evidente stato di eccitazione del suo uomo.

Sorrise perfidamente:

- Sai ...ci ho ripensato, sono stanca! - sussurrò girandosi

Andrè la prese fra le braccia :

- Eh..no...ormai è tardi comandante.

Oscar rise divertita mentre lui la portava sul grande letto, si abbandonò con le mani all'indietro mentre Andrè le toglieva i calzoni e si dedicava con amore e tenerezza a baciarle ogni anfratto di pelle.

- huhmmm!

Andrè le afferro' gentilmente il piccolo piede , le carezzò la caviglia piano, sesualmente con una dolcezza che la commosse ed eccito' al contempo, poi se lo portò alle labbra, lo mordicchio' piano.

- Oddio..e' bellissimo! - mugugnò lei contorcendosi

Andrè si porto' fra le labbra l'alluce , lo mordicchio'  portandolo fra i denti

I gemiti di Oscar facevano capire quanto gradisse la cosa, Andrè passo' da un piede all'altro, poi la sua bocca gentile percorse l'esile caviglia , si inoltro'su per la gamba.

- E' bellissimo Amore mio! - sussurrò Oscar

Lui si alzò per un breve fuggevole attimo, sorrise illuminando i suoi spettacolari occhi verdi , poi passò all'altra caviglia , Osca era persa in quelle sensazioni meravigliose .

Andrè era dolcissimo.

- Vieni qui...per favore , vieni qui amore mio!- lo chiamò lei.

Andrè si alzò verso la sua bocca, la baciò con foga, le labbra vagarono poi sul collo, sulle spalle nude, scesero sui seni stimolarono fra i denti i turgidi capezzoli rosati.

Oscar si contorceva dal piacere donandosi alle labbra del suo uomo, affondò le unghie su quelle turgide anche attirandolo verso di se', si aprì a lui in un tenero richiamo sfiorando con la sua pelvi quella del suo uomo.

Andrè titubò qualche secondo, Oscar comprese che avesse timore di farle del male.

- Va bene...- sussurrò atterrandolo sul materasso, ci penso io soldato!

Quindi sali' sensualmente a cavalcioni su lui.
le mani vagarono fra quei muscoli sodi e tesi del torace, era bellissimo, quegli occhi verdi, quei capelli ribelli e neri davanti al viso eccitato e quelle braccia, suo marito era un Dio!

- Oscar attenta a ...

Non ebbe il tempo di finire , lei calo' sul suo membro in erezione facendo rabbrividire entrambi.

Oscar si addossò a lui si mosse convulsamente , inondando entrambi con il piacere scaturito dai loro corpi .

I gemiti invadevano la stanza mentre Oscar continuava a muoversi.

Andrè era perso fra il timore di farle del male e le scariche che il suo corpo emanava.

- Va tutto bene, rilassati! - le sussurrò lei all'orecchio, poi gli offrì ' le labbra.

Continuo' a muoversi finchè il piacere arrivò lambendo i loro colpi e facendoli gridare di piacere.

Oscar si abbandonò al suo uomo stanca e soddisfatta.

Andrè la cinse con le braccia , le scostò i capelli sudati dal viso, la guardò con dolcezza:

- Stai...Stai bene? - chiese

- Mai stata meglio! - rispose lei abbandonandosi al calore di quella pelle.

Felici, stremati , stretti l'un all'altro si addormentarono beatamente.

 

 

 

- Oscar!! Oscar..Andrè!! - i pugni di Nanny sul legno della porta risuonarono attutiti dalla forza del sonno .

Andrè ebbe un sussulto, fissò immediatamente sua moglie temendo si sentisse male ma lei dormiva beatamente fra le sue braccia.

- Andrè...Oscar!- la voce di Nanny stavolta giunse chiara .

Andrè scostò Oscar, si alzò indossando velocemente i calzoni:

- Un attimo nonna!- sussurrò prima di aprire la porta della stanza:

- Che succede  ?

- C'è giu' uno dei soldati di Oscar! - esclamò sbarrando gli occhi.

- Che cosa? - la voce di Oscar li fece girare entrambi di botto.

Era già sveglia, seduta in mezzo al letto, le lenzuola avvolte intorno alla pelle nuda.
Lo sguardo con gli occhi sbarrati verso il marito :

- Andrè...sarà di sicuro qualcosa di grave!

- Nonna...di pure che Oscar scenderà subito! - sussurrò.

La vecchina corse a riferire il messaggio , mezzo minuto dopo Oscar percorreva con trepidazione la scala seguita da Andrè.

- Salve comandante! - scattò sull'attenti il soldato vedendola arrivare.

- Riposo ..De Gaillon! dite pure!

- Ci sono stati dei disordini a Saint. Antoine , alcune carrozze di nobili sono state attaccate , è in corso una guerriglia popolare.Il Re ha richiesto la vostra presenza.

Oscar si toccò la testa preoccupata.

- Il tenente Girodelle? Come mai non è qui?

- Ecco..il tenente ha preferito cominciare subito la missione, probabilmente si trova gia' sul posto!

Sia Oscar che Andrè capirono che il gesto di Victor era stato dettato dal proteggere Oscar.

- Va bene..Attenedete due minuti! - esclamò - prendo la giacca e la spada e  vi raggiungo!

Si precipito' affannosamente su per le scale!

Andrè la segui', indossò a sua volta la giacca ed afferrò la spada!

- Andrè! - lo bloccò lei - non sei piu' il mio attendente, non sei tenuto a seguirmi!

- Sono tuo marito però, e come tale verrò con te!

Si sfidarono per qualche secondo, Oscar voleva preservarlo da qualsiasi incidente, se gli fosse successo qualcosa non se lo sarebbe mai perdonata.
- Ti prego Oscar!
Si abbracciarono, poi lei annuì.

Scesero giu', sellarono velocemente i cavalli e si dirissero verso Saint Antoine.

- Oscar...giurami che non farai nessun gesto avventato! Giuramelo! - le gridò Andrè al galoppo accanto a lei.
- Sono un soldato, posso provarci ma non te lo prometto! - rispose spronando il cavallo ad aumentare l'andatura ed allontanandosi
André cavalcava veloce mentre l'ansia gli opprimeva il petto come un macigno.
Cercò di calmarsi ma invano.
" Non succederà nulla. Non deve succedere nulla!" - si ripeteva continuando nella sua folle corsa.
Ma più se lo ripeteva...più  non ne era convinto.
Adesso le paure, i timori, le ansie erano inevitabilmente moltiplicate per due.

Arrivando a destinazione si accorsero che la situazione era disperata, Victor ed i soldati arrancavano cercando di arginare la folla inferocita .
- Non sparate, cercate di non far fuoco! - urlò Oscar
 Victor dalla folla intercettò la sua voce!
- Fate attenzione comandante ! - urlò.
Le carrozze attorniate dalla folla venivano investite di tutto, forconi, sassi, fiaccole.
- Forza...dobbiamo disperderli! - urlò Oscar gettandosi nella mischia.
Andrè cercò disperatamente di non perderla di vista mentre scanzava bottiglie  lanciate alla rinfusa e sassi .
A grande fatica la folla venne dispersa ma un uomo approfittando di una distrazione, imbracciò un fucile di un soldato ferito e si girò verso Oscar.
Andrè inorridì:
- Oscar attenta!!!
Ebbe appena il tempo di gridarlo con la pelle d'oca e il cuore in subbuglio.
Il proiettile vibrò dritto, imperturbabile , irreprensibile con mira infallibile verso Oscar.
Andrè la vide sbarrare gli occhi, poi abbandonare la spada e cadere a terra inerme!
- Oscar...nooooooo!

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: occhiverdi1972