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Autore: ladypink88    15/06/2020    7 recensioni
Laura non è e una ragazza famosa, tanto meno un personaggio importante. Ma quello che si ritrova a vivere è l'incubo di una dipendenza da una droga legalizzata : per risolvere un problema, si ritrova poi a doverne affrontare un altro più grande. Ma questa è anche la storia di un cammino che la porterà verso una silenziosa, ma avvincente vittoria. Intrecci, storie, sentimenti. Un amicizia, un amore, un amante. Due vite che si uniscono in una promessa che sa di eterno.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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Manuel e Laura passeggiavano per il lungolago lavenese dove il tramonto aveva ormai lasciato spazio ai colori notturni. Il medesimo scenario che fino a qualche ora prima rendeva quel contesto un’oasi di pace e di relax si era trasformato, e trasmetteva a Laura un’atmosfera romantica, per non dire magica : dal molo partiva uno degli ultimi battelli con destinazione Intra e le luci dell’imbarcazione che si specchiavano sull’acqua rendevano quell’anfratto ancora più affascinante.

L’aria era diventata frizzantina, a tratti pungente e un leggero venticello investì i due ragazzi che stavano passeggiando. La ragazza ebbe un brivido, che Manuel ebbe modo di notare. “ Hai freddo puffa?” Lei obbiettò, ma lui la conosceva fin troppo bene, e di tutta risposta le fece passare con delicatezza la sua sciarpetta intorno al collo. “ Hai già perso due giorni di lezione se non sbaglio, credo proprio che non sia il momento adeguato per prendersi un raffreddore!” affermò dolcemente, cercando di giustificare il suo gesto.

La Laura di sempre avrebbe detto qualcosa per contrariarlo, ma non quella sera. Lei lo guardò e con dolcezza si limitò a dire “ Grazie”. E fece qualcosa che Manuel non avrebbe mai dimenticato. Lei afferrò la sua mano e gliela strinse forte, e non la lasciò. Lui senza rendersene conto , iniziò a sorridere e pensò che se c’era un momento in cui avrebbe potuto definirsi totalmente felice, probabilmente, anzi sicuramente sarebbe stato quello .
“ Manuel ti è venuta la paresi? Hai capito quello che ti ho detto? “ Si accorse solo a posteriori che la puffa gli stava parlando . “ Sì dimmi pure!” Lei stranamente invece di stranirsi scoppiò a ridere! “ Mi sa che stasera siamo in  due a essere un po’ esausti per via della giornata piena di imprevisti…. Ti stavo dicendo se per caso ti ispirava questa pizzeria! Ho visto il menu e le foto sembrano invitanti!” . Il ragazzo in realtà non fece molto caso al menu  in realtà, era troppo felice del gesto così spontaneo che la ragazza aveva appena fatto . Annuì cercando di far trasparire una finta convinzione : “ Va bene puffa! Immagino tu abbia visto la pizza alla diavola che tanto ti piace! In effetti si presenta bene, entriamo qui!”.

Sempre tenendogli la mano Laura entrò nella pizzeria “La Lampara “ che si trovava proprio sul breve lungolago di Laveno . Il locale era piccolo ma accogliente e ben tenuto. I tavoli in legno rustico erano coperti da delle graziose tovaglie color bordeaux e sopra ognuno di essi vi era una piccola candela color  cannella  che rendeva l’ambiente ancora più intimo.
Un cameriere molto gentile si avvicinò ai ragazzi e indicò loro un tavolino appartato .  Ai ragazzi parve una buona opzione visto che gli unici altri ospiti della pizzeria era una tavolata composta da una decina di ragazzi chiassosi e sia Manuel che Laura avevano voglia di stare tranquilli.

Presero posto ed entrambi ordinarono le loro pizze preferite : “diavola “ per lei  e “gamberetti e rucola “ per lui. Quando  fu il momento di ordinare la bibita, Laura stava per dire :” Una coca…” ma venne interrotta da Manuel che disse “ Una bottiglia di vino bianco chardonnay. Per due. Grazie”. Lei lo guardò contrariata e disse : “ Manu, ma ti pare il caso di bere alcolici? Chissà quanto costerà il vino ed inoltre….” Manuel per la seconda volta in quella giornata la interruppe dolcemente usando lo stesso sistema : le appoggiò con dolcezza una mano sopra la testa, la guardò dritto negli occhi e disse “ Puffa sono davvero stanco per discutere di queste cose, ti va se ne parliamo domani? E poi stasera sono felice e voglio brindare. Ti va di brindare con me? “

Laura aveva proprio un debole per gli occhi blu del biondino, e ogni volta che lui tirava fuori quell’espressione dolce rimaneva interdetta. Sorrise. E annuì. “ Di grazia potrei sapere il motivo della tua felicità? Non vale dire che sei troppo stanco e che me ne parlerai domani!” Quest’ultima frase la pronunciò con ironia. Silenzio.

Manuel aveva lo sguardo basso e pronunciò quella frase in un soffio, quasi avesse paura di dirla “ Perché ti ho trovata e ne sono felice!”. Rimase in silenzio e con lo sguardo basso. Non aveva il coraggio di guardare la puffa  negli occhi per scorgerne la reazione!
In quel mentre arrivò il cameriere che esordì dicendo “A chi faccio assaggiare questo delizioso Chardonnay?” . Questa volta Laura ebbe la risposta pronta e non si fece sfuggire l’occasione “Bè ovviamente prima alle signore”. Sorrise raggiante. Il ragazzo alzò lo sguardo e se ne accorse. Non era nè arrabbiata, nè stizzita, tantomeno intimidita. Sorseggiò il vino con gusto ed esclamò soddisfatta : “ Wow è veramente delizioso!” Il cameriere annuì  e se ne andò soddisfatto lasciandoli di nuovo soli.
Laura riempii entrambi i calici , e alzando il suo disse con sicurezza “ Al mio unico e vero amico che mi ritrova sempre! Hai ragione tu Manuel! C’è proprio da brindare!”. Due calici brindarono , e i due ragazzi cenarono in piena sintonia gustandosi quell’imprevista quanto piacevole serata . Si erano ritrovati, sembrava che nulla fosse successo fra loro . La loro antica complicità era tornata in men che non si dica.
 
Si gustarono le loro pizze con estremo piacere!La giornata era stata intensa e piena di emozioni per entrambi,e quel momento di pace e relax era per loro un immenso regalo. La serata trascorse velocemente chiacchierando del più e del meno senza toccare tasti dolenti . Sia Laura che Manuel sapevano perfettamente che c’era qualcosa da chiarire, ma nessuno dei due voleva farlo in quel momento. Entrambi avevano la consapevolezza che le cose si sarebbero messe apposto, non sapevano esattamente in quali modalità ma sarebbe sicuramente successo.
 
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Quello che dapprima era solo un venticello freddino, ben presto si trasformò in una corrente d’aria energica e gelida. Fortunatamente il tratto di strada che separava la pizzeria dall’hotel non era affatto lungo, e tuttavia i due giovani si ritrovarono ad avere un certo freddo.
Laura ebbe un brivido di freddo, e allora Manuel le passò  la attrasse dolcemente a sè per abbracciarla. Stranamente lei non fece alcun segno di protesta, anzi era assolutamente tranquilla e a suo agio. “ Sei così mansueta stasera puffa, non sembri neanche tu! “ “ Mansueta??? Ma che cavolo di termini usi? Ti sembro forse una giumenta? “ . Il biondino scoppiò in una sonora risata “ Come non detto! Giuro come non detto…non volevo risultare offensivo, davvero!” e continuò a sghignazzare fra sè e sé.
Lei lo guardò con sguardo di disapprovazione, o almeno ci provò, fino a che scoppiò a ridere anche lei. “ Mi piace stare con te Manuel , sto davvero bene. “ Lui rimase di sasso. Non si aspettava tanta spontaneità e soprattutto non se la aspettava da Laura. Entrarono nell’hotel, presero l’ascensore in religioso silenzio. La ragazza non aveva più detto nulla e Manuel non aveva più proferito parola.
Entrarono in stanza, il ragazzo inserì la tessera nell’apposito spazio per accendere le luci e disse “Per fortuna fa abbastanza caldo qui dentro!” . La puffa non rispose. Era ferma davanti al suo letto con lo sguardo basso. Accennò solo una frase “ Scusami per la frase di prima, fai finta che non te l’abbia detta”.Lui rimase in silenzio ancora una volta, ma fece quello che sapeva fare meglio : l’abbracciò e la strinse forte a sè. “ Scusami se non ti ho risposto, è solo che non sono molto abituato alle tue dichiarazioni di affetto. E la realtà è che il tuo modo di fare è talmente imprevedibile …. che mi spiazzi!”.
La lasciò un momento, e si accorse che lei aveva sempre lo sguardo basso, e le guance leggermente arrossate. Lui con la mano le alzò il viso gentilezza e la guardò negli occhi : questa volta la tenne stretta, non l’avrebbe lasciata scappare, e la baciò.
La baciò come si bacia un fiore bello e fragile, la baciò con una passione che sapeva di delicatezza, di dolcezza e di affetto infinito . La baciò.
E la puffa questa volta non fuggì. Ricambiò il bacio. E questa volta se lo gustò. E capii meglio di cosa sapeva : sapeva di certezza, di consapevolezza, di amore. Ormai ne era convinta . Lei amava Manuel, e non sarebbe più scappata via.
   
 
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