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Autore: TennantClub    14/06/2020    11 recensioni
[David Tennant]“Vorrei che tutti i miei personaggi esistessero realmente e vorrei anche poterli incontrare"
Probabilmente nessuno ha avvertito David Tennant di non esprimere desideri che non si è disposti a veder realizzati.
Il Dottore ha appena perduto le sue companion, accettare un desiderio assurdo fa solo parte dei mille modi per non restare soli, poco importa che si trattino di altre creature con il suo aspetto.
Gli altri? Ognuno di loro sta svolgendo una vita normale quando accettano la missione.
Genere: Avventura, Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Doctor - 10
Note: Cross-over, Nonsense, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ma buongiornooooooo!!
Le due pazzoidi sono tornate, con un capitolo pazzerello che mantiene la pazza media in questo pazzo crossover… forse abbiamo detto la parola pazzo ei suoi derivati troppo spesso? LOL
pazzia a parte, grazie a tutte per il vostro sostegno meraviglioso <3 
Come sempre, uno stra mega infinito graaazieee di cuore a Fatima  , che ci vizia con le sue meraviglieeee

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cover-Incontri-Ten-TENNANTi


 


Capitolo VII: Under false pretenses

 

-Barty, Bartemius… Crouchy bello? - prova a svegliarlo il Dottore, scuotendolo un po’.
- Riapri gli occhi, mio fedele seguace, è il tuo Secondo Signore Oscuro che te lo ordina!- fa un altro tipo di tentativo, usando il tono più dark e la voce più altisonante che gli possano uscire, mentre lo distende delicatamente a terra, restando in ginocchio di fianco a lui.

Il Mangiamorte emette un leggero gemito, come da approvazione  e… è la sua immaginazione o ha sorriso per un istante?

Tuttavia, continua a rimanere privo di sensi.

Peter lo guarda frastornato, in quanto Kevin è appena tornato dal bagno.

La domanda chiara nel volto dell'illusionista.

- Non fateci caso, è una cosa fra lui e me! - agita la mano innervosito il Dottore, come a voler sottolineare che è una cosa di poco conto.

 

- Qualunque cosa fosse, direi che non ha funzionato. Serviranno altri metodi- sentenzia Kevin.

- Vuoi provare col bacio del vero amore? In quelle puttanate di fiabe per poppanti  funziona sempre! - lo canzona Peter.

 

"É svenuto con un bacio, non posso certo risvegliarlo con un altro… anche se è stato solo un bacio a bocca chiusa, chissá cosa sarebbe successo se… a che sto pensando??" pensa il Dottore, prima di alzarsi e voltarsi all’istante, per non far vedere quanto sia arrossito.

 

- Avete ragione. Kevin, non certo tu, Peter!- rimbrotta avviandosi in stanze che può conoscere solo lui. - Servono metodi più umani! - lo sentono urlare da un punto impreciso della TARDIS.


Fa ritorno dopo qualche minuto con un secchio pieno di acqua gelata, che porta verso Barty, ancora dormiente.

- Io non volevo arrivare a tanto, ma… - bofonchia a malincuore il Signore del Tempo, riversandoglielo addosso.

 

Barty salta su a sedere all’istante, brandendo la sua bacchetta, furibondo.

-Chi ha osato?- tuona, non gradendo affatto quella soluzione.

Questo prima che alzi lo sguardo su chi sta reggendo il secchio.

- Oh. Siete st… sei stato tu, Dottore?- si calma all’istante.

- Sì, perdonami, ho provato a svegliarti in altri modi, ma non funzionava e non mi piaceva vederti svenuto… - si morde le labbra il Decimo Dottore.

- Allora va bene. - gli sorride, usando la bacchetta per altri scopi decisamente meno vendicativi.

 

La punta su di sé, decidendo che è rimasto fradicio a sufficienza.

-Exsicco- pronuncia sicuro e come per incanto capelli e vestiti sono di nuovo asciutti.

- Non smetti mai di sorprendermi - gli sorride il Signore del Tempo.

- Scusate se rompo il momento idilliaco, ma non ci dici nulla della tua ricognizione?- domanda Peter, desideroso di un po’ di azione.

Quelle pareti, non importa quante siano, cominciano ad andargli un po’ strette.

- È vero, me ne stavo dimenticando! - salta su il Dottore.- Cioè, no, un momento, io l’ho gridato appena sono tornato qui, ma non mi ha calcolato nessuno!- sottolinea, un po’ ferito nel suo ego. - Comunque, il nostro amico, da bravo Detective che è, sta indagando su un omicidio che è avvenuto all’Arcade che c’è in fondo, poco prima del molo. È lì che lo dobbiamo cercare… certo, magari non tutti insieme… -

- No! - si lamenta Barty, che non ama la prospettiva di rimanere separato a lungo da lui.

- Non vedo altra soluzione… - cerca di farlo ragionare il Dottore.

- Ma io sì, lasciate fare a me! - decide per tutti Kevin, lasciando la TARDIS.

- No, fermo, dove te ne vai tu?- brontola il Dottore, ma ormai è troppo tardi.

- Dobbiamo lasciar fare a lui- replica come un automa Peter, l’unico al quale quel comando è effettivamente arrivato.

- Mio Signore, vuoi che lo rincorra e lo blocchi con un Petrificus Totalus? - si offre Barty, pronto a intervenire.

 

- No, non serve, proverò a fidarmi. - mugugna il Dottore.

Anche se, quando l’ho fatto con te è stato un autentico disastro!” riflette internamente, temendo il peggio.

Seguendo le indicazioni del Dottore, Kevin raggiunge l’Arcade senza problemi.

 

Non appena entra, ha giusto il tempo di darsi una veloce occhiata intorno prima che un individuo alto, dal fisico robusto e dai folti capelli,castani come i suoi occhi vispi, gli si pari davanti.L’uomo è caratterizzato da una gran sicurezza di sé, come si può notare da ogni movimento.

Ha un completo nero molto elegante, il tocco audace gli è dato da una sgargiante camicia fucsia a fantasia floreale.

- Ancora tu, D. I. Carlisle, quante volte devo dirtelo che sono pulito? - alza gli occhi quello che evidentemente deve essere il proprietario del locale.

Killgrave lo fissa serio.
Ha già capito cosa sta succedendo, ma vuole tastare il terreno ancora un po’.

- Ma… che ti è successo? Guarda che è inutile che fai tanto l’elegantone, anche se mi passi la selezione all’ingresso, tanto poi ti blocco io! - ridacchia l’uomo, per poi scrutarlo ancora meglio - Sbaglio o … sei invecchiato? Questo caso ti sta proprio riducendo male, eh?-

Kevin decide che ha ascoltato pure troppo.

- Fa’ silenzio per qualche minuto! - comanda e quello si azzittisce all’istante.

 

Killgrave si porta al centro del locale, il punto più idoneo per calamitare attenzione.

- Ascoltatemi, voi tutti! - comincia il suo appello - Voi non mi vedrete così come sono ora, ma con un altro aspetto. Ora esco ma poi tornerò con dei miei amici e anche loro non potrete vederli come sono realmente, vi sembreranno diversi. - si assicura lui, per poi avviarsi all’uscita.

Passa di nuovo davanti al proprietario di quel locale di intrattenimenti, che stavolta lo guarda in modo del tutto diverso.

- Buonasera, amico, fa sempre piacere vedere facce nuove. Da ovunque tu arrivi, spero tu abbia fatto buon viaggio e che sia pronto a spassartela, la mia Arcade è a tua disposizione! - lo accoglie affabile.

Kevin sorride fra sé e sé.

 

Ha funzionato. Ora non mi resta che far la stessa cosa lungo la passeggiata... “ si annota mentalmente, prima che qualcosa lo sconcerti non poco.

Cos’è questa musica anni ‘80 improvvisa e perché quest’uomo ha cominciato a ballare, mentre mi guarda?

- Hey everybody,
  have fun again,
  I want you to have fun

 Have fun again

 I want you to have fun

 Just like little children

 Like the little children

 Know how they have fun

 Just like little children -

L’uomo vestito elegante ha già  iniziato una coreografia tutta sua, camminando avanti e indietro, muovendo agilmente braccia e mani.

La cosa peggiore  che anche le persone lì dentro stanno per fare lo stesso.

Kevin non ha idea di che cosa stia succedendo, ma lo vuole fermare sul nascere.

 

"Non un altro ballo!" pensa, ricordando quello avuto poco prima con Peter nel TARDIS. "Ma che problemi hanno in questo universo? Sembra di essere in un musical!"


- Zitto, fermo, non t’azzardare a fare un altro passo di danza finché io non sarò uscito… e così tutti voi! - comanda, uscendo come una furia da quel locale.

Raggiunge a grandi falcate quella cabina telefonica blu che ormai gli infonde un senso di protezione.

- Ebbene? - gli si fa avanti il Dottore, preoccupato, e Killgrave mette tutti a conoscenza di quello che ha fatto.

- Ma è brillante! - si complimenta il Signore del Tempo con un ampio sorriso.

- Sì, ma come la mettiamo con la gente che entra dopo che tu hai detto quelle cose?- lo mette in difficoltà Barty, che è sempre stato ingegnoso nell’elaborare piani.

- Oh beh… posso continuare a ripeterlo… - borbotta Kevin, non troppo sicuro di quello che afferma.

- Non va bene. Mio Signore, io posso fare di più, se me lo concedi. - domanda speranzoso il Mangiamorte al suo salvatore.

- Niente luci verdi, né torture però!- si raccomanda il Decimo Dottore.

-Non è mia intenzione… certo, almeno che non mi provochino.- puntualizza Barty, ma suo malgrado il Signore del Tempo prova a fidarsi.

- Allora va’ e ti autorizzo a fare… qualsiasi cosa tu intenda fare. - borbotta, un po’ incerto.

- Quando sarò di ritorno mi acclamerete! - parte per la sua missione il Mago Oscuro con una luce di follia che sfavilla nei suoi occhi.

 

- Sai, Kevin, secondo me conviene che mandiamo lui a rincarare la dose, il tuo potere è come lo yogurt. - commenta Peter.

- Come, prego?- si acciglia Kevin, che ancora deve riprendersi dalle stranezze a cui ha assistito nel locale.
 

- Ha la data di scadenza!- ridacchia impertinente l’illusionista.

-Hai ragione, Peter, il mio potere dura solo ventiquattro ore, ma mi bastano anche solo cinque minuti per farti fare un tuffo dal molo e… oh, già, importi di non nuotare! - lo sfida Killgrave.

Peter sussulta, ma poi sembra riacquisire la sua consueta sicurezza.

 

- Non lo faresti mai, ami troppo questo culetto! - e affermandolo sculetta, dandosi pacche sul sedere.

Kevin è costretto a fingere di non guardarlo, ma cavolo quanto è difficile!

“Almeno in quel tutù aveva una minima parvenza di ridicolo… ma ora che ha di nuovo quei pantaloni succinti… dannazione, perché Barty lo ha fatto tornare normale, mentre ero via?” si tormenta il persuasore. “Che poi non capisco che senso ha aver ripristinato l’aspetto di Peter, se poi ha lasciato i capelli del Dottore ancora così rossi!”

 

- Vedi, Peter? Non conta quanto tempo hai a disposizione, ma come sai impiegarlo.- tenta di levare il persuasore dall’imbarazzo il Dottore, mentre ha l’orecchio proteso verso l’esterno.
 

Si aspetta di sentire urla disperate e persone in cerca di aiuto da un momento all’altro, anche se ha deciso di fidarsi di quel mago.
 

- Fra noi umani abbiamo un detto simile, sai? ‘Non contano le misure, ma come sai usare il tuo ca…’-
 

- Dannazione, Peter, taci almeno dieci minuti!- interviene prontamente Kevin. -E tu, Dottore, non far caso a quello che dice! -
 

- Non ci faccio caso, ma non perché me lo dici tu, lo sai che non puoi controllarmi, vero?- ribatte l’interpellato.
 

- Lo immaginavo, sei una specie di alieno, quindi…- fa spallucce Killgrave.
 

Il Dottore sta per ribattere che lui è un alieno, quando fa la sua ricomparsa Barty. 

 

- Fatto! - annuncia quest'ultimo, rientrando nella TARDIS con aria soddisfatta.
 

- Cos’hai fatto… di preciso? - ha quasi paura a chiedergli il Dottore.

- Ho incantato tutta la zona che parte da fuori di qui a dove c’è quello strano locale di luci e suoni continui… - espone Barty, ancora un pò frastornato dal gran movimento di Babbani che c’è là fuori. - chiunque entri in quella zona sarà costretto a fare quello che ha detto lui. Tutti ci vedranno con un aspetto diverso, senza più limiti di tempo o di persone all’interno di quel locale. -

Il Dottore vorrebbe abbracciarlo, ma si trattiene memore dell'ultima volta che lo ha toccato e di quanto si fosse spaventato quando gli era svenuto fra le braccia.

- Barty, ma questo è ancora più brillante! Sei stato geniale! - lo elogia, facendo andare il Mago Oscuro in brodo di giuggiole. - A questo punto direi che possiamo andare!- incita tutti, ma Kevin si avvicina a Barty, desideroso di sapere qualcosa.


- Lo hanno fatto anche quando eri là fuori tu?-

- Fatto cosa… e chi?- lo scruta scuro in volto Barty.

- I Babbioni...-

- Babbani!- lo correggono all’unisono Barty e il Dottore.

- Sì loro… Dottore, qui sono strani forte… sono lì che parlano tranquillamente e poi all’improvviso parte la musica dal nulla e si mettono a ballare e cantare… - racconta loro Kevin.

- Con me non hanno fatto nulla del genere, forse perché li ha intimoriti la mia presenza!- ghigna perfidamente il Mago Oscuro - O forse perchè non sono entrato là, mi sono fermato a metà strada per lanciare l’incantesimo dal baricentro perfetto. - spiega.

- A maggior ragione, usciamo di qui e scopriamo che cosa prende alla gente! - incita tutti più entusiasta che mai il Dottore - Allons-y!-

 

Quando sono tutti fuori dalla cabina, Barty si affianca al Signore del Tempo.
 

- Sai, lanciando l’incantesimo ho apportato una piccola modifica per me stesso… tutti mi vedranno con l’aspetto del mio Primo Signore Oscuro quand’era ragazzo. - gli confida Barty, fiero in volto.

- Cosa? Osi professare così la tua propensione al Primo Signore Oscuro in mia presenza? Un affronto del genere non posso lasciarlo impunito! - tuona imperioso il Dottore, fulminandolo con lo sguardo.

- Ma .. no, non fate così, mio Secondo Signore Oscuro, sapete che sono devoto anche a voi… - si allarma Barty, pronto a prostrarsi ai suoi piedi, se necessario.

Il Dottore scoppia a ridere.

- Rilassati, Barty, guarda che stavo solo scherzando!-

Il Mangiamorte lo fissa ammutolito per un po’, l’unico movimento è quello della sua lingua che scivola fuori e dentro dalle sue labbra strette.

 

Per il Dottore ha un che di ipnotico a guardarla.

E chissà se la muoverebbe così anche durante un bac… accidenti, che sto immaginando?” si stupisce da solo dei suoi pensieri.

 

- Mio Signore… io mi sono eccitato a sentirti parlare così! Dovresti farlo più spesso!- lo lascia sbigottito il giovane mago.

 

Il Dottore non puó fare a meno di deglutire, cercando con lo sguardo qualsiasi cosa che lo salvi da quella situazione. Quindi ringrazia ogni creatura esistente o meno quando giungono in vista dell'Arcade. 

 

-Eccolo!- li richiama infatti Killgrave, al cui fianco c'è un Peter Vincent ghignante che continua a lanciare loro sguardi di sottecchi.

 

"Avrei preferito che fossimo stati i primi a baciarci, ma anche così va bene!" sta infatti pensando, un po' deluso di essere stato battuto sul tempo. "Magari li batteremo sul tempo sullo scopare. Devo rafforzare i miei tentativi. Se non mi tenesse buono con i suoi poteri…" lancia uno sguardo a Killgrave, un sorrisetto sulle labbra, prima di allungare la mano e sfiorare la sua.

Del resto, non sono ancora passati quei dieci minuti in cui Kevin lo ha condannato al silenzio.

 

Kevin finge di non essersi accorto del gesto di Peter, lasciando la mano a un soffio di distanza senza allontanarla, solo spostandola ad ogni passo in modo da giocare con le dita dell'altro, senza mai prenderle o stringerle per davvero. Allontana la mano ogni volta che sono troppo vicini, ma la riavvicina qualche secondo dopo. 

 

Peter si morde le labbra a quei movimenti. "Dannazione quanto è stronzo!" pensa, senza poter davvero emettere suono. Lo sguardo va a Barty che sembra essere sovraeccitato. Lo puó capire bene in quel momento. Non è l' unico peró che sta osservando il Mago, anche il Dottore lo fa.

 

Il Dottore ricorda benissimo lo stato decisamente sovrastimolato di Barty quando lo ha portato nella New York moderna, quindi non vuole farsi cogliere impreparato ora che gli stimoli sono tipo decuplicati.
Se ne accorge, mentre entrano in quella specie di casinò, di come Barty si muova scattoso guardandosi attorno e incrociando lo sguardo dei Babbani, troppo presi dal gioco e dal bere per badare a lui e al suo atteggiamento intimidatorio.
La bacchetta è riposta nella giacca, ma se volesse impiegherebbe un secondo per usarla.

A un tratto si sente prendere per mano e voltandosi fulmineo si accorge che è stato il Dottore a farlo.

- Mio Signo….-

- Shhh, va tutto bene, Barty, non c’è nessun pericolo e nessuno ha comportamenti minacciosi. Non devi preoccuparti di nulla, solo di divertirti un po’ ...e non intendo un divertimento da Mangiamorte!- si raccomanda per tempo.

-Ci posso provare, per.. te.- annuisce Barty, -Ma se mi accorgo che qualcuno vuol fare del male a te, a me o al Babbano snob, io agirò di conseguenza.- assicura il mago Oscuro.

Per tutta risposta, il Signore del Tempo gli mostra un sorrisone compiaciuto.

-Cominci a provare dei sentimenti altruisti anche per…- si blocca a metà strada accigliandosi. -Però scusa, siamo in quattro… e l’altro Babbano?- gli viene incontro, usando il suo stesso lessico.

 

-Oh beh, lui è divertente vederlo soffrire un po’!- ridacchia impudente il Mangiamorte. -Ma se fosse davvero in serio pericolo… interverrei anche per lui.- ammette e non solo per compiacere il suo Secondo Signore Oscuro.


In tutto questo non hanno ancora smesso di tenersi la mano.

Qualcuno lo nota e li avvicina subito.

-Buonasera, Signori, benvenuti alla mia Arcade, ogni divertimento è a vostra disposizione.- li accoglie il proprietario del locale d’intrattenimento con un sorriso di plastica. -Vi avrei invitato allo spettacolo delle mie ballerine ma non credo che la cosa possa suscitare il vostro interesse,- continua, ammiccando, ed è lì che i due si accorgono della mano che si stanno tenendo, lasciandola andare imbarazzati.


-Sapete, in altri locali avreste suscitato un po’ di scalpore, ma non qui, non temete. Ripley Holden è un uomo di larghe, larghissime vedute!-  li congeda ridacchiando, soprattutto per l’abbigliamento del biondo.

In effetti un gambo di sedano infilato nella tasca di una giacca non è qualcosa che si vede tutti i giorni, anche se nel suo locale Ripley si è abituato a vedere un po’ di tutto.

-Vedi, Barty? Abbiamo la prova definitiva che il tuo incantesimo funziona! Quello era la nemesi del nostro caro Carlisle, se gli fossimo apparsi con il suo stesso aspetto avrebbe dato di matto, lui lo odia.- gli spiega il Decimo Dottore.

-Oh, mi piace. Lo odia come io odio gli inutili Babbani, gli sporchi Mezzosangue e i traditori?-

 

-Ok, no, non fino a quel punto!- alza le mani l’altro, ma il Mago Oscuro è fisso su qualcosa che ha improvvisamente catturato il suo interesse.

-Dottore, cosa sono quegli strani congegni con tanti colori che continuano a cambiare quando si abbassa quella leva? E perché la gente che è seduta davanti continua ad abbassarle infilando dentro monete che risputa fuori con un intenso suono?- si incuriosisce.

-Amico mio, quelle sono slot machine,- sorride, portandolo con lui in prossimità di una che si è appena liberata. -Vuoi provare?- gli propone, allungandogli un gettone che ha raccolto da terra.
Barty accetta fremente, sedendosi di fronte a quel colorato e rumoroso congegno, mentre il Dottore si prefigge una missione del tutto personale.

 

Devo indagare per capire quale sia il suo aspetto… come appare il suo Primo Signore Oscuro da ragazzo… e già che ci sono vorrei anche capire con che aspetto appaio agli altri io!”

TBC

 

Che aspetto avrà il caro Ten? Vi abbiamo dato un indizio non indifferente ;P
Barty lo sapete già… non vi resta che scoprire gli altri due, aspettatevene delle belle XD
sì, non ci crederete, ma forse nel prossimo capitolo è la volta buona che arriva anche il quinto elemento XD

ah, per chi non lo sapesse ‘Blackpool’ fra i tanti generi è anche una sorta di Musical , dove ogni tanto i personaggi cantano sopra una canzone già esistente...e abbiamo pensato sarebbe stato carino riproporla come cosa (quindi sì, aspettatevi un Peter Carlisle ballerino e canterino (e mangione just because!!! XD )) … a proposito, la canzone usata era ‘Have fun’ di Diana Ross, mi sembrava adattissima al fandom ;)

alla prossima follia!
L&L
   
 
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